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IDROQUARK

POLIFARMA SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Idroquark 2,
5:
ramipril 2,5 mg, idroclorotiazide 12,5 mg. Idroquark
5:
ramipril5 mg, idroclorotiazide 25 mg.
ECCIPIENTI:
Idrossipropilmetilcellulosa, amido pregelatinizzato, cellulosa microcristallina e sodiostearilfumarato.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Associazione
1:
5 tra il ramipril, un ACE-inibitore ad azione an-tii`pertensiva e la idroclorotiazide diuretico tiazidico.
INDICAZIONI:
Ipertensione arteriosa, nei pazienti che non rispondono in misura adeguata al trat-tamento con i singoli componenti.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` verso i componenti la specialita` o verso i derivati sulfamidi-ci. Allergia verso l`amido o l`acido fumarico. Precedenti di edema angioneurotico. Grave insufficienza renale od epatica. Gravidanza e allattamento. Eta` pediatrica. Lo stato di gravidanza,pertanto, deve essere escluso prima di iniziare il trattamento con Idroquark; nel caso che la terapia con ACE-inibitori (componenti di Idroquark) sia ritenuta indispensabile la gravidanza deveessere evitata. Se la paziente intende avere una gravidanza, il trattamento dell`ipertensione con ACE-inibitori deve essere interrotto e sostituito con un`altra terapia. In caso di concepimentodurante il trattamento con Idroquark specialmente durante il primo trimestre di gravidanza, questo deve essere sostituito il piu` presto possibile con un`altra terapia a base di farmaco senzaACE-inibitori (e quindi senza Idroquark), in caso contrario vi e` pericolo di danni al feto. Se il trattamento con Idroquark e` ritenuto necessario durante il periodo di allattamento, la pazientedeve interrompere l`allattamento al seno per evitare che le piccole quantita` di ramipril che passano nel latte materno vengano assunte dal lattante. L`Idroquark non deve essere impiegato neipazienti: ipotesi o emodinamicamente instabili; con stenosi bilaterale dell`arteria renale o stenosi unilaterale in pazienti con rene unico, emodinamicamente rilevanti; stenosi valvolare aortica,mitralica, stenosi aortica subvalvolare emodinamicamente rilevanti. Idroquark non va impiegato nei pazienti in eta` pediatrica, nei pazienti con insufficienza renale grave (clearance della creati-nina inferiore a 20 ml/min/1,73m2 di superficie corporea) e nei pazienti dializzati, poiche` finora non vi sono sufficienti esperienze in merito.
EFFETTI INDESIDERATI:
Nel corso degli studi clinici il trattamento con Idroquark e` stato di solito bentollerato.Gli effetti indesiderati, del tipo di quelli gia` conosciuti per il ramipril e per l`idroclorotiazide, sono stati generalmente lievi e transitori e non hanno richiesto l`interruzione del trattamen-to. In corso di terapia possono tuttavia verificarsi le seguenti reazioni: allergiche: reazioni di ipersensibilita` quale eruzione cutanea accompagnata da prurito, respiro affannoso ed a voltefebbre,comunque reversibili spontaneamente con la sospensione della terapia. Sono stati inoltre segnalati casi di fotosensibilita`, angioite necrotizzante, difficolta` respiratorie (fino all`edemapolmonare) e reazioni di tipo anafilattico all`idroclorotiazide; angioedema: molto raramente, con l`impiego di ACE-inibitori, compreso il ramipril, si e` verificato angioedema. Se il gonfiore coin-volge la laringe, la gola e /o la lingua e` necessario interrompere l`assunzione di Iroquark e rivolgersi immediatamente al medico; cardiovascolari: tachicardia, extrasistole; ipotensionesintomatica all`inizio del trattamento ed in occasione di incremento posologico. Raramente sono state osservate sincopi dopo trattamento con ramipril; neurologiche: senso di instabilita`,cefalea, secchezza delle fauci, nervosismo, disturbi del sonno ed irrequietezza e, con idroclorotiazide, vertigini, formicolio e xantopsia; gastrointestinali: nausea, vomito, dolore addomina-le/epigastrico e diarrea spesso comunque transitori. In rarissimi casi, con rami`pril possono verificarci alterazioni del gusto. Con diuretici tiazidici sono stati osservati anoressia, stipsi, itterocolestatico intraepatico, pancreatite e scialoadenite;
RENALI:
in pazienti con ridotta funzionalita`renale ed in pazienti gia` trattati con diuretici la funzione renale puo` peggiorare e, in casi isolati,
puo` progredire sino all`insufficienza renale acuta. Sono stati riportati rari casi di nefrite intersti-ziale acuta associati a trattamento con idroclorotiazide; respiratorie: tosse, dispnea. Altri effetti indesiderati possibili sono senso di debolezza, apatia ed impotenza. In rari casi si sono mani-festati, con ramipril, crampi muscolari, dolore toracico e tinnito quale sintomo di ipotensione. Durante trattamento con idroclorotiazide, sono stati osservati anemia aplastica, anemia emoli-tica, offuscamento transitorio della vista ed esacerbazione della miopia. Sono state inoltre riferite alterazioni di parametri clinici di laboratorio quali lieve diminuzione dell`emoglobina,dell`ematocrito, delle piastrine e dei leucociti non correlati a sintomi.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
ANGIOEDEMA:
con l`impiego di ACE-inibitori sono stati riportati casi di an-gioedema, specie dopo le prime dosi. In tali casi la terapia deve essere immediatamente sospesa ed il paziente deve essere trattato appropriatamente e tenuto sotto stretto controllo finche`l`edema non e` sparito. Quando l`edema e` limitato al viso e alle labbra la condizione si risolve generalmente senza trattamento, sebbene gli antistaminici siano utili nel sollievo dei sintomi.L`angioedema con interessamento della laringe puo` essere fatale e richiede pertanto la pronta somministrazione di idonee terapie, come l`iniezione sottocutanea di una soluzione
1:
1000 diadrenalina (0,3- 0,5 ml). I pazienti devono pertanto essere avvertiti di riferire immediatamente qualsiasi segno o sintomo che suggerisca l` angioedema (gonfiore del viso, degli occhi, dellelabbra, della lingua, stridore laringeo, difficolta` a respirare) e di non assumere piu` il farmaco prima di aver consultato il medico.
I PERSENSIBILITA`:
nei pazienti con anamnesi di allergia o diasma bronchiale la prescrizione di Idroquark va considerata con particolare attenzione. Durante il trattamento con tiazidici e` stata riportata attivazione od esacerbazione di lupus eritematososistemico. C
ONTROLLO DELLA FUNZIONALITA` RENALE:
la funzione renale va controllata prima dell`ini-zio della terapia ed in seguito con regolarita`. In alcuni soggetti ipertesi, senza apparenti precedenti disturbi renali, puo` verificarsi modesto ed in genere transitorio aumento dell`azoto ureicoe della creatininemia durante terapia con ramipril, in particolare quando e` associato ad un diuretico. Qualora cio` avvenisse durante il trattamento con Idroquark la somministrazione del far-maco deve essere interrotta. Una volta che i` valori siano ritornati nell`ambito della norma puo` essere ripreso il trattamento a dosaggio inferiore oppure con i singoli principi attivi componentil`associazione somministrati in mono- terapia. In pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, con stenosi dell`arteria renale bilaterale o stenosi unilaterale in pazienti, con rene unico odin quelli sottoposti a trapianto renale puo` verificarsi una compromissione della funzionali`ta` renale. Nei pazienti ipertesi con compromissione della funzione renale l`opportunita` del trattamen-to con diuretici tiazidici deve essere valutata caso per caso poiche` essi sono inefficaci in presenza valori di clearance della creatinina uguali od inferiori a 30 ml/min. Nei pazienti confunzionalita` renale compromessa possono essere necessarie dosi ridotte di farmaco e la loro funzione renale deve essere strettamente controllata in quanto, anche nella maggior parte deicasi non si rilevano variazioni, essa potrebbe peggiorare. I pazienti con clearance della creatinina compresa fra 30 e 80 ml/min dovrebbero essere trattati con Idroquark solo dopo che siastata accertata da parte del medico la necessita` di somministrare contemporaneamente entrambi i componenti ai dosaggi presenti nella specialita`. I POTENSIONE SINTOMATICA E SQUILIBRIO IDRO-
ELETTROLITICO:
nei pazienti con ipertensione non complicata raramente puo` verificarsi ipo-tensione sintomatica; tuttavia e` piu` probabile che cio` accada nei pazienti con alterazioni del
bilancio idro-elettrolitico quali quelle conseguenti ad ipovolemia: iponatriemia, alcalosi ipoclo-remica, ipomagnesiemia o ipokaliemia da precedente terapia diuretica, dieta iposodica, dialisi,
vomito o diarrea. In questi pazienti e` pertanto necessario controllare ad appropriati intervalliconcentrazioni sieriche degli elettroliti. La prescrizione di Idroquark a pazienti con cardiopatia o cerebropatia ischemica deve essere valutata con particolare attenzione, dato che una eccessivacaduta della pressione arteriosa potrebbe provocare un infarto miocardico o un accidente cerebrovascolare. Per valutare l`entita` di una riduzione pressoria acuta e, se necessario, per pren-dere le opportune contromisure, la pressione arteriosa deve essere misurata ripetutamente, generalmente dopo la prima dose e dopo ogni incremento posologico di Idroquark. In caso diipotensione puo` essere necessario far sdraiare il paziente in posizione supina con le gambe rialzate e ripristinare la volemia o adottare altre misure. Nella valutazione e nel controllo dellereazioni ipotensive e dell`ipovolemia in pazienti sottoposti ad anestesia (generale o locale) o con perdite ematiche o con riduzione della volemia (ad es. in caso di interventi chirurgici), e` neces-sario tener presente la ridotta formazione di angiotensina II e la secrezione di aldosterone secondaria all`ACE-inibizione. Per prevenire o contrastare questa evenienza puo` essere presa inconsiderazione l`espansione della volemia ed anche la somministrazione di angiotensina II. La conta leucocitaria deve essere tenuta sotto controllo cosi` da poter individuare una possibileleucopenia. Un controllo piu` frequente e` raccomandato nella fase iniziale del trattamento dei pazienti che fanno parte dei gruppi a rischio citati. Il quadro ematico deve essere controllato nelcaso di possibili segni di immunodeficienza secondaria a leucopenia (ad es. febbre, ingrossamento dei linfonodi, tonsillite). Deve anche essere controllato nel caso di eventuali segni di ten-denza a sanguinamento dovuta a trombocitopenia: ad esempio petecchie, porpora o sanguinamento delle gengive di difficile controllo.
I NSUFFICIENZA CARDIACA CONGESTIZIA:
nei pa-zienti con insufficienza cardiaca congestizia la terapia deve essere iniziata sotto stretto controllo medico in quanto e` stata osservata marcata ipotensione, che puo` essere associata ad oliguriao ad aumento dell`azotemia. E
PATOPATIA:
nei pazienti affetti da epatopatia la specialita` deve es-sere impiegata con cautela in quanto minime alterazioni del bilancio idro-elettrolitico possono
precipitare un coma epatico.
EFFETTI METABOLICI ED ENDOCRINI:
la terapia tiazidica puo` alterare latolleranza al glucosio; puo` quindi rendersi necessario un aggiustamento del dosaggio degli agenti antidiabetici compresa l`insulina. I tiazidici possono diminuire l`escrezione urinaria di cal-cio e causare aumenti lievi e intermittenti della calcemia. Un`ipercalcemia marcata puo` svelare un iperparatiroidismo asintomatico. La terapia tiazidica deve essere sospesa prima che venga-no effettuati i test di funzionalita` paratiroidea. Aumenti dei livelli di colesterolo e dei trigliceridi sono stati associati alla terapia diuretica con tiazidici. In alcuni pazienti il trattamento con tiazi-dici puo` far precipitare un`iperuricemia e/o gotta. Ramipril puo`, tuttavia, indurre un aumento dell`acido urico nelle urine e di conseguenza attenuare l`effetto iperuricemico dell`idroclorotiazi-de.
AVVERTENZE SPECIALI:
La riduzione della pressione arteriosa puo` modificare la capacita` di concen-trazione e di reazione del paziente e quindi, ad esempio,la capacita` di guidare veicoli, attraversare con sicurezza le strade od utilizzare macchinari. Cio` puo` verificarsi piu` facilmente all`iniziodel trattamento o dopo assunzione di alcool.
INTERAZIONI:
L`uso concomitante di Idroquark con supplementi di potassio, farmaci risparmia-tori di potassio o sostituti dietetici del sale contenenti potassio puo` condurre ad un significativo aumento della potassiemia. La deplezione potassica indotta dai diuretici tiazidici puo` aumentarenei pazienti che assumono contemporaneamente glucocorticoidi o lassativi. L`ipokaliemia indotta dall`Idroquark (idroclorotiazide) puo` aumentare la tendenza dei glucosidi cardiaci a provo-care battiti cardiaci prematuri; cio` puo` essere contrastato dall`effetto di risparmio di potassio del ramipril. Si deve evitare la somministrazione concomitante di Idroquark e di sali di litio poi-che` i diuretici riducono la clearance renale del litio ed anche il ramipril puo` aumentarne la concentrazione sierica. L`effetto ipotensivo di Idroquark puo` essere potenziato dall`impiegocontemporaneo di altri diuretici, di altri antiipertensivi, di barbiturici, di fenotiazine,di antidepressivi triciclici e di farmaci vaaodilatatori; puo` invece essere diminuito dall`uso concomitante difarmaci antiinfiammatori non steroidei quali, ad esempio, l`acido acetilsalicilico, il fenilbutazone e l`indometacina. In pazienti sottoposti a trattamento con farmaci immunosoppressori, agenticitostatici, corticosteroidi somministrati per via sistemica ed allopurinolo, puo` aversi un aggravamento della leucopenia. Gli analgesici che provocano ritensione di sodio riducono l`effetto na-triuretico dell`idroclorotiazide. L`idroclorotiazide diminuisce la risposta all`adrenalina,alla noradrenalina, ai farmaci ipoglicemizzanti, agli antigottosi e riduce l`escrezione della chinina;l`effetto dei farmaci miorilassanti curarici puo` invece essere potenziato e prolungato. L`idroclorotiazide compete con il trasporto renale delle penicilline e delle sulfonamidi.
POSOLOGIA:
La posologia e` basata sull`effetto antiipertensivo desiderato e sulla tollerabilita` delfarmaco da parte del paziente. La terapia con Idroquark e` generalmente a lungo termine: la durata del trattamento nel singolo caso e` determinata dal medico. Salvo diversa prescrizione me-dica, la dose iniziale consigliata e` di una compressa di Idroquark 2,5 oppure di 1/2 compressa di Idroquark 5 al giorno pari ad una posologia di ramipril 2,5 mg/idroclorotiazite 12,5 mg in uni-ca somministrazione. Se non si ottiene un adeguato controllo della pressione arteriosa dopo 3 settimane di trattamento, la dose puo` essere aumentata a 2 compresse di Idroquark 2,5 oppure1 di Idroquark 5 al giorno pari a una posologia di ramipril 5 mg/idroclorotiazide 25 mg in una unica somministrazione. Se necessario, dopo ulteriori 3 settimane di trattamento, la posologiagiornaliera puo` essere ulteriormente raddoppiata (ramipril 10 mg/idroclorotiazide 50 mg), sempre in una unica somministrazione. Nei pazienti con ridotta funzionalita` renale (clearance dellacreatinina compresa fra 30 ed 80 ml/min) Idroquark dovrebbe essere utilizzato solo dopo che sia stata accertata da parte del medico la necessita` di somministrare contemporaneamente en-trambi i componenti ai dosaggi presenti nella specialita`.
MODALITA` DI SOMMINISTRAZIONE:
Le compresse vanno assunte con adeguata quantita` di liquido, almomento della prima colazione.


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