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GLIFORMIN

GUIDOTTI SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Glibenclamide 2 mg; fenformina cloridrato 30 mg.
ECCIPIENTI:
Cellulosa microcristallina, amido, gelatina, talco, magnesio stearato.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Preparato antidiabetico in cui sono associate, a dosaggi op-portuni, due sostanze in grado di abbassare la glicemia, una sulfanilurea (glibenclamide) che
stimola la liberazione di insulina dal pancreas ed una biguanide (fenformina) in grado di miglio-rare l`azione dell`insulina.
INDICAZIONI:
Diabete mellito non insulino-dipendente, anche nelle forme resistenti ad altri ipo-glicemizzanti orali.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` individuale verso la glibenclamide o verso la fenformina. Dia-bete chetoacidosico; diabetici con precedenti episodi di acidosi lattica; grave compromissione della funzionalita` epatica e renale (creatinina sierica superiore a 12mg/L); affezioni cardiocirco-latorie gravi (scompenso cardiaco, shock cardiogeno o tossinfettivo, turbe della circolazione arteriosa periferica); affezioni respiratorie gravi, insufficienza surrenale, alcolismo cronico; die-te fortemente ipocaloriche e stati di digiuno; gravi malattie distrofiche; emorragie acute gravi; gangrena; gravidanza. La somministrazione di Gliformin e` controindicata in corso di trattamentocon diuretici tiazidici od altri farmaci anti-ipertensivi suscettibili di provocare compromissioni della funzionalita` renale. Il trattamento deve essere sospeso 48 ore prima dell`esecuzione di unaurografia od una angiografia endovenosa, riprendendolo 48 ore dopo l`esame.
EFFETTI INDESIDERATI:
Possono manifestarsi sintomi di ipoglicemia, piu` frequenti nei soggetti anziani,debilitati, traumatizzati o con compromissione della funzionalita` renale e/o epatica. Una dieta irregolare, l`assunzione di bevande alcoliche o sforzi fisici inconsueti possono favorire la com-parsa delle manifestazioni ipoglicemiche. In pazienti predisposti per l`esistenza di insufficienza renale o malattie cardiocircolatorie gravi si possono, seppur raramente, manifestare i sintomidell`acidosi lattica che richiedono un adeguato trattamento da parte del medico. Sono possibili disturbi gastrointestinali (nausea, inappetenza, dolori allo stomaco, vomito o diarrea) e cefaleache possono richiedere l`interruzione del trattamento. Raramente possono comparire manifestazioni cutanee allergiche solitamente transitorie e che in genere scompaiono con il prosegui-mento della terapia. Molto rare ed in genere reversibili sono le alterazioni del numero delle cellule del sangue.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
L`assunzione di bevande alcoliche puo` causare disturbi (sensazione dimalessere generalizzato, difficolta` respiratoria, palpitazioni, cefalea, nausea, vomito) nei pazienti in trattamento con Gliformin. In concomitanza di traumi, interventi chirurgici, malattie feb-brili e infettive, puo` rendersi necessaria una sospensione del trattamento e la temporanea somministrazione di insulina per ottenere un adeguato controllo del diabete. Tests di funziona-lita` renale, quali la determinazione della creatinina nel siero, devono essere effettuati prima dell`inizio del trattamento e poi ogni due mesi nel primo semestre di cura. Successivamenteogni semestre. Il paziente deve essere istruito dal medico a riconoscere i primi segni dell`ipoglicemia (cefalea, sudorazione, irritabilita`, tremore) e dell`acidosi lattica (inappetenza, nausea,vomito, febbre, aumento dell`ampiezza e della frequenza del respiro, malessere, dolori addominali, diarrea, talvolta confusione o perdiata di coscienza) onde poter avvertire tempestivamenteil medico.
EFFETTI SULLA GUIDA E USO DI MACCHINARI:
Non sono noti al riguardo effetti del Gliformin.
INTERAZIONI:
L`azione ipoglicemizzante della glibenclamide puo` essere potenziata dal dicuma-rolo e derivati, dagli inibitori delle monoaminossidasi, dai sulfamidici, da alcuni antinfiammatori
(salicilati e derivati del fenilbutazone), dal cloramfenicolo, dalla ciclofosfamide, dal probenecid,dal feniramidolo, dal miconazolo, dal sulfinpirazone, dalla parexelina e dall`ingestione di alcool in quantita` elevata. L`adrenalina, i cortisonici, la pillola anticoncezionale, i barbiturici e i diureticitiazidici possono invece ridurne l`azione ipoglicemizzante. La contemporanea somministrazione di beta-bloccanti deve essere attuata con cautela. La fenformina puo` potenziare l`azione deglianticoagulanti.
POSOLOGIA:
Il dosaggio giornaliero deve essere stabilito dal medico per ogni singolo pazientesulla base degli esami metabolici effettuati. In linea di massima la posologia iniziale e` di 2 compresse al giorno ai pasti principali. Successivamente la posologia giornaliera va gradualmentediminuita fino a raggiungere la dose minima sufficiente a mantenere il controllo della glicemia. Dato che non deve essere mai superata la dose giornaliera di 100 mg di fenformina, si consigliadi non assumere piu` di 3 compresse al giorno. Il paziente deve attenersi rigorosamente alle prescrizioni mediche circa la posologia e le modalita` d`assunzione, nonche` per quanto concerne ilconcomitante regime dietetico e l`attivita` fisica.
SOVRADOSAGGIO:
Una assunzione eccessiva puo` determinare la comparsa dei sintomi di ipoglice-mia che possono richiedere la somministrazione di zucchero. Si possono inoltre manifestare disturbi gastrointestinali e sintomi di acidosi lattica che richiedono l`intervento del medico.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Conservare il medicinale in luogo asciutto.


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