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IMMUCYST

ALFAWASSERMANN SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
BCG 27 mg (peso secco) (bacillo di Calmette-Gue`rin)
ECCIPIENTI:
Flacone liofilizzato: glutammato monosodico 5% p/v, Idrossido di sodio Flacone sol-vente: cloruro di sodio, tampone fosfato consistente in: fosfato sodico dibasico, anidro, fosfato
monobasico di sodio, monoidrato - polisorbato 80 (Tween 80), acqua per preparazioni inietta-bili
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Il BCG stimola una reazione immunitaria locale con infiltrazio-ne di istiociti e leucociti nella vescica urinaria. Gli effetti infiammatori locali sono associati ad apparente scomparsa o riduzione delle lesioni cancerose superficiali della vescica urinaria.Non e` chiaro l`esatto meccanismo attraverso il quale cio` possa verificarsi.
INDICAZIONI:
L`ImmuCyst (BCG) viene usato per via intravescicale nel trattamento del CIS pri-mario e recidivante della vescica, per ridurre la frequenza di ricomparsa delle recidive. E` indicato per il trattamento del carcinoma in-situ singolo o associato con forme papillari.L`ImmuCyst non e` indicato per il trattamento dei tumori papillari che compaiono da soli. Qualora il paziente risulti refrattario ad altri trattamenti, l`ImmuCyst puo` essere impiegato come unicaaltra terapia.
CONTROINDICAZIONI:
Pazienti in terapia immunosoppressiva o con un sistema immune compro-messo non vanno trattati con BCG a causa del rischio di sepsi sistemica da mycobacterium. Associazioni con farmaci che possano determinare depressione dell`attivita` midollare e/o im-munosoppressivi e/o radiazioni potrebbero pregiudicare la risposta all`ImmuCyst e potrebbero aumentare il rischio di osteomielite o di sepsi da BCG. L`ImmuCyst non va somministrato a pa-zienti in stato febbrile a meno che la causa della febbre sia determinata e valutata; se tale febbre e` dovuta ad infezione, va ritardato fin tanto che questa persiste. Pazienti con infezione del trattourinario non debbono essere trattati con ImmuCyst per il rischio di una infezione disseminata da BCG o di un peggioramento dell`infiammazione vescicale.
EFFETTI INDESIDERATI:
La somministrazione di ImmuCyst per uso intravescicale provoca una rispostainfiammatoria nella vescica ed e` stata associata con ematuria, poliuria, disuria e infezioni batteriche del tratto urinario. Si richiede pertanto un accurato controllo delle vie urinarie. Si sonomanifestate, in seguito ad immunoterapia con ImmuCyst, alcune reazioni collaterali sistemiche, sebbene sintomi irritativi locali o simili all`influenza siano piu` comuni. Le reazioni sistemiche os-servate sono: febbre, nausea, diarrea, anemia e leucopenia, prostatite e ostruzione uretrale, e infezione sistemica da BCG.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
CONTIENE MYCOBATTERI ATTENUATI VIVI. Tutti i materiali (per esempio sirin-ghe, cateteri) usati per l`instillazione dell`ImmuCyst vanno gettati in contenitori di plastica contrassegnati e distrutti come rifiuti pericolosi. Durante la somministrazione per via intravescicaledi ImmuCyst, va evitata l`introduzione di sostanze contaminanti nel tratto urinario o la traumatizzazione della mucosa urinaria. Si raccomanda che l`ImmuCyst usato per via intravescicalenon venga somministrato prima di una settimana seguente la resezione transuretrale. L`ImmuCyst non va somministrato qualora il medico ritenga che la cateterizzazione sia stata trau-matica (per esempio sanguinamento o possibile falso passaggio), e quindi il trattamento va rinviato di almeno una settimana. La seguente somministrazione poi puo` riprendere come senon ci fossero state interruzioni. Quindi tutte le dosi di ImmuCyst debbono essere somministrate anche dopo un possibile temporaneo arresto. Se si sospetta un`infezione da BCG (per esem-pio nel caso i pazienti accusino febbre oltre i 39-oC oppure la febbre o il malessere persistesse al di sopra dei 38-oC per oltre 2 giorni), dovra` essere iniziata una terapia antitubercolare con Iso-niazide 300 mg/al giorno, Rifampicina 600 mg/al giorno e Etambutolo 1200 mg/al giorno, in seguito interrotta la terapia con BCG, si dovra` consultare uno specialista in malattie infettive. E`da notare che infezioni sistemiche da BCG possono essere confermate solo raramente da colture positive. Per i pazienti che si sottopongono ad una terapia antimicrobica per altre infezioni,si dovra` valutare se la terapia possa interferire con l`efficacia dell`ImmuCyst. Nei pazienti con ridotta capacita` vescicale, a maggior rischio di sviluppare piu` serie reazioni locali, dovra` esserevalutata la possibilita` del trattamento con ImmuCyst.
AVVERTENZE:
I pazienti devono avvisare il piu` presto possibile il loro medico qualora si verifichi un aumento dei sintomi esistenti, qualora i sintomi persistano dopo aver ricevuto un determinatonumero di trattamenti o anche qualora si manifesti uno qualsiasi dei seguenti sintomi: P
IU` COMUNI:
Sangue nelle urine, Febbre e brividi, Stimolo frequente alla minzione, Aumentata frequenzadella minzione, Dolore articolare, Nausea e vomito, Dolore alla minzione. R
ARI:
Tosse, Rash cu-taneo. Una tosse che si manifesti dopo somministrazione di ImmuCyst potrebbe essere un indice di pericolosa infezione sistemica da BCG, che, qualora fosse confermata, deve immediatamente essere trattata con antibiotici antitubercolari. Durante la prima ora che seguel`instillazione, il paziente deve giacere per 15 minuti in posizione supina, poi prona e quindi su
entrambi i lati. Il paziente poi puo` alzarsi ma deve comunque ritenere la sospensione per altri 60 minuti per un totale di 2 ore. I pazienti che non sono capaci di trattenere il farmaco per 2 orepotranno urinare prima. Alla fine delle 2 ore tutti i pazienti dovrebbero urinare in posizione seduta per ragioni di sicurezza. I pazienti dovrebbero mantenere una adeguata idratazione. Le urine delle 6 ore successive alla instillazione, saranno disinfettate con uguale volume di soluzionedi ipoclorito al 5% (candeggina casalinga non diluita) e andranno smaltite dopo 15 minuti. E`
opportuno anche avvisare i pazienti che, combinazioni con farmaci che deprimono l`attivita` del midollo osseo e/o immunosoppressivi e/o radiazioni, potrebbero pregiudicare la risposta all`Im-muCyst, o aumentare il rischio di osteomielite o di infezione diffusa da BCG.
AVVERTENZE SPECIALI:
Tutti i materiali usati vanno sterilizzati o smaltiti come rifiuti pericolosi.
USO IN GRAVIDANZA:
Non sono stati condotti studi con ImmuCyst sulla riproduzione animale. Nonsi sa se l`ImmuCyst possa causare danni fetali quando somministrato a gestanti o se possa interferire con la capacita` di riproduzione. L`ImmuCyst va somministrato a gestanti solo se stret-tamente necessario. Le donne durante il periodo dell`allattamento potrebbero infettare il bambino con infezione sistemica da BCG. Non e` noto se questo farmaco venga escreto nel latteumano.
INTERAZIONI:
Il trattamento intravescicale con ImmuCyst puo` indurre sensibilita` alla tubercolina,e quindi causare errate interpretazioni alla reazione con lo skin test nella diagnosi di sospette infezioni da mycobacterio. Si consiglia a questo proposito la determinazione della reattivita` allatubercolina prima della somministrazione di ImmuCyst.
POSOLOGIA:
Il trattamento intravescicale e la profilassi per il CIS della vescica urinaria va iniziatotra il 7-o - 14-o giorno dopo la biopsia o la resezione transuretrale (qualora questa venga eseguita). Una dose di 3 flaconi di ImmuCyst va somministrata per via intravescicale 1 volta/settimanaper 6 settimane (terapia di induzione). Ogni dose (3 flaconi ricostituiti) va diluita con 50 ml di soluzione sterile salina per un totale di 53 ml. Inserire il catetere in vescica in condizioni sterili,drenare la vescica, infondere lentamente (per gravita`) la sospensione dei 50 ml di ImmuCyst, quindi estrarre il catetere. Durante la prima ora che segue l`instillazione, il paziente deve giacereper 15 minuti in posizione supina, poi in posizione prona e quindi su entrambi i lati. Il paziente poi puo` alzarsi, ma deve ritenere il farmaco per altri 60 minuti, per un totale di 2 ore. I pazienti
che non sono capaci di trattenere il farmaco, potranno urinare prima. Alla fine delle 2 ore tutti ipazienti dovrebbero urinare in posizione seduta per ragioni di sicurezza. I pazienti dovrebbero mantenere una adeguata idratazione. La terapia di induzione deve poi continuare con un tratta-mento a 3, 6, 12, 18 e 24 mesi seguenti al trattamento iniziale. Dopo l`uso, tutti gli strumenti impiegati, debbono essere sterilizzati o smaltiti come qualsiasi altro materiale infettante. R ICOSTITUZIONE DEL PRODOTTO LIOFILIZZATO E PRELIEVO DA FLACONE CHIUSO CON TAPPO NON RIMUOVERE IL TAPPO DI GOMMA DAI FLACONI RICOSTITUIRE E DILUIRE IMMEDIATAMENTE PRIMA DELL`USO MANEGGIARE COME MATERIALE INFETTANTE Ricostituire e diluire immediatamente prima dell`uso, utilizzando unatecnica asettica in un`area ad elevata aerazione (per esempio cappa aspirante). Le persone che
maneggiano il prodotto devono indossare una mascherina e dei guanti. Nel caso il prodotto ve-nisse maneggiato al di fuori della cappa aspirante, le persone che maneggiano il prodotto dovranno indossare una mascherina ed anche una protezione per gli occhi. Soggetti conimmunodeficienza nota, non debbono maneggiare l`ImmuCyst. Per la ricostituzione dell`ImmuCyst usare esclusivamente il diluente fornito, cosi` da assicurare una adeguata dissoluzionedel BCG. Prelevare il contenuto di un flacone di diluente e iniettarlo in un flacone di liofilizzato. Passare del cotone sterile imbevuto di disinfettante sui tappi dei 3 flaconi di diluente e di liofi-lizzato. Lasciare agire per almeno 5 minuti. Aspirare in una siringa sterile un volume di aria pari al volume del diluente di un flacone. Forare il tappo del flacone contenente il diluente con l`agosterile della siringa, capovolgere il flacone, iniettare lentamente l`aria contenuta nella siringa e, trattenendo l`ago nello stesso foro, aspirare 1 ml di diluente nella siringa; e tenendo fermo lostantuffo, estrarre poi l`ago dal flacone. Iniettare quindi il diluente nel flacone del prodotto liofilizzato. Agitare delicatamente finche` la sospensione risulti omogenea. Ripetere l`operazione congli altri due flaconi. Diluire il materiale cosi` ricostituito dei 3 flaconi (1 dose) in 50 ml di soluzione sterile salina senza conservanti, fino ad ottenere una soluzione di 53 ml che puo` quindi essereusata per l`instillazione intravescicale e per l`iniezione intracutanea. Il prodotto dovrebbe essere usato immediatamente dopo la ricostituzione. Si sconsiglia l`uso del prodotto che, quando ri-costituito, presenti flocculazioni o agglutinati che non possano essere disciolti dopo lieve agitazione. Il prodotto ricostituito non va esposto alla luce del sole diretta o indiretta. Ridurre alminimo l`esposizione alla luce artificiale.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Conservare in frigorifero alla temperatura tra + 2-oC e +8-oC. Validita
`:
due anni. Non esporre mai il liofilizzato alla luce solare diretta o indiretta. Ridurre al minimo anche l`esposizione alla luce artificiale.


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