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FEMITY


FEMITY

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1)
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE:
----------------------------
FEMITY, 50 microgrammi/7 microgrami/24 ore
Cerotto transdermico.
2)
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA:
---------------------------------------
Ogni cerotto contiene 1,5 mg di estradiolo emiidrato e 0,525 mg di
levonorgestrel in una superficie di 15 cm2, che rilascia 50
microgrammi di estradiolo e 7 microgrammi di levonorgestrel nelle
24 ore.
Per gli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3)
FORMA FARMACEUTICA:
------------------
Cerotto transdermico.
Cerotto transdermico a matrice dai bordi arrotondati, flessibile,
trasparente, ottagonale sito su un film protettivo rimovibile di
maggiori dimensioni.
4)
INFORMAZIONI CLINICHE:
---------------------
4.1)
INDICAZIONI TERAPEUTICHE:
Terapia ormonale sostitutiva (TOS) indicata per i sintomi da
carenza di estrogeni in donne in postmenopausa da piu` di un anno.
L`esperienza nel trattamento di donne d`eta` superiore ai 65 anni
e` limitata.
4.2)
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE:
Per uso transdermico.
FEMITY deve essere applicato una volta alla settimana, cioe` ogni
cerotto deve essere sostituito ogni 7 giorni. FEMITY e` una
terapia ormonale sostitutiva (TOS) COMBIANTA CONTINUA, senza un
periodo d`interruzione: quando un cerotto viene rimosso, il
successivo viene applicato immediatamente.
Dimenticare di sostituire il cerotto secondo lo schema suggerito
puo` aumentare la probabilita` di emorragie da rottura o spotting.
Nelle donne con amenorrea e che non fanno uso di TOS o in quelle
che provengono da una TOS combinata continua con un`altra
specialita`, il trattamento con FEMITY puo` essere iniziato in
qualsiasi giorno.
Nelle donne che provengono da TOS sequenziali, il trattamento deve
iniziare subito dopo la fine dell`emorragia da sospensione.
Per iniziare e continuare il trattamento dei sintomi
postmenopausali deve essere usata la piu` bassa dose efficace per
la durata piu` breve (vedi anche paragrafo 4.4).
MODO DI SOMMINISTRAZIONE
FEMITY deve essere applicato su cute sana, asciutta, pulita, (non
irritata o con escoriazioni), non trattata con creme, lozioni od
altri prodotti oleosi.
FEMITY deve essere applicato in un`area cutanea senza grosse
pieghe, vale a dire glutei o fianchi e non soggetta a sfregamento
da parte dei vestiti (evitare il punto vita ed anche d`indossare
vestiti stretti che potrebbero far staccare il cerotto
transdermico).
FEMITY NON DEVE ESSERE APPLICATO SUL SENO O NELLE SUE IMMEDIATE
VICINANZE. E` consigliabile evitare di applicarlo nello stesso
punto due volte di seguito. Tra due applicazioni nello stesso sito
deve intercorrere almeno una settimana.
Dopo aver aperto la busta, una meta` del foglio protettivo deve
essere staccata, facendo attenzione a non toccare con le dita la
parte adesiva del cerotto transdermico. Il cerotto deve quindi
essere applicato direttamente sulla pelle. Dopo, l`altra meta` del
foglio protettivo deve essere staccata ed il cerotto premuto con
forza CON IL PALMO DELLA MANO PER ALMENO 30 SECONDI, IN
PARTICOLARE SUI BORDI. LA PRESSIONE ED IL CALORE DELLA MANO SONO
ESSENZIALI PER ASSICURARE LA MASSIMA ADESIVITA` DEL CEROTTO.
E` possibile fare una doccia od un bagno senza rimuovere il
cerotto transdermico. Nel caso in cui quest`ultimo si dovesse
staccare prematuramente, cioe` prima del settimo giorno (a causa
di intensa attivita` fisica, eccessiva sudorazione, anomalo
strofinamento degli indumenti), si deve applicare un nuovo cerotto
(per aiutere la compliance si consiglia che la paziente continui,
poi, cambiare il cerotto nel giorno prefissato).
Una volta applicato, evitare che il cerotto transdermico sia
esposto alla luce diretta del sole.
La rimozione del cerotto transdermico deve essere eseguita
lentamente per evitare d`irritare la pelle. Nel caso in cui un po`
di adesivo rimanesse sulla pelle, questo, di solito, puo` essere
tolto strofinando delicatamente con una crema od una lozione
oleosa.
Dopo la rimozione FEMITY deve essere piegato in due (con la
superficie adesiva all`interno) ed eliminato utilizzando un
normale contenitore domestico per la raccolta dei rifiuti solidi.
4.3)
CONTROINDICAZIONI:
* carcinoma mammario pregresso, sospetto o accertato;
* tumori maligni estrogeno-dipendenti (es. carcinoma endometriale)
sospetti o accertati;
* sanguinamento genitale non diagnosticato;
* iperplasia endometriale non trattata;
* tromboembolismo venoso idiopatico in atto o pregresso (es.
trombosi venosa profonda, embolia polmonare);
* malattia tromboembolica arteriosa in atto o recente (es. angina
pectoris, infarto miocardico);
* epatopatia acuta o pregressa finche` gli esami di funzionalita`
epatica non siano tornati nella norma;
* ipersensibilita` nota ai principi attivi o ad uno qualunque
degli eccipienti;
* porfiria.
4.4)
AVVERTENZE SPECIALI E OPPORTUNE PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Per il trattamento dei sintomi postmenopausali, al TOS deve essere
iniziata solo in presenza di sintomi che influenzino negativamente
la qualita` della vita. In tutti i casi deve essere effettuata
almeno annualmente un`attenta valutazione dei rischi e dei
benefici e la TOS deve essere protratta solo fino a quando i
benefici superino i rischi.
ESAME MEDICO/FOLLOW-UP
Prima d`iniziare o di riprendere una TOS si deve effettuare una
completa anamnesi medica personale e familiare. Gli esami fisici
(inclusi quelli pelvici e mammari) devono essere condotti tenendo
presente l`anamnesi, le controindicazioni e le avvertenze per
l`uso. Durante il trattamento sono raccomandati controlli clinici
periodici di natura e frequenza adeguate al singolo caso. Le donne
devono essere informate su quali mutamenti del seno devono essere
segnalati al proprio medico curante o al personale sanitario (vedi
"cancro al seno" piu` avanti).
Devono essere eseguite indagini cliniche, inclusa la mammografia,
secondo i protocolli di screening correntemente accettati,
modificati in base alle necessita` cliniche del singolo caso.
CONDIZIONI CHE RICHIEDONO UNO STRETTO CONTROLLO MEDICO
Nel caso una delle seguenti condizioni sia presente, o sia stata
presente in passato, e/o si sia aggravata durante la gravidanza o
un precedente trattamento ormonale, la paziente deve essere
sottoposta a stretto controllo medico. Si deve tenere presente che
queste condizioni possono ripresentarsi od aggravarsi durante il
trattamento con FEMITY, in particolare:
* leiomioma (fibromi uterini) o endometriosi;
* anamnesi o fattori di rischio per malattie tromboemboliche
(vedere di seguito);
* fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti (es.
ereditarieta` di primo grado per carcinoma mammario);
* ipertensione;
* epatopatie (es. adenoma epatico);
* diabete mellito con o senza coinvolgimento vascolare;
* colelitiasi;
* emicrania o cefalea (grave);
* lupus eritematoso sistemico;
* anamnesi d`iperplasia endometriale (vedere di seguito);
* epilessia;
* asma;
* otosclerosi.
INDICAZIONI PER UN`IMMEDIATA SOSPENSIONE DEL TRATTAMENTO.
Il trattamento deve essere immediatamente sospeso nel caso venga
evidenziata l`esistenza di una controindicazione e nei seguenti
casi:
* ittero o alterazione della funzionalita` epatica;
* aumento significativo della pressione arteriosa;
* nuovo attacco di cefalea tipo emicrania;
* gravidanza.
IPERPLASIA ENDOMETRIALE.
* Il rischio d`iperplasia e di carcinoma endometriale e` aumentato
in seguito alla somministrazione di estrogeni da soli per periodi
prolungati (vedi paragrafo 4.8).
L`aggiunta di un progestinico per almeno 12 giorni per ciclo nelle
donne non isterctomizzate, riduce di molto questo rischio.
* Sanguinamenti da rottura e spotting possono verificarsi durante
i primi mesi di trattamento. Se tali episodi compaiono dopo
qualche tempo dall`inizio del trattamento, o continuano dopo la
sua sospensione, ne deve essere ricercata la causa, anche mediante
biopsia endometriale per escludere un tumore maligno
dell`endometrio.
TUMORE AL SENO
Uno studio randomizzato, controllato vs. placebo, lo studio
Women`s Health Initiative (WHI) e studi epidemiologici, compreso
il Million Women Study (MWS) hanno riportato un aumento del
rischio di cancro al seno in donne che assumono estrogeni,
combinazioni estroprogestiniche, o tibolone per la TOS per
parecchi anni (vedi paragrafo 4.8). Per tutte le TOS, l`aumento di
rischio si evidenzia entro pochi anni di utilizzo e cresce con la
durata dell`assunzione, tornando pero` ai livelli iniziali dopo
pochi anni (al massimo 5) dall`interruzione del trattamento.
Nello studio MWS il rischio relativo di cancro al seno con
estrogeni coniugati equini (ECE) o estradiolo (E2) e` stato
maggiore con l`aggiunta di un progestinico, sia con schema
sequenziale sia continuo, e indipendentemente dal tipo di
progestinico. Tra le diverse vie di somministrazione non vi e`
stata evidenza di una differenza di rischio.
Nello studio WHI la preparazione combinata continua estrogeni
equini coniugati e medrossiprogesterone acetato (ECE+MPA) e` stata
associata con cancro al seno di dimensioni lievemente maggiori e
con piu` frequenti metastasi linfonodali locali rispetto al
placebo.
La TOS; specialmente il trattamento combinato estroprogestinico,
aumenta la densita` delle immagini alla mammografia che puo`
interferire negativamente con l`individuazione radiologica del
cancro al seno.
TROMBOEMBOLISMO VENOSO.
* La TOS e` associata con un maggior rischio relativo di
sviluppare tromboembolismo venoso, cioe` trombosi venosa profonda
od embolia polmonare. Uno studio clinico randomizzato controllato
ed alcuni studi epidemiologici hanno evidenziato, in donne
sottoposte a TOS, un aumento del rischio di 2-3 volte rispetto
alle donne non utilizzatrici di TOS. In queste ultime si stima che
il numero di casi di tromboembolismo venoso che si verificheranno
in un periodo di 5 anni sia di circa 3 per 1000 donne di eta`
compresa tra 50 e 59 anni, e di 8 per 1000 donne di eta` compresa
tra 60 e 69 anni. Si stima che in donne sane che facciano uso di
TOS per 5 anni il numero di casi aggiuntivi di tromboembolismo
venoso su un periodo di 5 anni sia di 2-6 casi (migliore stima =
4) per 1000 donne di eta` 50-59 anni e 5-15 casi (migliore stima =
9) per 1000 donne di eta` 60-69 anni. Il verificarsi di tali
eventi e` piu` probabile nel primo anno di TOS che negli anni
successivi.
* Fattori di rischio di tromboembolismo venoso generalmente
riconosciuti includono: una storia familiare o personale,
un`obesita` grave (IMC maggiore 30 kg/m2) ed il lupus eritematoso
sistemico (LES). Non c`e` consenso sul possibile ruolo delle vene
varicose nel tromboembolismo venoso.
* Pazienti con una storia di tromboembolismo venoso, o stati
trombofilici accertati, hanno un maggior rischio di
tromboembolismo venoso. La TOS puo` aumentare questo rischio. Una
storia personale o una storia familiare importante di
tromboembolie o di aborti spontanei ricorrenti deve essere
indagata al fine di escludere una predisposizione alla trombosi.
Finche` non sia stata effettuata una valutazione completa dei
fattori trombofilici, o iniziato un trattamento anticoagulante,
l`uso di TOS in tali pazienti deve essere considerato come
controindicato. Le donne gia` in trattamento con anticoagulanti
richiedono un accurata valutazione del rapporto beneficio-rischio
della TOS.
* Il rischio di tromboembolismo venoso puo` essere temporaneamente
aumentato in caso di prolungata immobilizzazione, seri traumi o
gravi interventi chirurgici. Come in tutti i pazienti operati, si
deve porre una scrupolosa attenzione alle misure di profilassi per
prevenire gli episodi di tromboembolismo venoso postoperatorio.
Quando si prevede un`immobilizzazione prolungata a seguito di
interventi di chirurgia elettiva, particolarmente di chirurgia
addominale e di chirurgia ortopedica degli arti inferiori, si deve
considerare la sospensione temporanea della TOS se possibile 4-6
settimane prima dell`intervento. La TOS non deve riprendere se non
dopo la completa mobilizzazione della donna.
* Se si sviluppa una tromboembolia venosa dopo l`inizio della
terapia, l`assunzione del farmaco deve essere sospese. Le pazienti
devono essere avvertite di mettersi in contatto col proprio medico
immediatamente in caso di sintomi potenzialmente dovuti a
tromboembolismo venoso (es. gonfiore doloroso ad una gamba,
improvviso dolore toracico, dispnea).
CORONAROPATIE.
* Gli studi randomizzati controllati non evidenziano alcun
beneficio cardiovascolare con l`uso combinato continuo di
estrogeni coniugati e medrossiprogesterone acetato (MPA). Due ampi
studi clinici (WHI ed HERS, cioe` Heart and Estrogen/progestin
Replacement Study) hanno mostrato un possibile aumento del rischio
di morbidita` cardiovascolare nel primo anno di terapia e
complessivamente nessun beneficio. Per altri tipi di TOS vi sono
solo dati limitati da studi randomizzati controllati riguardanti
gli effetti su morbidita` e mortalita` cardiovascolare. E`
pertanto da accertare se questi dati si possano estendere anche ad
altri prodotti per la TOS.
ICTUS.
* Un ampio studio clinico randomizzato (studio WHI) ha mostrato,
come risultato secondario, un aumentato rischio di ictus ischemico
in donne sane durante trattamento combinato continuo con estrogeni
coniugati e MPA. Per le donne che non usano TOS si stima che il
numero di casi di ictus che si verificheranno in un periodo di 5
anni sia di circa 3 per 1000 donne di eta` compresa tra 50 e 59
anni e di 11 per 1000 donne di eta` compresa tra 60 e 69 anni. Si
stima che per donne che usano estrogeni coniugati e MPA per 5
anni, il numero di casi aggiuntivi sia tra 0 e 3 (migliore stima =
1) per 1000 donne di 50-59 anni, e tra 1 e 9 (migliore stima = 4)
per 1000 donne di 60-69 anni. Non sappiamo se tale aumento di
rischio si estenda anche ad altri prodotti per la TOS.
CARCINOMA OVARICO
* In alcuni studi epidemiologici una TOS di lunga durata (almeno
5-10 anni) con soli estrogeni in donne isterectomizzate e`
risultata associata ad un aumentato rischio di carcinoma ovarico.
Non e` certo se una TOS di lunga durata con prodotti combinati
conferisca un rischio diverso da quello presente con estrogeni da
soli.
ALTRE CONDIZIONI
* Gli estrogeni possono causare ritenzione idrica, e pertanto le
pazienti con disfunzione renale o cardiaca devono essere
accuratamente monitorate. Le pazienti con insufficienza renale
terminale dovrebbero essere strettamente controllate poiche` ci si
attende un aumento delle concentrazioni ematiche dei principi
attivi di FEMITY.
* Donne con preesistente ipertrigliceridemia devono essere seguite
strettamente durante la terapia estrogenica o la TOS poiche` in
questa condizione sono stati riportati rari casi di notevoli
aumenti dei trigliceridi plasmatici e conseguente pancreatite a
seguito di terapia estrogenica.
* Gli estrogeni aumentano i livelli della globulina legante
l`ormone tiroideo (TBG), con conseguente aumento dei livelli di
ormone tiroideo totale circolante misurato come iodio legato a
proteina (PBI), i livelli di T4 (metodo su colonna o RIA) o i
livelli di T3 (metodo RIA). L`uptake su resina di T3 e` ridotto,
riflettendo l`aumento di TBG. Le concentrazioni di T3 e T4 libere
non sono modificate. Nel siero altre proteine leganti, come la
corticoglobulina (CBG) e la globulina legante gli ormoni sessuali
(SHBG), possono essere aumentate e determinare un aumento
rispettivamente dei livelli circolanti di corticosteroidi e
steroidi sessuali. Le concentrazioni degli ormoni liberi o
biologicamente attivi sono immodificate. Altre proteine
plasmatiche possono essere aumentate (substrato
angiotensinogeno/renina, alfa 1 antitripsina, ceruloplasmina).
* Per quanto riguarda il miglioramento delle funzioni cognitive,
non vi e` nessuna evidenza conclusiva. Dallo studio WHI vi e`
qualche evidenza di un aumentato rischio di probabile demenza in
donne che iniziano la TOS combinata continua con ECE+MPA dopo i 65
anni. Non si sa se tali riscontri si applichino anche a donne piu`
giovani in postmenopausa o ad altri preparati per la TOS.
4.5) INTERAZIONI CON ALTRI MEDICINALI OD ALTRE FORME
D`INTERAZIONE:
Il metabolismo di estrogeni e progestinici puo` essere aumentato
dall`uso concomitante di sostanze note per il loro effetto di
induzione degli enzimi che metabolizzano i farmaci,
particolarmente gli enzimi del citocromo P450, come gli
anticonvulsivanti (es. fenobarbital, fenitoina, carbamazepina) e
gli antinfettivi (es. rifampicina, rifabutina, nevirapina,
efavirenz).
Il ritonavir e il nelfinavir, sebbene siano noti come forti
inibitori, presentano al contrario proprieta` d`induzione quando
usati in concomitanza con ormoni steroidei.
Preparati a base di erbe contenenti l`Hypericum perforatum possono
indurre il metabolismo di estrogeni e progestinici.
Con la somministrazione transdermica, si evita l`effetto di primo
passaggio nel fegato e, di conseguenza, gli estrogeni ed i
progestinici, applicati per tale via, potrebbero essere meno
influenzati dagli induttori enzimatici, rispetto agli ormoni
orali.
Clinicamente un aumentato metabolismo di estrogeni e progestinici
puo` determinare effetti ridotti e variazioni dei cicli mestruali.
4.6)
GRAVIDANZA ED ALLATTAMENTO:
GRAVIDANZA
FEMITY e` controindicato in gravidanza. In caso di gravidanza
durante l`utilizzo di FEMITY, il trattamento deve essere
immediatamente interrotto.
Da un punto di vista clinico, i dati su un ampio numero di
gravidanze durante trattamento non indicano effetti avversi del
levonorgestrel sul feto.
Ad oggi, i risultati della maggior parte degli studi
epidemiologici relativi all`involontaria esposizione fetale a
combinazioni di estrogeni e progestinici, non indicano alcun
effetto teratogeno o fetotossico.
ALLATTAMENTO
FEMITY non e` indicato durante l`allattamento.
4.7) EFFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE VEICOLI E DI USARE
MACCHINARI:
Non sono stati osservati effetti sulla capacita` di guidare
veicoli o di usare macchinari.
4.8)
EFFETTI INDESIDERATI:
Nelle sperimentazioni cliniche, durante trattamento con FEMITY,
gli effetti indesiderati piu` frequentemente segnalati (maggiore
10%) erano reazioni che si manifestavano nel sito d`applicazione
del cerotto, tensione mammaria ed emorragie o spotting. Le
reazioni nel sito di applicazione ernao per lo piu` reazioni
cutanee di lieve entita` e, solitamente, scomparivano nel giro di
2 o 3 giorni dalla rimozione del cerotto. Nella maggioranza dei
casi la tensione mammaria era riferita come lieve o moderata e
tendeva a ridursi nel corso del trattamento.
Altri possibili effetti sistemici indesiderati sono quelli
comunemente osservati con gli estro-progestinici.
APPARATI:
Disturbi generali
REAZIONI AVVERSE COMUNI MAGGIORE 1/100, MINORE 1/
10:
REAZIONI AVVERSE NON COMUNI MAGGIORE 1/1000, MINORE 1/
100:
Ritenzione di liquidi/edema, aumento/perdita di peso, stanchezza,
crampi alle gambe
REAZIONI AVVERSE RARE MAGGIORE 1/10.000, MINORE 1/
1000:

APPARATI:
Disturbi del sistema nervoso
REAZIONI AVVERSE COMUNI MAGGIORE 1/100, MINORE 1/
10:
Cefalea
REAZIONI AVVERSE NON COMUNI MAGGIORE 1/1000, MINORE 1/
100:
Vertigini, emicrania
REAZIONI AVVERSE RARE MAGGIORE 1/10.000, MINORE 1/
1000:

APPARATI:
Disturbi gastrointestinali
REAZIONI AVVERSE COMUNI MAGGIORE 1/100, MINORE 1/
10:
Dispepsia
REAZIONI AVVERSE NON COMUNI MAGGIORE 1/1000, MINORE 1/
100:
Senso
di gonfiore, crampi addominali, nausea
REAZIONI AVVERSE RARE MAGGIORE 1/10.000, MINORE 1/
1000:
Colelitiasi, ittero colestatico
APPARATI:
Disturbi mammari e del sistema riproduttivo
REAZIONI AVVERSE COMUNI MAGGIORE 1/100, MINORE 1/
10:
Mastodinia
REAZIONI AVVERSE NON COMUNI MAGGIORE 1/1000, MINORE 1/
100:
Iperplasia endometriale, modificazioni benigne del tessuto
mammario
REAZIONI AVVERSE RARE MAGGIORE 1/10.000, MINORE 1/
1000:
Aumento in volume dei fibromi uterini
APPARATI:
Disturbi psichiatrici
REAZIONI AVVERSE COMUNI MAGGIORE 1/100, MINORE 1/
10:
REAZIONI AVVERSE NON COMUNI MAGGIORE 1/1000, MINORE 1/
100:
Depressione
REAZIONI AVVERSE RARE MAGGIORE 1/10.000, MINORE 1/
1000:
CANCRO AL SENO
In base all`evidenza tratta da un largo numero di studi
epidemiologici ed uno studio randomizzato controllato con placebo,
Women`s Health Initiative (WHI), il rischio complessivo di cancro
al seno aumenta con l`aumentare della durata della TOS nelle donne
che la stanno utilizzando o l`hanno usata da poco.
Per la TOS CON SOLO ESTROGENO, le stime del rischio relativo (RR)
tratte da una rianalisi dei dati originali di 51 studi
epidemiologici (nei quali piu` dell`80% della TOS usata era a base
di soli estrogeni) e dallo studio epidemiologico Million Women
Study (MWS) sono simili, cioe` 1,35 (IC 95% 1,21-1,49) e 1,30 (IC
95% 1,21-1,40) rispettivamente.
Per la TOS COMBINATA ESTROPROGESTINICA, parecchi studi
epidemiologici hanno riportato un rischio complessivo di cancro al
seno piu` elevato rispetto a quello della TOS con soli estrogeni.
Il MWS ha riportato che, in confronto alle donne che non avevano
mai utilizzato la TOS, l`uso della TOS con vari tipi di
combinazioni estroprogestiniche era associato con un piu` alto
rischio di cancro al seno (RR=2,00, IC 95% 1,88-2,12) rispetto
all`uso degli estrogeni da soli (RR=1,30, IC 95% 1,21-1,40) o a
quello di tibolone (RR=1,45, IC 95% 1,25-1,68).
Lo studio WHI ha riportato per tutte le utilizzatrici un rischio
stimato di 1,24 (IC 95% 1,01-1,54) dopo 5,6 anni di una TOS
combinata estroprogestinica (ECE+MPA) in confronto al placebo.
Qui sotto vengono elencati i rischi assoluti calcolati in base ai
risultati di MWS e
WHI:
In base all`incidenza media di cancro al seno nota per le nazioni
sviluppate, il MWS ha stimato che:
* Circa 32 donne ogni 1000 che non usano TOS avranno una diagnosi
di cancro al seno tra i 50 ed i 64 anni di eta`.
* Ogni 1000 donne che utilizzano o hanno utilizzato di recente
TOS, il numero di casi aggiuntivi durante lo stesso periodo sara
`:
* per le utilizzatrici di
TOS CON SOLO ESTROGENO:
- tra 0 e 3 (miglior stima = 1,5) per 5 anni d`uso.
- tra 3 e 7 (miglior stima = 5) per 10 anni d`uso.
* per le utilizzatrici di TOS CON COMBINAZIONI
ESTROPROGESTINICHE:
- tra 5 e 7 (miglior stima = 6) per 5 anni d`uso
- tra 18 e 20 (miglior stima = 19) per 10 anni d`uso.
In donne tra i 50 ed i 79 anni seguite per 5,6 anni, lo studio WHI
ha stimato che 8 casi aggiuntivi di cancro al seno invasivo ogni
10000 anni donna sarebbero dovuti alla TOS combinata
estroprogestinica (ECE+MPA).
Sulla base dei calcoli effettuati sui dati dello studio, si e`
stimato che:
* Nel gruppo placebo, ogni 1000 donne:
* verrebbero diagnosticati circa 16 casi di cancro al seno
invasivo in 5 anni.
* Nel gruppo di donne che hanno usato TOS combinata
estroprogestinica (ECE+MPA), ogni 1000 donne il numero di casi
AGGIUNTIVI sarebbe:
* tra 0 e 9 (miglior stima = 4) per 5 anni di uso.
Il numero di casi aggiuntivi di cancro al seno in donne che
utilizzano la TOS e` in generale simile per quante iniziano la TOS
indipendentemente dall`eta` di inizio (tra i 45 ed i 65 anni)
(vedi paragrafo 4.4).
CANCRO ALL`ENDOMETRIO
Nelle donne con utero il rischio di iperplasia endometriale e
cancro endometriale aumenta con il protrarsi dell`utilizzo dei
soli estrogeni. Secondo i dati provenienti da studi epidemiologici
nelle donne che non utilizzano TOS la miglior stima di rischio e`
di circa 5 casi con diagnosi di cancro endometriale ogni 1000
donne tra i 50 ed i 65 anni. Secondo la durata del trattamento e
la dose di estrogeno utilizzata tra le donne che usano il solo
estrogeno il rischio di cancro endometriale riportato e` da 2 a 12
volte superiore a quello delle non utilizzatrici di TOS.
L`aggiunta di un progestinico all`estrogeno riduce in gran misura
l`aumento del rischio.
Altre reazioni avverse sono state segnalate in relazione al
trattamento estro-progestinico:
- Neoplasie benigne e maligne estrogeno-dipendenti per es. cancro
endometriale.
- Tromboembolismo venoso, cioe` trombosi venosa profonda degli
arti inferiori o pelvica ed embolia polmonare, e` piu` frequente
fra le utilizzatrici della terapia ormonale sostitutiva che fra le
non utilizzatrici. Per ulteriori informazioni vedere il paragrafo
4.3 Controindicazioni e 4.4 Avvertenze speciali e opportune
precauzioni d`impiego.
- Infarto miocardico ed ictus.
- Colecistopatie
- Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo: cloasma,
eritema multiforme, eritema nodoso, porpora vascolare.
- Probabile demenza (vedi paragrafo 4.4).
4.9)
SOVRADOSAGGIO:
Con questo metodo di somministrazione il sovradosaggio e`
improbabile. I segni di sovradosaggio sono, generalmente, tensione
mammaria, gonfiore pelvico/addominale, ansia, irritabilita`,
nausea e vomito. Se questi sintomi dovessero verificarsi, si
devono rimuovere i cerotti transdermici.
5)
PROPRIETA` FARMACOLOGICHE:
-------------------------
5.1)
PROPRIETA` FARMACODINAMICHE:
Categoria farmaco-terapeutica:
Estro-progestinici, associazioni, levonorgestrel ed estrogeno
Codice
ATC:
G03F A 11
FEMITY contiene una associazione COMBINATA CONTINUA estro-
progestinica per uso continuo, che associa estradiolo emiidrato e
levonorgestrel.
Estradiolo: la sostanza attiva, 17Beta-estradiolo sintetico, e`
chimicamente e biologicamente identica all`estradiolo endogeno
umano. Nelle donne in menopausa sostituisce la perdita di
produzione dell`estrogeno ed allevia i sintomi menopausali.
Levonorgestrel: Poiche` gli estrogeni favoriscono la crescita
dell`endometrio, l`utilizzo dei soli estrogeni aumenta il rischio
d`iperplasia endometriale e cancro. Nelle donne non
isterectomizzate, l`aggiunta di levonorgestrel riduce di molto il
rischio d`iperplasia endometriale, indotto dagli estrogeni.
INFORMAZIONI SULLA SPERIMENTAZIONE CLINICA
Attenuazione dei sintomi da carenza di estrogeni e caratteristiche
del sanguinamento:
* Durante la terapia con FEMITY, l`attenuazione dei sintomi
menopausali e` stata raggiunta nel corso delle prime settimane di
trattamento.
* FEMITY e` una TOS combinata continua prescritta con l`intento
d`evitare la regolare emorragia da sospensione, associata alla TOS
ciclica o sequenziale.
Durante i 10-12 mesi di trattamento e` stata riscontrata amenorrea
(assenza di emorragia o spotting) nel 59-68% delle donne. Nello
stesso periodo nel 19-16% delle donne sono comparsi spotting.
Durante i primi tre mesi di trattamento sono comparsi emorragie da
rottura e/o spotting nel 28-39% delle donne e la percentuale e`
stata del 37% nei 10-12 mesi di trattamento.
Le donne che sono in menopausa da piu` lungo tempo e con un
endometrio atrofico, raggiungeranno prima una situazione di
amenorrea.
5.2)
PROPRIETA` FARMACOCINETICHE:
Con la somministrazione transdermica non c`e` alcun effetto di
primo passaggio epatico come osservato con quella orale;
l`estradiolo entra in circolo in forma inalterata ed in quantita`
fisiologiche. Le concentrazioni terapeutiche di estradiolo sono
paragonabili a quelle osservate nella fase follicolare.
Dopo applicazione continua di FEMITY, la massima concentrazione di
estradiolo nel plasma (Cmax) raggiunge gli 82 pg/ml e la
concentrazione media (Cm) e` di circa 34 pg/ml. Alla fine di un
periodo di 7 giorni d`applicazione, la concentrazioen plasmatica
minima (Cmin) e` 27 pg/ml. Dopo la rimozione del cerotto
transdermico, le concentrazioni d`estradiolo ritornano ai valori
basali entro 12-24 ore.
La massima concentrazione di levonorgestrel nel plasma si
raggiunge dopo 3-4 giorni e la Cmax e`, approssimativamente, di
113 pg/ml allo steady state. La concentrazione media di
levonorgestrel nel plasma durante un periodo di 7 giorni e`,
all`incirca, di 88 pg/ml e quella minima (Cmin) raggiunge i 72
pg/ml.
Dopo assorbimento percutaneo, il levonorgestrel si lega alle
proteine plasmatiche, cioe` all`albumina (50%) e alla globulina
che lega gli ormoni sessuali (SHBG) (47,5%).
L`affinita` alla SHBG e` maggiore rispetto a quella degli altri
progestinici comunemente usati.
5.3)
DATI PRECLINICI DI SICUREZZA:
Negli animali da esperimento l`estradiolo ha manifestato
un`attivita` embrioletale gia` a dosi relativamente basse; sono
state osservate malformazioni del tratto urogenitale e
femminilizzazione dei feti maschi. Il levonorgestrel ha
manifestato un effetto embrioletale negli animali da esperimento
e, a dosi elevate, un effetto virilizzante sui feti femmina.
A causa delle notevoli differenze tra le diverse specie animali e
tra questi e l`uomo, i risultati preclinici sono di limitato
valore predditivo per il trattamento estrogeno nell`uomo.
6)
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE:
--------------------------
6.1)
LISTA DEGLI ECCIPIENTI:
Strato esterno:
Foglio di polietilene tereftalato (PET).
Matrice adesiva: Copolimero stirene-isoprene-stirene, esteri
gliceridi di resine completamente idrogenate.
Film protettivo: Foglio di polietilene tereftalato (PET)
siliconizzato.
6.2)
INCOMPATIBILITA`:
Non pertinente.
6.3)
PERIODO DI VALIDITA`:
2 anni.
6.4)
SPECIALI PRECAUZIONI PER LA CONSERVAZIONE:
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C.
6.5)
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE:
Bustina (Carta/PE/alluminio/copolimero di etilene). Scatola con 4
o 12 bustine.
6.6)
ISTRUZIONI PER L`USO:
Vedi sezione 4.2 Posologia e modo di somministrazione.
Nessuna istruzione particolare.
7)
TITOLARE DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
--------------------------------------------------------
THERAMEX S.P.A.
Via L. Mancinelli 11
20131 MILANO
8)
NUMERO DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
------------------------------------------------------
4 bustine A.I.C. N. 036489019/M
12 bustine A.I.C. n. 036489021/M
9) DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/
RINNOVO DELL`AUTORIZZAZIONE:
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14/03/2005
10) DATA DI (PARZIALE)
REVISIONE DEL TESTO:
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14/03/2005
(GIOFIL MARZO 2005)


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