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LEVOPRAID25

ABBOTT SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Compresse e fiale: levosulpiride 25,0 mg. Gocce: 100 ml contengono: levo-sulpiride 2,5 g.
ECCIPIENTI:
Compresse: carbossimetilamido, cellulosa microgranulare F.U., gelatina F.U., latto-sio F.U., magnesio stearato F.U. Fiale: acido solforico 2 N, acqua per prepa-razioni iniettabili, sodio cloruro F.U. Gocce: acesulfame K, acido citrico anidro, acqua depurata, aroma limone,metile p-idrossibenzoato, propile p-idrossibenzoato.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Procinetico.
INDICAZIONI:
Sindrome dispeptica (anoressia, meteorismo, senso di tensione epigastrica, cefa-lea postprandiale, pirosi, eruttazioni, diarrea, stipsi) da ritardato svuotamento gastrico legato a
fattori organici (gastroparesi diabetica, neoplasie, ecc.) e/o funzionali (somatizzazioni visceraliin soggetti ansioso-depressivi). Cefalea essenziale: forme vasomotorie (emicrania classica, comune, oftalmica, emiplegica, a grappolo) e forme muscolo-tensive. Vomito e nausea (post-operatorio o indotto da farmaci antiblastici). Vertigini di origine centrale e/o periferica.
CONTROINDICAZIONI:
Controindicato in pazienti con feocromocitoma perche` puo` causare unacrisi ipertensiva probabilmente dovuta alla liberazione di catecolamine dal tumore. Tali crisi ipertensive possono essere controllate con fentolamina. Controindicato in pazienti con notaipersensibilita` o intolleranza al farmaco. Non deve essere usato nell`epilessia, negli stati maniacali, nelle fasi maniacali delle psicosi maniaco-depressive. In rapporto alle supposte correla-zioni tra effetto iperprolattinemizzante della maggior parte dei farmaci psicotropi e displasie mammarie, e` opportuno non impiegare Levopraid 25 in soggetti gia` portatori di una mastopatiamaligna. Da non usarsi in gravidanza accertata o presunta e durante il periodo di allattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Per somministrazioni prolungate, alcuni disturbi quali amenorrea, ginecoma-stia, galattorrea e alterazioni della libido, osservati in casi particolari, sono riconducibili ad un effetto reversibile di levosulpiride sulla funzionalita` dell`asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, simile aquello noto per molti neurolettici.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Levosulpiride non deve essere usata quando la stimolazione della mo-tilita` gastrointestinale puo` essere dannosa, ad esempio in presenza di emorragie gastrointestinali, ostruzioni meccaniche o perforazioni. Evitare l`assunzione contemporanea di alcool.
AVVERTENZE:
Gli effetti di levosulpiride sulla motilita` gastrointestinale possono essere antagoniz-zati da farmaci anticolinergici, narcotici e analgesici. E
FFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE E SULL`USO DI MACCHINARI. Con dosaggi elevati possono verificarsi sonnolenza, torpore e discine-sie; di cio` devono essere avvertiti i pazienti sotto trattamento affinche` evitino di condurre veicoli
e di attendere ad operazioni richiedenti integrita` di vigilanza per la loro possibile pericolosita`.
INTERAZIONI:
L`associazione con psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da partedel medico ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione.
POSOLOGIA:
Posologia nell`adulto (secondo prescrizione medica):
C OMPRESSE:
1 compressa 3volte al giorno prima dei pasti. F
IALE:
1 fiala di 25 mg (i.m. o e.v.) 2 o 3 volte al giorno.
GOCCE:
15 gocce 3 volte al giorno prima dei pasti (una goccia contiene 1,6 mg di levosulpiride). Se i
pazienti lamentano sintomi importanti con nausea e vomito e la somministrazione orale e` diffi-coltosa iniziare il trattamento con Levopraid 25 iniettabile (i.m. o e.v.) 2 o 3 volte al giorno per qualche giorno e, quando i sintomi diventano piu` lievi, passare alla somministrazione per viaorale per 10-15 giorni. Eventualmente ripetere il ciclo di terapia per via orale per altre 2 o 3 settimane, dopo un periodo di interruzione di almeno 8-10 giorni. Trattamento del vomito: una fialai.m. o e.v., eventualmente ripetuta 2-3 volte al giorno, fino a scomparsa dei sintomi. Se il farmaco viene impiegato nella prevenzione o trattamento del vomito da antiblastici (cisplatino, an-tracicline) somministrare 1-2 fiale per via endovenosa lenta o per infusione 30` prima della somministrazione dell`antiblastico o durante la somministrazione dell`antiblastico e ripetere lastessa dose 30` dopo la fine della chemioterapia. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovra` valutare una eventuale riduzione deidosaggi sopraindicati.
SOVRADOSAGGIO:
In medicina interna non sono mai stati osservati disturbi extrapiramidali e turbedel sonno che, dal punto di vista teorico, potrebbero verificarsi con dosaggi molto elevati. In questo caso e` sufficiente l`interruzione della terapia o la diminuzione del dosaggio a secondadel giudizio del medico.


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