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GLITISOL

ZAMBONITALIA Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Tiamfenicolo glicinato cloridrato 631 mg, pari a tiamfenicolo 500 mg.
ECCIPIENTI:
Fiala solvente: soluzione fisiologica.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibiotico.
INDICAZIONI:
Tifo, parafiti, brucellosi, pertosse, infezioni dell`apparato respiratorio (bronchiti,bronchiectasie, ascessi polmonari, ecc.) otoiatriche (rinosinusiti, faringiti, laringiti), genitourinarie e, in genere, infezioni dal germi tiamfenicolo-sensibili.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` nota verso il farmaco. Anuria.
EFFETTI INDESIDERATI:
Il tiamfenicolo puo` provocare depressione midollare con modica anemia,trombocitopenia e leucopenia. Si tratta di manifestazioni in rapporto alla dose e reversibili con
la sospensione del trattamento. Con l`uso del tiamfenicolo sono stati inoltre descritti turbe ga-stroenteriche con nausea, vomito, diarrea, manifestazioni d`ipersensibilita` con febbre, eruzioni cutanee, fenomeni anafilattici e in corso di trattamento della febbre tifoide, anche reazioni di tipoHerxheimer. Nei neonati e nei prematuri puo` verificarsi una sindrome che iniziata con distensione addominale e cianosi pallida puo` evolvere anche con gravi disfunzioni cardiocircolatorie edexitus. Rarissimi i casi di neurite ottica o periferica in genere conseguenti a dosi elevate somministrare per lunghi periodi di tempo.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Il tiamfenicolo per via orale o iniettabile, specie nei trattamenti prolun-gati e ripetuti o nei soggetti con insufficienza renale, puo` provocare alterazioni ematologiche
(soprattutto rallentamento eritropoietico) che si sono dimostrate sempre reversibili con la so-spensione del trattamento. E` pertanto consigliabile usare l`antibiotico nelle infezioni da germi sicuramente sensibili, evitandone l`impiego nella chemioprofilassi o nella terapia di infezioni ba-nali. E` inoltre consigliabile, di regola, non superare i 10 giorni di terapia, ove cio` sia necessario, controllare periodicamente la crasi ematica, interrompendo la terapia se i leucociti diminuisco-no al di sotto di 4.000 per mmc e i granulociti del 40%. Siccome il tiamfenicolo e` eliminato dal rene in forma non coniugata, esso raggiunge elevate concentrazioni attive urinarie anche se lafunzione renale e` ridotta. Tuttavia, in presenza di insufficienza renale si ha un prolungamento della permanenza di antibiotico attivo nel sangue pertanto le somministrazioni devono esserepiu` distanziate: nell`adulto con insufficienza renale di media gravita` (clearance della creatinina tra 50_20 cc/min) e nel rene senile si consiglia g 0,5 due volte al giorno; in caso di insufficienzapiu` grave (clearance della creatinina tra 20-5 cc/min) si consiglia g 0,5 al giorno in dose unica. Se l`azotemia e` stabilmente oltre i 100 mg% si consiglia g 0,5 ogni due giorni. Il fatto che iltiamfenicolo non viene glucurono-coniugato ne permette l`impiego anche in caso di insufficienza o immaturita` funzionale epatica. Tuttavia nei prematuri e nei neonati fino a 2 settimane datal`incompleta funzione renale, e` consigliabile cautela nel dosaggio (in media 25 mg per kg). Come tutti gli antibiotici e chemioterapici, nelle donne in stato di gravidanza e nella primissimainfanzia il prodotto va somministrato solo nei casi di effettiva necessita` o sotto il diretto controllo del medico. Nella gravidanza e durante il parto tenere in considerazione che l`antibioticosupera la barriera placentare. Il trattamento con tiamfenicolo come con altri antibiotici puo` dar luogo a superinfezioni da agenti batterici insensibili ad esso e da miceti.
POSOLOGIA:
Le dosi medie consigliate sono:
USO SISTEMICO:
Adulti: 1-1,5 g al giorno (2-3 flacon-cini); Bambini: 25-50 mg/kg al giorno. La dose in 3-4 somministrazioni (ogni 6-8 ore) allo scopo di mantenere in circolo sufficineti concentrazioni antibatteriche del chemioterapico. Per leinfezioni intramuscolari si usa la soluzione al 10%, per le iniezioni endovenose e` consigliabile l`impiego della soluzione al 5%.
USO TOPICO:
PER AEROSOL Adulti: 2 ml al 10% 1-2 volte al giorno;Bambini: 1-2 ml al 5% o al 10% 1-2 volte al giorno a giudizio del medico. P
ER INSTILLAZIONI:
Perbronco instillazioni o per introduzioni endo-cavitarie si usa in genere 1/2 -1 flaconcino diluito al
5% o al 10%.
MODALITA` DI SOMMINISTRAZIONE:
Il Glitisol deve essere sciolto al momento dell`uso introducendo nelflaconcino contenente il prodotto liofilizzato 5 o 10 ml (1 o 2 fiale) del solvente. Si ottengono
cosi` soluzioni ripsettivamente al 10 o al 5% (contenenti cioe` 100 o 50 mg di tiamfenicolo perogni ml).


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