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LENIDOLOR

A.MENARINIIND.FARM.RIUN.Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Capsule: meclofenamato sodico monoidrato 113,50 mg (pari a 100 mg diacido meclofenamico). Supposte: acido meclofenamico 200 mg.
ECCIPIENTI:
Capsule: lattosio, silice precipitata, magnesio stearato, sodio laurilsolfato, gelatina,ferro ossido (E 172), titanio diossido (E 171). Supposte: polietilenglicole 1.300-1.700, polietilenglicole 380-420, polisorbato 80.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Analgesico, antiinfiammatorio, antireumatico.
INDICAZIONI:
Sindromi dolorose lievi e moderate. Dismenorrea primaria. Trattamento delle formeacute e croniche di artrite reumatoide. Osteoartrosi.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` alla sostanza. Ulcera gastroduodenale. Per il rischio di sen-sibilita` crociata all`acido acetilsalicilico e ad altri antiinfiammatori non steroidei, il prodotto non deve essere somministrato a pazienti nei quali tali farmaci inducano sintomi di difficolta` respi-ratoria, rinite allergica od orticaria. Non somministrare durante la gravidanza, particolarmente nel primo e nel terzo trimestre, ne` durante l`allattamento. Poiche` l`esperienza acquisita con ilprodotto in pediatria e` ancora incompleta, si sconsiglia la prescrizione del Lenidolor a pazienti di eta` inferiore ai 14 anni.
EFFETTI INDESIDERATI:
I piu` frequenti effetti collaterali possono verificarsi a carico dell`apparato ga-stroenterico e sono rappresentati da nausea, vomito, pirosi, gastralgia, flatulenza, diarrea. Piu`
raramente possono verificarsi casi di inappetenza, stipsi, infiammazione del cavo orale, ulceragastrica con possibile sanguinamento o perforazione (particolarmente in pazienti con precedenti di ulcera o sottoposti a concomitante terapia corticosteroidea), colite, ittero. Sebbene ra-ramente, e` possibile la comparsa di eruzioni cutanee, prurito, cefalea, vertigini, gonfiore delle estremita`, ronzii, insufficienza renale. Altrettanto scarsa e` la possibilita` di comparsa di anemiao di leucopenia, eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson, dermatiti esfoliative, alterazioni della funzionalita` epatica e sindrome lupus eritematoso-simile. Sporadicamente e senzaun dimostrato rapporto di causalita` con il trattamento, sono stati descritti disturbi visivi.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
In pazienti con precedenti di malattie del tratto gastrointestinale supe-riore, il prodotto dovra` essere somministrato sotto stretto controllo del medico. I pazienti affetti da malattie del fegato o nei quali un parametro epatico sia risultato non normale dovranno es-sere sorvegliati accuratamente e sottoposti periodicamente ad opportuni controlli. La terapia dovra` essere sospesa in caso di peggioramento degli indici della funzione epatica, se si svilup-pano segni clinici e sintomi caratteristici di una malattia epatica o se si verificano reazioni generalizzate. Con l`uso prolungato sono stati riportati casi di sofferenza renale acuta conematuria, proteinuria e occasionalmente sindrome nefrosica. Pertanto i pazienti con preesistenti condizioni di riduzione del volume del sangue circolante nel rene (pazienti con menomata fun-zionalita` renale, insufficienza cardiaca, alterata funzionalita` epatocellulare, pazienti che assumono diuretici, pazienti anziani) devono essere attentamente seguiti, utilizzando sin dall`ini-zio una posologia giornaliera ridotta.
AVVERTENZE SPECIALI:
I pazienti trattati con antiinfiammatori non steroidei, quali Lenidolor, devonoessere periodicamente controllati per accertare che il farmaco sia ancora necessario e ben tollerato. Nel caso di trattamenti prolungati sara` opportuno controllare periodicamente il sangue eprocedere inoltre ad esami oftalmici. In caso di eventuale comparsa di disturbi visivi la somministrazione del farmaco dovra` essere sospesa. La comparsa di eventuali disturbi gastrointesti-nali potra` essere in gran parte evitata ingerendo il prodotto durante i pasti o con latte. In caso di diarrea, nausea, vomito e dolori addominali, potra` essere utile ridurre la posologia o interrom-pere il trattamento per qualche giorno. La terapia dovra` essere interrotta nel caso che un qualsiasi effetto collaterale si produca in forma grave.
INTERAZIONI:
L`acido meclofenamico, come altri antinfiammatori non steroidei, potenzia l`effettodegli anticoagulanti cumarinici come la warfarina e pertanto il dosaggio di quest`ultima dovra`
essere ridotto per prevenire un eccessivo allungamento del tempo di protrombina. Si dovra`escludere l`impiego contemporaneo di acido acetilsalicilico o di altri antiinfiammatori non steroidei per evitare sia la riduzione dei livelli ematici di acido meclofenamico sia il maggior rischiodi disturbi gastrointestinali. L`uso concomitante di antiacidi non interferisce con l`assorbimento dell`acido meclofenamico. In caso di associazione con corticosteroidi ogni riduzione della po-sologia di questi ultimi dovra` essere graduale.
POSOLOGIA:
CAPSULE:
1 capsula 2-3 volte al di`.
SUPPOSTE:
1 supposta 2 volte al di`. Uno schemaposologico conveniente puo` combinare 1 capsula (da 100 mg) o 30 gocce al mattino, a stomaco pieno, e 1 supposta (da 100 o 200 mg) alla sera. Tuttavia come norma generale, la po-sologia deve essere regolata individualmente adottando la dose minima efficace. Nell`anziano e` conveniente adottare una posologia iniziale ridotta e controllare attentamente la terapia.
SOVRADOSAGGIO:
In caso di assunzione eccessiva di acido meclofenamico, il trattamento consi-stera` nello svuotamento dello stomaco mediante vomito o lavanda gastrica e nella somministrazione di abbondante quantita` di carbone attivo. In caso di sovradosaggio e` indispensabileinformare il medico per adottare tutte le misure necessarie.


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