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INVANZ


INVANZ

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1)
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE:
----------------------------
INVANZ 1 g polvere per concentrato per soluzione per infusione
endovenosa.
2)
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA:
---------------------------------------
Ogni flaconcino contiene 1,0 di ertapenem equivalente a 1,046 g di
ertapenem sodico.
Per gli eccipienti, vedere 6.1.
3)
FORMA FARMACEUTICA:
------------------
Polvere per concentrato per soluzione per infusione endovenosa.
Polvere di colore bianco-biancastro.
4)
INFORMAZIONI CLINICHE:
---------------------
4.1)
INDICAZIONI TERAPEUTICHE:
Trattamento delle seguenti infezioni negli adulti quando sono
causate da batteri con sensibilita` accertata o molto probabile ad
ertapenem e quando e` richiesta la terapia parenterale (vedere
4.4 Avvertenze speciali e opportune precauzioni d`impiego e 5.1
Proprieta` farmacodinamiche):
* Infezioni intraddominali
* Polmonite acquisita in comunita`
* Infezioni ginecologiche acute
Riferirsi alle direttiva ufficiali sull`uso appropriato degli
agenti antibatterici.
4.2)
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE:
Il dosaggio di INVANZ e` di 1 grammo (g) somministrato una volta
al giorno per via endovenosa.
SOMMINISTRAZIONE ENDOVENOSA:
l`infusione di INVANZ deve essere
effettuata in un periodo di 30 minuti.
La terapia con INVANZ dura normalmente da 3 a 14 giorni, ma puo`
variare a seconda del tipo e della gravita` dell`infezione e del
patogeno(i) responsabile(i). Quando indicato dal punto di vista
clinico, si puo` passare ad un agente antibatterico orale
adeguato, se si e` osservato un miglioramento clinico.
INSUFFICIENZA RENALE:
INVANZ puo` essere utilizzato per il trattamento delle infezioni
in pazienti con insufficienza renale. Non e` necessario aggiustare
la dose per i pazienti con clearance della creatinina maggiore 30
ml/min/1,73 m2. I dati disponibili su sicurezza ed efficacia di
ertapenem in pazienti con insufficienza renale avanzata non
permettono di stabilire un dosaggio raccomandato. Ertapenem non
deve pertanto essere utilizzato in questi pazienti (vedere 5.2
Proprieta` farmacocinetiche).
PAZIENTI IN EMODIALISI:
I dati disponibili su sicurezza ed efficacia di ertapenem in
pazienti emodializzati non permettono di stabilire un dosaggio
raccomandato. Ertapenem non deve pertanto essere utilizzato in
questi pazienti.
INSUFFICIENZA EPATICA
Non si raccomanda l`aggiustamento del dosaggio in pazienti con
alterata funzione epatica (vedere 5.2 Proprieta` farmacocinetiche,
Popolazioni speciali).
ANZIANI
Deve essere somministrata la dose consigliata di INVANZ, ad
eccezione dei casi di insufficienza renale avanzata (vedere
INSUFFICIENZA RENALE)
BAMBINI ED ADOLESCENTI
La sicurezza e l`efficacia non sono state determinate. Pertanto,
non si raccomanda l`uso in pazienti al di sotto dei 18 anni di
eta`.
4.3)
CONTROINDICAZIONI:
* Ipersensibilita` ad ertapenem o ad uno qualsiasi degli
eccipienti
* Ipersensibilita` accertata a qualsiasi altro agente
abtibatterico carbapenemico
* Ipersensibilita` grave (per es.: reazione anafilattica, reazione
cutanea grave) a qualsiasi altro tipo di agente antibatterico
beta-lattamico (pes es.: penicilline o cefalosporine).
4.4)
AVVERTENZE SPECIALI E OPPORTUNE PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
In pazienti in terapia con beta-lattamici sono state segnalate
reazioni di ipersensibilita` (anafilattiche) serie ed
occasionalmente fatali. Tali reazioni sono piu` probabili in
individui con storia di sensibilita` a piu` allergeni. Prima di
iniziare la terapia con ertapenem si deve condurre un`anamnesi
accurata per accertare la presenza di precedenti reazioni di
ipersensibilita` verso penicilline, cefalosporine, altri beta-
lattamici ed altri allergeni (vedere 4.3 Controindicazioni). In
caso di reazione allergica ad ertapenem, sospendere immediatamente
la terapia. LE REAZIONI ANAFILATTICHE SERIE RICHIEDONO UN
TRATTAMENTO DI URGENZA.
Come avviene con altri antibiotici, l`uso prolungato di ertapenem
puo` dar luogo alla proliferazione di organismi non sensibili. E`
essenziale una ripetuta valutazione delle condizioni del paziente.
Qualora si verifichi superinfezione nel corso della terapia,
devono essere prese misure adeguate.
La colite associta ad antibiotici e la colite pseudomembranosa
sono state riportate con quasi tutti gli agenti antibatterici,
incluso ertapenem, e puo` variare in intensita` da lieve a
potenzialmente letale. Pertanto, e` importante prendere in
considerazione questa diagnosi in pazienti che presentano diarrea
a seguito della somministrazione di agenti antibatterici. Si deve
prendere in considerazione l`interruzione della terapia con INVANZ
e l`istituzione di un trattamento specifico per CLOSTRIDIUM
DIFFICILE. Non devono essere somministrati medicinali che
inibiscono la peristalsi.
L`efficacia di INVANZ nel trattamento della polmonite acquisita in
comunita` dovuta a STREPTOCOCCUS PNEUMONIAE non e` stata
accertata.
L`esperienza sull`uso dell`ertapenem nel trattamento di infezioni
gravi e` limitata. Negli studi clinici per il trattamento della
polmonite acquisita in comunita`, il 25% dei pazienti valutabili
trattati con ertapenem erano affetti da patologia grave (definita
da un indice di gravita` della polmonite maggiore III). In uno
studio clinico per il trattamento delle infezioni ginecologiche
acute, il 26% delle pazienti valutabili trattate con ertapenem
erano affette da patologia grave (definita da una temperatura
maggiore/uguale 39 gradi C e/o batteriemia); dieci pazienti
avevano una batteriemia. Fra i pazienti valutabili trattati con
ertapenem in uno studio clinico per il trattamento delle infezioni
intraaddominali, il 30% era affetto da peritonite generalizzata ed
il 39% da infezioni di siti diversi dall`appendice inclusi
stomaco, duodeno, intestino tenue, colon e cistifellea; il numero
di pazienti arruolati valutabili con punteggi APCHE II
maggiore/uguale 15 e` stato limitato e l`efficacia in questi
pazienti non e` stata accertata.
4.5) INTERAZIONI CON ALTRI MEDICINALI ED ALTRE FORME
D`INTERAZIONE:
E` improbabile che si verifichino interazioni dovute
all`inibizione delle clearance mediata dalla glicoproteina P o
della clearance dei medicinali mediata dal CYP (vedere 5.2
Proprieta` farmacocinetiche).
Gli agenti antibatterici penemici e carbapenemici possono
diminuire i livelli sierici di acido valproico. In caso di
somministrazione concomitante di ertapenem ed acido valproico,
deve essere preso in considerazione il monitoraggio dei livelli
sierici di acido valproico.
4.6)
GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO:
Non sono stati effettuati studi adeguati e ben controllati sulle
donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non evidenziano
effetti dannosi diretti o indiretti a carico di gravidanza,
sviluppo embrio-fetale, parto o sviluppo postnatale. Ertapenem non
deve essere tuttavia usato in gravidanza a meno che il potenziale
beneficio non superi il possibile rischio per il feto.
Ertapenem e` escreto nel latte materno. A causa dei potenziali
effetti sul bambino, le madri non devono allattare durante la
terapia con ertapenem.
4.7) EFFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE VEICOLI E SULL`USO DI
MACCHINARI:
Possono verificarsi capogiro e sonnolenza (vedere 4.8 Effetti
indesiderati), che possono interferire con la capacita` di alcuni
pazienti di guidare e/o di usare macchinari.
4.8)
EFFETTI INDESIDERATI:
Il numero totale di pazienti trattati con ertapenem negli studi
clinici e` stato superiore a 1.900, dei quali piu` di 1.850 hanno
ricevuto una dose da 1 g di ertapenem. Sono state riportate
reazioni indesiderate (reazioni considerate dal ricercatore come
possibilmente, probabilmente o certamente correlate all`uso del
medicinale) in circa il 20% dei pazienti trattati con ertapenem.
La terapia e` stata sospesa a causa di reazioni indesiderate
ritenute correlate al farmaco nell`1,3% dei pazienti.
Per i pazienti ai quali e` stato somministrato solo INVANZ, le
reazioni avverse piu` comuni riportate durante la terapia o
durante i 14 giorni di follow-up successivi all`interruzione del
trattamento sono state: diarrea (4,8%), complicazioni alla vena
perfusa (4,5%) e nausea (2,8%).
Per i pazienti ai quali e` stato somministrato solo INVANZ, sono
state riportate, durante la terapia o durante i 14 giorni di
follow-up successivi all`interruzione del trattamento, le seguenti
reazioni avverse:
Comuni=maggiore/uguale 1/100, minore 1/10; Non comuni=maggiore
1/1.000, minore 1/100; Rari=maggiore 1/10.000, minore 1/1.000
SANGUE E SISTEMA LINFATICO
Rari: neutropenia, trombocitopenia
DISTURBI DEL METABOLISMO E DELLA NUTRIZIONE
Rari: ipoglicemia
DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO:
Comuni: cefalea
Non comuni: capogiro, sonnolenza, insonnia, confusione
convulsioni
Rari: agitazione, ansia, depressione, tremore
DISTURBI CARDIACI E DEL SISTEMA VASCOLARE:
Comuni: Flebite/tromboflebite
Non comune: ipotensione
rari: aritmie, aumento della pressione arteriosa,
emorragie, tachicardia
DISTURBI RESPIRATORI,
DEL TORACE E DEL MEDIASTINO:
Non comuni: dispnea, disturbi faringei
Rari: congestione nasale, tosse, epistassi,
polmonite, rantoli/ronchi, sibili respiratori
APPARATO GASTROINTESTINALE E SISTEMA EPATO-
BILIARE:
Comuni: diarrea, nausea, vomito
Non comuni: stipsi, candidiasi orale, enterocolite pseudo-
membranosa, rigurgito acido, secchezza delle
fauci, dispepsia, anoressia
Rari: colecistite, disfagia, incontinenza fecale,
ittero, disturbi epatici
CUTE E TESSUTO SOTTOCUTANEO:
Comuni: rash, prurito
Non comuni: eritema
Rari: dermatite, dermatomicosi, desquamazione,
infezione delle ferite chirurgiche
APPARATO MUSCOLOSCHELETRICO,
TESSUTO CONNETTIVO E TESSUTO OSSEO:
Rari: crampi muscolari, dolore alla spalla
SISTEMA URINARIO:
Rari: infezione del tratto urinario, insufficienza
renale, insufficienza renale acuta
SISTEMA RIPRODUTTIVO E GHIANDOLA MAMMARIA:
Non comuni: vaginite
Rari: aborto, sanguinamento genitale
DISTURBI GENERALI E ALTERAZIONI DEL SITO DI SOMMINISTRAZIONE
Comuni: complicazioni a carico della vena perfusa
Non comuni: stravaso, dolore addominale, candidiasi,
astenia/faticabilita`, infezione fungina,
febbre, edema/gonfiore, dolore toracico,
disgeusia
Rari: allergia, indurimento del sito di iniezione,
malessere, peritonite pelvica, disturbi
sclerali, sincope
DATI DI LABORATORIO:
nei pazienti ai quali e` stato somministrato
solo INVANZ, le alterazioni dei valori di laboratorio, ed i loro
rispettivi tassi incidenza, riportati piu di frequene, durante la
terapia o durante i 14 giorni di folow-up successivi
all`interruzione del trattamento, sono stati: innalzamento dei
livelli dell`ALT (4,6%), dell`AST (4,6%), della fosfatasi alcalina
(3,8%) e della conta delle piastrine (3,0%).
Nei pazienti ai quali e` stato smministrato solo INVANZ, sono
state riportate le seguenti alterazioni durante la terapia o
durante i 14 giorni di follow-up successivi all`interruzione del
trattamento:
Comuni = maggiore/uguale 1/100, minore 1/10; Non comuni = maggiore
1/1.000, minore 1/100; Rari = maggiore 1/10.000, minore 1/1.000
CHIMICA CLINICA:
Comuni: aumenti di ALT, AST, fosfatasi alcalina
Non comuni: aumento di bilirubina sierica totale, bilirubina
sierica diretta, bilirubina sierica indiretta,
creatinina sirica, urea sierica, glucosio sierico.
Rari: diminuzione di bicarbonato sierico, creatinina
sierica e potassio sierico; aumenti della LDH
sierica, fosforo sierico, potassio sierico.
EMATOLOGIA:
Comuni: aumento della conta delle piastrine
Non comuni: diminuzione di leucociti, conta delle piastrine,
neutrofili polimorfonucleati, emoglobina ed
ematocrito; aumenti di eosinofili, tempo di
tromboplastina parziale attivata, neutrofili
polimorfonucleati e leucociti
Rari: diminuzone dei linfociti; aumento dei neutrofili a
nastro, linfociti, metamielociti, monociti,
mielociti; linfociti atipici.
ANALISI DELLE URINE:
Non comuni: aumento dei batteri urinari, leucociti urinari,
cellule epiteliali ed emazie urinarie;
presenza di lieviti urinari
Rari: aumento dell`urobilinogeno
ALTRO:
Non comuni: positivita` per la tossina di CLOSTIDRIUM DIFFICILE
4.9)
SOVRADOSAGGIO:
Non sono disponibili informazioni specifiche sul trattamento del
sovradosaggio con ertapenem. E` improbabile che si verifichino
casi di sovradosaggio con ertapenem. La somministrazione
endovenosa di 3 g di ertapenem al giorno per 8 giorni a volontari
sani non ha causato rilevanti episodi di tossicita`. Negli studi
clinici, la somministrazione accidentale di dosi fino a 3 g in un
giorno non ha causato reazioni avverse clinicamente rilevanti.
In caso di sovradosaggio, si deve tuttavia sospendere il
trattamento con INVANZ ed instaurare misure terapeutiche generali
di supporto fino all`eliminazione renale del farmaco.
Ertapenem puo` essere parzialmente eliminato tramite emodialisi
(vedere 5.2 Proprieta` farmacocinetiche); non sono tuttavia
disponibili informazioni sull`uso dell`emodialisi nel trattamento
del sovradosaggio.
5)
PROPRIETA` FARMACOLOGICHE:
-------------------------
5.1)
PROPRIETA` FARMACODINAMICHE:
Categoria farmacoterapeutica: carbapenemi, codice
ATC:
J01D HXX
MECCANISMO DI AZIONE
Ertapenem inibisce la sintesi della parete batterica a seguito
dell`adesione alle proteine leganti la penicillina (PBP).
In ESCHERICHIA COLI, l`affinita` piu` forte e` verso le PBP 2 e 3.
SENSIBILITA` MICROBIOLOGICA
I breakpoint del test di sensibilita` MIC generale per separare i
patogeni sensibili (S) da quelli resistenti (R) sono:
S = 4 mg/l e R maggiore 8 mg/l.
Il breakpoint per il test di sensibilita` MIC per gli
streptococchi, incluso S. PNEUMONIAE e
`:
S=2 mg/l.
La prevalenza di resistenza acquisita puo` variare geograficamente
e nel tempo per specie selezionate ed e` auspicabile disporre di
informazioni locali sulla resistenza, particolarmente nel caso del
trattamento di infezioni gravi. Sono stati segnalati cluster
localizzati di infezone da organismi carbapenem-resistenti
nell`Unione Europea. Le informazioni che seguono forniscono solo
una guida approssimativa sulla probabilita` che un microorganismo
sia sensibile o meno ad ertapenem.
PATOGENO SPETTRO DI RESISTENZA
OSSERVATO IN EUROPA
SENSIBILE:
Aerobi Gram-positivi: 0-5%
Stafilococchi meticillino-sensibili
(incluso STAPHYLOCOCCUS AUREUS)*
STREPTOCOCCUS AGALACTIAE*
STREPTOCOCCUS PNEUMONIAE**
STREPTOCOCCUS PYOGENES
Aerobi Gram-negativi: 0-20%
CITROBACTER FREUNDII
ENTEROBACTER AEROGENES
ENTEROBACTER CLOACAE
ESCHERICHIA COLI*
HAEMOPHILUS INFLUENZAE*
HAEMOPHILUS PARAINFLUENZAE
KLEBSIELLA PNEUMONIAE*
MORAXELLA CATARRHALIS*
MORGANELLA MORGANII
PROTEUS MIRABILIS
PROTEUS VULGARIS
SERRATIA MARCESCENS
Anaerobi:
BACTEROIDES FRAGILIS e specie comprese nel
gruppo di B. FRAGILIS*
CLOSTRIDIUM sp. (escluso C. DIFFICILE)*
EUBACTERIUM sp.*
FUSOBACTERIUM sp.*
PEPTOSTREPTOCOCCUS sp.*
PORPHYROMONAS ASACCHAROLYTICA*
PREVOTELLA sp.*
RESISTENTI:
Aerobi Gram-positivi:
CORYNEBACTERIUM JEIKEIUM
Stafilococchi meticillino-resistenti
(incluso STAPHYLOCOCCUS AUREUS)
Enterococchi inclusi ENTEROCOCCUS FAECALIS e
ENTEROCOCCUS FAECIUM
Aerobi Gram-negativi:
AEROMONAS sp.
ACINETOBACTER sp.
BYRKHOLDERIA CEPACIA
PSEUDOMONAS AERUGINOSA
STENOTROPHOMONAS MALTOPHILIA
Anaerobi:
LACTOBACILLUS sp.
ALTRI:
CHLAMYDIA sp.
MYCOPLASMA sp.
RICKETTSIA sp.
LEGIONELLA sp.
* L`efficacia clinica e` stata dimostrata per gli isolati
sensibili nelle indicazioni cliniche approvate.
** L`efficacia di INVANZ nel trattamento delle polmoniti acquisite
in comunita` da STREPTOCOCCUS PNEUMONIAE penicillino-resistente
non e` stata accertata.
RESISTENZA
Per le specie considerate sensibili ad ertapenem, la resistenza
non e` risultata comune negli studi di sorveglianza condotti in
Europa. In isolati resistenti, la resistenza ad altri agenti
antibatterici della classe dei carbapenemi e` stata osservata in
alcuni ma non in tutti gli isolati. Ertapenem e` stabile a tutti
gli effetti all`idrolisi da parte della maggior parte delle classi
delle beta-lattamasi, incluse penicillinasi, cefalosporinasi e
beta-lattamasi ad ampio spettro, ma non delle metallo-beta-
lattamasi.
Il meccanismo d`azione di ertapenem differisce da quello delle
altre classi di antibiotici quali chinoloni, aminoglicosidi,
macrolidi e tetracicline. Non c`e` resistenza crociata sul
bersaglio fra ertapenem e queste sostanze. I microorganismi
possono tuttavia mostrare resistenza a piu` di una classe di
agenti antibatterici quando il meccanismo e`, o include,
l`impermeabilita` ad alcuni composti e/o una pompa di efflusso.
5.2)
PROPRIETA` FARMACOCINETICHE:
---------------------------
CONCENTRAZIONI PLASMATICHE
Le concentrazioni plasmatiche medie di ertapenem a seguito di una
infusione endovenosa singola di una dose di 1 g in giovani adulti
sani (da 25 a 45 anni di eta`) sono state di 155 microgrammi/ml
(Cmax) a 0,5 ore postdose (alla fine dell`infusione), 9
microgrammi/ml a 12 ore postdose e 1 microgrammo/ml a 24 ore
postdose.
L`area sotto la curva di concentrazione plasmatica (AUC) di
ertapenem aumenta in maniera quasi proporzionale alla dose su
valori di dosaggio compresi fra 0,5 e 2 g.
Non c`e` accumulo di ertapenem dopo infusioni endovenose multiple
di dosi comprese fra 0,5 e 2 g al giorno.
DISTRIBUZIONE
Ertapenem si lega ampiamente alle proteine plasmatiche umane. In
giovani adulti sani (da 25 a 45 anni di eta`), il legame di
ertapenem alle proteine diminuisce, all`aumentare delle
concentrazioni plasmatiche, da circa il 95% di farmaco legato ad
una concentrazione plasmatica di circa minore 50 microgrammi/l
fino a circa il 92% di farmaco legato ad una concentrazione
plasmatica di circa 155 microgrammi/ml (concentrazione media
raggiunta alla fine dell`infusione endovenosa di 1 g).
Il volume di distribuzione (Vdss) di ertapenem e` di circa 8
litri.
Le concentrazioni di ertapenem raggiunte nel liquido delle
vescicole cutanee per ciascun prelievo al terzo giorno di
trattamento con una dose endovenosa di 1 g al giorno hanno
mostrato un rapporto fra AUC nel fluido delle vescicole e AUC nel
plasma di 0,61.
Studi IN-VITRO indicano che l`effetto di ertapenem sul legame alle
proteine plasmatiche di medicinali con alta affinita` di legame
(warfarin, etinilestradiolo e noretindrone) e` stato di
proporzioni ridotte. La variazione nella frazione legata alle
proteine e` stata minore 12% al picco di concentrazione di
ertapenem dopo una dose di 1 g di ertapenem. IN-VIVO, il
probenecid (500 mg ogni 6 ore) ha diminuito la frazione plasmatica
di ertapenem legata alla fine dell`infusione in persone trattate
con una dose endovenosa singola di 1 g da circa il 91% a circa
l`87%. Si prevede che gli effetti di questa variazione siano
transitori. E` improbabile che si verifichi una interazione
clinicamente significativa dovuta allo spiazzamento di un altro
medicinale da parte di ertapenem o viceversa.
Studi IN-VITRO indicano che ertapenem non inibisce il trasporto
della digossina o della vinblastina mediato dalla glicoproteina P
e che ertapenem non e` un substrato del trasporto mediato dalla
glicoproteina P.
METABOLISMO
In giovani adulti sani (da 23 a 49 anni di eta`), dopo infusione
endovenosa di 1 g di ertapenem radiomarcato, la radioattivita`
plasmatica e` costituita prevalentemente (94%) da ertapenem. Il
metabolita principale di ertapenem e` il derivato ad anello aperto
formato dall`idrolisi dell`anello betalattamico mediata dalla
diidropeptidasi-I.
Studi IN-VITRO su microsomi epatici umani indicano che ertapenem
non inibisce il metabolismo mediato dalle sei isoforme principali
del
CYP:
1A2, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4.
ELIMINAZIONE
A seguito della somministrazione endovenosa di una dose di 1 g di
ertapenem radiomarcato a giovani adulti sani (da 23 a 49 anni di
eta`), si rinviene circa l`80% del farmaco nelle urine ed il 10%
nelle feci. Dell`80% rinvenuto nelle urine, circa il 38% e`
escreto come ertapenem immodificato e circa il 37% come metabolita
ad anello aperto.
Nei giovani adulti (da 18 a 49 anni di eta`) ai quali e` stata
somministrata una dose endovenosa di 1 g, l`emivita plasmatica e`
di circa 4 ore. Le concentrazioni medie di ertapenem nelle urine
sono state superiori a 984 microgrammi/ml in un periodo da 0 a 2
ore dopo la dose e superiori a 52 microgrammi/ml durante un
periodo da 12 a 24 ore dopo la somministrazione.
POPOLAZIONI SPECIALI
SESSO
Le concentrazioni plasmatiche di ertapenem sono paragonabili negli
uomini e nelle donne.
ANZIANI
Le concentrazioni plasmatiche di ertapenem dopo una dose
endovenosa di 1 g e 2 g sono leggermente maggiori (circa 39% e
22%, rispettivamente) negli anziani sani (=65 anni) in confronto
ai giovani adulti (minore 65 anni). In assenza di insufficienza
renale in stadio avanzato, nei pazienti anziani non e` necessario
alcun aggiustamento del dosaggio.
PAZIENTI PEDIATRICI
La farmacocinetica di ertapenem nei pazienti al di sotto di 18
anni non e` stata determinata.
INSUFFICIENZA EPATICA
la farmacocinetica di ertapenem nei pazienti con insufficienza
epatica non e` stata determinata. Poiche` il metabolismo epatico
di ertapenem e` limitato, non e` previsto che la sua
farmacocinetica venga modificata in caso di alterazione della
funzione epatica. Percio`, non e` raccomandato alcun aggiustamento
del dosaggio in pazienti con alterata funzione epatica.
INSUFFICIENZA RENALE
A seguito di una singola dose endovenosa di 1 g di ertapenem, le
AUC di ertapenem IN TOTO (legato e non legato) e di ertapenem non
legato sono simili in pazienti con insufficienza renale lieve
(Clcr60-90 ml/min/1,73 m2) in confronto a soggetti sani (eta` 25-
82 anni). In confronto a soggetti adulti sani, in pazienti con
insufficienza renale moderata (Clcr 31-59 ml/min/1,73 m2) le AUC
di ertapenem IN TOTO e di ertapenem non legato sono aumentate di
circa 1,5 e 1,8 volte, rispettivamente. In confronto a soggetti
adulti sani, in soggetti con insufficienza renale in stadio
avanzato (Clcr5-30 ml/min/1,73 m2) le AUC di ertapenem IN TOTO e
di ertapenem non legato sono aumentate di circa 2,6 volte e 3,4
volte, rispettivamente. In confronto a soggetti sani, nei pazienti
emodializzati le AUC di ertapenem IN TOTO e di ertapenem non
legato sono aumentate di circa 2,9 e 6,0 volte, rispettivamente,
durante l`intervallo fra le sedute di emodialisi. Dopo una dose
endovenosa singola di 1 g data immediatamente prima di una seduta
di emodialisi, circa il 30% della dose viene rinvenuto nel fluido
di dialisi.
I dati disponibili su sicurezza ed efficacia di ertapenem in
pazienti con insufficienza renale in stadio avanzato ed in
pazienti emodializzati non permettono di stabilire un dosaggio
raccomandato.
Ertapenem non deve pertanto essere utilizzato in questi pazienti.
5.3)
DATI PRECLINICI DI SICUREZZA:
I dati preclinici non rivelano rischi specifici per gli esseri
umani sulla base di studi convenzionali di sicurezza, di
farmacologia, di tossicita` per somministrazioni ripetute,
genotossicita`, e tossicita` riproduttiva. Si sono tuttavia
verificate diminuzioni della conta dei neutrofili in ratti ai
quali e` stato somministrato ertapenem ad alte dosi, un fenomeno
non considerato rilevante per la sicurezza.
Non sono stati effettuati studi a lungo termine negli animali per
valutare il potenziale cancerogeno di ertapenem.
6)
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE:
--------------------------
6.1)
ELENCO DEGLI ECCIPIENTI:
Sodio bicarbonato (E500)
Sodio idrossido (E524) per aggiustare il pH a 7,5.
Il contenuto in sodio e` di circa 137 mg (circa 6,0 mEq).
6.2)
INCOMPATIBILITA`:
Non usare solventi o fluidi di infusione contenenti destrosio per
ricostituire o somministrare ertapenem sodico.
In assenza di studi di incompatibilita`, il medicinale non deve
essere miscelato con altri prodotti.
6.3)
PERIODO DI VALIDITA`:
18 mesi.
6.4)
SPECIALI PRECAUZIONI PER LA CONSERVAZIONE:
Conservare tra 2 gradi C e 8 gradi C.
Dopo ricostituzione:
Soluzioni ricostituite e soluzioni per infusione: le soluzioni
ricostituite devono essere diluite in una soluzione di sodio
cloruro 9 mg/ml (0,9%) subito dopo la preparazione (vedere 6.6
Istruzioni per l`impiego e la manipolazione). Le soluzioni diluite
devono essere usate immediatamente. Se non vengono usate
immediatamente, i tempi di conservazione durante l`uso sono
responsabilita` dell`operatore. Le soluzioni diluite (circa 20 mg
ertapenem/ml) sono stabili dal punto di vista fisico-chimico per 6
ore a temperatura ambiente (25 gradi C) o per 24 ore tra 2 gradi C
ed 8 gradi C (in frigorifero). Le soluzioni devono essere usate
entro 4 ore dopo essere state rimosse dal frigorifero.
Non congelare le soluzioni di INVANZ.
6.5)
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE:
Un flaconcino (in vetro tipo I da 20 ml con tappo in butile grigio
e capsula di chiusura in plastica bianca su una fascetta di
sicurezza in alluminio).
6.6)
ISTRUZIONI PER L`IMPIEGO E LA MANIPOLAZIONE:
Da utilizzare una sola volta.
PREPARAZIONE PER SOMMINISTRAZIONE ENDOVENOSA
INVANZ DEVE ESSERE RICOSTITUITO E SUCCESSIVAMENTE DILUITO PRIMA
DELLA SOMMINISTRAZIONE.
1. Ricostituire il contenuto di un flaconcino di INVANZ da 1 g con
10 ml di acqua per preparazioni iniettabili o con soluzione di
sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) fino ad ottenere una soluzione
ricostituita di circa 100 mg/ml. Agitare bene per dissolvere.
(vedere 6.4 Speciali precauzioni per la conservazione. Dopo
ricostituzione).
2. Per una dose da 1 g, trasferire immediatamente il contenuto del
flaconcino o ricostituito in 50 ml di una soluzione di sodio
cloruro 9 mg/ml (0,9%) e procedere all`infusione per un periodo di
30 minuti.
E` stato dimostrata la compatibilita` di INVANZ con soluzioni
endovenose contenenti eparina sodica e potassio cloruro.
le soluzioni ricostituite devono essere controllate visivamente
prima della somministrazione per verificare la presenza di
particelle o alterazioni di colore ove la natura del contenitore
lo renda possibile. Le soluzioni di INVANZ variano da incolore a
giallo pallido. Le variazioni di colore contenute entro tali
limiti non alterano la potenza.
La soluzione inutilizzata deve essere scartata.
7)
TITOLARE DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
--------------------------------------------------------
Merck Sharp e Dohome Limited
Hertford Road, Hoddesdon
Hertfordshire EN11 9BU
Regno Unito
8) NUMERO(I) DELL`AUTORIZZAZIONE (DELLE AUTORIZZAZIONI)
---------------------------------------------------------------
ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
---------------------------
EU/1/02/216/001
9)
DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE:
-------------------------------
18 aprile 2002
10)
DATA DI REVISIONE DEL TESTO:
---------------------------
(GIOFIL MAGGIO 2002)


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