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GLAZIDIM

GLAXOWELLCOME SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Glazidim 250 -
500:
ceftazidima pentaidrato 291 - 582 mg pari a 250 - 500mg di ceftazidima. Glazidim 1 - Glazidim Vena
1:
ceftazidima pentaidrato 1,164 g pari a 1 g di
ceftazidima. Glazidim Vena
2:
ceftazidima pentaidrato 2,328 g pari a 2 g di ceftazidima.
ECCIPIENTI:
Sodio carbonato anidro. Fiale solvente: acqua per preparazioni iniettabili 1 - 1,5 - 3- 10 ml rispettivamente per Glazidim 250 - 500 - 1 e Vena 1.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibatterici beta-lattamici, cefalosporine.
INDICAZIONI:
Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta ori-gine da gram-negativi "difficili" o da flora mista con presenza di gram-negativi resistenti ai piu`
comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazientidefedati e/o immunodepressi. Profilassi chirurgica: la somministrazione di Glazidim risulta in grado di ridurre l`incidenza di infezioni post-chirurgiche in pazienti sottoposti ad interventi con-taminati o potenzialmente tali. Il Glazidim e` il primo antibiotico beta-lattamico che si caratterizza per uno spettro antibatterico molto ampio, un`elevata resistenza alle beta-lattamasi ed una no-tevole attivita` in vitro ed in vivo anche sullo Pseudomonas, di norma resistente agli antibiotici beta-lattamici. Cio` e` dovuto alla presenza contemporanea, nella catena laterale, del gruppo ami-notiazolico, del gruppo propossiminico e del gruppo carbossilico.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` agli antibiotici della classe delle cefalosporine.
EFFETTI INDESIDERATI:
La Ceftazidima e` generalmente ben tollerata e le reazioni avverse piuttosto in-frequenti; esse includono: reazioni locali: flebite o tromboflebite conseguenti a somministrazione endovenosa; dolore e/o infiammazione dopo somministrazione intramuscolare; reazioni diipersensibilita
`:
rash urticarioidi o maculopapulari, febbre, prurito e, molto raramente, angioedema e reazioni anafilattiche (inclusi broncospasmo e/o ipotensione). Come con altre cefalospo-rine vi sono state rare segnalazioni di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica; reazioni gastrointestinali: diarrea, nausea, vomito, dolore addo-minale e, molto raramente, candidiasi del cavo orale o colite; come per altre cefalosporine la colite puo` essere associata alla presenza del Clostridium difficile e presentarsi sotto forma dicolite pseudomembranosa; reazioni genito-urinarie: candidiasi, vaginite; reazioni neurologiche: cefalea, vertigini, parestesie e sensazioni di sapore sgradevole. Vi sono state segnalazionidi sequele neurologiche come tremori, mioclonie, convulsioni ed encefalopatia verificatesi in pazienti con insufficienza renale nei quali il dosaggio della Ceftazidima non era stato opportu-namente ridotto; modificazioni dei parametri di laboratorio: sono state riferite in corso di terapia con Ceftazidima variazioni transitorie di alcuni parametri clinici e di laboratorio: eosinofilia, po-sitivita` al test di Coombs e molto raramente anemia emolitica, trombocitosi, incrementi in uno o piu` parametri di funzionalita` epatica quali SGOT, SGPT, LDH, GGT e fosfatasi alcalina. Comeper altre cefalosporine sono stati segnalati occasionalmente incrementi transitori di azotemia, ammoniemia e/o creatinina sierica. Molto raramente sono state osservate leucopenia, neutro-penia, agranulocitosi, trombocitopenia e linfocitosi. C
OMPATIBILTA`:
La Ceftazidima a concentra-zioni comprese tra 1 mg/ml e 40 mg/ml e` compatibile con: Sodio cloruro 0,9 %; Sodio lattato
M/6; Soluzione di Hartmann; Destrosio 5%; Destrosio 5% e Sodio cloruro 0,225%; Destrosio5% e Sodio cloruro 0,45%; Destrosio 5% e Sodio cloruro 0,9%; Destrosio 4% e Sodio cloruro 0,18%; Destrosio 10%; Destrano 40 10% in Sodio cloruro 0,9%; Destrano 40 10% in Destrosio5%; Destrano 70 6% in Sodio cloruro 0,9%; Destrano 70 6% in Destrosio 5%. La Ceftazidima a concentrazioni comprese tra 0,05 mg/ml e 0,25 mg/ml e` compatibile con la soluzione lattatoper dialisi intraperitoneale. La Ceftazidima puo` essere ricostituita per uso intramuscolare con Lidocaina cloridrato allo 0,5% o 1%. La Ceftazidima alla concentrazione di 4 mg/ml puo` essereaddizionata a: Idrocortisone (Idrocortisone sodio fosfato) 1 mg/ml in sodio cloruro 0,9% o destrosio 5%; Cefuroxima (Cefuroxima sodica) 3 mg/ml in Sodio cloruro 0,9%; Cloxacillina (Clo-xacillina sodica) 4 mg/ml in Sodio cloruro 0,9%; Eparina 10 UI/ml o 50 UI/ml in Sodio cloruro 0,9%; Potassio cloruro 10 mEq/l o 40 mEq/l in Sodio cloruro 0,9%. Nelle soluzioni cosi` ottenuteentrambi i componenti mantengono la propria attivita`. 500 mg di Ceftazidima, ricostituiti con 1,5 ml di Acqua per preparazioni iniettabili, possono essere addizionati a soluzioni di Metroni-dazolo (500 mg/100 ml) ed entrambi mantengono la loro attivita`.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Prima di iniziare il trattamento accertarsi se il paziente abbia manifesta-to precedenti reazioni di ipersensibilita` alla Ceftazidima, alle cefalosporine, alle penicilline o ad altri farmaci. Il Glazidim, analogamente a tutti gli altri antibiotici beta-lattamici, va somministratocon cautela in pazienti in cui si sono manifestate reazioni allergiche alla Penicillina. In caso di reazione allergica si deve interrompere la terapia ed eventualmente istituire un trattamento ido-neo (Adrenalina, antistaminici, corticosteroidi) ed altre opportune misure di emergenza. Casi di colite pseudomembranosa sono stati descritti in concomitanza all`uso di tutti gli antibiotici a lar-go spettro (inclusi macrolidi, penicilline semisintetiche e cefalosporine); e` importante prendere in considerazione tale diagnosi in pazienti che presentano diarrea durante la terapia. Tali formedi colite possono variare da lievi a molto gravi. Il trattamento con antibiotici ad ampio spettro altera la normale flora del colon e puo` facilitare la crescita dei clostridi. Gli studi effettuati hannoevidenziato che una tossina prodotta dal Clostridium difficile e` la principale causa della colite associata all`uso di antibiotici. Forme lievi di colite pseudomembranosa rispondono in generefavorevolmente alla semplice interruzione del farmaco. In forme moderate o gravi il trattamento deve includere la sigmoidoscopia, opportune ricerche batteriologiche e la somministrazione diliquidi, elettroliti e proteine. Nei casi in cui la colite non migliori dopo la sospensione del farmaco e nei casi gravi la somministrazione di Vancomicina per via orale costituisce il trattamento discelta della colite pseudomembranosa da Clostridium difficile indotta da antibiotici. Devono essere escluse altre cause di colite. Il Glazidim e` escreto per via renale. Pertanto, come per tuttigli antibiotici eliminati per tale via, in pazienti con moderata o grave insufficienza renale, si raccomanda di ridurre la dose per evitare le conseguenze cliniche di concentrazioni ematiche ec-cessive, quali ad esempio convulsioni o sequele neurologiche. Come per altri antibiotici a largo spettro l`uso prolungato della Ceftazidima puo` favorire l`emergere opportunistico di microrgani-smi o ceppi non sensibili (ad esempio Candida ed Enterococchi) che richiede l`adozione di misure adeguate o l`eventuale interruzione del trattamento. E` pertanto essenziale un assiduocontrollo delle condizioni del paziente. Come per altre cefalosporine e penicilline a spettro allargato alcuni ceppi di Enterobacter spp, inizialmente sensibili, possono manifestare resistenzadurante la terapia con Ceftazidima. Pertanto nel corso del trattamento di infezioni da Enterobacter spp, se ritenuto clinicamente appropriato, deve essere valutata la possibilita` di eseguiresuccessivi test di sensibilita`.
USO IN GRAVIDANZA:
Non si sono evidenziati effetti embriotossici o teratogenici con la Ceftazidima,comunque, nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita`, sotto il diretto controllo del medico. La Ceftazidima e`escreta in piccole quantita` nel latte materno e deve essere impiegata con cautela nelle madri che allattano.
INTERAZIONI:
L`uso contemporaneo o ravvicinato di farmaci nefrotossici (Kanamicina, Strepto-micina, Colistina, Viomicina, Polimixina, Neomicina, Gentamicina, ecc.) o potenti diuretici (ad
es. Furosemide) e` sconsigliabile e, comunque, richiede assiduo controllo della funzionalita` renale. L`esperienza clinica con la Ceftazidima ha dimostrato che questi fenomeni si presentanomolto raramente ai dosaggi consigliati. La somministrazione delle cefalosporine puo` interferire con i risultati di alcune prove di laboratorio, causando pseudopositivita` della glicosuria con imetodi di Benedict, Fehling e "Clinitest", basati sulla riduzione del rame, ma non con i metodi enzimatici. In circa il 5% dei pazienti sono state segnalate, in corso di trattamento con cefalo-sporine, positivita` talora false dei test di Coombs. Cio` puo` interferire con i test di compatibilita` del sangue. La Ceftazidima non interferisce con la determinazione della creatinina nel saggiocon Picrato alcalino. Nel somministrare in concomitanza Ceftazidima e Cloramfenicolo bisogna considerare la possibilita` che si manifesti antagonismo tra i due antibiotici.
POSOLOGIA:
Va somministrato per via parenterale (endovenosa o intramuscolare profonda). Ildosaggio varia in rapporto alla gravita` del singolo caso, sensibilita`, sito e tipo di infezione, eta`
, funzionalita` renale e secondo il giudizio del medico. V IA INTRAMUSCOLARE. Adulti: 1-3 g/die in2-3 somministrazioni. Nella terapia della riacutizzazione batterica della bronchite cronica, 1-3 g/die in 1-3 somministrazioni. Bambini: 30-100 mg/kg/die in 2-3 somministrazioni. Il dosaggioabituale e` di 50 mg/kg/die in 2 somministrazioni. Quando si richiedano dosaggi piu` elevati, si puo` ricorrere alla via endovenosa. VIA ENDOVENOSA. Adulti: 1-6 g/die. Bambini: 30-100 mg/kg/die. Nei casi di particolare gravita` (soggetti immunodepressi, con fibrosi cistica o con meningite) tale posologia puo` essere ulteriormente aumentata fino a 150 mg/kg/die (6 g/die) in 3somministrazioni. Nei pazienti anziani gravi, in considerazione della ridotta clearance della Ceftazidima, il dosaggio massimo giornaliero non dovrebbe di norma superare i 3 g, soprattutto inquelli di eta` superiore agli 80 anni. Nei pazienti con alterazioni della funzionalita` renale si dovrebbe somministrare una dose iniziale di 1 g ed adottare per il mantenimento il seguente sche-ma posologico:
Nelle infezioni gravi si potra` aumentare del 50% la dose unitaria (riportata in tabella) oppure au-mentare la frequenza di somministrazione: in questi casi andranno controllati i livelli sierici di Ceftazidima i cui valori minimi non dovrebbero superare 40 mg/l. Nei bambini la clearance dellacreatinina andra` adattata tenendo conto della superficie corporea o del peso corporeo privato dei grassi. Profilassi chirurgica. Per la prevenzione delle infezioni post-operatorie verranno somministrati, in relazione a tipo, durata e rischio di contaminazione dell`intervento, 1 g i.m. o1 - 2 g e.v. in dose singola (profilassi "ultra short term") o in dosi ripetute (profilassi "short
term"). Emodialisi. L`emivita sierica durante l`emodialisi varia da 3 a 5 ore. Ai pazienti in dialisi e` opportuno ripetere alla fine di ogni trattamento le dosi indicate in tabella. Dialisi peritoneale.La Ceftazidima puo` essere impiegata sia nella dialisi peritoneale che nella dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD). La Ceftazidima puo` essere aggiunta alle soluzioni per dialisi peritoneale (di solito 125-250 mg ogni due litri di liquido per dialisi). Nei pazienti con insufficienzarenale in terapia intensiva sottoposti ad emodialisi o ad emofiltrazione ad alto flusso somministrare 1 g al giorno in dose singola o in dosi suddivise. Nel caso di emofiltrazione a basso flussoseguire il dosaggio raccomandato in caso di funzionalita` renale ridotta. Preparazione della soluzione. Il Glazidim e` confezionato in flaconi contenenti una miscela sterile di Ceftazidima pentaidrato e Carbonato di sodio anidro. Il contenuto del flacone puo` essere ricostituitoaggiungendovi il contenuto della fiala annessa (Acqua p.p.i.) in modo da ottenere una soluzione
per somministrazione intramuscolare o endovenosa.
SOVRADOSAGGIO:
Il sovradosaggio puo` portare a sequele neurologiche tra le quali encefalopatia,convulsioni e coma. I livelli sierici di Ceftazidima sono ridotti dalla dialisi.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Prima della ricostituzione conservare i flaconi al riparodalla luce. La colorazione delle soluzioni puo` variare da giallo pallido a color ambra in funzione della concentrazione, del tipo di diluente e delle condizioni di conservazione. Il prodotto in so-luzione, dopo ricostituzione con acqua p.p.i. o con i liquidi infusionali compatibili (ad esempio soluzione fisiologica, glucosata o di Sodio lattato) deve essere usato di norma entro 18 ore seconservato a temperatura ordinaria ed entro 7 giorni se conservato a 4-oC. Precauzioni farmaceutiche: i flaconi di Glazidim possono sviluppare al loro interno, dopo la ricostituzione, unapressione positiva, dovuta alla liberazione di Anidride carbonica.
INCOMPATIBILITA`:
La Ceftazidima puo` essere diluita negli usuali liquidi infusionali, fatta eccezioneper le soluzioni di Sodio bicarbonato nelle quali e` meno stabile. Inoltre la Ceftazidima non deve essere miscelata nello stesso set infusionale o nella siringa con gli aminoglicosidi. Sono statesegnalate formazioni di precipitati addizionando Vancomicina alle soluzioni di Ceftazidima. Qualora si presentasse la necessita` di somministrare sequenzialmente questi due antibiotici e` con-sigliabile far defluire un`adeguata quantita` di liquido infusionale, al fine di ottenere un adeguato lavaggio del set infusionale, tra le due somministrazioni.
MINSAN Confezioni Euro CL N025212010 IM 1FL 250MG+F 1ML 4,44 B1 55025212022 IM 1FL 500MG+F 1,5ML 6,03 B1 55025212034 "1" IM 1FL 1G+F 3ML 14,18 B1 55025212046 "1" 1FL 1G+F 10ML 21,74 H 025212059 "VENA 2" 1FL 2G 46,
22 H RICETTA:
Ric. Rip.
SOS:
CEFTAZIDIMA PENTAIDRATO ATC:
J01DA11
Clearance Creatininaml/min. Creatinina Sierica appros.
umol/l (mg/dl)
Dose unitaria racco-mandata g


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