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ITRIN

ABBOTTSpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Compresse 2 mg: terazosina cloridrato 2,374 mg pari a 2 mg di terazosinabase. Compresse 5 mg: terazosina cloridrato 5,935 mg pari a 5 mg di terazosina base.
ECCIPIENTI:
Lattosio, amido di mais, talco, magnesio stearato, E-110, E-132 (solo cpr 5 mg).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antiipertensivo.
INDICAZIONI:
Cura dell`ipertensione lieve o moderata, come monoterapia o in associazione adaltri farmaci antiipertensivi.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` ai componenti del prodotto. E` inoltre controindicato durantela gravidanza e l`allattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Sono stati segnalati i seguenti effetti collaterali: vertigini, cefalea, rialzo termi-co, dolenzia addominale, cervicale e toracica. Nella maggior parte dei casi, tali sintomi scompaiono con il proseguimento della terapia senza richiedere riduzione della posologia. Come tuttii derivati chinazolinici si possono verificare disturbi di tipo posturale, soprattutto come effetto prima dose. Sono stati riferiti altri sintomi che pero` non sono distinguibili con sicurezza da quelliche potrebbero essere presenti di per se in soggetti ipertesi non sottoposti al trattamento con la Terazosina, in particolare: depressione, insonnia, irritabilita`, parestesia. L`uso del prodotto haportato alla segnalazione di alcuni casi di trombocitopenia e fibrillazione atriale ed, in donne in menopausa, di alcuni casi di incontinenza urinaria. In studi clinici post-marketing sono stati se-gnalati anche casi di priapismo.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Dopo le prime somministrazioni del farmaco si possono verificare fe-nomeni di vertigine, senso di stordimento, astenia. In tali casi il paziente deve rimanere disteso per alcuni minuti. In alcuni casi gli effetti posturali si sono verificati in associazione a rapidi au-menti del dosaggio o in seguito all`associazione di un altro farmaco antiipertensivo nella terapia di pazienti che gia` assumevano dosi elevate di Itrin. Gli studi clinici eseguiti durante la fase spe-rimentale sul farmaco suggeriscono che si puo` ridurre al minimo tale rischio, somministrando una dose starter pari a 1 mg alla sera prima di coricarsi, aumentando poi gradualmente il do-saggio ed usando prudenza qualora si ritenga opportuno associare un altro farmaco con azione diretta o indiretta sulla pressione arteriosa. Qualsiasi associazione con altri agenti antiipertensivipuo` rendere necessaria una riduzione della posologia di Itrin. Le compresse da 2 e 5 mg non sono indicate per la fase iniziale della terapia. Piu` frequentemente si possono verificare sintomiassociati alla diminuzione dei valori pressori, vale a dire vertigini e senso di stordimento. Il paziente deve essere avvertito sulla possibilita` di questi effetti e consigliato riguardo alle misureda prendere per far fronte ad essi.
AVVERTENZE:
Itrin non si e` dimostrato teratogeno ne` embriotossico, tuttavia non essendone ancorastabilita la sicurezza di impiego, esso non va somministrato in gravidanza ed allattamento. Poiche` in alcuni casi si sono manifestati fenomeni di sonnolenza o vertigini, e` bene prestare attenzione alla guida di autoveicoli e/o nell`uso di macchinari che richiedono attenzione particolareper almeno 12 ore dalla dose starter o in occasione di aumenti posologici.
INTERAZIONI:
La terazosina cloridrato e` stata finora somministrata senza rivelare durante le pro-ve cliniche alcuna apparente interazione coi seguenti tipi di farmaci: analgesici/antiinfiammatori (p. es.: paracetamolo, aspirina, indometacina, ibuprofene, fenilbutazone, propossifene, tolme-tina); glucosidi cardioattivi (digossina); ipoglicemizzanti orali; antiaritmici (procainamide-chinidina); ansiolitici/sedativi (clorodiazepossido, diazepam, flurazepam); antiuricemici; antibiotici echemioterapici (penicillina, ampicillina, eritromicina, tetraciclina, trimetorpim e sulfametossiazolo); estrogeni.
POSOLOGIA:
La dose deve essere regolata in base al comportamento dei valori pressori. E` op-portuno iniziare il trattamento con 1/2 compressa da 2 mg al momento di coricarsi. Questa posologia costituisce il dosaggio starter. Dosi successive: il dosaggio singolo giornaliero puo`essere aumentato a 2 mg dopo 1 o 2 settimane di trattamento e successivamente puo` essere portato a 5 o 10 mg una volta al giorno, sino al raggiungimento dei valori pressori desiderati.Dosaggi superiori a 20 mg al giorno si sono raramente dimostrati di maggiore efficacia. Se si associa un diuretico tiazidico o un beta-bloccante, puo` essere necessario ridurre la dose di Itrin,a giudizio del medico.
SOVRADOSAGGIO:
Qualora si verificasse una sindrome ipotensiva acuta, e` necessario sostenere ilcircolo. Puo` essere sufficiente correggere lo stato ipotensivo e normalizzare il ritmo cardiaco mantenendo il paziente in posizione supina. Se questa manovra non e` sufficiente, bisogna som-ministrare plasma expanders. Se necessario e` possibile ricorrere all`uso di vasopressori. La funzione renale va monitorata ed aiutata se il caso lo richiede. I dati di laboratorio indicano chela terazosina possiede un elevato legame proteico e di conseguenza la dialisi puo` non essere di valido aiuto.


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