A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Home > L > LEFCARINIETTABILE





LEFCARINIETTABILE

GLAXO WELLCOME SpA
CONCESSIONARIO:
SEGIX ITALIA Spa
PRINCIPIO ATTIVO:
L-carnitina sale interno 1 g.
ECCIPIENTI:
Acqua p.p.i.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Agonista della funzione mitocondriale.
INDICAZIONI:
Deficienze secondarie di carnitina. Danno metabolico miocardico in caso di car-diopatia ischemica: angina pectoris, infarto miocardico acuto, stati di grave ipoperfusione da
shock cardiogeno.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` al farmaco.
EFFETTI INDESIDERATI:
In pazienti uremici sono stati segnalati lievi sintomi miastenici. Sono stati ri-portati casi di convulsioni in pazienti, con o senza precedenti di attivita` convulsiva, che avevano
ricevuto L-carnitina per via orale od endovenosa.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
La somministrazione di L-carnitina in pazienti diabetici in trattamentoinsulinico o con ipoglicemizzanti orali, migliorando l`utilizzazione del glucosio, potrebbe determinare fenomeni di ipoglicemia. Pertanto in questi soggetti la glicemia deve essere tenuta sottofrequente controllo per poter tempestivmente provvdere all`aggiustamento della terapia ipoglicemizzante. La somministrazione endovenosa va eseguita lentamente (2-3 minuti).
AVVERTENZE SPECIALI:
La L-carnitina non provoca alcun effetto sulla capacita` di guidare ne` sull`usodi macchine.
INTERAZIONI:
Nessuna nota.
POSOLOGIA:
DEFICIENZE SECONDARIE AD EMODIALISI:
2 grammi al termine della seduta dialitica som-ministrati lentamente per via endovenosa. I
NFARTO MIOCARDICO ACUTO:
la dose giornaliera consi-gliata e` di 100-200 mg per kg in 4 somministrazioni endovenose lente ovvero per infusione
endovenosa continua per le prime 48 ore, dimezzando poi la dose per tutta la durata della per-manenza del paziente in Unita` Coronarica; passare successivamente alla via orale con somministrazione di 2-6 grammi al giorno secondo il giudizio del medico e la gravita` della patologia.In pazienti in stato di shock la somministrazione endovenosa va continuata fino alla risoluzione dello shock stesso.


©MedicineLab.net