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KYTRIL

ROCHE SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Granisetron cloridrato corrispondente a granisetron 1 - 2 - 3 mg .
ECCIPIENTI:
Fiala e.v.: sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili. Siringa e.v.: sodio cloruro,acido cloridrico, acqua per preparazioni iniettabili. Fiale i.m.: sodio cloruro, acido cloridrico, acqua per preparazioni iniettabili. Comprese 1 - 2 mg: lattosio monoidrato, sodio carbossimeti-lamido, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, idrossipropilmetilcellulosa, titanio biossido, polietilenglicole 400, polisorbato 80.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antiemetico e antinausea - Antagonisti della serotonina(5HT3).
INDICAZIONI:
Granisetron e` indicato nella prevenzione e nel trattamento degli episodi acuti e ri-tardati di nausea e vomito indotti da chemioterapia o radioterapia, e nella prevenzione e trattamento di nausea e vomito post operatori.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` verso i componenti o verso altre sostanze strettamente cor-relate dal punto di vista chimico. Generalmente controindicato durante la gravidanza ed allattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Cefalea, stipsi e ipotensione arteriosa sono i piu` frequenti effetti indesiderati,ma nella maggior parte dei casi di leggera o moderata entita`. E` stato osservato raramente un
lieve aumento delle transaminasi epatiche. Raramente sono state segnalate reazioni di ipersen-sibilita`, generalmente lievi, quali, ad esempio, rash cutanei, e solo occasionalmente severe (es.: anafilassi).
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Attenendosi agli schemi posologici sotto riportati, nessuna particolareprecauzione ne` alcun adattamento posologico sono necessari per i pazienti anziani e per i pazienti affetti da insufficienza renale o epatica. Poiche` e` noto che granisetron, come tutti gli an-tagonisti 5HT3, determina una riduzione della motilita` intestinale, i pazienti con ostruzione subacuta del tratto intestinale dovrebbero essere attentamente monitorati dopo somministra-zione del farmaco stesso. Si segnala che la soluzione pediatrica contiene sodio benzoato
AVVERTENZE SPECIALI:
USO IN CASO DI GRAVIDANZA E DI ALLATTAMENTO. Gli studi negli animali non hannodimostrato effetti teratogeni, ne` effetti sulla fertilita` e sul ciclo riproduttivo, ma poiche` non sono disponibili dati clinici in grado di stabilire la sicurezza di impiego durante la gravidanza e l`allat-tamento, la somministrazione di granisetron, in queste evenienze, va effettuata solo in caso di effettiva necessita` e sotto il diretto controllo del medico. Dagli studi clinici effettuati con grani-setron non sono emersi particolari effetti che possano influire sulla capacita` di guida e sull`uso di macchine.
INTERAZIONI:
Granisetron e` stato somministrato con buona tollerabilita` contemporaneamente abenzodiazepine, neurolettici e farmaci anti-ulcera comunemente prescritti durante i trattamenti
antiemetici. Inoltre, non sono finora emerse interazioni con le usuali chemioterapie emetogene.Nel corso di studi preclinici condotti nei roditori, granisetron non ha indotto o inibito il sistema enzimatico del citocromo P450, deputato al metabolismo dei farmaci; inoltre, in sperimentazio-ni in vitro, non ha inibito l`attivita` di alcuna sottoclasse del citocromo P450. Nell`ambito di studi condotti nell`uomo, l`induzione di enzimi epatici mediante fenobarbitale ha determinato un incre-mento di circa un quarto della clearance plasmatica totale di granisetron somministrato per via endovenosa. In studi in vitro in microsomi umani Ketoconazolo ha inibito l`ossidazione di Kytril;tale fenomeno non e` ritenuto di rilevanza clinica. Granisetron e` risultato ben tollerato anche quando somministrato con gli anestetici e gli analgesici comunemente utilizzati in clinica. Inol-tre, studi in vitro sui microsomi umani, hanno evidenziato che la sottoclasse 3A4 del citocromo P450 (coinvolta nel metabolismo di alcuni dei principali analgesici oppioidi) non subisce mo-dificazioni per effetto della somministrazione di granisetron. Come precauzione generale, granisetron non dovrebbe essere miscelato in soluzione con altri farmaci, fatta eccezione perdesametasone sodio fosfato. La somministrazione di granisetron a scopo preventivo dovrebbe essere completata prima di iniziare la terapia citostatica o prima dell`induzione dell`anestesia.
POSOLOGIA:
A) PREVENZIONE E TRATTAMENTO DI NAUSEA E VOMITO INDOTTI DA CHEMIOTERAPIA O RADIOTERAPIA. FIALE/SIRINGHE PRERIEMPITE PER USO ENDOVENOSO. Adulti. La dose di granisetron racco-mandata e` di 3 mg, somministrata per iniezione endovenosa lenta (30 secondi) o per infusione
endovenosa. La durata della somministrazione per infusione e` di 5 minuti. La somministrazionedella dose di 3 mg deve essere completata prima di iniziare la terapia citostatica. Negli studi clinici condotti, la maggior parte dei pazienti ha richiesto solo una singola dose di granisetronentro le 24 ore. In quella piccola percentuale di pazienti nei quali comparisse ugualmente nausea e vomito, per bloccare l`emesi in atto possono essere eventualmente somministrate, entroun periodo di 24 ore, una o due ulteriori dosi da 3 mg di granisetron, a distanza di almeno 10 minuti una dall`altra. Dose massima giornaliera: entro un periodo di 24 ore possono esseresomministrate fino a 3 dosi da 3 mg di granisetron ciascuna; la dose massima, pertanto, non dovrebbe superare i 9 mg. Preparazione della soluzione per infusione: il contenuto di una fialada 3 ml va diluito fino ad un volume totale da 20 ml a 50 ml in ciascuna delle seguenti soluzioni: sodio cloruro 0,9%, sodio cloruro 0,18% e destrosio 4%, destrosio 5%, soluzione di Hartmann,lattato di sodio, mannitolo. L`efficacia di granisetron puo` essere incrementata se si somministra anche una dose singola di Desametasone, per via endovenosa, prima dell`inizio della terapia ci-tostatica. La diluizione concomitante di granisetron e desametasone sodio fosfato in soluzioni per infusione endovenosa di sodio cloruro 0,9% o di glucosio 5% e` compatibile a concentra-zioni di granisetron comprese tra 10 e 60 mcg/ml e di desametasone sodio fosfato comprese tra 80 e 480 mcg/ml. Le soluzioni per infusione cosi` ottenute sono stabili per 24 ore. Anziani,soggetti con ridotta funzionalita` epatica o renale. Non sono richiesti aggiustamenti posologici rispetto alla posologia consigliata per gli adulti. Bambini. Dagli studi clinici condotti e` emersoche la dose efficace di granisetron in pediatria e` di 40 ug/kg (fino ad una dose massima di 3 mg per somministrazione), da somministrare per infusione endovenosa nell`arco di 5 minuti,prima dell`inizio della terapia citostatica. Se necessario, nell`arco di 24 ore, e` possibile somministrare un`ulteriore dose da 40 ug/kg, a distanza di almeno 10 minuti dall`infusione iniziale. Pre-parazione della soluzione: un volume appropriato di granisetron (0,04 ml/kg = 40 ug/kg, fino ad un massimo di 3 ml, se prelevato dalla fiala e.v. da 3 mg/3ml, e fino a un massimo di 1 mlse prelevato dalla fiala e.v. da 1 mg/1ml) va diluito fino ad un volume totale da 10 ml a 30 ml, utilizzando le soluzioni descritte per gli adulti. S IRINGHE PRERIEMPITE PER USO INTRAMUSCOLARE.Adulti. Granisetron siringhe preriempite per uso intramuscolare e` pronto per essere utilizzato. La somministrazione per via intramuscolare della soluzione di granisetron dovrebbe essere ese-guita circa 15 minuti prima di iniziare la terapia citostatica. La maggior parte dei pazienti ha richiesto solo una singola dose di granisetron entro le 24 ore. Possono essere eventualmentesomministrate entro un periodo di 24 ore due ulteriori dosi da 3 mg di granisetron. Dose massima giornaliera: entro un periodo di 24 ore possono essere somministrate fino a 3 dosi da 3mg di granisetron ciascuna; la dose massima, pertanto, non dovrebbe superare i 9 mg. Anziani, soggetti con ridotta funzionalita` epatica o renale. Non sono richiesti aggiustamenti posologicirispetto alla posologia consigliata per gli adulti. Bambini. Al momento non sono disponibili dati sufficienti per l`impiego di granisetron in eta` pediatrica per via intramuscolare. C OMPRESSE.Adulti. Per prevenire l`emesi ritardata, la dose di granisetron da somministrare e` di 1 mg 2 volte
al giorno o 2 mg una volta al giorno. Granisetron puo` essere somministrato fino al 7-o giornosuccessivo alla terapia citostatica. La stessa dose orale (1 mg b.i.d. o 2 mg u.i.d.) puo` essere somministrata al 1-o giorno in luogo della somministrazione endovenosa o intramuscolare: laprima dose orale di granisetron deve essere somministrata un`ora prima del trattamento con i citostatici. L`efficacia di granisetron puo` essere incrementata se si somministra anche una dosesingola di Desametasone, per via endovenosa, prima dell`inizio della terapia citostatica. Anziani, soggetti con ridotta funzionalita` epatica o renale. Non sono richiesti aggiustamenti posologicirispetto alla posologia consigliata per gli adulti. B) P
REVENZIONE E TRATTAMENTO DI NAUSEA E VOMITO POST OPERATORI. FIALA PER INIEZIONE ENDOVENOSA. Adulti. La dose raccomandata e` di 1 mg,da somministrare per iniezione endovenosa lenta (30 secondi), sia per la prevenzione (prima
dell`induzione dell`anestesia), che per il trattamento di nausea e vomito post operatori in atto.Anziani, soggetti con ridotta funzionalita` epatica o renale. Non sono richiesti aggiustamenti posologici rispetto alla posologia consigliata per gli adulti. Bambini. Al momento non sono dispo-nibili dati per l`impiego di granisetron in eta` pediatrica nella nausea e vomito post operatori
SOVRADOSAGGIO:
Non sono stati mai riportati casi di sovradosaggio. Non esistono antidoti specificiper granisetron: in caso di sovradosaggio e` indicato un trattamento sintomatico.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Una volta tolte dalle loro confezioni originarie, le fiale e lesiringhe preriempite devono essere conservate al riparo dalla luce. Non congelare. I flaconi di soluzione orale devono essere conservati a temperatura non superiore a 30-oC, al riparo dallaluce, e, in caso di utilizzo parziale, richiusi subito dopo. L`infusione endovenosa di granisetron dovrebbe preferibilmente essere preparata al momento della somministrazione. Tuttavia grani-setron e` risultato stabile per 24 ore quando conservato a temperatura ambiente e protetto dalla luce nelle seguenti soluzioni: cloruro di sodio 0,9%, cloruro di sodio 0,18% e destrosio 4%, de-strosio 5%, soluzione di Hartmann, lattato di sodio e mannitolo.


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