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LIOMETACEN

PROMEDICA Srl
CONCESSIONARIO:
CHIESI FARMACEUTICI SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Indometacina meglumina 77,2 mg, equivalenti a 50 mg di indometacina.
ECCIPIENTI:
Fiala liofilizzato: mannitolo, meglumina, sodio fosfato bibasico biidrato, potassio fosfato monobasico. Fiala solvente: acqua per preparazioni iniettabili.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Analgesico, antiinfiammatorio non steroideo/ antireumatico per uso parenterale.
CONTROINDICAZIONI:
Trattamento sintomatico degli episodi dolorosi acuti in atto nel corso di affezioni infiammatorie dell`apparato muscolo-scheletrico. Bambini al di sotto di 14 anni di eta`. Gravidanza e allattamento. Soggetti con ulcera peptica o lesioni ulcerative gastrointestinali in fase attiva o con storia di lesioni ulcerative gastro-intestinali ricorrenti. Ipersensibilita` gia` nota verso l`acido acetilsalicilico e l`indometacina. Epilessia. Parkinsonismo. Inoltre il farmaco e` controindicato in corso di terapia diuretica intensiva, in soggetti con emorragie in atto e diatesi emorragica, in corso di trattamenti con anticoagulanti in quanto ne sinergizza l`azione.
EFFETTI INDESIDERATI:
A carico dell`apparato gastro-intestinale: con il Liometacen, in considerazione della diversa via di somministrazione, non sono stati finora mai segnalati quei casi di gastroenterorragie, di ulcerazioni, perforazioni o stenosi a carico dell`apparato gastro-intestinale, talora gravi ed eccezionalmente fatali, che sono stati invece riferiti a seguito della somministrazione orale di alte dosi di indometacina; del tutto occasionali nausea, vomito, diarrea; a carico dell`occhio: disturbi della visione, depositi a carico della cornea e disturbi retinici sono stati riferiti a seguito di trattamenti prolungati di soggetti con artrite reumatoide, sebbene analoghe reazioni siano state descritte in pazienti con la stessa affezione, non trattati con indometacina; a carico del fegato: raramente sono stati riferiti casi di epatite con ittero; eccezionalmente sono stati descritti casi fatali; a carico del sangue: in casi isolati sono state descritte anemia aplastica o emolitica, agranulocitosi, leucopenia e porpora trombocitopenica. E` necessario tenere presente che un grado anche modesto di anemia puo` conseguire a piccole e ripetute emorragie gastro-intestinali manifeste o inapparenti; a carico del sistema nervoso
:
disturbi psichici con depressione mentale, confusione, cefalea talora grave e persistente (che deve consigliare l`interruzione del trattamento se resistente alla riduzione del dosaggio), vertigini, stordimento; disturbi dell`udito, ronzii; reazioni allergiche
:
con eruzioni cutanee, urticaria, angioedema, porpora, dispnea ed asma. Altre: edema, ipertensione, ematuria, iperglicemia, glicosuria, epistassi, perdite emorragiche vaginali.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Questo prodotto interferisce con la sintesi delle prostaglandine e di loro importanti intermedi, che sono partecipi di funzioni fisiologiche. Il farmaco, pertanto, richiede particolari precauzioni o se ne impone la esclusione dall`uso allorche` nel paziente siano presenti le seguenti condizioni: stati di ipoperfusione del rene, malattie renali, insufficienza cardiaca, cirrosi epatica o epatiti gravi, eta` avanzata. L`uso del farmaco in prossimita` del parto determina il ritardo del parto stesso; inoltre il farmaco puo` provocare, se somministrato in tale periodo, alterazioni dell`emodinamica del piccolo circolo nel nascituro, con gravi conseguenze per la respirazione. Per la interazione con il metabolismo dell`acido arachidonico, il farmaco puo` determinare, in asmatici e soggetti predisposti, crisi di broncospasmo ed eventualmente shock ed altri fenomeni allergici. Poiche` il prodotto e` caratterizzato da elevata attivita` e da variabilita` della sua tendenza a provocare effetti collaterali e` raccomandabile adottare per ciascun paziente il dosaggio attivo piu` basso poiche` l`aumento del dosaggio tende a elevare l`incidenza degli effetti collaterali. Particolare attenzione deve essere posta nel rilevare quanto piu` precocemente possibile le eventuali reazioni gastro-intestinali, oculari e nervose al medicamento onde potere stabilire, altrettanto precocemente, sulla base della gravita` delle reazioni stesse e del rapporto rischio-beneficio, se sia opportuno interrompere il trattamento o proseguirlo, se necessario, con un dosaggio ridotto. Comunque, in caso di emorragia, il trattamento deve essere interrotto. Poiche` le reazioni oculari possono essere asintomatiche, e` desiderabile che nei soggetti trattati per periodi di tempo prolungati vengano effettuati periodici esami oftalmologici. L`indometacina puo` mascherare infezioni eventualmente presenti e misconosciute gia` all`inizio del trattamento o intervenute nel corso di quest`ultimo.
AVVERTENZE SPECIALI:
Durante il trattamento, specie se prolungato, effettuare periodici controlli della funzionalita` epatica e della crasi ematica. I pazienti devono essere avvertiti di attenersi scrupolosamente al dosaggio prescritto dal medico onde evitare gravi reazioni secondarie che potrebbero verificarsi in caso di aumento del dosaggio suddetto. Poiche` l`indometacina, in alcuni pazienti, puo` determinare senso di stordimento, vertigini e cefalea, di cio` devono essere avvertiti coloro che potrebbero condurre veicoli di qualsiasi tipo o attendere ad operazioni richiedenti integrita` del grado di vigilanza. In seguito alla somministrazione parenterale puo` talora sopravvenire lieve ipotensione di breve durata. Questo farmaco non puo` essere considerato un semplice antidolorifico e richiede di essere impiegato sotto lo stretto controllo del medico. Inoltre, superato l`episodio doloroso acuto e` prudente passare all`impiego di preparazioni per uso non parenterale, che pur offrendo qualitativamente gli stessi effetti collaterali, sono meno inclini ad indurre reazioni gravi. L`eventuale impiego del farmaco per piu` prolungato periodo di trattamento e` consentito solo negli ospedali e case di cura.
INTERAZIONI:
Indometacina + anticoagulanti orali: aumentata attivita` degli anticoagulanti per spiazzamento dai legami proteici. Indometacina + calcitonina: ridotta diuresi e natriuresi indotta dalla calcitonina. Indometacina + corticosteroidi: aumentata tossicita` gastrica. Indometacina + fenilbutazone: aumentata gastrolesivita`. Indometacina + furosemide: ridotta azione della furosemide. Indometacina + probenecid: aumentato effetto dell`indometacina. Indometacina + proglumide: migliorata tolleranza gastrica all`indometacina. Indometacina + sulfamidici: aumentati livelli ematici dei sulfamidici.
POSOLOGIA:
La terapia d`attacco consigliata e` di 1-2 fiale al giorno per via intramuscolare, per un periodo di tempo sufficiente a conseguire l`effetto terapeutico o a giudizio del medico. Le iniezioni vanno praticate lentamente e profondamente intramuscolo nel quadrante superiore esterno dei glutei seguendo rigorose norme di sterilizzazione, asepsi e antisepsi. Nel caso di somministrazione endovenosa, da effettuarsi unicamente in ambito ospedaliero, e` consigliabile diluire il contenuto di 1-2 fiale in 250-500 ml di soluzione fisiologica o glucosata ed eseguire perfusione venosa "goccia a goccia"; velocita` di infusione: 25-35 gocce/min. Non si consiglia l`associazione di altri preparati nello stesso flacone di fleboclisi.


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