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GRISOVINAFP

TEOFARMA Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Griseofulvina.
ECCIPIENTI:
Sodio laurisolfato; polivinilpirrolidone; amido di mais, magnesio stearato.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antimicotico sistemico.
INDICAZIONI:
Infezioni della cute, del capillizio e delle unghie sensibili alla griseofulvina nei casiin cui la tarapia antimicotica si sia dimostrata inefficace.
CONTROINDICAZIONI:
Gravidanza; porfiria; insufficienza epatica; ipersensibilita` individuale versoi componenti del prodotto. Lupus eritematoso sistemico: e` stato riferito che la griseofulvina puo` esacerbare tale patologia.
EFFETTI COLLATERALI:
La cefalea e` un frequente effetto collaterale che si manifesta durante le pri-me fasi della terapia e che in genere scompare senza richiedere la sospensione del trattamento.
Altre reazioni secondarie sono quelle di ipersensibilita
`:
eruzioni cutanee, orticaria, raramente dema angioneurotico. Puo` risultare necessario interrompere il trattamento ed adottare misureopportune. Raramente sono anche stati riferiti, dopo o durante trattamento con griseofulvina,
transitoria diminuzione dell`udito, parastesie delle mani e dei piedi, disturbi gastro-intestinali (nausea, vomito, diarrea), astenia, vertigini, insonnia, confusione mentale, disturbi della coor-dinazione e neuropatia periferica. Sono stati segnalati inoltre necrolisi epidermica tossica ed eritema multiforme. Occasionalmente sono stati descritti casi di proteinuria e leucopenia. La constatazione di granulocitopenia indica la necessita` di interrompere il trattamento. Nei bambinie` possibile la comparsa di effetti di tipo estrogeno. La griseofulvina interferisce con il metabolismo delle porfirine e la sua somministrazione per lungo tempo puo` dare origine ad elevata concentrazione di porfirine nelle feci e nelle emazie o puo` scatenare un attacco di porfiriaintermittente. La terapia con griseofulvina puo` aggravare un preesistente lupus eritematoso sistemico.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Le somministrazioni di dosi elevate di griseofulvina per lungo tempo in-sieme al cibo ha dato luogo allo sviluppo di epatomi nel topo e di tumori tiroidei nel ratto, ma
non nel criceto. Il significato clinico di tutto cio` non e` noto, tuttavia, come conseguenza, le com-presse di griseofulvina non vanno usate per la profilassi, ma solo in terapia alle dosi minime efficaci. Durante i trattamenti prolungati occorre effettuare controlli periodici della funzione epa-tica, renale ed emopoietica. Puo` aversi sensibilita` crociata con la penicillina, Poiche` puo` determinarsi una reazione di fotosensibilizzazione occorre evitare, durante il trattamento,l`esposizione protratta alla luce naturale o artificiale. E` stato riportato che la griseofulvina interferisce con l`efficacia dei contraccettivi orali. Percio`, durante il trattamento e per un mese daltermine della terapia con griseofulvina, devono essere adottati metodi contraccettivi addizionali.
AVVERTENZE:
Nei rari casi nei quali i pazienti che assumono griseofulvina presentino sonnolenzaessi non dovrebbero condurre veicoli od operare con macchine: La sonnolenza e` accresciuta dall`assunzione di alcool.
INTERAZIONI:
La griseofulvina puo` determinare induzioni enzimatiche ed interferire con la som-ministrazione di altri farmaci: in particolare puo` essere ridotta l`attivita` degli anticoagulanti cumarinici e dei contraccettivi orali. L`attivita` di griseofulvina e` ridotta dalla contemporaneasomministrazione di fenibutazone e di farmaci sedativi ed ipnotici che determinano induzione enzimatica. L`assorbimento di griseofulvina e` ridotto dalla contemporanea somministrazione difenobarbitale.
POSOLOGIA:
La dose efficace di Grisovina fp negli adulti e` generalmente di 500 mg al giorno (4compresse) da somministrare dopo i pasti; nei bambini meta` dose. A giudizio del medico la dose giornaliera puo` essere stabilita da caso a caso eventualmente aumentandola nella faseiniziale della terapia. La durata del trattamento dipende dallo spessore della cheratina nell`area affetta. Per le micosi del cuoio capelluto e della cute sono necessarie almeno 4 settimane,mentre per le onicomicosi possono essere richiesti anche 6 o piu` mesi di trattamento. Questo va proseguito per almeno due settimane dalla scomparsa di qualsiasi segno clinico dell`infezio-ne.
SOVRADOSAGGIO:
Non sono stati segnalati casi di iperdosaggio.


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