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LENTORSIL

ITALFARMACO SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Acido ursodesossicolico
ECCIPIENTI:
Polivinilpirrolidone, polisorbato 80, eudragit "L", talco. Componenti della capsula: ge-latina, titanio biossido.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Preparato a base di acidi biliari per la terapia biliare ed epatica.
INDICAZIONI:
Alterazioni qualitative o quantitative della funzione biligenetica, comprese le formecon bile sovrasatura in colesterolo, per opporsi alla formazione di calcoli di colesterolo o per
realizzare condizioni idonee allo scioglimento se sono gia` presenti calcoli radiotrasparenti; inparticolare, calcoli colecistici in colecisti funzionante e calcoli nel coledoco residuanti o ricorrenti dopo interventi sulle vie biliari. Dispepsie biliari.
CONTROINDICAZIONI:
L`acido ursodesossicolico (UDCA) e` controindicato nei casi di ipersensibi-lita` verso uno dei componenti. UDCA e` pure controindicato nelle pazienti in stato di gravidanza,
allattamento ed in presenza di ulcera gastrica e duodenale in fase attiva. Non somministrare ineta` pediatrica.
EFFETTI INDESIDERATI:
La tollerabilita` del preparato alle dosi consigliate e` di norma buona. Solo oc-casionalmente sono state riscontrate irregolarita` dell`alvo, che generalmente scompaiono proseguendo il trattamento.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
E` consigliabile evitare l`uso del farmaco in soggetti con coliche biliarifrequenti, con infezioni biliari. con alterazioni pancreatiche o con affezioni intestinali che possono alterare la circolazione enteroepatica degli acidi biliari. Qualora vengano iniziati trattamentidissolutori a lungo termine, e` opportuno effettuare un controllo preliminare delle transaminasi e della fosfatasi alcalina.
AVVERTENZE SPECIALI:
Il presupposto per iniziare un trattamento calcolotico con acido ursodesossi-colico e` rappresentato dalla natura colesterolica dei calcoli stessi; un indice attendibile in tal
senso e` rappresentato dalla loro radiotrasparenza. I calcoli biliari che presentano piu` elevataprobabilita` di dissoluzione sono quelli di piccole dimensioni in colecisti funzionante; l`avvenuta desaturazione della bile in colesterolo rappresenta un utile elemento di previsione per un buonesito del trattamento, ma non e` determinante, dato che la dissoluzione puo` avvenire anche per un processo fisico di formazione di cristalli liquidi indipendente dallo stato di saturazione. Neipazienti in trattamento per la dissoluzione dei calcoli biliari e` opportuno verificare l`efficacia del medicamento mediante esami colecistografici o ecografici ogni sei mesi. Non e` previsto il trat-tamento di pazienti in eta` pediatrica. Il trattamento e` controindicato in gravidanza, allattamento, e nelle donne in eta` feconda potra` essere intrapreso tenendo presente la necessita` di interrom-perlo in caso di gravidanza. Pur in assenza di dati sull`escrezione dell`acido ursodesossicolico nel latte umano, per le pazienti che allattano occorre decidere se interrompere l`allattamento ediniziare il trattamento o proseguire l`allattamento evitando la somministrazione.
INTERAZIONI:
Evitare l`associazione con sostanze che inibiscono l`assorbimento intestinale degliacidi biliari, come ad esempio la colestiramina, e con farmaci che aumentano l`eliminazione biliare del colesterolo (estrogeni, contraccettivi ormonali, alcuni ipolipemizzanti). Evitare l`asso-ciazione con farmaci potenzialmente epatolesivi.
POSOLOGIA:
Nell`uso prolungato per ridurre le caratteristiche litogene della bile, la posologia e` di450 mg al giorno. Nei pazienti obesi e comunque in presenza di altri fattori litogeni importanti e` opportuno elevare il dosaggio giornaliero: un dosaggio piu` elevato e` consigliabile anche nei casicon calcoli di dimensioni superiori a 2 cm. Le dosi possono essere modificate a giudizio del medico: in particolare l`ottima tollerabilita` del preparato permette di adottare anche dosi sensi-bilmente piu` elevate. Nelle dispepsie biliari o nelle terapie di mantenimento e` opportuno distanziare le dosi. La somministrazione di Lentorsil va effettuata in un`unica assunzione serale,preferibilmente al momento di coricarsi. Per mantenere le condizioni idonee allo scioglimento dei calcoli gia` presenti, la durata del trattamento deve essere di almeno 4-6 mesi, fino anche a9 mesi o piu`, ininterrottamente e deve proseguire per 3-4 mesi dopo la scomparsa radiologica od ecografica dei calcoli stessi. Il trattamento non deve comunque superare i due anni.
SOVRADOSAGGIO:
In caso di ingestione accidentale di dosi elevate di acido ursodesossicolico siconsiglia di consultare il medico per porre in atto i normali procedimenti consigliati per patologie da intossicazione e di somministrare colestiramina in quanto capace di chelare gli acidi bi-liari.


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