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IBIAMOX

I.B.I.GIOVANNILORENZINI SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Amoxicillina 1 g (come sale sodico cristallizzato).
ECCIPIENTI:
Fiala solvente: acido aminoacetico, sodio idrossido, acqua per preparazioni inietta-bili.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Chemioterapici: Penicilline.
INDICAZIONI:
Trattamento di infezioni da germi sensibili all`amoxicillina: infezioni delle alte e bas-se vie respiratorie ed infezioni oto-mastoidee; infezioni dell`apparato uro-genitale ed infezioni
venereologiche; infezioni enteriche ed epato-biliari, salmonellosi; altre infezioni, tra cui endocar-diti, sepsi, infezioni chirurgiche, infezioni dermatologiche.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` alle penicilline ed alle cefalosporine o verso altri componentidel prodotto. Infezioni sostenute da microrganismi produttori di penicillinasi. Mononucleosi infettiva (rischio accresciuto di reazioni cutanee). Generalmente controindicato in gravidanza edurante l`allattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Reazioni di ipersensibilita
`:
Cute - Occasionalmente: eruzione cutanea (ortica-rioide o eritematosa, maculopapulosa, morbilliforme); raramente: angioedema, dermatite esfoliativa, necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell), eritema multiforme; casi isolati:sindrome di Stevens-Johnson. Sangue - Frequentemente: eosinofilia; raramente: anemia emolitica, test di Coombs diretto positivo. Generali - Raramente: reazione anafilattica (sintomi ca-ratteristici: ipotensione grave e improvvisa, accelerazione o rallentamento del battito cardiaco, stanchezza o debolezza insolite, ansia, agitazione, vertigine, perdita di coscienza, difficolta` dellarespirazione (da ostruzione laringea o da broncospasmo) o della deglutizione, prurito generalizzato (specialmente alle piante dei piedi o alle palme delle mani), orticaria con o senza angio-edema (aree cutanee gonfie e pruriginose localizzate piu` frequentemente alle estremita`, ai genitali esterni e al viso, soprattutto nella regione degli occhi e delle labbra), arrossamento dellacute (specialmente intorno alle orecchie), cianosi, sudorazione abbondante, nausea, vomito, dolori addominali crampiformi, diarrea (GA1); reazione simil-malattia da siero (orticaria o eru-zioni cutanee accompagnate da artrite, artralgia, mialgia e febbre). Sangue: Oltre a quelli riportati tra le reazioni di ipersensibilita`, raramente: anemia, leucopenia, neutropenia, agranulocitosi,trombocitopenia, porpora trombocitopenica, aggregazione piastrinica anormale, prolungamento del tempo di sanguinamento o del tempo di tromboplastina parziale attivata. Apparato ga-strointestinale: Occasionalmente: diarrea, nausea, vomito, anoressia, dolore epigrastico, gastrite; raramente: glossite, stomatite, colite pseudomembranosa. Rene: Raramente: nefriteinterstiziale acuta. Fegato: Raramente: aumento moderato delle transaminasi sieriche, altri segni di disfunzione epatica (colestatica, epatocellulare, mista colestatica-epatocellulare). Siste-ma nervoso: Raramente: cefalea, vertigine. Generali. Raramente: superinfezioni da organismi resistenti.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Prima di iniziare la terapia con amoxicillina devono essere adottate tuttele precauzioni utili a prevenire reazioni indesiderate tra cui, in particolare, la raccolta accurata
della storia del paziente riguardo all`eventuale comparsa di reazioni di ipersensibilita` a questo oad altri medicinali (in particolare ad altri antibiotici). Si consideri, in proposito, che esistono dimostrazioni cliniche e di laboratorio di una parziale allergenicita` crociata tra i diversi antibioticibeta-lattamici (quali ad esempio penicilline, cefalosporine o carbapenemi). La massima cautela e` raccomandata nei pazienti che riferiscono precedenti episodi di allergia, specialmente nelcaso di reazioni da farmaci. Durante un trattamento prolungato con amoxicillina devono essere eseguiti controlli ematologici, renali ed epatici periodici, specialmente nei pazienti con funzioneepatica o renale compromessa.
AVVERTENZE SPECIALI:
Poiche` una percentuale molto elevata di pazienti affetti da mononucleosi in-fettiva presenta un`eruzione cutanea dopo somministrazione di aminopenicilline, l`amoxicillina non dovrebbe essere usata in questi pazienti. La colite pseudomembranosa deve essere presain considerazione nella diagnosi differenziale delle diarree insorte durante il trattamento antibiotico o poco dopo l`interruzione. Specialmente nei casi di trattamento prolungato o ad alte dosi ipazienti devono essere sorvegliati per individuare l`insorgenza di infezioni da organismi resistenti (ad esempio candidosi orale o vaginale). Poiche` alcuni antibiotici a largo spettro possonoridurre l`efficacia dei contraccettivi orali combinati le pazienti devono essere avvertite della possibilita` di un minor effetto anticoncezionale del medicinale.
USO IN GRAVIDANZA:
Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto vasomministrato nei casi di effettiva necessita`, sotto il diretto controllo del medico.
INTERAZIONI:
La contemporanea assunzione di allopurinolo aumenta la frequenza di rash cuta-nei. La contemporanea assunzione di contraccettivi orali riduce l`assorbimento di questi ultimi. E` noto un effetto terapeutico sinergico tra le penicilline semisintetiche e gli aminoglicosidi. Ilprobenecid somministrato contemporaneamente prolunga i livelli ematici delle penicilline per competizione con le stesse a livello renale. L`acido acetilsalicilico, il fenilbutazone o altri farmaciantiinfiammatori a forti dosi, somministrati in concomitanza con penicilline, ne aumentano i livelli plasmatici e l`emivita.
POSOLOGIA:
ADULTI:
1 flaconcino da 1 g per via intramuscolare o endovenosa ogni 6,8 o 12 ore,a seconda della gravita` del caso. B
AMBINI:
50-100 mg/kg/die (flaconcino da 250 mg) suddivisiin due-tre somministrazioni per via intramuscolare o endovenosa. Le dosi indicate sia per gli
adulti che per i bambini, possono essere aumentate, a giudizio del medico; per i trattamenti d`at-tacco nelle forme piu` gravi la durata del trattamento deve essere stabilita in rapporto all`evoluzione della forma infettiva. Alla somministrazione per via parenterale, soprattutto indicata perla terapia d`attacco, puo` far seguito, durante la terapia di mantenimento, la somministrazione per via orale. La soluzione iniettabile deve essere utilizzata immediatamente dopo la ricostitu-zione.
SOVRADOSAGGIO:
Non sono noti casi di sovradosaggio. Nei trattamenti prolungati con dosi elevate,sono raccomandabili controlli periodici della crasi ematica e delle funzionalita` epatica e renale. Nell`apparato emolinfopoietico, possono riscontrarsi anemia, trombocitopenia, porpora, eosi-nofilia, leucopenia ed agranulocitosi, di norma reversibili con l`interruzione della terapia e ritenute anch`esse espressioni di ipersensibilita`.


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