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KEFLINNEUTRO

ELI LILLY ITALIA SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Cefalotina sodica equivalente a cefalotina attivita` 1 g - 2 g.
ECCIPIENTI:
Sodio bicarbonato. Fiala solvente (solo Keflin 2 g): acqua per preparazioni iniettabili4 ml.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibatterico per uso sistemico (cefalosporine).
INDICAZIONI:
Trattamento di infezioni gravi causate da ceppi batterici sensibili al Keflin neutro eresponsabili delle seguenti malattie: infezioni del tratto respiratorio; infezioni della pelle e dei tessuti molli; peritonite; infezioni del tratto genito-urinario; setticemie (endocardite compresa); in-fezioni del tratto gastro-intestinale; meningite (il Keflin neutro non e` un antibiotico di prima scelta nel trattamento delle infezioni meningee causate da germi sensibili, a causa dei livelli re-lativamente bassi che raggiunge nel liquido cefalorachidiano); infezioni delle ossa e delle articolazioni. Prevenzione perioperatoria nelle infezioni chirurgiche e nelle ferite contaminate opotenzialmente contaminate, e negli interventi a cuore aperto o di chirurgia delle articolazioni con inserzione di protesi.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` accertata verso il prodotto od uno dei componenti o alle ce-falosporine.
EFFETTI INDESIDERATI:
Sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati: eruzione maculopapulare (re-azione allergica cutanea), orticaria, reazione del tipo da malattia da siero ed anafilassi. Eosinofilia e febbre da farmaco sono comparse in associazione ad altre reazioni allergiche. Questereazioni si verificano di solito nei pazienti con precedenti allergici, in particolar modo alla penicillina. Sono state osservate neutropenia, trombocitopenia ed anemia emolitica. Sono stati inol-tre rilevati aumenti transitori della SGOT e della fosfatasi alcalina. Un aumento della azotemia ed una diminuizione della clearance della creatinina sono state osservate in alcuni casi, parti-colarmente in pazienti con pregressa compromissione renale. E difficile, in questi pazienti, stabilire il ruolo avuto dal Keflin neutro perche`, in genere, erano presenti anche altri fattoripredisponenti alla azotemia pre-renale od all`insufficienza renale acuta. Ripetute iniezioni intramuscolari possono causare dolore, infiammazione ed ipertermia (aumento della temperaturacorporea). Si e` verificata anche tromboflebite, in genere associata alla somministrazione per infusione endovenosa di dosi giornaliere superiori ai 6 g per oltre tre giorni. Sintomi di colite pseu-domembranosa possono manifestarsi sia durante che dopo la somministrazione del farmaco. Nausea e vomito sono stati riportati raramente.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
I pazienti debbono essere seguiti accuratamente in modo da mettere inevidenza effetti collaterali od altre manifestazioni meno frequenti di idiosincrasia. Prima d`iniziare la terapia con cefalotina e` necessario indagare se il paziente abbia avuto in passato reazionidi ipersensibilita` alla penicillina od alle cefalosporine. Come tutti gli altri antibiotici, anche il Keflin neutro deve essere somministrato con cautela e, solo se assolutamente necessario, ai pa-zienti con precedenti di allergia in particolar modo ai farmaci. Determina molto raramente alterazioni della funzionalita` renale. Si raccomanda di controllare la funzionalita` renale, special-mente nei pazienti molto gravi che ricevono il massimo dosaggio. In questi pazienti, la somministrazione di dosi normali puo` produrre concentrazioni sieriche eccessive. In pazienti coninsufficienza renale si consiglia una riduzione del dosaggio totale giornaliero di Keflin neutro per evitare il rischio potenziale di convulsioni. Somministrando per infusione endovenosa dosi dicefalotina superiori ai 6 g al giorno per oltre tre giorni si possono verificare tromboflebiti. Si consiglia pertanto di alternare il punto di iniezione. L`aggiunta di 10-25 mg di idrocortisone alle so-luzioni endovenose contenenti 4-6 g di cefalotina puo` ridurre l`incidenza delle tromboflebiti. E` consigliabile anche l`impiego di aghi per iniezioni endovenose di piccolo calibro e l`utilizzazionedelle vene di maggior calibro. Gli antibiotici ad ampio spettro devono essere somministrati con attenzione a soggetti con malattie gastro-intestinali, coliti in particolare.
AVVERTENZE SPECIALI:
Qualora dovessero manifestarsi reazioni allergiche al Keflin neutro, e` neces-sario interrompere la somministrazione del farmaco e trattare il paziente con agenti terapeutici
opportuni (per es. adrenalina od altre amine pressorie, antistaminici o corticosteroidi). L`usoprolungato del Keflin neutro puo` causare una proliferazione di agenti microbici non sensibili. E` necessario tenere il paziente sotto costante osservazione e, se dovessero verificarsi delle su-perinfezioni, debbono essere prese le appropriate misure. Nei pazienti trattati con antibiotici a largo spettro puo` manifestarsi diarrea. E` necessario, in questi casi, escludere la possibilita` chesi tratti di colite pseudomembranosa. Sono state segnalate, in corso di trattamento con cefalosporine, positivita` dei tests di Coombs (talora false). L`inappropriata somministrazione di dosielevate di cefalosporine iniettabili puo` causare convulsioni, specialmente in pazienti con funzionalita` renale compromessa. Non e` stato riportato alcun effetto del Keflin neutro sulla capacita`di guidare e sull`uso di macchine.
USO IN GRAVIDANZA:
Nelle donne in gravidanza e nella primissima infanzia il farmaco deve esseresomministrato in caso di effettiva necessita` e sotto il diretto controllo del medico.
INTERAZIONI:
L`associazione fra cefalosporine ed aminoglicosidi aumenta il rischio di manifesta-zioni nefrotossiche. I derivati della Cefalosporina C devono essere somministrati con cautela nei pazienti allergici alla penicillina. Esiste una parziale allergia crociata tra penicillina e cefalo-sporine. In alcuni pazienti si sono verificate reazioni (anche gravi) ad ambedue i farmaci. Una falsa reazione positiva per il glucosio nelle urine puo` comparire impiegando le soluzioni di Be-nidict o Fehling o le tavolette Clinitest, ma non il Tes-Tape (cartina per la determinazione enzimatica del glucosio nelle urine, Lilly).
POSOLOGIA:
ADULTI:
la dose usuale di cefalotina varia da 500 mg a 1 g ogni 4-6 ore. La dose di500 mg ogni 6 ore puo` considerarsi adeguata per trattare polmoniti non complicate, foruncolosi
con cellulite e la maggior parte delle infezioni urinarie. Nelle infezioni gravi il dosaggio puo` es-sere aumentato, eseguendo l`iniezione ogni 4 ore o, in mancanza di risposta clinica, portando la dose ad 1 g ogni 4 ore. Nelle infezioni ad alto rischio, come nelle infezioni da microrganismianaerobi, sono richieste dosi fino a 2 g ogni 4 ore. Nell`impiego perioperatorio si somministrano: 1-2 g per via endovenosa da 30 minuti ad un`ora prima dell`incisione chirurgica; 1-2 g du-rante l`intervento chirurgico (aggiustando la posologia in base alla durata dell`intervento e tenendo presente l`emivita plasmatica - da 30 a 50 minuti - della cefalotina); 1-2 g ogni 6 oreper 24 ore, dopo l`intervento. L`uso profilattico del Keflin neutro dovrebbe essere interrotto entro le 24 ore successive all`intervento. Se compaiono i segni di un`infezione, dovra` essere istituitaun`idonea terapia antibiotica sulla base di opportuni tests di sensibilita` microbiologica. Nei bambini si somministrano 20-30 mg/Kg secondo lo schema precedente. Quando la funzionalita` re-nale e` ridotta, si puo` somministrare una dose di attacco di 1-2 g per via endovenosa, aggiustando le dosi successive in relazione al grado di compromissione renale, alla gravita`dell`infezione ed al grado di sensibilita` del microrganismo in causa. Di seguito vengono riportati i dosaggi massimi consigliati.D
OSAGGIO DEL KEFLIN NEUTRO IN PRESENZA DI COMPROMISSIONE RENALE:
Stato della Dosaggio massimofunzionalita` renale negli adulti
Leggera insufficienza 2 g ogni 6 h (Ccr= 80-50 ml/min)
Moderata insufficienza 1,5 ogni 6 h(C
cr= 50-25 ml/min)Grave compromissione 1 g ogni 6 h
(Ccr= 25-10 ml/min)Marcata compromissione 0,5 g ogni 6 h
(Ccr= 10-2 ml/min)Funzionalita` praticamente nulla 0,5 g ogni 8 h (Ccr<=2 ml/min)
PRIMA INFANZIA E BAMBINI:
la dose deve essere proporzionalmente inferiore secondo l`eta`, il pesoe la gravita` dell`infezione. Somministrazioni giornaliere di 100 mg/kg (da 80 a 160 mg/kg) in
dosi frazionate sono risultate efficaci nella maggior parte delle infezioni sensibili al Keflin neutro. La terapia antibiotica nelle infezioni da streptococco b-emolitico deve proseguire per almeno 10giorni. Nelle infezioni stafilococciche, si raccomanda di eseguire tutte quelle operazioni chirurgiche che sono indicate, quali incisioni e drenaggi. Il Keflin neutro deve essere somministrato per via endovenosa o per iniezione intramuscolare in una grossa massa muscolare, come laregione glutea o la superficie laterale della coscia, al fine di ridurre al minimo il dolore e l`infiltrazione.
SOMMINISTRAZIONE INTRAMUSCOLARE:
ogni grammo di cefalotina deve essere diluito con 4 ml di acqua sterile per iniezioni. La soluzione ricostituita sara` di 4,4 ml. Se il contenuto delflacone non e` completamente disciolto, puo` essere aggiunta una piccola quantita` di diluente (da
0,2 a 0,4 ml) ed il contenuto riscaldato leggermente.
S OMMINISTRAZIONE ENDOVENOSA:
la via di somministrazione endovenosa e` consigliata nelle seguenti condizioni: in pazienti affetti da bat-teriemia, setticemia od altre infezioni gravi o potenzialmente mortali, nei pazienti a rischio elevato a causa di una diminuzione delle difese organiche in conseguenza di malattie debilitanti (malnutrizione, trauma, interventi chirurgici, diabete, scompenso cardiaco o malattie tumorali)in maniera particolare se in stato di shock o di pre-shock. In queste condizioni, se il paziente
ha una funzionalita` renale normale, si somministrano per via endovenosa da 4 a 12 g di Keflin neutro al giorno. Nelle setticemie la terapia puo` essere iniziata somministrando per via endove-nosa 6-8 g di Keflin neutro al giorno anche per diversi giorni. In seguito, a seconda della risposta clinica e dei risultati di laboratorio, il dosaggio puo` essere gradualmente ridotto. Per la terapia endovenosa e` preferibile impiegare flaconi da 1 o 2 g.
SOMMINISTRAZIONE ENDOVENOSA INTERMITTENTE:
iniettare lentamente (3-5 minuti) in vena una soluzione contenente 1 g di cefalotinain 10 ml di diluente. Il Keflin neutro puo` essere iniettato anche nel tubo di una fleboclisi, quando
il paziente riceve altre soluzioni per infusione parenterale.
SOMMINISTRAZIONE ENDOVENOSA INTERMITTENTE CON TUBO A Y:
facilita la somministrazione del Keflin neutro nel corso di una terapia in-fusionale. E` preferibile in questo caso interrompere l`infusione per somministrare il Keflin
neutro. Impiegando questa tecnica, bisogna prestare molta attenzione al volume della soluzionecontenente Keflin neutro che deve essere iniettata, in maniera da assicurare l`infusione del dosaggio desiderato.
INFUSIONE ENDOVENOSA CONTINUA:
diluire 1 o 2 g di cefalotina in almeno 10 ml di acqua sterile per iniezioni ed aggiungere la soluzione ad un flacone per endovena contenenteuna delle seguenti soluzioni: Ringer acetato, destrosio al 5%, destrosio al 5% in Ringer lattato,
Ionosol(R)B in D5-W, Isolyte(R) M con destrosio al 5%, Ringer lattato, Normosol(R)M in D5-W, Plasma-Lyte(R), Plasma-Lyte(R) M in destrosio al 5%, Ringer, cloruro di sodio allo 0,9%. La sceltadella soluzione e del volume di liquido da iniettare dipendera` dalla necessita` di effettuare una
terapia idro-salina concomitante.
V IA INTRAPERITONEALE:
effettuando la dialisi peritoneale, aggiungere al liquido impiegato per la dialisi cefalotina in concentrazione fino a 6 mg/100 ml edistillare in cavita` peritoneale nel corso della dialisi (16-30 ore). In questi casi, il 44% della cefalotina puo` passare nel sangue. Livelli ematici di 10 mcg/ml sono stati ottenuti in queste circostanze senza che si verificassero fenomeni di accumulo od altre reazioni sfavorevoli locali osistemiche. Per il trattamento della peritonite o dei recessi peritoneali contaminati, impiegare il
Keflin neutro in soluzione fisiologica alla concentrazione dello 0,1-4%. Nel calcolo del dosaggio giornaliero totale di Keflin neutro bisogna tener conto della quantita` di questo antibiotico som-ministrato per via intraperitoneale.
SOVRADOSAGGIO:
Trattamento: nel trattamento del sovradosaggio, considerare la possibilita` chepossa trattarsi di sovradosaggi multipli, di interazione fra farmaci o di una particolare farmacocinetica nel paziente. Se insorgono convulsioni, interrompere immediatamente la somministra-zione del farmaco e, se indicata clinicamente, somministrare terapia anticonvulsiva, assicurare la pervieta` delle vie respiratorie del paziente ed assistere la ventilazione e la perfusione. Control-lare periodicamente e mantenere, entro limiti accettabili, i segni vitali del paziente (frequenza cardiaca, pressione arteriosa, attivita` respiratoria), l`emogasanalisi, gli elettroliti sierici, etc. Incaso di grave sovradosaggio, puo` essere presa in considerazione l`emodialisi e l`emoperfusione qualora sia fallita la terapia tradizionale. Comunque, non vi sono dati sufficienti a supporto diquest`ultima modalita` di trattamento.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
In frigorifero la soluzione conserva una sufficiente attivita`per 24 ore dopo la ricostituzione. Le soluzioni possono precipitare e possono essere ridisciolte scaldandole leggermente. Tenuta a temperatura ambiente, la soluzione per iniezione i.m. deveessere somministrata entro 8 ore dalla ricostituzione. Le infusioni endovenose debbono essere iniziate entro 8 ore e completate entro 24 ore. Per le infusioni prolungate, sostituire con una so-luzione preparata di fresco almeno ogni 8 ore. La soluzione concentrata puo` scurirsi, specialmente a temperatura ambiente. Le soluzioni di Keflin neutro in acqua sterile per iniezioni, chevengono congelate immediatamente dopo la ricostituzione nel contenitore originale, sono stabili fino a 6 settimane se tenute a -20 -oC. Una volta scongelate, le soluzioni non possono esserericongelate di nuovo.


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