A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Home > I > IBIXETIN





IBIXETIN


IBIXETIN

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1)
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE:
----------------------------
IBIXETIN 20 mg compresse solubili
IBIXETIN 20 mg/5 ml soluzione orale
IBIXETIN 20 mg capsule rigide
2)
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA:
---------------------------------------
2.1)
IBIXETIN 20 MG COMPRESSE SOLUBILI:
Ogni compressa contiene:
Principio attivo: fluoxetina cloridrato mg 22,36 pari a fluoxetina
mg 20
2.2) IBIXETIN 20 MG/
5 ML SOLUZIONE ORALE:
5 ml di soluzione contengono:
Principio attivo: fluoxetina cloridrato mg 22,36 pari a fluoxetina
mg 20
2.3)
IBIXETIN 20 MG CAPSULE RIGIDE:
Ogni capsula contiene:
Principio attivo: fluoxetina cloridrato mg 22,36 pari a fluoxetina
mg 20
3)
FORMA FARMACEUTICHE:
-------------------
Compresse solubili, Soluzione orale, Capsule rigide
4)
INFORMAZIONI CLINICHE:
---------------------
4.1)
INDICAZIONI TERAPEUTICHE:
La fluoxetina e` indicata nel trattamento della depressione, del
disturbo ossessivo compulsivo e della bulimia nervosa.
4.2)
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE:
Nel trattamento della depressione e del disturbo ossessivo
compulsivo la dose raccomandata di fluoxetina e` di 20 mg al
giorno (1 capsula opp. 1 compressa o 5 ml di soluzione orale),
somministrata preferibilmente a colazione o a pranzo, anche
durante il pasto.
Comer per gli altri antidepressivi, l`effetto terapeutico completo
puo` essere osservato 4 o piu` settimane dopo l`inizio del
trattamento.
In alcuni casi, e se necessario, per ottenere l`effetto
terapeutico il medico puo` aumentare la dose giornaliera fino ad
un massimo di 80 mg. Se la dose giornaliera supera i 20 mg, si
consiglia di somministrare IBIXETIN due volte al di`, a colazione
ed a pranzo.
Nel trattamento della bulimia nervosa la dose raccomandata e` di
60 mg al mattino in unica somministrazione per via orale (3
capsule opp. 3 compresse o 15 ml di soluzione orale).
Poiche` e` spesso necessario continuare il trattamento per periodi
prolungati dopo la remissione dell`episodio acuto, IBIXETIN puo`
essere somministrata alle dosi piu` basse, idonee a mantenere il
miglioramento.
La sicurezza e l`efficacia di fluoxetina nei bambini non sono
state valutate.
Nei soggetti con ridotta funzionalita` epatica o renale e negli
anziani, nei soggetti con malattie intercorrenti o che stanno
assumendo altri farmaci le dosi di fluoxetina devono essere
opportunamente ridotte o l`intervallo fra le somministrazioni
aumentato.
4.3)
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` verso i componenti del prodotto od altre sostanze
strettamente correlate dal punto di vista chimico. La fluoxetina
non deve essere assunta contemporaneamente agli Inibitori delle
MAO (VEDI PRECAUZIONI D`USO E INTERAZIONI). Generalmente
controindicato in gravidanza (VEDI GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO).
La soluzione orale contiene saccarosio: quando il prodotto e`
assunto nel dosaggio raccomandato, ogni dose fornisce 3 g di
saccarosio: il prodotto e`, pertanto, controindicato
nell`intolleranza ereditaria al fruttosio, nella sindrome di
malassorbimento glucosio-galattosio e nella deficienza sucrasi-
isomaltasi.
4.4)
SPECIALI AVVERTENZE E PRECAUZIONI PER L`USO:
INIBITORI DELLE MONOAMINO OSSIDASI - Gli Inibitori delle MAO
devono essere sospesi almeno 15 giorni prima dell`inizio del
trattamento con fluoxetina. Inoltre, a causa della lunga emivita
della fluoxetina e del suo metabolita attivo norfluoxetina, devono
trascorrere almeno 5 settimane tra la sospensione della fluoxetina
e l`inizio della terapia con l`IMAO. Se la fluoxetina viene
prescritta per lunghi periodi di tempo e/o a dosaggi elevati, si
deve considerare un intervallo di tempo piu` lungo.
ERUZIONE CUTANEA ED ALTRI EVENTI DI POSSIBILE NATURA ALLERGICA -
Segni clinici riferiti in associazione all`eruzione cutanea
includono febbre, leucocitosi, artralgie, edema, sindrome del
tunnel carpale, disturbi respiratori, linfoadenopatie, proteinuria
e lieve innalzamento delle transaminasi.
La maggior parte dei pazienti ha presentato un pronto
miglioramento dopo la sospensione della fluoxetina e/o il
trattamento addizionale con antistaminici o steroidi; peraltro
tutti i pazienti che hanno presentato questi disturbi sono poi
guariti completamente.
In studi clinici precedenti la commercializzazione, due pazienti
hanno sviluppato una malattia sistemica cutanea grave. In nessun
paziente e` stato possibile fare una diagnosi inequivocabile, ma
uno sembra che abbia presentato una vasculite leucocitoclastica e
l`altro, una sindrome desquamativa grave, diagnosticata da alcuni
come vasculite e da altri come eritema multiforme.
Altri pazienti hanno presentato sindromi sistemiche indicative di
una malattia da siero. Dopo l`introduzione in commercio della
fluoxetina, reazioni sistemiche gravi, probabilmente correlate a
vasculiti, si sono sviluppate in pazienti con eruzione cutanea.
Benche` questi eventi siano rari, possono essere gravi, potendo
coinvolgere i polmoni, i reni o il fegato. Sono stati anche
riportati decessi avvenuti in concomitanza a questi eventi
sistemici. Sono stati riferiti eventi di tipo anafilattico,
incluso il broncospasmo, l`angioedema e l`orticaria da soli ed in
combinazione. Sono stati riferiti raramente anche eventi
polmonari, includenti processi infiammatori di diversa
istopatologia e/o fibrosi. La dispnea e` stato l`unico sintomo
anticipatorio di questi disturbi.
Non e` noto se questi eventi sistemici e l`eruzione cutanea siano
sostenuti da una causa comune o siano dovuti a diversi processi
etiopatogenetici.
Inoltre non e` stata riconosciuta per questi disturbi una base
immunologica. Alla comparsa dell`eruzione cutanea o di altri
fenomeni di possibile natura allergica per i quali non puo` essere
identificata una diversa etiologia, la somministrazione di
fluoxetina dovrebbe essere interrotta.
SUICIDIO - La possibilita` di un tentativo di suicidio e` inerente
alla depressione e puo` persistere fino a che non si verifichi una
remissione significativa di questa malattia. Uno stretto controllo
dei pazienti ad altro rischio, dovrebbe accompagnare la terapia
farmacologica iniziale.
IBIXETIN dovrebbe essere prescritto in quantita` minime
necessarie, per ridurre il rischio di sovradosaggio.
ATTIVAZIONE MANIACALE/IPOMANIACALE - Nel corso di studi clinici
precedenti la commercializzazione del prodotto, ipomania o mania
sono state osservate in circa l`1% dei pazienti trattati con
fluoxetina.
MALATTIE CONCOMITANTI - L`esperienza clinica con fluoxetina in
pazienti con malattie concomitanti e` limitata.
Si raccomanda cautela nell`uso di fluoxetina con malattie o
condizioni che potrebbero alterare il metabolismo o le risposte
emodinamiche quali malattie cardiache, renali ed epatiche.
CONTROLLO GLICEMICO - Nei pazienti diabetici, la fluoxetina puo`
alterare il controllo glicemico. Durante la terapia con fluoxetina
si e` verificata ipoglicemia, mentre si e` sviluppata iperglicemia
a seguito dell`interruzione del farmaco.
Cosi` come per molti altri farmaci assunti da pazienti diabetici,
puo` essere necessario un aggiustamento del dosaggio dell`insulina
o dell`antidiabetico orale nella fase di inizio o di interruzione
della terapia con fluoxetina.
ASSOCIAZIONE CON PSICOFARMACI - L`associazione con altri
psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del
medico, onde evitare inattesi effetti indesiderati da interazione.
EFFETTI CENTRALI - Ansia, tensione nervosa e insonnia sono
presenti nel 10-20% dei pazienti. Cefalea (20%), sonnolenza (13%),
astenia (9-21%) e tremori (8%) sono ugualmente effetti sgraditi
frequenti nei pazienti trattati con fluoxetina.
ALTERAZIONI DELL`APPETITO E DEL PESO - Perdita di peso
significativa, specialmente in pazienti depressi sotto peso, puo`
essere un risultato indesiderato del trattamento con fluoxetina.
In prove cliniche controllate, circa il 9% dei pazienti trattati
con fluoxetina ha sperimentato anoressia. Questa incidenza e`
approssimativamente 6 volte superiore a quella vista nei controlli
trattati con placebo. Una perdita ponderale maggiore del 5% del
peso corporeo si e` avuta nel 13% dei pazienti trattati con
fluoxetina, verso il 4% del placebo, ed il 3% dei pazienti
trattati con antidepressivi triciclici.
Tuttavia, solo raramente i pazienti trattati con fluoxetina hanno
sospeso la terapia per calo ponderale.
CONVULSIONI - Dodici pazienti tra piu` di 6.000 valutati in tutto
il mondo in corso di studi pre-marketing, hanno sperimentato
convulsioni (o eventi descritti come possibili convulsioni). Come
per altri antidepressivi, IBIXETIN deve essere somministrato con
cautela in pazienti con una anamnesi di convulsioni.
IPONATREMIA - Sono stati riferiti alcuni casi di iponatremia con
valori sierici del sodio talvolta inferiori a 110 mmol/L.
L`iponatremia e` regredita sospendendo la somministrazione di
fluoxetina. Benche` complessivamente questi casi siano apparsi
attribuibili ad etiologie diverse, alcuni erano inquadrabili
nell`ambito di una sindrome da inappropriata increzione di ormone
antidiuretico.
La maggior parte dei casi ha riguardato pazienti anziani e
pazienti che assumevano diuretici o che erano in condizione di
ipovolemia per altre cause. Pertanto usare con cautela in
associazione con diuretici.
USO PEDIATRICO - La sicurezza e l`efficacia non sono state
valutate e pertanto se ne sconsiglia l`impiego.
USO GERIATRICO - La fluoxetina non e` stata impiegata in modo
sistematico nell`anziano, comunque diverse centinaia di pazienti
anziani hanno partecipato in studi sull`efficacia di fluoxetina e
non e` stato osservato alcun fenomeno avverso legato all`eta`.
Questi dati, peraltro, sono insufficienti ad escludere possibili
differenze legate all`eta` nell`uso cronico, particolarmente in
quei pazienti anziani con malattie sistemiche concomitanti o che
assumono altri farmaci.
FUNZIONE PIASTRINICA - Ci sono stati rapporti sporadici di
alterata funzione piastrinica in pazienti che assumono fluoxetina.
La fluoxetina puo` prolungare il tempo di sanguinamento poiche`
riduce il contenuto di serotonina nei granuli delle piastrine;
sono state osservate anche petecchie ed ecchimosi. L`interruzione
della terapia e` lentamente seguita da un ripristino della
funzione piastrinica.
Gli effetti indesiderati possono essere piu` frequenti durante
l`uso contemporaneo di inibitori della ricaptazione della
serotonina (SRIs), nefazodone, trazodone, triptani e preparazioni
a base di Hypericum perforatum.
La soluzione orale contiene glicerina: questa sostanza, pericolosa
ad alte dosi, puo` causare emicrania, disturbi gastrici e diarrea.
La soluzione contiene, inoltre, acido benzoico che e` un blando
irritante della pelle, degli occhi e delle mucose.
4.5) INTERAZIONI CON ALTRI MEDICINALI E ALTRE FORME DI
INTERAZIONE:
Come con tutti i farmaci, sono possibili interazioni
farmacologiche, per una varieta` di meccanismi di azione (ad
esempio: inibizione o potenziamento di tipo farmacodinamico e/o
farmacocinetico di alcuni farmaci).
INIBITORI DELLE MONOAMINO OSSIDASI - In pazienti che assumevano
fluoxetina in associazione ad un Inibitore delle Monoamino
Ossidasi (IMAO) ed in pazienti che avevano sospeso da poco la
fluoxetina e iniziato ad assumere un IMAO, e` stata riportata la
comparsa di reazioni gravi, talvolta letali, che includevano
ipertermia, rigidita`, mioclono, instabilita` del sistema nervoso
autonomo con possibili fluttuazioni rapide dei segni vitali, e
modificazioni dello stato mentale che includevano agitazione
estrema fino al delirio e al coma.
In alcuni casi si sono manifestati sintomi simili alla Sindrome
Maligna da Neurolettici.
Pertanto la fluoxetina non deve essere assunta contemporaneamente
agli Inibitori delle MAO che devono essere sospesi almeno due
settimane prima di iniziare la terapia con fluoxetina. A causa
della lunga emivita della fluoxetina e del suo metabolita attivo,
almeno 5 settimane debbono intercorrere tra la sospensione della
fluoxetina e l`inizio della terapia con l`IMAO.
Se la fluoxetina viene prescritta per lunghi periodi di tempo e/o
a dosaggi elevati, deve essere considerato un intervallo di tempo
piu` lungo.
EFFETTI POTENZIALI DELLA CONTEMPORANEA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI
METABOLIZZATI DALLO STESSO SISTEMA ENZIMATICO - Poiche` la
fluoxetina puo` inibire l`isoenzima P450IID6 del citocromo P450,
la contemporanea somministrazione di fluoxetina con altri farmaci
metabolizzati dallo stesso isoenzima puo` necessitare di una
riduzione del dosaggio abituale tanto della fluoxetina quanto
dell`altro farmaco assunto in associazione.
FARMACI AD AZIONE SUL SISTEMA NERVOSO CENTRALE - La
somministrazione di fluoxetina puo` determinare aumento dei
livelli ematici di fenitoina, carbamazepina, aloperidolo,
clozapina, alprazolam, imipramina e desipramina; in alcuni casi
sono state osservate manifestazioni cliniche di tossicita`. Si
consiglia pertanto di somministrare il farmaco concomitante
secondo schemi terapeutici conservatici e di seguire attentamente
le condizioni cliniche del paziente.
TRIPTOFANO - Cinque pazienti che assumevano fluoxetina in
associazione con triptofano hanno sperimentato reazioni avverse
incluso agitazione, irrequietezza o disturbi gastrointestinali.
USO CONCOMITANTE DEI SALI DI LITIO - Sono stati riferiti casi sia
di aumento che di diminuizione della litiemia in terapia di
associazione con fluoxetina. Sono pure stati riferiti casi di
tossicita` da litio.
La litiemia dovrebbe essere controllata attentamente quando questi
farmaci sono associati.
CLEARANCE DEL DIAZEPAM - L`emivita del diazepam somministrato in
associazione puo` essere piu` lunga in alcuni pazienti.
EFFETTI POTENZIALI DELLA CONTEMPORANEA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI
AD ELEVATO LEGAME PROTEICO - Poiche` fluoxetina e` fortemente
legata alle proteine plasmatiche, la somministrazione a pazienti
che assumono altri farmaci anch`essi a forte legame sieroproteico
(per es. warfarin, digitossina) puo` causare una modificazione
nelle concentrazioni plasmatiche che potenzialmente puo` avere
esito in eventi avversi.
Parimenti, effetti avversi possono risultare dallo spiazzamento
della fluoxetina da parte di altri farmaci a forte legame
proteico.
WARFARIN - A seguito della somministrazione contemporanea di
fluoxetina e warfarin sono stati osservati infrequentemente e,
senza un valido motivo, effetti anti-coagulanti alterati (dati di
laboratorio e/o sintomi e segni clinici), comprendenti un
aumentato sanguinamento.
Cosi` come viene consigliata prudenza durante l`uso di warfarin in
associazione con molti altri farmaci, si deve effettuare un
attento monitoraggio della coagulazione quando la terapia con
fluoxetina viene iniziata od interrotta nei pazienti in
trattamento con warfarin.
TERAPIA ELETTROCONVULSIVA (ESK) - In pazienti trattati con
fluoxetina che ricevono un trattamento elettroconvulsivo, sono
state raramente osservate convulsioni prolungate.
LA LUNGA EMIVITA DI FLUOXETINA E DEI SUOI METABOLITI - A causa
della lunga emivita del farmco base (emivita di eliminazione da 1
a 3 giorni dopo somministrazione acuta e da 4 a 6 giorni dopo
somministrazione cronica) e del suo maggiore metabolita attivo
(emivita di eliminazione da 4 a 16 giorni dopo somministrazione
acuta e cronica), modificazioni posologiche non si rifletteranno
nella concentrazione plasmatica per diverse settimane, e cio` ha
delle implicazioni sia nel titolare la dose finale sia nella
sospensione del trattamento.
4.6)
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
EFFETTI TERATOGENI - Studi sulla riproduzione sono stati compiuti
in ratti e conigli a dosi rispettivamente 9 e 11 volte superiori
la dose umana massima giornaliera (80 mg) e non hanno evidenziato
alcun effetto dannoso al feto dovuto a fluoxetina.
Nonostante gli studi negli animali non abbiano dimostrato alcun
effetto teratogeno o embriotossico selettico, la sicurezza della
fluoxetina nella donna in gravidanza non e` stata stabilita;
pertanto il prodotto non dovrebbe essere utilizzato durante la
gravidanza se non nei casi in cui il potenziale beneficio superi
il possibile rischio e comunque sotto il diretto controllo del
medico.
ALLATTAMENTO AL SENO - Poiche` molti farmaci sono escreti nel
latte materno umano, fluoxetina inclusa, si usi particolare
cautela nel somministrare la fluoxetina a donne in allattamento.
4.7)
EFFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE E DI USARE MACCHINARI:
Qualsiasi farmaco psicoattivo puo` alterare il giudizio, il
pensiero, o le capacita` motorie e i pazienti dovrebbero essere
avvertiti di usare cautela nell`operare con macchinari pericolosi,
automobili incluse, finche` siano ragionevolmente sicuri che il
trattamento farmacologico non interferisca sfavorevolmente su
queste loro capacita`.
4.8)
EFFETTI INDESIDERATI:
Come osservato con altri inibitori selettivi della ricaptazione
della serotonina, a seguito del trattamento con fluoxetina sono
stati riportati i seguenti effetti indesiderati:
CORPO IN TOTO - Manifestazioni a carico del sistema nervoso
autonomo, reazioni di ipersensibilita` (vedere a Controindicazioni
e Avvertenze), Sindrome Maligna da Neurolettici (vedere a
Interazioni), fotosensibilita`.
SISTEMA DIGERENTE - Disturbi gastrointestinali.
SISTEMA ENDOCRINO - Inappropriata secrezione di ormone
antidiuretico.
SISTEMA EMOLINFATICO - Ecchimosi.
SISTEMA NERVOSO - Tremore, disturbi del movimento, cefalea,
anoressia, ansia e sintomi associati, sensazione di instabilita`,
affaticamento, insufficiente capacita` di concentrazione o
alterazioni del processo cognitivo, depersonalizzazione,
attivazione maniacale, disturbi del sonno.
SISTEMA RESPIRATORIO - Sbadiglio.
CUTE E ANNESSI - Alopecia.
SISTEMI SENSORIALI - Disturbi della visione sono presenti nel 3%
dei pazienti in terapia e in certi casi e` necessaria la
sospensione del trattamento.
SISTEMA UROGENITALE - Disturbi della minzione, priapismo/erezione
prolungata, disturbi della sfera sessuale.
Nel corso di studi clinici, sono stati osservati piu` raramente
altri eventi avversi per i quali non e` stata stabilita una
relazione causale certa con il farmaco.
SISTEMA NERVOSO CENTRALE - Stato confusionale, convulsioni,
reazioni extrapiramidali, neuropatie, allucinazioni, deliri.
SISTEMA CARDIOVASCOLARE - Angina pectoris, aritmie, blocco
atrioventricolare di 1o grado, ipotensione, ipertensione.
SISTEM DIGERENTE - Il 25-30% dei pazienti presenta nausea, ma solo
il 4% interrompe la terapia per questo effetto. Secchezza delle
fauci e diarrea compaiono nel 14% e 10% dei pazienti,
rispettivamente. Possono inoltre comparire alterazioni delle prove
di funzionalita` epatica, ittero, ulcera gastrica.
SISTEMA EMOLINFATICO - Anemia, leucopenia, trombocitopenia,
porpora.
METABOLICI E NUTRIZIONALI - Ipoglicemia, iponatremia, ipokaliemia.
SISTEMA ENDOCRINO - Iperprolattinemia, galattorrea, turbe
mestruali.
APPARATO UROGENITALE - Proteinuria, ematuria.
ERUZIONE CUTANEA ED ALTRI EVENTI DI NATURA ALLERGICA - Sindromi
sistemiche con possibile interessamento di cute, vasi sanguigni,
polmoni, reni o fegato.
RAPPORTI SUCCESSIVI ALLA COMMERCIALIZZAZIONE - Dopo la
commercializzazione sono stati fatti rapporti spontanei di altri
eventi avversi temporalmente associati al trattamento con
fluoxetina che tuttavia potrebbero non essere in relazione causale
con il farmaco.
Questi eventi hanno incluso: anemia aplastica, accidenti vascolari
cerebrali, confusione, discinesie, polmonite eosinofilia,
emorragia gastrointestinale, iperprolattinemia, anemia emolitica
su base immunologica, disturbi della eosinofilia, emorragia
gastrointestinale, iperprolattinemia, anemia emolitica su base
immunologica, disturbi della motilita` in pazienti a rischio per
l`assunzione di farmaci che possono di per se` causare questi
eventi e peggioramento di disturbi della motilita` preesistenti,
pancreatite, pancitopenia, ideazione suicidaria, trombocitopenia,
porpora trombocitopenica, sanguinamento vaginale successivo alla
sospensione del farmaco e comportamenti violenti.
Quando si interrompe bruscamente il trattamento possono comparire
sintomi di astinenza.
Tali sintomi sono, in genere, lievi e di completa risoluzione e
comprendono, ad esempio: insonnia, vertigini, sudorazione,
palpitazioni, nausea, ansia, irritabilita`, parestesie e cefalea.
4.9)
SOVRADOSAGGIO:
Nausea e vomito sono stati riportati in tutti i sovradosaggi di
fluoxetina. Altri sintomi preminenti sono risultati agitazione,
irrequietezza, ipomania, convulsioni ed altri segni di eccitamento
nervoso.
Dopo la commercializzazione, i casi di decesso attribuiti al
sovradosaggio di fluoxetina da sola sono stati estremamente rari.
TRATTAMENTO DEL SOVRADOSAGGIO - Favorire e mantenere la
respirazione. Assicurare un`adeguata ossigenazione e ventilazione.
Il carbone attivo, che puo` essere usato in associazione con il
sorbitolo, puo` essere un trattamento ancora piu` efficace della
emesi o lavanda gastrica, e dovrebbe essere considerato nel
trattamento del sovradosaggio.
Si raccomanda di monitorare le funzioni cardiache e vitali oltre a
misure sintomatiche generali e di supporto.
Basandoci sull`esperienza in animali, che puo` non essere
rilevante al caso umano, le convulsioni indotte da fluoxetina che
non si rimettono spontaneamente possono rispondere al diazepam.
Non ci sono antidoti specifici per fluoxetina. A causa del largo
volume di distribuzione di fluoxetina, una diuresi forzata, la
dialisi, l`emoperfusione e trasfusione di ricambio probabilmente
non sono in grado di offrire benefici. Nel trattare un
sovradosaggio si consideri la possibilita` di un interessamento di
piu` farmaci. Il medico dovrebbe prendere contatto con un centro
antiveleni per il trattamento di qualsiasi sovradosaggio.
5)
PROPRIETA` FARMACOLOGICHE:
-------------------------
5.1)
PROPRIETA` FARMACODINAMICHE:
La fluoxetina (INN) e` un inibitore selettivo della ricaptazione
della serotonina.
La fluoxetina e` una (+/-)-N-metil-3-fenil-3-((a,a,a,-trifluoro-p-
tolil)-ossi)-propilamina cloridrato a struttura non triciclica la
cui azione antidepressiva e` presumibilmente legata alla
inibizione dell`uptake della serotonina nei neuroni centrali. In
studi sulle piastrine umane, e` stato dimostrato che la fluoxetina
blocca l`uptake della serotonina nelle piastrine. Gli studi su
animali ugualmente suggeriscono che la fluoxetina esplica
un`azione inibitoria sull`uptake della serotonina molto piu`
potente di quella esercitata sull`uptake delle altre monoamine. E`
stato ipotizzato che un`azione antagonista sui recettori
muscarinici, istaminici e alfa1-adrenergici sia responsabile dei
vari effetti anticolinergici e cardiovascolari degli
antidepressivi triciclici classici. La fluoxetina si lega molto
meno dei farmaci triciclici a questi e ad altri recettori di
membrana.
5.2)
PROPRIETA` FARMACOCINETICHE:
L`assorbimento dopo somministrazione orale e` rapido e completo.
Nell`uomo, dopo una singola dose di 40 mg, si osservano picchi
plasmatici di fluoxetina compresi fra 15 e 55 ng/ml dopo 6-8 ore.
Le preparazioni di fluoxetina, compresse solubili ed in soluzione
per uso orale sono bioequivalenti.
La fluoxetina puo` essere somministrata durante o fuori dei pasti
poiche` il cibo non altera la biodisponibilita` sistemica, anche
se puo` rallentare lievemente l`assorbimento.
La fluoxetina viene metabolizzata nel fegato prevalentemente in
norfluoxetina ed in altri metaboliti inattivi successivamente
escreti dal rene.
La fluoxetina si distribuisce diffusamente nell`organismo ed e`
ampiamente legata alle proteine plasmatiche. L`emivita` di
eliminazione della fluoxetina e` di 4-6 giorni, mentre quella del
suo metabolita attivo e` di 4-16 giorni (Tali valori possono
risultare ulteriormente prolungati in pazienti con deficit del
sistema enzimatico P450IID6). Cio` determina un significativo
accumulo di questi prodotti attivi nell`impiego cronico. Le
concentrazioni plasmatiche all`equilibrio sono raggiunte solo dopo
settimane di trattamento.
La seguente tabella riassume le caratteristiche farmacocinetiche
piu` salienti.
METABOLITA ATTIVO NORFLUOXETINA
LEGAME CON LE SIEROPROTEINE 94,5%
PICCO DEI LIVELLI SIERICI 6-8 ORE
(dopo singola dose)
EMIVITA PLASMATICA
- FLUOXETINA 4-6* giorni
- NORFLUOXETINA 4-16* giorni
CONCENTRAZIONE PLASMATICA DI
EQUILIBRIO 2-4 settimane
VOLUME DI DISTRIBUZIONE 20-45 L/kg
CLEARANCE PLASMATICA
- FLUOXETINA 20 L/ora
- NORFLUOXETINA 9 L/ora
* Tali valori possono risultare ulteriormente prolungati in
pazienti con deficit del sistema enzimatico P450IID6
La presenza di insufficienza epatica puo` ostacolare
l`eliminazione della fluoxetina.
Nei pazienti con insufficienza renale grave puo` verificarsi un
ulteriore accumulo di fluoxetina o dei suoi metaboliti.
5.3)
DATI PRECLINICI DI SICUREZZA:
Nelle prove di tossicita` per somministrazione singola e ripetuta,
sub-acuta e cronica, in diverse specie animali inclusi i primati,
sia la fluoxetina che il suo metabolita attivo norfluoxetina hanno
dimostrato un elevato grado di tollerabilita`.
Le DL50 (mg/kg) per somministrazione acuta sono state:
FLUOXETINA VIA ORALE VIA ENDOVENOSA
Topo 248,3 +/- 13,7 44,8 +/- 1,5
Ratto 468,6 +/- 33,1 34,8 +/- 1,3
Gatto maggiore 50 --
Cane maggiore 100 --
NORFLUOXETINA
Topo 360 42
Ratto -- 37
Le dosi acute che causano fenomeni tossici sono diverse volte piu`
elevate rispetto alle dosi terapeutiche nell`uomo (0,3-1,0
mg/kg/die). Gli eventuali effetti tossici riscontrati nelle prove
di tossicita` cronica (anoressia, perdita di peso, fosfolipidosi
in alcune specie animali) si sono dimostrati reversibili con
l`interruzione del trattamento.
Studi sulla riproduzione: la fluoxetina, alle dosi saggiate, non
influisce sulla fertilita` e sulla capacita` riproduttiva.
Studi di teratogenesi: la fluoxetina non influisce sfavorevolmente
sullo sviluppo prenatale o sul peso dei feti, e non sono stati
notati effetti teratogeni significativi.
Studi di mutagenesi: sia in vitro che in vivo la fluoxetina e la
norfluoxetina sono prive di effetti mutageni.
Studi di cancerogensi: con dosi medie circa dieci volte la dose
giornaliera proposta nell`uomo per un periodo di 2 anni, non sono
stati osservati effetti cancerogeni nel ratto e nel topo.
6)
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE:
--------------------------
6.1)
LISTA DEGLI ECCIPIENTI:
COMPRESSE
Cellulosa microcristallina, saccarina sodica, mannitolo,
sorbitolo, aroma di anice, aroma di menta, silice colloidale,
amido di mais, sodio stearil fumarato, polivinilpirrolidone.
SOLUZIONE
Acido benzoico, saccarosio, glicerina, aroma di menta, acqua
depurata.
CAPSULE
Amido di mais, lattosio, magnesio stearato, sodio laurilsolfato.
COMPONENTI DELLA CAPSULA:
ossido di ferro giallo, gelatina,
titanio biossido.
6.2)
INCOMPATIBILITA`:
Non riferite.
6.3)
VALIDITA`:
IBIXETIN 20 mg compresse solubili: 36 mesi
IBIXETIN 20 mg/5 ml soluzione orale: 24 mesi
IBIXETIN 20 mg capsule rigide: 36 mesi
6.4)
SPECIALI PRECAUZIONI PER LA CONSERVAZIONE:
IBIXETIN 20 mg/5 ml soluzione orale: dopo prima apertura del
contenitore il prodotto deve essere utilizzato entro 15 giorni.
IBIXETIN 20 mg capsule rigide: conservare a temperatura non
superiore a 25 gradi C.
6.5)
NATURA E CAPACITA` DEL CONTENITORE:
IBIXETIN 20 mg compresse solubili. Confezione da 12 compresse da
mg 20
IBIXETIN 20 mg/5 ml soluzione orale. 1 flacone 60 ml di soluzione
da 20 gm/5 ml
IBIXETIN 20 mg capsule rigide. Confezione da 12 capsule da mg 20
6.6)
ISTRUZIONI PER L`USO:
IBIXETIN 20 mg compresse solubili: deglutire senza masticare
oppure sciogliere la compressa in acqua, diluendo a piacere.
IBIXETIN 20 mg/5 ml soluzione orale: 5 ml di soluzione equivalgono
ad una compressa o ad una capsula.
IBIXETIN 20 mg capsule rigide: deglutire senza masticare.
7)
TITOLARE DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
--------------------------------------------------------
ISTITUTO BIOCHIMICO ITALIANO GIOVANNI LORENZINI S.P.A.
Via Tiucidide 56, Torre 6 - Milano
8)
NUMERO DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
------------------------------------------------------
IBIXETIN 20 mg compresse solubili, 12 compresse:
A.I.C. N. 034983027
IBIXETIN 20 mg/5 ml soluzione orale, 1 flacone 60 ml:
A.I.C. N. 034983039
IBIXETIN 20 mg capsule rigide, 12 capsule:
A.I.C. N. 034983041
9) DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE/
RINNOVO DELL`AUTORIZZAZIONE:
IBIXETIN compresse e soluzione orale: Settembre 2001
IBIXETIN capsule rigide: Febbraio 2002
10) DATA DI (PARZIALE)
REVISIONE DEL TESTO:
--------------------------------------
Febbraio 2002
(GIOFIL GENNAIO 2005)


©MedicineLab.net