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ISOPTIN

ABBOTTSpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Verapamil cloridrato.
ECCIPIENTI:
Compresse rivestite 40 mg: amido di mais, calcio carbonato, cera carnauba, colo-rante E104, gelatina, gomma arabica, lattosio, magnesio stearato, polivinilpirrolidone, saccarosio, silice precipitata, talco, titanio biossido. Compresse 80 mg
:
calcio fosfato bibasico,carbossimetilcellulosa sodica reticolata, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, metilidrossipropilcellulosa, polietilenglicole 6000, silice colloidale anidra, sodio laurilsolfato, talco, ti-tanio biossido.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Calcioantagonisti: Terapia cardiaca.
INDICAZIONI:
Insufficienza coronarica acuta e cronica. Trattamento dei postumi dell`infarto mio-cardico. Aritmie ipercinetiche sopraventricolari come tachicardia parossistica sopraventricolare, fibrillazione e flutter atriali a risposta ventricolare rapida, extrasistolie. Ipertensionearteriosa.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` verso i componenti del prodotto o altre sostanze strettamen-te correlate dal punto di vista chimico. Non deve essere impiegato in caso di shock cardiogeno, infarto miocardico recente complicato da bradicardia, marcata ipotensione, insufficienza con-trattile del ventricolo sinistro. Gravi disturbi di conduzione dell`eccitazione come blocco AV di II e III grado, blocco senoatriale e sindrome del nodo del seno. Sindrome di Wolff-Parkinson-Whi-te, Sindrome di Lown-Ganong-Levine, Sindromi da PR corto. Tachicardia ventricolare a complessi larghi. Insufficienza cardiaca scompensata. Spiccata bradicardia (<50 battiti/min.).Ipotensione (pressione sistolica <90 mm di Hg). La terapia con Isoptin e` inoltre controindicata in associazione con inibitori delle MAO e beta-bloccanti. E`, infine, generalmente controindicatoin gravidanza e durante l`allattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Effetti indesiderati gravi sono insoliti se la terapia con verapamil viene iniziataaumentando progressivamente la dose fino alla massima dose consigliata. Le seguenti reazioni a verapamil, somministrato per via orale, si sono verificate in misura superiore all`1%, oppurein percentuali inferiori ma chiaramente in relazione con il farmaco, nelle sperimentazioni cliniche: Stitichezza 8,4% Scompenso cardiaco/Edema polmonare1,8%
Vertigini 3,5% Astenia 1,7%Nausea 2,7% Bradicardia (FC <50 battiti/min)1,4% Ipotensione 2,5% Blocco
AV:
totale del I-II-III grado1,3%Edema 2,1% Solo blocco di III grado0,8% Cefalea 1,9% Vampe di calore 0,1% In sperimentazioni cliniche relative al controllo della risposta ventricolare in pazienti digitalizzati che avevano fibrillazione o flutter atriali, una frequenza ventricolare inferiore a 50 battiti/min. ariposo si e` verificata nel 15% dei pazienti ed ipotensione asintomatica nel 5% dei pazienti. I seguenti effetti indesiderati, riferiti nell`1% o meno dei pazienti, si sono verificati in condizioni (sperimentazioni aperte, esperienze post-marketing) in cui un rapporto di causa/effetto e` incerto;essi vengono riferiti per avvisare il medico in merito ad un possibile rapporto: Cardiovascolari:
angina pectoris, dolore toracico, claudicatio, infarto miocardico, palpitazioni, porpora (vasculite), sincope. Sistema digerente: diarrea, secchezza delle fauci, disturbi gastrointestinali, iper-plasia gengivale. Ematici e linfatici: ecchimosi od abrasioni. Sistema nervoso: accidenti
cerebrovascolari, confusione, disturbi dell`equilibrio, insonnia, crampi muscolari, parestesie, sintomi psicotici, tremore, sonnolenza. Respiratori: dispnea. Cutanei: artralgia ed eruzioni cu-tanee, esantemi, perdita dei capelli, ipercheratosi, chiazze, sudorazioni, orticaria. Organi di senso: offuscamento della visione. Urogenitali: ginecomastia, impotenza, aumentata frequenza della minzione, perdite intermestruali. Trattamento di effetti indesiderati cardiovascolari acuti:la frequenza di effetti indesiderati cardiovascolari che richiedano una terapia e` rara; quindi
l`esperienza con il loro trattamento e` limitata. Ogni volta che si verificano una ipotensione grave od un blocco AV completo dopo somministrazione orale di verapamil, bisogna applicare imme-diatamente le misure d`urgenza appropriate, per esempio somministrazione endovenosa di isoproterenolo, norepinefrina, atropina (tutti alle dosi abituali) o gluconato di calcio (soluzione al 10%). Se e` necessario un ulteriore sostegno, si possono somministrare farmaci inotropi (do-pamina o dobutamina). Il trattamento e la dose devono dipendere dalla gravita` e dalla situazione
clinica nonche` dal giudizio e dall`esperienza del medico.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
USO IN PAZIENTI CON ALTERATA FUNZIONE EPATICA:
dato che verapamil vienenotevolmente metabolizzato dal fegato, esso deve essere somministrato con cautela a pazienti
con alterata funzione epatica. Una grave disfunzione epatica prolunga l`emivita di eliminazionedi verapamil a circa 14-16 ore; quindi a questi pazienti si deve somministrare circa il 30% della dose usuale impiegata nei pazienti con normale funzionalita` epatica. Bisogna adottare un accu-rato monitoraggio per riconoscere un anormale prolungamento dell`intervallo PR od altri segni di effetti farmacologici eccessivi.
USO IN PAZIENTI CON ALTERATA FUNZIONE RENALE:
circa il 70% diuna dose somministrata di verapamil viene escreto sotto forma di metaboliti nell`urina. Fino a quando non saranno disponibili ulteriori dati, verapamil deve essere somministrato con cautelaa pazienti con alterata funzione renale. Questi pazienti devono essere seguiti accuratamente per accertare un eventuale prolungamento dell`intervallo PR od altri segni di sovradosaggio.
AVVERTENZE:
INSUFFICIENZA CARDIACA:
verapamil ha un effetto inotropo negativo che, nella maggiorparte dei pazienti, e` compensato dalle sue proprieta` di riduzione dell`afterload (diminuite resistenze periferiche) senza alterazione netta della funzione ventricolare. Verapamil deve essere evitato in pazienti con grave disfunzione ventricolare sinistra (per esempio: frazione di eiezioneinferiore al 30% o sintomi gravi di insufficienza cardiaca). I pazienti con disfunzione ventricolare
piu` lieve, se possibile, devono essere controllati con dosi ottimali di digitale e/o diuretici prima del trattamento con verapamil. Talvolta l`azione farmacologica di verapamil puo` produrre unadiminuzione della pressione arteriosa al di sotto dei livelli normali, il che puo` provocare stordimento od ipotensione sintomatica. In pazienti ipertesi e` insolita una diminuzione della pressione arteriosa al di sotto della norma.
AUMENTO DEGLI ENZIMI EPATICI:
sono stati segnalati aumenti delletransaminasi con e senza concomitante aumento della fosfatasi alcalina e della bilirubina. Questi aumenti sono stati talvolta transitori e possono scomparire anche continuando il trattamento con verapamil. Alcuni casi di danno epatocellulare sono stati correlati a verapamil mediante latecnica del "rechallenge"; meta` di questi casi presentavano sintomi clinici (malessere, febbre e/
o dolore al quadrante superiore destro) oltre ad aumento della SGOT, della SGPT e della fosfatasi alcalina. E` quindi consigliabile un monitoraggio periodico della funzionalita` epatica in pa-zienti trattati con verapamil. V
IA DI CONDUZIONE ACCESSORIA (WOLFF-PARKINSON-WHITE O LOWN-G ANONG-LEVINE): pazienti affetti da flutter o fibrillazione atriale parossistica e/o cronica con una coesistente via AV accessoria hanno sviluppato un aumento della conduzione anterograda at-traverso la via accessoria che bypassa il nodo AV determinando una risposta ventricolare molto
rapida o fibrillazione ventricolare dopo aver ricevuto verapamil o digitale per via endovenosa. Sebbene questo fenomeno non sia stato segnalato con verapamil per via orale, esso deve essere considerato un rischio potenziale. Il trattamento di solito consiste nella cardioversione acorrente continua. La cardioversione e` stata usata con sicurezza ed efficacia dopo la somministrazione di Isoptin.
BLOCCO ATRIOVENTRICOLARE:
l`effetto di verapamil sulla conduzione AV e sulnodo SA puo` condurre, in casi particolari, ad un blocco AV asintomatico di I grado ed a transitoria bradicardia, talvolta accompagnati da ritmi di scappamento nodale. Il prolungamento del tratto PR e` correlato con le concentrazioni plasmatiche di verapamil, specialmente durante lafase di titolazione iniziale della terapia. Tuttavia gradi piu` elevati del blocco AV sono stati osservati raramente. Il blocco di I grado grave o l`evoluzione progressiva al blocco AV di II o III grado richiede una riduzione della dose o, in casi rari, la sospensione della terapia con verapamil el`istituzione di una terapia appropriata a seconda della situazione clinica. G
RAVIDANZA:
non sonostate effettuate sperimentazioni adeguate e ben controllate in donne gravide; poiche` gli studi
sulla riproduzione nell`animale non sono sempre in grado di far prevedere la risposta nell`uomo,il farmaco deve essere usato durante la gravidanza solo se e` strettamente necessario. A
LLATTAMENTO:
verapamil viene secreto nel latte umano. A causa della possibilita` di effetti indesiderati dovuti a verapamil nei lattanti, e` necessario decidere se e` piu` opportuno sospendere l`allatta-mento e intraprendere il trattamento con verapamil o, viceversa, continuare l`allattamento al
seno e rinunciare alla somministrazione del farmaco.
E FFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE E SULL`USO DI MACCHINARI:
non sono mai stati segnalati effetti sulla capacita` di guidare e sull`usodi macchinari.
INTERAZIONI:
DIGITALE:
l`impiego clinico di verapamil in pazienti digitalizzati ha dimostrato chel`associazione e` ben tollerata se le dosi di digossina sono adeguatamente regolate. Il trattamento cronico con verapamil puo` aumentare i livelli di digossina nel siero del 50-75% durante laprima settimana di terapia, il che puo` provocare una tossicita` digitalica. Le dosi di mantenimento di digitale devono essere ridotte quando si somministra verapamil e bisogna controllare ac-curatamente il paziente per evitare una iper od ipodigitalizzazione. Ogni volta che si sospetta una iperdigitalizzazione bisogna ridurre o sospendere temporaneamente la dose di digossina. Dopola sospensione di Isoptin il paziente deve essere riesaminato, per evitare una ipodigitalizzazione. FARMACI ANTI-
IPERTENSIVI:
verapamil somministrato contemporaneamente ad altri farmaci anti-ipertensivi orali (per esempio: vasodilatatori, inibitori dell`enzima di conversione dell`angiotensina I, diuretici, beta-bloccanti) di solito ha un effetto additivo sull`abbassamento della pressio-ne arteriosa. In uno studio la contemporanea somministrazione di verapamil e prazosina ha determinato un`eccessiva caduta della pressione.
DISOPIRAMIDE:
fino a quando non saranno statiottenuti dati sulle possibili interazioni fra verapamil e disopiramide, la disopiramide non deve essere somministrata nelle 48 ore precedenti o 24 ore seguenti la somministrazione di verapa-mil. N
ITRATI:
verapamil e` stato somministrato in concomitanza con nitrati ad azione di breve elunga durata, senza alcuna interazione farmacologica indesiderabile. Il profilo farmacologico di
entrambi i farmaci e l`esperienza clinica indicano che le interazioni sono positive.
C IMETIDINA:
due sperimentazioni cliniche hanno dimostrato assenza di una significativa interazione con cimetidina. Un terzo studio ha dimostrato che cimetidina riduceva la clearance di verapamil e neaumentava l`emivita di eliminazione. L
ITIO:
la terapia orale con verapamil puo` provocare un ab-bassamento dei livelli serici di litio in pazienti che ricevono una terapia orale, stabile, cronica,
con litio. Si puo` rendere necessaria una regolazione della dose di litio.
CARBAMAZEPINA:
la terapiacon verapamil puo` aumentare le concentrazioni di carbamazepina durante la terapia di associazione.
RIFAMPICINA:
la terapia con rifampicina puo` ridurre notevolmente la biodisponibilita` di ve-rapamil. A
NESTETICI:
i dati clinici e le sperimentazioni sull`animale indicano che verapamil puo`potenziare l`attivita` di bloccanti neuromuscolari e di anestetici da inalazione. Sono stati riportati
dati che indicano un aumento dei livelli plasmatici di calcioantagonisti, quando assunti in con-comitanza con succo di pompelmo. Va quindi evitata la contemporanea assunzione di verapamil orale e succo di pompelmo.
POSOLOGIA:
COMPRESSE RIVESTITE 40 MG:
Adulti: 1-2 compresse rivestite 3 volte al giorno. Ra-gazzi: 1-3 compresse rivestite 2-3 volte al giorno. Nella prima infazia: 1/2 compressa rivestita
2-3 volte al giorno.
COMPRESSE 80 MG:
puo` essere utilizzato con una posologia compresa tra 40e 80 mg 3 volte al giorno; le compresse sono divisibili. Adulti: viene somministrato alla dose di 1 compressa 3 volte al giorno preferibilmente durante i pasti. Nelle tachiaritmie recidivanti, permantenere una frequenza ventricolare normale, puo` essere somministrato anche ad intervalli piu` brevi (1 compressa ogni 3-4 ore). Ragazzi: 1 compressa 2-3 volte al giorno. Nella primainfanzia: si consiglia l`uso di posologie adeguate secondo prescrizione medica.
SOVRADOSAGGIO:
Il trattamento del sovradosaggio deve essere di sostegno. La stimolazione beta-adrenergica o la somministrazione parenterale di soluzioni di calcio puo` aumentare il flusso di ioni calcio attraverso i canali lenti e questi metodi sono stati usati con successo nel trattamentodi un sovradosaggio volontario con verapamil. Reazioni ipotensive clinicamente significative o blocco AV di grado elevato devono essere trattati rispettivamente con vasopressori o "pacing"cardiaco. L`asistolia deve essere trattata con le misure consuete, fra cui la rianimazione cardiopolmonare.


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