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GINAIKOS


GINAIKOS

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1)
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE:
----------------------------
GINAIKOS
2)
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA:
---------------------------------------
Una bustina da 2,5 g di gel contiene:
Principio attivo: Estradiolo mg 1,5 (pari anidro)
Per gli eccipienti vedere 6.1.
3)
FORMA FARMACEUTICA:
------------------
Gel.
4)
INFORMAZIONI CLINICHE:
---------------------
4.1)
INDICAZIONI TERAPEUTICHE:
Sintomi da carenza estrogenica conseguenti a menopausa fisiologica
o indotta chirurgicamente.
4.2)
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE:
Normalmente si applicano 2,5 g di gel una volta al giorno (una
bustina). Nei casi gravi la posologia puo` essere aumentata fino a
5 g di gel (due bustine) sempre una volta al giorno.
Il dosaggio puo` essere adattato individualmente durante il
trattamento in rapporto all`efficacia o ai sintomi da
sovradosaggio (comparsa di tensione mammaria e/o sanguinamenti
vaginali).
L`applicazione del farmaco puo` essere ciclica (3 settimane di
applicazione seguite da 1 settimana di sospensione) oppure
continua, a seconda del giudizio del medico. Nelle donne con utero
intatto, e` necessario associare all`applicazione del gel
l`assunzione di un progestinico negli ultimi 12-14 giorni del
mese.
Al mattino, dopo la toilette quotidiana, la paziente puo`
applicare il gel sulle seguenti aree corporee: braccia e spalle,
parte interna delle cosce, addome e collo, avendo cura di evitare
le ghiandole mammarie e la mucosa vaginale. Al fine di ottenere un
passaggio ottimale di principio attivo attraverso l`epidermide, si
consiglia di applicare il gel con leggero massaggio.
Eventuali ritardi nell`applicazione non possono superare le 12
ore. La mancata applicazione di piu` dosi puo` essere seguita da
sanguinamento vaginale.
4.3)
CONTROINDICAZIONI:
In generale, quelle della terapia con estrogeni: cancro mammario
sospetto o accertato o altre neoplasie estrogenodipendenti,
endometriosi, emorragie vaginali di origine da diagnosticare,
gravi malattie renali e cardiache, grave insufficienza epatica,
tromboflebiti o processi tromboembolici in atto o nell`anamnesi,
gravidanza e allattamento.
Ipersensibilita` al principio attivo o ad uno qualsiasi degli
eccipienti.
4.4)
SPECIALI AVVERTENZE E PRECAUZIONI PER L`USO:
Prima di iniziare o riprendere la terapia ormonale sostitutiva
(HRT), oltre ad eseguire una visita generale e ginecologica,
dovrebbe essere valutata l`anamnesi personale e familiare della
paziente, alla luce delle controindicazioni e delle avvertenze
speciali e precauzioni per l`uso.
Durante il trattamento sono raccomandati controlli specialistici
periodici la cui natura e frequenza va adattata alla paziente e
vanno condotte ripetute visite del seno e/o mammografia in linea
con i programmi di controllo consigliati per le donne sane,
modificati secondo le necessita` cliniche individuali.
Attualmente i dati clinici disponibili (derivanti dalla
valutazione dei dati emersi da cinquantuno studi epidemiologici)
suggeriscono che nelle donne in postmenopausa che si sottopongagno
o si siano sottoposte a terapia ormonale sostitutiva, vi sia un
aumento, da lieve a moderato, della probabilita` di diagnosi di
cancro mammario. Cio` puo` essere dovuto sia ad una diagnosi
precoce nelle pazienti trattate, che ad un reale effetto della
HRT, che alla combinazione di ambedue. La probabilita` di porre
diagnosi di cancro mammario aumenta con la durata del trattamento
e sembra ritornare al valore iniziale dopo cinque anni dalla
sospensione della HRT. Il cancro mammario diagnosticato in
pazienti che usino o abbiano usato recentemente HRT sembrerebbe di
natura meno invasiva di quello trovato in donne non trattate.
Nelle donne di eta` compresa tra i cinquanta e i settanta anni,
che non usano HRT, viene diagnostica il cancro mammario a circa
quarantacinque soggetti ogni mille, con un aumento legato
all`eta`. E` stato stimato che nelle donne che fanno uso di HRT,
per almeno cinque anni, il numero di casi supplementari di
diagnosi di cancro mammario sara` tra due e dodici per ogni mille
soggetti, cio` in relazione all`eta` in cui le pazienti iniziano
il trattamento e alla durata dello stesso.
E` importante che il medico discuta l`aumento di probabilita` di
diagnosi di cancro mammario con la paziente candidata a terapia a
lungo termine, valutandolo in relazione ai benefici della
HRT:
Dovrebbero essere strettamente controllate le pazienti con storia
familiare di neoplasie e quelle che soffrano o abbiano sofferto
delle patologie che seguono:
colestasi ricorrente o prurito insistente durante la gravidanza;
alterazioni della funzionalita` epatica;
insufficienza renale o cardiaca;
noduli al seno o mastopatia fibrocistica;
epilessia;
asma;
otospongiosi;
diabete mellito;
sclerosi multipla;
Lupus eritematoso sistemico.
Poiche` nelle donne in menopausa con utero intatto, una terapia
prolungata con estrogeni puo` aumentare il rischio di iperplasia
endometriale e carcinoma, e` necessario adottare una terapia
sequenziale con un progestinico allo scopo di proteggere
l`endometro.
Un attento monitoraggio e` richiesto in pazienti con spiccata
ipertensione arteriosa, porfiria, anemia a cellule falciformi,
tetania.
E` consigliabile l`interruzione del trattamento in caso di:
- frequente emicrania, rara prima dell`inizio del trattamento;
- disturbi visivi di ogni genere;
- traumi (compreso il periodo di convalescenza);
- ittero colestatico.
E` consigliabile interrompere il trattamento prima di un
intervento chirurgico.
Non applicare il prodotto sulle ghiandole mammarie e sulle mucose.
4.5)
INTERAZIONI:
Farmaci che hanno effetto di induzione degli enzimi microsomiali
epatici, quali barbiturici, idantoine, carbamazepina, meprobamato,
fenilbutazone e rifampicina, possono alterare l`effetto degli
estrogeni. L`esistenza di tali interferenze per via percutanea non
e` stata dimostrata.
4.6)
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Gli estrogeni non devono essere somministrati durante la
gravidanza e l`allattamento.
4.7) EFFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE VEICOLI E SULL`USO DI
MACCHINE:
Sulla base delle conoscenze farmacodinamiche non sono previsti
effetti sulla capacita` di guidare e sull`uso di macchine.
4.8)
EFFETTI INDESIDERATI:
Il gel e` ben tollerato dalla maggior parte delle pazienti.
Durante il trattamento possono manifestarsi tensione mammaria e
sanguinamenti vaginali. Occasionalmente si osserva cefalea,
emicrania, nausea, crampi o gonfiori addominali.
In ogni caso la paziente e` invitata a comunicare al suo medico
qualsiasi effetto indesiderato anche non descritto.
4.9)
SOVRADOSAGGIO:
Sintomi da sovradosaggio sono rappresentati da tensione mammaria
e/o insorgenza di sanguinamenti vaginali, ritenzione di liquidi e
gonfiore addominale.
In questi casi dovrebbe essere presa in considerazione una
riduzione del dosaggio.
5)
PROPRIETA` FARMACOLOGICHE:
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5.1)
PROPRIETA` FARMACODINAMICHE:
Sono stati estesamente studiati gli effetti protettivi del 17-
beta-estradiolo sul sistema cardiocircolatorio, sul profilo
lipidico e sul metabolismo osseo, in modelli animali adeguati.
In babbuine adulte ovariectomizzate ed alimentate con diete ad
elevato contenuto di colesterolo ed acidi grassi o comunque
inducenti aterosclerosi, e` stato osservato, dopo 1-3 anni di
trattamento, un notevole effetto antiaterogeno nonche` una
modificazione positiva dell`andamento metabolico dei lipidi. Anche
l`analisi dei markers del metabolismo osseo ha dimostrato, sempre
in modelli animali ovariectomizzati, un ripristino del bilancio
tra i processi di riassorbimento e di formazione ossea, con
conseguente prevenzione della perdita di massa ossea, che si
osserva invece negli animali non trattati.
I dati relativi alla efficacia del 17-Beta-estradiolo nel
trattamento della sindrome climaterica sono reperibili negli studi
di farmacologia clinica essendo tale patologia peculiare della
specie umana.
L`azione farmacologica degli estrogeni si esplica a livello
intracellulare. Gli estrogeni, come tutti gli ormoni steroidei,
penetrano all`interno delle cellule attraverso un meccanismo di
diffusione passiva; nel citoplasma si legano a recettori specifici
dando luogo a complessi che stimolano la sintesi di DNA e la
sintesi proteica. Tali recettori si situano in diversi organi ed
apparati: apparato uro-genitale, ghinadola mammaria, fegato,
sistema ipotalamo-ipofisario, osteoblasti. A livello recettoriale
l`estrogeno piu` attivo e` il 17 Beta-estradiolo, prodotto dal
menarca alla menopausa dai follicoli ovarici. Dopo la menopausa,
quando le ovaie hanno cessato la loro funzione, solo piccole
quantita` di estradiolo vengono prodotte a partire dall`estrone
per azione dell`enzima 17-Beta-idrossisteroidodeidrogenasi,
presente soprattutto nel fegato e nel tessuto adiposo. Il
conseguente ipoestrogenismo comporta l`insorgenza in molte donne
di disturbi vasomotori e della termoregolazione (hot flush),
disturbi del sonno e dell`umore, progressiva ipotrofia
dell`apparato urogenitale. Inoltre, la riduzione dei tassi
plasmatici di estradiolo comporta anche una accelerata perdita di
massa ossea che si manifesta, in un numero considerevole di donne,
con osteoporosi soprattutto a carico del distretto vertebrale. Il
ripristino di livelli ematici estrogenici analoghi a quelli
presenti durante la vita fertile, puo` in gran parte eliminare o
comunque ridurre questi disturbi.
In seguito a somministrazione orale, la concentrazione di
estrogeno nella circolazione portale e` incrementata e questo
determina una stimolazione del metabolismo epatico: aumenta la
produzione epatica di proteine di coniugazione (globuline leganti
gli ormoni sessuali), di tiroxina, cortisolo e di substrato
reninico, nonche` la sintesi di fattori della coagulazione. Si
hanno anche evidenze di variazioni nel profilo lipidico e
lipoproteico. Queste alterazioni metaboliche possono determinare
disfunzioni a livello epatico, colecistico e circolatorio con
aumento del rischio di colelitiasi, insufficienza epatica,
tromboflebite, ipertensione e alterazioni della funzione di
coagulazione. La via di somministrazione cutanea consente il by-
pass della circolazione portale, con relativa diminuzione del
carico di attivita` sul fegato. Inoltre, riducendo la
metabolizzazione dell`ormone da first-pass epatico, sono
necessarie dosi piu` basse rispetto alle orali, per poter
raggiungere livelli ematici di estradiolemia fisiologici e un
altrettanto fisiologico rapporto E2/E1.
5.2)
PROPRIETA` FARMACOCINETICHE:
A causa delle modalita` di somministrazione del prodotto ed in
relazione al fatto che esistono notevoli differenze tra la
struttura della cute umana e quella degli animali da esperimento,
non esistono dati di cinetica animale sulla formulazione in gel.
Tuttavia sono disponibili studi di farmacocinetica nella donna
dopo somministrazione singola e ripetuta.
Mediante l`assorbimento attraverso la cute, il 17-Beta-estradiolo
viene accumulato nello strato corneo che funziona da recervoir con
successiva diffusione sistemica lenta per passaggio nel sistema
vascolare dermico. Utilizzando 2,5 g di gel al giorno, si ottiene
una concentrazione plasmatica massima (Cmax) di 17-Beta-estradiolo
pari a 69,4 pg/ml e una AUC (0-72) media di 2518 ((pg/ml)*h). Il
rapporto estradiolo/estrone nel plasma ritorna al valore
premenopausale intorno a 1.
5.3)
DATI PRECLINICI DI SICUREZZA:
Essendo il 17-B-estradiolo un ormone e poiche` le concentrazioni
ematiche raggiunte durante il trattamento non superano quelle
fisiologiche della premenopausa, sono da escludere effetti tossici
sostanziali. Inoltre la formulazione percutanea, evitando il
first-pass epatico, consente di ridurre ulteriormente il
sovraccarico metabolico a livello del fegato.
La formulazione in gel a base di 17-Beta-estradiolo e` stata
saggiata relativamente alla tollerabilita` locale dopo
applicazione cutanea in modelli animali. Il prodotto non ha
mostrato alcun effetto sensibilizzante ne` dopo somministrazione
unica, ne` dopo applicazioni prolungate. Nessun segno di eritema
od edema locali sono stati osservati dopo l`applicazione cutanea
nel coniglio di dosi pari ad 8 volte quella proposta per l`uso
clinico.
Anche studi di sensibilizzazione dopo inoculazione intradermica
nella cavia non hanno mostrato alcuna alterazione. Negli stessi
test sono anche stati valutati eventuali effetti collaterali a
livello sistemico; sono state riscontrate lievi alterazioni
morfofunzionali a carico dell`endometrio, imputabili all`azione
farmacologica dell`ormone sul suo tessuto bersaglio.
Infine non sono stati riscontrati segni di sensibilizzazione
neppure dopo esposizione alla luce UV-A delle parti
precedentemente trattate col prodotto, in un test di
fotosensibilizzazione nel coniglio.
Studi sul potenziale oncogeno del 17-Beta-estradiolo nell`animale
hanno dimostrato che soltanto a dosi molto elevate l`ormone puo`
produrre una risposta iperplastica dei tessuti endometriale e
mammario che comunque puo` essere annullata dalla somministrazione
concomitante di agenti progestinici, come usualmente avviene nelle
terapie ormonali sostitutive.
6)
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE:
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6.1)
ECCIPIENTI:
Carbossipolimetilene, alcool, metile paraidrossibenzoato, propile
paraidrossibenzoato, trietanolamina, acqua depurata.
6.2)
INCOMPATIBILITA`:
Non pertinente.
6.3)
PERIODO DI VALIDITA`:
A confezionamento integro: 2 anni.
6.4)
SPECIALI PRECAUZIONI PER LA CONSERVAZIONE:
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.
6.5)
NATURA E CONTENUTO DELLA CONFEZIONE:
Confezione contenente 28 bustine da 2,5 g di gel.
Le bustine sono costituite da poliestere/alluminio/politene.
6.6)
ISTRUZIONI PER L`USO E LA MANIPOLAZIONE:
Nessuna istruzione particolare.
7)
TITOLARE DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
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SOLVAY PHARMA S.P.A.
Via della Liberta` 30 - 10095 Grugliasco (TO)
8)
NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
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AIC N. 034727014
9)
REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO:
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10) DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/
RINNOVO DELL`AUTORIZZAZIONE:
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17/02/2003
11) TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/
90:
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12)
DATA DI REVISIONE DEL TESTO:
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Febbraio 2003
(GIOFIL LUGLIO 2003)


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