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KERLON

SANOFI-SYNTHELABO SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Betaxololo.
ECCIPIENTI:
Lattosio, carbossimetilamido sodico, cellulosa microcristallina, silice colloidale, ste-arato di magnesio, idrossipropilmetilcellulosa, poliossietilenglicole 400, ossido di titanio.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Beta-bloccante cardioselettivo.
INDICAZIONI:
Ipertensione arteriosa di qualsiasi tipo e gravita`. Angina pectoris stabile da sforzo.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` verso i componenti del prodotto. Insufficienza cardiaca con-gestizia non controllata. Blocco atrio-ventricolare oltre il 1-o grado, non etettrostimolato da "pace-maker". Associazione agli lMAO e al Verapamil. Bradicardia marcata (inferiore o uguale a45-50 battiti/minuto). Insufficienza renale grave.
EFFETTI INDESIDERATI:
Disturbi digestivi, astenia all`inizio del trattamento, sindrome di Raynaud e pa-restesia delle estremita`, vertigini, cefalee. Inoltre possibilita` di: blocco atrio-ventricolare, bradicardia marcata, caduta pressoria, insufficienza cardiaca, broncospasmo. Con i beta-bloccantiin genere sono state segnalate manifestazioni cutanee anche psoriasiformi e sindromi nervose centrali con depressione, catatonia, confusione, turbe della memoria. La comparsa occasiona-le di porpora trombocitopenica, granulocitopenia, rash o broncospasmo richiede l`interruzione del trattamento e misure adeguate.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
In caso di sospensione del trattamento si raccomanda di ridurre pro-gressivamente la posologia, in particolare nei pazienti con insufficienza coronarica, al fine di
prevenire una eventuale iperattivita` simpatica secondaria. Studi effettuati su numerose specieanimali non hanno messo in evidenza alcun effetto teratogeno di Kerlon; tuttavia, poiche` l`innocuita` dei beta-bloccanti non e` stata dimostrata in gravidanza, durante tale periodo i beta-bloc-canti devono essere usati in caso di effettiva necessita`, sotto diretto controllo del Medico. Controllare la comparsa di segni di insufficienza cardiaca specialmente nel caso di antecedentidi questo tipo, di cardiomegalia e durante il periodo iniziale del trattamento. Somministrare con prudenza nel caso di broncopatie croniche ostruttive con antecedenti di broncospasmo.Nell`asmatico somministrare con la massima prudenza iniziando con una posologia di 10 mg/ die; infatti, benche` eserciti sui bronchi un`azione ridotta, Kerlon puo` essere in grado di provo-care crisi asmatiche. In caso di crisi manifestantisi durante la somministrazione di Kerlon, potranno essere utilzzati broncodilatatori beta-mimetici il cui effetto non viene inibito.Somministrare con prudenza nei blocchi atrio-ventricolari di primo grado. Utilizzare con prudenza in corso di fenomeno di Raynaud. L`utilizzazione dei beta-bloccanti nel trattamento della iper-tensione da feocromocitoma necessita di particolari precauzioni. Nei diabetici soggetti a crisi ipoglicemiche il rischio puo` essere aumentato in caso di trattamento con beta-bloccanti. La do-cumentazione disponibile impone che siano adottate le precauzioni abituali. Poiche` e` stato dimostrato che il farmaco puo` avere un effetto prolungato oltre le 24 ore, in caso di ridottaeliminazione bisogna tener presente la possibilita` di sovradosaggio.
AVVERTENZE SPECIALI:
Non interrompere bruscamente il trattamento negli anginosi; una sospensionebrusca puo` causare turbe gravi del ritmo cardiaco, infarto del miocardio e morte immediata. L`esperienza clinica non e` ancora sufficiente per poter raccomandare subito l`utilizzazione diKerlon nel trattamento cronico del bambino.
INTERAZIONI:
Come per altri beta-bloccanti: somministrare con prudenza con i calcio-antagoni-sti e con tutte le sostanze deprimenti il miocardio. A
NESTESIA GENERALE:
la sospensione dei beta-bloccanti 48 ore prima di una anestesia generale e` considerata sufficiente per la ricomparsa
della normale sensibilita` alle catecolamine.
POSOLOGIA:
La posologia usuale e` di 1 compressa al giorno. L`ora e il tipo dei pasti non influen-zano la biodisponibilita` di Kerlon. A
NGINA PECTORIS STABILE DA SFORZO:
la posologia usuale e` diuna compressa da 20 mg, una volta al giorno. In alcuni pazienti e` piu` opportuno iniziare il trattamento con 10 mg/die. In alcuni pazienti e` necessario aumentare la dose a 40 mg al giorno.P
OSOLOGIA IN CASO DI INSUFFICIENZA RENALE O EPATICA:
in caso di insufficienza renale (fino a unaclearance della creatinina di 20 ml al minuto) in genere non e` necessario adattare la posologia
allo stato della funzione renale. Tuttavia una sorveglianza clinica e` raccomandata all`inizio deltrattamento fino ad equilibrio dei livelli ematici (4 giorni in media). I
N CASO DI DIALISI CRONICA( EMATICA O PERITONEALE): la dose iniziale raccomandata e` di 10 mg/die assunta indipendente-mente dal ritmo e dagli orari delle sedute dialitiche. I
N CASO DI INSUFFICIENZA EPATICA:
non sononecessarie modifiche della posologia. Una sorveglianza clinica e` tuttavia consigliabile all`inizio
del trattamento.
SOVRADOSAGGIO:
In caso di sovradosaggio si consiglia di far ricorso all`atropina (1-2 mg e.v.), alglucagone o ad un beta-mimetico.


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