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FRIVENT

DOMPE`SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Teofillina anidra.
ECCIPIENTI:
Saccarosio, gliceril monostearato, amido di mais, lattosio, cellulosa acetato ftalato,cera bianca, magnesio stearato, dietilftalato, gomma arabica, alcool cetilico, alcool miristico.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antiasmatico ad uso sistemico.
INDICAZIONI:
E` indicato per la terapia e la prevenzione dei sintomi dell`asma e del broncospasmoreversibile associato a bronchiti croniche ed enfisema negli adulti e nei ragazzi oltre i 12 anni.
Come per gli altri prodotti a rilascio modificato a base di teofillina, non e` indicato nei pazienticon provato status asmatico o con episodi acuti di broncospasmo.
CONTROINDICAZIONI:
E` controindicato nei soggetti che abbiano dimostrato ipersensibilita` ai suoicomponenti. E` anche controindicato in soggetti con ulcera peptica attiva ed in pazienti con epilessia non controllata. Non deve essere somministrato a ragazzi di eta` inferiore ai 12 anni. Ge-neralmente controindicato in gravidanza ed allattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Le piu` gravi reazioni avverse osservate con teofillina sono di solito correlate alivelli sierici >20 mcg/ml e possono essere evitate mediante il monitoraggio dei livelli sierici e il controllo della tollerabilita`. Tuttavia in certi pazienti possono verificarsi effetti collaterali gia` aconcentrazioni sieriche di 15 mcg/ml o meno. Gli effetti collaterali sono riferibili principalmente a tre sistemi/apparati: gastrointestinale (a causa della stimolazione da parte della teofillina dellasecrezione gastrica): vomito, anoressia, nausea, dispepsia, dolori gastrici, diarrea, ematemesi; cardiovascolare e respiratorio: ipo- e ipertensione, palpitazioni e tachiaritmia, extrasistole, arit-mia ventricolare, vampate di calore, difficolta` respiratoria e tachipnea, piu` frequentemente correlati a concentrazioni plasmatiche elevate (sovradosaggio); sistema nervoso centrale
:
agitazione, nervosismo, ansieta`, insonnia, tremore e convulsioni, iperriflessia, contrazione muscolare, e anche nausea e vomito. E` stata riportata raramente ipersensibilita` alla teofillina(rash). Negli studi, le piu` comuni reazioni avverse includono, con frequenza decrescente, cefalea, nausea e insonnia. Effetti collaterali meno comuni includono dispepsia, tremore e vertigini.Molte delle reazioni avverse sono di gravita` leggera-moderata. Le esperienze avverse piu` consistenti sono di solito dovute a sovradosaggio e possono essere evitate mediante un controllodei livelli sierici e della tollerabilita` clinica.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
I livelli sierici di teofillina devono essere monitorati periodicamente perassicurare i benefici massimi senza rischio eccessivo. Si puo` osservare una ridotta clearance della teofillina in pazienti con funzionalita` renale o epatica alterata; in pazienti di eta` superiore ai55 anni, in particolare maschi e con affezioni polmonari croniche; in pazienti con scompenso cardiaco di qualsiasi natura; in pazienti con febbre alta prolungata; in pazienti sottoposti a dietericche di carboidrati; in pazienti in trattamento con alcuni farmaci. In tali casi la dose sara` aggiustata e il monitoraggio dei livelli sierici di teofillina sara` appropriato per evitare reazioni av-verse. Usare con cautela in pazienti con ipertiroidismo, ipertensione, ipossiemia, in quelli con storia di ulcera peptica (la teofillina puo` occasionalmente agire come irritante locale del trattogastrointestinale), con storia di epilessia, nel caso di affezione ischemica, tachicardia o tachiaritmia. In pazienti che interrompono l`abitudine al fumo, somministrare con cautela a causa diun incremento clinicamente significativo delle concentrazioni sieriche di teofillina.
AVVERTENZE:
Effetti collaterali gravi come aritmia ventricolare o convulsioni possono comparirecome primo segno di tossicita`, senza preventivo avvertimento. Segni meno gravi di tossicita` della teofillina (es. nausea e irrequietezza) possono verificarsi all`inizio della terapia, ma sono disolito transitori; segnali persistenti durante la terapia di mantenimento sono spesso associati a concentrazioni sieriche superiori ai 20 mcg/ml, e necessitano di un aggiustamento della dose giornaliera. Puo` verificarsi un effetto tossico da sovradosaggio a seguito di somministrazionecontemporanea di altre formulazioni di teofillina, in particolare quando viene somministrata per
via endovenosa nel trattamento di una crisi asmatica. Attenzione: il prodotto contiene saccarosio. Di cio` bisognera` tener conto nel trattamento di pazienti diabetici e in quelli sottoposti a re-gimi dietetici ipocalorici.
USO IN GRAVIDANZA:
Non e` noto se la teofillina possa causare danni fetali quando somministrata adonne in gravidanza o se possa interferire sulla capacita` riproduttiva. La teofillina puo` essere somministrata a donne in gravidanza solo in caso di assoluta necessita`. La teofillina viene di-stribuita nel latte materno e puo` causare irritabilita` o altri segni di tossicita` nei lattanti. A causa della potenziale tossicita` della teofillina nei lattanti, interrompere l`allattamento o la somministra-zione del farmaco.
INTERAZIONI:
INTERAZIONI FARMACO/
FARMACO:
e` stato riscontrato un sinergismo tossico con efe-drina e puo` verificarsi con altri broncodilatatori simpaticomimetici. Esiste un sinergismo fra teofillina e beta2-mimetici. E` stato riportato un incremento nei livelli sierici di teofillina quandoquesta veniva somministrata con allopurinolo (a dose elevata), cimetidina, eritromicina, troleandomicina, ciprofloxacina ed altri chinoloni, litio carbonato e contraccettivi orali. La clearancerenale del litio puo` essere aumentata dalla concomitante somministrazione di teofillina. E` meglio evitare beta-bloccanti non selettivi in pazienti che richiedono teofillina a causa di una attivita`farmacologica antagonistica. Inoltre, la clearance della teofillina puo` essere ridotta. La contemporanea somministrazione di teofillina a barbiturici, carbamazepina, fenitoina, isoprenalina, ri-fampicina, solfinpirazone e altri induttori di enzimi epatici microsomiali possono incrementare il metabolismo e la clearance della teofillina. I NTERAZIONI FARMACO/
TEST DI LABORATORIO:
i meta-boliti e gli altri farmaci generalmente non interferiscono coi risultati dei metodi analitici correntemente disponibili, inclusa la cromatografia liquida ad alta pressione e le tecnicheimmunoassay per misurare i livelli sierici di teofillina. Altri metodi analitici nuovi sono attualmente in uso. Il medico deve porre attenzione ai metodi di laboratorio usati e al fatto che altrifarmaci possano interferire con il saggio della teofillina. I
NTERAZIONI FARMACO/
CIBO:
il grado di as-sorbimento della teofillina, quando somministrata vicino o immediatamente dopo una colazione
ad elevato apporto di grassi, e` simile. Il tempo necessario a raggiungere il picco e` ritardato, masenza implicazioni cliniche.
POSOLOGIA:
Non deve essere masticato o frantumato e deve essere rotto solo lungo la appositatacca. La dose singola giornaliera e` somministrata preferibilmente la sera e con un bicchiere d`acqua. AVVIO DELLA TERAPIA CON FRIVENT RILASCIO PROLUNGATO COMPRESSE. Negli adulti la terapiacon teofillina puo` essere avviata con 10 mg/kg/die od una compressa 400 o 600 mg. Anziani e pazienti con problemi epatici: poiche` l`emivita plasmatica della teofillina in questi pazienti puo`essere prolungata e, per gli anziani, causa la possibilita` di altre malattie concomitanti, si raccomanda di iniziare la terapia con 5 mg/kg/die. Sulla base della risposta, tollerabilita` e concentra-zioni sieriche, il dosaggio individuale dovrebbe essere aggiustato come raccomandato. La clearance della teofillina e` aumentata nei fumatori. Questi pazienti possono richiedere dosi su-periori per raggiungere livelli sierici efficaci e benefici terapeutici. In questi pazienti potrebbe essere richiesto un aggiustamento del dosaggio ed il monitoraggio dei livelli sierici comeraccomandato. Aggiustamento del dosaggio individuale: sulla base della risposta desiderata, tollerabilita` e concentrazioni sieriche, il dosaggio puo` essere adattato dopo 3 giorni: se la rispo-sta clinica e` soddisfacente, deve essere mantenuta la dose totale giornaliera; se la risposta clinica dopo 3 giorni e` insoddisfacente con una persistenza dei sintomi o un miglioramento
minimo della funzione respiratoria misurata, e se non ci sono effetti collaterali, la dose puo` es-sere aumentata del 25% con un nuovo monitoraggio dopo 3 giorni. Se la determinazione dei livelli sierici di teofillina non e` fattibile, la limitazione della dose giornaliera a un massimo di 13mg/kg/die o 900 mg/die in dosi singole produrra` concentrazioni sieriche entro il limite massimo di 20 mcg/ml nella maggior parte dei pazienti; se la risposta e` accompagnata da effetti collate-rali, la dose successiva dovra` essere ridotta del 50% o non somministrata, in funzione della gravita` delle reazioni.
P ASSAGGIO DEI PAZIENTI A FRIVENT RILASCIO PROLUNGATO COMPRESSE:
unabioequivalenza fra differenti (rilascio prolungato) prodotti a base di teofillina non puo` essere assicurata. Quindi, i pazienti non dovrebbero passare ad un altro preparato a base di teofillina (arilascio immediato o rilascio prolungato) senza ri-titolazione e valutazione clinica.
SOVRADOSAGGIO:
I seguenti segni e sintomi sono associati a sovradosaggio: apparato gastrointe-stinale: nausea, vomito e anoressia; apparato cardiovascolare: ipotensione, palpitazioni, tachicardia, aritmia; sistema nervoso centrale: insonnia, agitazione, ansieta` e convulsioni, nausea evomito. L`intossicazione grave da teofillina spesso non e` preceduta da prodromi. Quando si sospetta una intossicazione da teofillina o si verificano evidenti segni di intossicazione, il pazientedeve essere ospedalizzato e deve essere intrapreso immediatamente un trattamento di emergenza. Se il paziente non e` cosciente, intubare e somministrare ossigeno. Se il sovradosaggioe` confermato, non ci sono convulsioni e il paziente e` cosciente: indurre il vomito con la somministrazione di sciroppo di ipecacuana. Devono essere prese precauzioni contro l`aspirazione,specialmente nei neonati e nei bambini. Se il vomito non da` alcun risultato o e` controindicato: occorre effettuare una lavanda gastrica. Tuttavia la lavanda gastrica non e` di alcuna utilita`nell`influenzare l`esito in pazienti a piu` di un`ora dall`ingestione. La somministrazione di un catartico e` particolarmente importante se e` stata assunta una formulazione rilascio prolungato.Puo` essere somministrato ripetutamente anche del carbone attivo. I livelli sierici di teofillina devono essere monitorati. Le convulsioni possono essere trattate con diazepam 5-10 mg i.v.(bambini 0,1 - 0,2 mg/kg i.v. fino a 10 mg). Se le convulsioni non possono essere controllate, si puo` prendere in considerazione l`uso di una anestesia generale. Monitorare i segni vitali, so-stenere la pressione sanguigna e idratare adeguatamente. Se la concentrazione sierica di teofillina rimane stabile o aumenta nonostante la somministrazione ripetuta di carbone per viaorale, puo` essere indicata l`emoperfusione di carbone.


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