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ISOPTINFIALE

ABBOTT SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Verapamil cloridrato.
ECCIPIENTI:
Acqua per preparazioni iniettabili, sodio cloruro.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Terapia cardiaca.
INDICAZIONI:
Insufficienza coronarica acuta (sindrome anginosa); insufficienza coronarica cro-nica; tachicardia parossistica; tachiaritmia; extrasistolia.
CONTROINDICAZIONI:
ASSOLUTE:
shock cardiogeno; infarto cardiaco recente (il trattamento conIsoptin Fiale per via endovenosa di aritmie tachicardiche durante lo stadio acuto di un infarto miocardico recente, puo` essere considerato un tentativo terapeutico in situazione di emergen-za); blocco AV totale; insufficienza cardiaca manifesta (in caso di esistenza di una insufficienza cardiaca, e` necessario un compenso con glucosidi cardioattivi, prima del trattamento con Isop-tin Fiale). R
ELATIVE:
blocco AV parziale; blocco di branca incompleto; bradicardia marcata; ipo-tensione (sono esclusi quegli stati ipotensivi secondari ad una diminuzione critica della gittata
sistolica dovuta a tachicardia). Non deve essere somministrato contemporaneamente o subitodopo la somministrazione di beta-bloccanti, ne` in associazione con anti MAO, ne` dopo trattamenti chinidinici.
EFFETTI INDESIDERATI:
Iniettato per via endovenosa puo` in rari casi indurre un marcato ritardo dellaconduzione atrio-ventricolare che puo` giungere in rarissimi casi fino al blocco totale con asistolia ventricolare. Qualora il ritmo non torni spontaneamente alla norma entro pochi secondi,si devono impiegare le contromisure indicate nell`apposito paragrafo. Con la terapia antiaritmica per via endovenosa non si puo` escludere il pericolo di una fibrillazione ventricolare. Qualora sipresentasse questa complicazione dopo somministrazione di Isoptin Fiale si dovra` ricorrere a quanto previsto nell`apposito paragrafo. Nei casi di marcata bradicardia, dovrebbe essere som-ministrato per via endovenosa nei casi di effettiva necessita` e sotto controllo elettrocardiografico. Si e` osservato che in pazienti con valori pressori arteriosi elevati la somministrazioneendovenosa induceva significativa caduta pressoria, per altro di breve durata. Per tale motivo in pazienti con ipotensione arteriosa si consiglia di usare Isoptin Fiale per via endovenosa soloin casi di effettiva necessita`. In presenza di insufficienza cardiaca, e` necessario ottenere un compenso con glucosidi cardioattivi, prima del trattamento con Isoptin Fiale. Eccezionalmentepuo` manifestarsi un nervosismo passeggero all`inizio del trattamento e rash cutanei.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Significativi danni epatici o renali non incrementano gli effetti di una sin-gola dose endovenosa di verapamil, ma possono prolungare la sua durata. Dosi ripetute possono dare in alcuni pazienti un accumulo e quindi un eccessivo effetto farmacologico che sipuo` escludere monitorizzando la pressione arteriosa e l`intervallo PR.
AVVERTENZE:
Poiche` gli studi sulla riproduzione nell`animale non sono sempre in grado di fare pre-vedere la risposta nell`uomo, il farmaco deve essere usato durante la gravidanza solo se e` strettamente necessario. Verapamil viene secreto nel latte umano. Onde evitare effetti indesiderati dovuti a verapamil nel lattante, bisogna sospendere l`allattamento durante la sua somministra-zione. E
FFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE E SULL`USO DI MACCHINARI:
non sono mai stati segnalatieffetti sulla capacita` di guidare e sull`uso di macchinari.
INTERAZIONI:
DIGITALE:
l`impiego clinico di verapamil in pazienti digitalizzati ha dimostrato chel`associazione e` ben tollerata. Il trattamento cronico con verapamil puo` aumentare i livelli di digossina nel sangue.
PROCAINAMIDE:
somministrazioni endovenose di verapamil sono state uti-lizzate in un ristretto numero di pazienti che ricevevano procainamide per via orale senza che si siano evidenziate serie reazioni avverse.
DISOPIRAMIDE:
fino a quando non saranno stati ottenutidati sulle possibili interazioni fra verapamil e disopiramide, la disopiramide non deve essere somministrata nelle 48 ore precedenti o 24 ore seguenti la somministrazione di verapamil.
ANESTETICI:
i dati clinici e le sperimentazioni sull`animale indicano che verapamil puo` potenziare l`at-tivita` di bloccanti neuromuscolari e di anestetici da inalazione. F
ARMACI ANTIARITMICI:
in caso diassociazione con altri farmaci antiaritmici e` possibile un potenziamento dell`effetto cronotropo
e dromotropo negativo.
POSOLOGIA:
TERAPIA ENDOVENOSA. Adulti: per la terapia acuta di attacchi stenocardici o di disturbitachicardici del ritmo si iniettano lentamente per via endovenosa 5-10 mg (1-2 fiale) se necessario ripetute 2-3 volte al giorno, tenendo il paziente sotto stretto controllo medico. L`effetto te-rapeutico inizia entro pochi minuti, spesso gia` durante il bolo endovenoso. Si puo` passare alla terapia di mantenimento per via infusionale od orale, secondo la gravita` del caso. Bambini: perinterrompere prontamente le tachicardie parossistiche sopraventricolari e le extrasistolie, si iniettano lentamente per via endovenosa, a seconda dell`eta` e dell`effetto ottenuto, le seguentidosi: ai neonati 0,75-1 mg (0,3-0,4 ml); ai lattanti 0,75-2 mg (0,3-0,8 ml); ai bambini da 1 a 5 anni 2-3 mg (0,8-1,2 ml); da 6 a 14 anni 2,5-5 mg (1,0-2,0 ml). In caso di necessita` questedosi possono essere ripetute dopo 2-5 minuti. L`iniezione deve essere eseguita sotto controllo elettrocardiografico. TERAPIA INFUSIONALE. Adulti: per il mantenimento dell`effetto terapeutico neicasi clinicamente piu` gravi, si consiglia l`infusione di 5-10 mg/ora (1-2 fiale/ora) in 100 ml di soluzione fisiologica glucosata o con soluzioni di levulosio o simili fino alla dose massima con-sigliata di 100 mg/giorno (20 fiale/giorno).
SOVRADOSAGGIO:
Il trattamento del sovradosaggio deve essere di sostegno. La stimolazione beta-adrenergica o la somministrazione parenterale di soluzioni di calcio puo` aumentare il flusso di ioni calcio attraverso i canali lenti e questi metodi sono stati usati con successo nel trattamentodi un sovradosaggio volontario con verapamil. Reazioni ipotensive clinicamente significative o blocco AV di grado elevato devono essere trattati rispettivamente con vasopressori o "pacing"cardiaco. L`asistolia deve essere trattata con le misure consuete, fra cui la rianimazione cardiopolmonare.


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