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FLEXENRETARD

ITALFARMACO SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Ketoprofene
ECCIPIENTI:
Idrossipropilmetilcellulosa, mannitolo, polivinilpirrolidone, silice colloidale, magne-sio stearato. Composizione della capsula: gelatina.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Farmaci antinfiammatori ed antireumatici non steroidei.
INDICAZIONI:
Affezioni infiammatorie e dolorose acute e croniche dell`apparato muscolo-sche-letrico; artrite reumatoide e gottosa, spondilite anchilosante. Artropatie degenerative (artrosi) a
varia localizzazione. Affezioni periarticolari (borsiti, tendiniti, tenosinoviti, capsuliti). Flebiti,tromboflebiti superficiali, linfangiti. Radicoliti, sciatalgie, mialgie. Contusioni, distorsioni, lussazioni, strappi muscolari.
CONTROINDICAZIONI:
In corso di terapia diuretica intensiva; nell`ulcera peptica, dispepsia croni-ca, gastrite; grave insufficienza renale; leucopenia e piastrinopenia, in soggetti con emorragie
in atto e/o diatesi emorragica; in corso di trattamento con anticoagulanti in quanto ne sinergizzal`azione; insufficienza cardiaca, cirrosi epatica o epatiti gravi; ipersensibilita` al ketoprofene. Esiste la possibilita` di ipersensibilita` crociata con acido acetilsalicilico o altri farmaci antinfiamma-tori non steroidei; pertanto il ketoprofene non deve essere somministrato ai pazienti nei quali acido acetilsalicilico o altri farmaci antinfiammatori non steroidei abbiano provocato sintomi diasma, rinite, orticaria. Gravidanza e allattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Come per altri antinfiammatori non steroidei si possono riscontrare disturbi disolito transitori a carico del tratto gastroenterico, quali dispepsia, gastralgia, nausea e vomito, diarrea e flatulenza. Piu` raramente sono state segnalate ulcera gastroduodenale, emorragie ga-strointestinali, gastrite, disuria transitoria, astenia, cefalea, sensazione di vertigine, sonnolenza, esantema cutaneo, edema e trombocitopenia. Qualora intervengano disturbi intestinali, il pro-dotto puo` essere somministrato durante i pasti o insieme al latte.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Il prodotto, come tutti i farmaci antinfiammatori non steroidei, interferi-sce con la sintesi delle prostaglandine e di loro importanti intermedi che sono partecipi di funzioni fisiologiche. Il farmaco pertanto, richiede particolari precauzioni, o se ne imponel`esclusione dall`uso, allorche` nel paziente siano presenti le seguenti condizioni: stati di ipoperfusione del rene, malattie renali, insufficienza cardiaca, cirrosi epatica o epatiti gravi, eta` avan-zata.
AVVERTENZE SPECIALI:
La somministrazione di Ketoprofene, anche se sperimentalmente non ha fattoosservare tossicita` embriofetale per posologie rapportabili a quelle previste per l`uso clinico, non e` consigliabile in gravidanza, durante l`allattamento e nell`infanzia. L`uso del farmaco inprossimita` del parto determina il ritardo del parto stesso; inoltre, se somministrato in tale periodo, puo` provocare alterazioni dell`emodinamica del piccolo circolo del nascituro con graviconseguenze per la respirazione. Se a seguito di somministrazione di Ketoprofene dovessero insorgere stordimento, sonnolenza o vertigini, il paziente dovrebbe evitare di guidare o di svol-gere attivita` che richiedano particolare vigilanza.
INTERAZIONI:
Poiche` il legame proteico di Flexen Retard e` elevato, puo` essere necessario ridurreil dosaggio di difenilidantoina o di sulfamidici che dovessero essere somministrati contemporaneamente. In corso di terapia con farmaci a base di litio la contemporanea somministrazionedi farmaci antinfiammatori non steroidei provoca aumento dei livelli plasmatici di litio stesso. E` opportuno non associare Flexen Retard con acido acetilsalicilico o con altri farmaci antinfiam-matori non steroidei. Per l`nterazione del farmaco con il metabolismo dell`acido arachidonico, in asmatici e soggetti predisposti possono insorgere crisi di broncospasmo ed eventualmenteshock ed altri fenomeni allergici.
POSOLOGIA:
Una capsula al giorno preferibilmente subito dopo il pasto principale e secondo ilparere del medico. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovra` valutare un`eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
SOVRADOSAGGIO:
Non sono stati descritti in letteratura casi di sovradosaggio.


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