A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Home > E > EUTIMIL





EUTIMIL


EUTIMIL

1) DENOMINAZIONE DELLA SPECIALITA` MEDICINALE
---------------------------------------------
EUTIMIL.
2) COMPOSIZIONE
---------------
Ogni compressa rivestita contiene:
Principio attivo:
Paroxetina cloridrato 22,88 mg corrispondente a paroxetina 20 mg .
Eccipienti:
Calcio fosfato bibasico biidrato 244,12 mg
Idrossipropilmetilcellulosa 2910 15 mg
Sodio carbossimetilamido 15 mg
Magnesio stearato 3 mg
Rivestimento:
Idrossipropilmetilcellulosa 6,9 mg
Titanio biossido (E171) 3,3 mg
Polietilenglicole 400 0,9 mg
Polietilenglicole 6000 0,1 mg
Polisorbato 80 (E 433) 0,1 mg
3) FORMA FARMACEUTICA
---------------------
Compresse rivestite divisibili.
4) FARMACOLOGIA-TOSSICOLOGIA-FARMACOCINETICA
--------------------------------------------
La paroxetina e` una molecola con una azione inibitoria potente e
selettiva sulla ricaptazione della serotonina (5-
idrossitriptamina: 5HT) nei neuroni cerebrali, senza interferenze
sulla captazione della noradrenalina. La sua attivita`
antidepressiva e` presumibilmente correlata a tale meccanismo.
Chimicamente e` una (-)-trans-4-(4`fluorofenil)-3-(3`,4`
metilendiossi-fenossimetil)-piperidina cloridrato, la cui
struttura non e` riconducibile a quella degli antidepressivi
triciclici, tetraciclici e di altri disponibili. Negli studi a
lungo termine con paroxetina e` emerso che l`efficacia si mantiene
per periodi di almeno un anno.
Tossicologia. Gli studi di tossicita` acuta hanno evidenziato
valori di LD50 pari a 374 e 341 mg/kg dopo somministrazione orale
e valori pari a 27 e 38 mg/kg dopo somministrazione e.v.
rispettivamente nel ratto e nel topo. Negli studi di tossicita`
per somministrazioni ripetute nel ratto e` stato evidenziato un
lieve incremento dei valori di fosfatasi alcalina a dosi pari a 4
mg/kg/die e di alaninaminotransferasi alle dosi di 12 e 40
mg/kg/die. Sempre a 40 mg/kg/die, dopo tre mesi di trattamento e`
stata riscontrata lipidosi del tessuto linfoide e della retina.
Nella scimmia Rhesus e` stato evidenziato un aumento dei lisosomi
nel fegato a dosi elevate dopo 12 mesi di trattamento. In questa
specie la dose che non ha causato effetti tossici e` stata di 1
mg/kg/die. Non e` stata evidenziata teratogenicita` nel ratto e
nel coniglio alle dosi tossiche materne, mentre una
embriotossicita` non selettiva viene segnalata agli stessi livelli
di dose. Nel ratto gli studi sulla fertilita` hanno evidenziato
alla dose di 13 mg/kg una frequenza ridotta delle gravidanze e, a
43 mg/kg/die una minore sopravvivenza post-partum dei nati. Dosi
pari a 50 mg/kg/die hanno causato effetti tossici sul ciclo
estrale e sull`ovulazione; nei maschi invece sono state
evidenziate variazioni istopatologiche a carico della rete testis
e dell`epididimo. Nessun potenziale cancerogeno e` stato
riscontrato negli studi condotti nel ratto e nel topo, e nessun
effetto genotossico e` stato osservato negli studi mutagenesi in
vitro e in vivo.
Farmacocinetica. La paroxetina e` ben assorbita nel tratto
gastrointestinale dopo somministrazione orale. I livelli sistemici
di equilibrio sono raggiunti entro 7-14 giorni dall`inizio del
trattamento. Circa il 95% della paroxetina presente nel plasma e`
legato alle proteine. L`emivita di eliminazione e` generalmente di
un giorno. La paroxetina e` metabolizzata a livello epatico; gli
studi di farmacologia hanno evidenziato che i metaboliti sono
molto meno potenti della paroxetina, pertanto si presume che non
contribuiscano al suo effetto terapeutico. I principale metaboliti
sono prodotti polari e coniuigati, prontamente eliminati.
L`escrezione urinaria di paroxetina e` circa il 64% della dose di
cui meno del 2% in forma immodificata. Circa il 36% della dose e`
escreto nelle feci, attraverso la bile, di cui la forma
immodificata rappresenta meno dell`1%. Il profilo farmacocinetico
non sembra modificarsi durante la terapia a lungo termine. La
biodisponibilita` della paroxetina non e` influenzata dalla
contemporanea assunzione di cibo. Nei soggetti anziani le
concentrazioni plasmatiche di paroxetina sono risultate elevate.
5) INFORMAZIONI CLINICHE
------------------------
5) 1. Indicazioni terapeutiche
---------------------------
EUTIMIL e` indicato nel trattamento della depressione di tutti i
tipi, compresa la depressione accompagnata da ansieta`.
5) 2. Controindicazioni
--------------------
Ipersensibilita` individuale accertata verso il farmaco.
5) 3. Effetti indesiderati
-----------------------
Gli effetti indesiderati con paroxetina sono di moderata entita` e
non influenzano la qualita` di vita del paziente; generalmente non
richiedono interruzione della terapia e durante il trattamento
prolungato possono diminuire di intensita` e frequenza. Le
reazioni avverse associate all`uso di paroxetina piu` comunemente
osservate sono: nausea, sonnolenza, sudorazione, tremore,
asteniasecchezza delle fauci, insonnia e disfunzioni sessuali,
costipazione, diarrea. Raramente sono state riscontrate
convulsioni. Con minore frequenza vengono segnalati sintomi
cardiovascolari quali: palpitazioni, ipotensione posturale,
tachicardia, vertigini.
5) 4. Speciali precauzioni per l`uso
---------------------------------
EUTIMIL non produce variazioni cliniche significative della
pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e dell`ECG, cio`
nonostante occorre osservare le consuete precauzioni in presenza
di alterazioni cardiovascolari. Come nel caso di altri
antidepressivi EUTIMIL dovrebbe essere usato con cautela in
pazienti epilettici. Complessivamente l`incidenza di convulsioni
nei pazienti trattati con EUTIMIL e` stata &lt0,1%. Il trattamento
con EUTIMIL deve essere sospeso nei pazienti che presentino
convulsioni.
5) 5. Uso in caso di gravidanza e di allattamento
----------------------------------------------
Nonostante gli studi negli animali non abbiano dimostrato alcun
effetto teratogeno o embriotossico selettivo, la sicurezza della
paroxetina nella donna in gravidanza non e` stata stabilita,
pertanto il prodotto non dovrebbe essere utilizzato durante la
gravidanza o l`allattamento se non nei casi in cui il potenziale
beneficio superi il possibile rischio e comunque sotto il diretto
controllo del medico.
5) 6. Interazioni
--------------
Specifici studi sono stati condotti per valutare le possibili
interazioni tra paroxetina e farmaci o sostanze psicoattive.
L`esperienza in un limitato numero di soggetti sani ha dimostrato
che paroxetina non aumenta la sedazione e la debolezza associate
ad aloperidolo, amilobarbitone od oxazepam, quando somministrati
contemporaneamente. Gli studi condotti nell`animale indicano che
puo` verificarsi una interazione tea paroxetina e inibitori della
monoammino-ossidasi (anti-MAO) o triptofano, analogamente ad altri
inibitori della ricaptazione di serotonina, e che puo` determinare
in tali circostanze la "sindrome da serotina" caratterizzata da
agitazione, irrequitezza e sintomi gastrointestinali quale
diarrea. Dato che l`esperienza clinica e` limitata, occorre
particolare attenzione nella somministrazione contemporanea di
paroxetina e litio. E comunque in caso di somministrazione
contemporanea i livelli di litio devono essere monitorati. La co-
somministrazione contemporanea di paroxwtina e fenitoina e`
associata ad una diminuzione nella concentrazione plasmatica di
paroxetina, dovuta ad una induzione degli enzimi del sistema
farmaco-metabolico epatico. L`assunzione con altri
anticonvulsionanti puo` essere associata ad un aumento
nell`incidenza di reazioni indesiderate. Sebbene la paroxetina non
aumenti gli effetti dannosi psicomotori indotti dalla assunzione
di alcool, il loro uso concomitante nei pazienti depressi e`
sconsigliato. Seroxata puo` al livello del citocromo P450,
interferire sul metabolismo epatico di alcuni farmaci
determinandone l`aumento dei livelli plasmatici, fra questi:
debrisochina, sparteina, alcuni antidepressivi triciclici,
neurolettici, fenotiazicini e gli anitiaritmici di I classe. Una
interazione significativa farmacocinetica, e` stata evidenziata
anche tra paroxetina e prociclidina con aumento dei livelli
plasmatici di quest`ultima quando somministrate
contemporaneamente.
5) 7. Posologia e modo di somministrazione
---------------------------------------
La dose raccomandata e` di 20 mg, una volta al giorno, da
assumersi preferibilmente al mattino a colazione. Il dosaggio puo`
essere aumentato fino a 50 mg al giorno, in base alla risposta del
paziente, con aumenti graduali di 10 mg. Come tutti i farmaci
antidepressivi il dosaggio, in base alla risposta terapeutica,
deve essere aggiustato e rivisto se necessario entro le prime due
o tre settimane dall`inizio della terapia, e nel caso di
interruzione del trattamento e` opportuno che questo avvenga
gradualmente in quanto una interruzione repentina della
somministrazione puo` comportare la comparsa di sintomi quali
disturbi del sonno irritabilita` o vertigini. Nell`anziano, visti
i risultati degli studi farmacocinetici, e` consigliabile un
dosaggio di 20 mg al giorno. In alcuni pazienti puo` essere
necessario aumentare la dose. Questo deve comunque avvenire
gradualmente con incrementi di 10 mg alla volta fino ad un massimo
di 40 mg al giorno in accordo alla risposta del paziente. In
pazienti con insufficienza renale grave (clearance della
creatinina &lt30 ml/min) o insufficienza epatica grave si verifica
un aumento delle concentrazioni plasmatiche di paroxetina.
Pertanto si raccomanda la somministrazione del dosaggio minimo
previsto. Analoga precauzione e` opportuna in pazienti in
trattamento con cimetidina.
5) 8. Sovradosaggio
----------------
I sintomi di sovradosaggio con paroxetina includono nausea,
vomito, tremore, midriasi, secchezza delle fauci e irritabilita`.
I dati sperimentali sul sovradosaggio della paroxetina sono
limitati all`osservazione di 16 pazienti che hanno assunto 850 mg
di EUTIMIL da solo o in combinazione con altri farmaci. Il
trattamento si basa sulle abituali misure utilizzate nel
sovradosaggio con antidepressivi: si consiglia svuotamento
gastrico attraverso induzione di emesi o lavanda gastrica.
Successivamente puo` essere somministrato carbone attivo, 20 e 30
grammi ogni 4-6 ore nelle prime 24 ore dopo ingestione. E`
indicata una terapia di supporto con attenta osservazione e
frequente monitoraggio dei sintomi vitali. La precoce
somministrazione di carbone attivo puo` ritardare l`assorbimento
di EUTIMIL.
5) 9. Avvertenze
--------------
Come nella maggior parte delle terapie con antidepressivi EUTIMIL
non dovrebbe essere somministrato in associazione con anti-MAO o
prima di due settimane dal termine di tale trattamento.
Analogamente non e` opportuno iniziare una terapia con anti-MAO
prima di due settimane dal termine della terapia con paroxetina.
EUTIMIL dovrebbe essere usato con precauzione in pazienti con
storia clinica di mania.
Studi condotti con cimetidina hanno dimostrato che quest`ultima
determina un aumento della biodisponibilita` di paroxetina di
circa il 45%, pertanto si raccomanda l`impiego di EUTIMIL al
dosaggio minimo. L`uso di EUTIMIL non e` raccomandato nei
pazienti in eta` pediatrica, non essendo disponibili ad oggi dati
clinici. Tenere fuori dalla portata dei bambini.
5) 10. Effetti sulla guida e sull`uso di macchine
----------------------------------------------
L`esperienza clinica ha dimostrato che la terapia con paroxetina
non e` associata ad alterazioni delle funzioni cognitive o
psicomotorie. Tuttavia come tutti i farmaci psicoattivi, i
pazienti dovrebbero essere avvertiti di usare cautela nell`uso di
macchinati pericolosi e nella guida di autoveicoli.
6) INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
-----------------------------
6) 1. Incompatibilita`
------------------
Nessuna.
6) 2. Durata di stabilita` a confezionamento integro
-------------------------------------------------
3 anni.
6) 3. Speciali precauzioni per la conservazione
--------------------------------------------
Nessuna .
6) 4. Natura del contenitore, confezione e prezzo
----------------------------------------------
Astuccio contenente 1 blister (alluminio/PVC) da 12 compresse
rivestite divisibili di 20 mg L. 38.900.
6) 5. Nome o Ragione Sociale e Domicilio del Titolare
--------------------------------------------------
a) Titolare A.I.C.: SARK
b) Officine di produzione: Smith Kline & French S.p.A. - Via
Zambeletti - Baranzate di Bollate (Milano) - S.B. SmithKline
Beecham - Crawley (Inghilterra). Controllato da: Smith Kline &
French S.p.A. - Via Zambeletti - Baranzate di Bollate (Milano).
6) 6. Numero di registrazione e data prima commercializzazione
-----------------------------------------------------------
12 compresse rivestite divisibili di 20 mg. A.I.C.: 027964016.
Data di prima commercializzazione: 16.02.1993.
6) 7. Eventuale tabella di appartenenza secondo DPR 309/90
-------------------------------------------------------
Non soggetto.
6) 8. Regime di dispensazione al pubblico
---------------------------------------
La vendita al pubblico e` subordinata alla presentazione di
ricetta medica.
GRUPPO BASF
RAVIZZA
*1993*


©MedicineLab.net