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EPICEF

F.D.FARMACEUTICI Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Flacone liofilizzato: cefonicid bisodico 1081 mg pari a cefonicid 1000 mg.Fiala solvente: lidocaina cloridrato, 25 mg.
ECCIPIENTI:
Fiala solvente: acqua p.p.i. q.b. a 2,5 ml.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibatterici beta-lattamici, cefalosporine.
INDICAZIONI:
Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta ori-gine da Gram - negativi "difficili" o da flora mista con presenza di Gram - negativi sensibili a
Epicef e resistenti ai piu` comuni antibiotici. E` pertanto indicato nel trattamento delle infezioni,delle basse vie respiratorie, infezioni del tratto urinario, infezioni della pelle e degli strati sottostanti, infezioni delle ossa e delle articolazioni. In particolare il prodotto trova indicazione nellesuddette infezioni in pazienti defedati e / o immunodepressi. Profilassi chirurgica: la somministrazione di unica dose di 1 g prima dell`intervento chirurgico riduce l`incidenza di infezioni postoperatorie da germi sensibili in pazienti sottoposti ad interventi chirurgici classificati come contaminati o potenzialmente contaminati, o in pazienti che presentino un reale rischio di infezioninella sede dell`intervento, fornendo una protezione dall`infezione durante tutto il periodo dell `intervento e per un periodo di circa 24 ore successive alla somministrazione. Dosi supplementaridi Epicef devono essere somministrate per ulteriori due giorni ai pazienti sottoposti ad interventi di atroplastica con protesi. La somministrazione intraoperatoria (dopo la legatura del cordoneombelicale) riduce l`incidenza di sepsi postoperatorie conseguenti al taglio cesareo.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` verso i componenti od altre sostanze strettamente correlatedal punto di vista chimico, in particolare penicilline, cefalosporine ed altri antibiotici beta-lattamici e, per la forma per uso intramuscolare, lidocaina ed altri anestetici locali di tipo amidico.Generalmente controindicato in gravidanza e nell`allattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Gli effetti indesiderati dovutI alle varie cefalosporine sono generalmente simili:Reazioni di ipersensibilita`- orticaria, prurito, eruzioni cutanee (maculopapulari, eritematose o morbilliformi), febbre e brividi, reazioni simil malattie da siero (febbre, orticaria, artralgia, edemae linfoadenopatia), eosinofilia, artralgia, edema, eritema, prurito anale e genitale, angioedema, sindrome di Stevens - Johnson, eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica, dermatiteesfoliativa. Raramente sono state riportate reazioni anafilattiche
:
gravi reazioni acute e generalizzate caratterizzate da dispnea, spesso seguita da collasso cardiovascolare o da shok, mani-festazioni cutanee (essenzialmente prurito ed orticaria con o senza angioedema) e gastrointestinali (nausea, vomito, dolori addominali crampiformi e diarrea). Reazioni di ipersen-sibilita` si verificano con maggiore frequenza nei pazienti con una storia di allegia in particolare verso la penicillina. Effetti ematologici nel 3% ed oltre, dei pazienti trattati con una cefalosporinae` riscontrabile un test di Coombs, diretto ed indiretto, positivo. Raramente ed in forma lieve e transitoria, neutropenia, trombocitemia o trombocitopenia e leucopenia. Raramente sono stateriferite anemie e aranulocitosi, cosi` come anemia aplastica, pancitopenia, anemia emolitica ed emorragica. Nel 3% dei pazienti trattati con cefonicid e` stata riportata eosinofilia e nell`1,7% deicasi un aumento delle piastrine. Effetti epatici aumento di tansaminasi ( AST/SGOT, ALT/SGPT) fosfatasi alcalina, lattico deidrogenasi (LDH), gamma - glutamil - transpeptidasi (GGTP) o bili-rubina e disfunzioni epatiche compresa la colestasi. Questi effetti sono generalmente lievi e scompaiono con la sospensione della terapia. Effetti gastrointestinali gli effetti indesiderati dipiu` frequente riscontro dopo somministrazioni orali di cefalosporine sono: nausea, vomito e diarrea. Generalmente sono lievi e transitori ma raramente possono essere tali da richiedere lasospensione del farmaco. Altri effetti osservati sono: dolori addominali, tenesmo, dispepsia, glossite e pirosi gastrica. Gli effetti gastrointestinali delle cefalosporine possono verificarsi an-che dopo somministrazione intramuscolare o endovenosa. Raramente, durante il trattamento con cefalosprine o dopo la sua sospensione, e` stata riferita la comparsa di colite pseudomem-branosa causata da clostridi antibiotico - resistenti produttori di tossine (Es.: C. Difficile); alcuni casi letali sono stati riportati. Effetti locali - reazioni locali sono piuttosto comuni con alcunecefalosporine, cefonicid in particolare: dolori, indurimento dei tessuti e doloribilita` dopo somministrazione intramuscolare; occasionalmente, flebite o tromboflebite dopo somministrazioneendovenosa. Effetti neurologici - dopo somministrazione intratecale, particolarmente se ad alte dosi: segni di neurotossicita` quali: allucinazioni, nistagmo e convulsioni. Dopo somministrazio-ne orale, intramuscolare o endovenosa: vertigini, cefalea, malessere, e stanchezza. Effetti renali - occasionalmente, aumento transitorio di azotemia e creatininemia. Raramente, insufficienzarenale acuta associata a nefrite interstiziale.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Prima di iniziare la terapia, il paziente deve consultare il proprio medicoper essere istruito sulle piu` corrette modalita` di somministrazione del farmaco, occorre accertare che il paziente non abbia avuto in precedenza reazioni di ipersensibilita` verso cefonicid, ce-falosporine, penicilline, altri antibiotici. Inoltre, per le preparazioni per uso intramuscolare, occorre accertare che il paziente non abbia avuto in precedenza reazioni di ipersensibilita` versola lidocaina o gli altri anestetici locali di tipo amidico. Le cefalosporine dovrebbero essere usate con cautela nei pazienti con una storia di malattie gastrointestinali ed in particolare di colite. Neipazienti con sospetta patologia renale in particolare, un`attenta valutazione della funzione renale, clinica e di laboratorio, deve essere condotta prima e durante la terapia con cefalosporine. Incaso di infezione, il micro organismo responsabile dovrebbe sempre essere isolato e la terapia antibatterica dovrebbe essere basata su test di sensibilita` condotti su campioni raccolti primadell ` inizio della terapia. La sensibilita` a Epicef deve essere confermata con metodi standardizzati (dischi per antibiogramma contenenti 30 mcg di principio attivo - Testi di Kirby Bouer). Laterapia con Epicef puo` comunque essere iniziata in attesa dei risultati di queste analisi. Prima di impiegare Epicef in associazione con altri antibiotici, dovrebbero essere attentamente valu-tate le relative interazioni, controindicazioni, avvertenze, precauzioni ed effetti indesiderati.
AVVERTENZE SPECIALI:
In gravidanza e nell`allattamento la sicurezza di cefonicid non e` dimostrata,pertanto va somministrato nei casi di assoluta necessita`, quando, a giudizio del medico, i potenziali benefici superano i rischi possibili. In caso di taglio cesareo Epicef puo` essere sommi-nistrato soltanto dopo la legatura del cordone ombelicare. E` stato accertato che pazienti allergici alla penicillina possono essere allergici ad altri antibiotici beta-lattamici comprese lecefalosporine e che quelli allergici alla lidocaina possono esserlo agli altri anestetici locali di tipo amidico, inoltre, per quanto rari, sono stati segnalati casi di pazienti che hanno presentato gravireazioni di tipo anafilattico, specialmente dopo somministrazioni di medicinali iniettabili. L`insorgenza di una qualsiasi reazione di tipo allergico impone la sospensione del trattamento. Lereazioni di ipersensibilita` gravi, ed in particolare l`anafilassi, possono richiedere la somministrazione di adrenalina ed altri interventi terapeutici di emergenza. La terapia antibatterica puo` pro-vocare lo sviluppo di germi non sensibili e, raramente, un`alterazione della normale flora del colon con possibile selezione di clostridi responsabili di colite pseudomembranosa. E` impor-tante considerare questa patologia nella diagnosi differenziale dei pazienti che presentano diarrea dopo l`uso di un antibiotico. Casi lievi di colite pseudomembranosa possono regredire conl`interruzione del trattamento. Nelle forme di media e grave entita` il trattamento di elezione e` rappresentato dalla vancomicina per uso orale integrato dalla somministrazione di fluidi elettroliti eproteine. L`uso contemporaneo di farmaci che favoriscono la stasi fecale deve essere assolutamente evitato. In corso di terapia con cefalosporine gli effetti nefrotossici sono piu` probabilinei pazienti di eta` superiore ai 50 anni , in quelli con precedenti patologie renali e nel caso di concomitante somministrazioni di altri farmaci nefrotossici. Tutte le cefalosporine devono es-sere somministrate con cautela e a dosaggio ridotto in presenza di insufficienza renale.
INTERAZIONI:
Probenecid rallenta l`eliminazione renale della maggior parte delle cefalosporine,compreso cefonicid, aumentandone la concentrazione ematica. Farmaci nefrotossici - l `uso concomitante di farmaci nefrotossici come aminoglicosidi, colistina, polimixina-b o vancomi-cina puo` aumentare il rischio di nefrotossicita` con alcune cefalosporine e probabilmente dovrebbe essere evitato, se possibile. Questo effetto non e` stato ancora riportato dopo l`usocontemporaneo di cefonicid ed aminoglicosidi. Alcool: non sono stati riportati effetti disulfiramsimili in pazienti che hanno assunto alcool durante il trattamento con cefonicid. Altri antibatte-rici: studi in vitro indicano che aminoglicosidi, penicilline o cloramfenicolo possono avere un effetto additivo o sinergico sull`attivita` antibatterica delle cefalosporine verso alcuni micro orga-nismi.
POSOLOGIA:
ADULTI:
Epicef viene somministrato in una dose singola i.m. o e.v. giornaliera. In ge-nere il dosaggio per l`adulto e` di 1 g di Epicef ogni 24 ore per via endovenosa o intramuscolare profonda. Dosi giornaliere superiori ad 1 g sono raramente necessarie. Comunque in casi ec-cezionali dosi fino a 2 g in unica somministrazione sono state ben tollerate. Dovendo somministrare 2 g i.m. in unica dose giornaliera, meta` di questa dose dovrebbe essere somministratain una massa muscolare diversa. Insufficienza renale: nei pazienti con funzionalita` renale ridotta e` necessario modificare la posologia. Dopo una dose da carico iniziale da 7,5 mg/kg i.m. o e.v. le dosi di mantenimento devono essere adattate seguendo la tabella sottostante. Ulteriori somministrazioni dovrebbero essere indicate dal monitoraggio terapeiutico, dalla gravita` dell`in-fezione e dalla sensibilita` del microorganismo responsabile dell`infezione. Posologia di Epicef in adulti con ridotta funzionalita` renale:Clearance della creatinina Dosaggio ml/min. x 1,73 m2 Infezioni meno gravi Infezioni ad alto rischio79-60 10 mg/kg (ogni 24 ore) 25 mg (ogni 24 ore) 59-40 8 mg/kg (ogni 24 ore) 20 mg/kg (ogni 24 ore)39-20 4 mg/kg (ogni 24 ore) 15 mg/kg (ogni 24 ore) 19-10 4 mg/kg (ogni 48 ore) 15 mg/kg (ogni 48 ore)9-5 4 mg/kg (ogni 3/5 giorni) 15 mg/kg (ogni 3/5 giorni) < 5 3 mg/kg (ogni 3/5 giorni) 4 mg/kg (ogni 3/5 giorni)Nota: in caso di dialisi non sono necessarie somministrazioni supplementari. B
AMBINI:
vienesomministrato per via i.m. o e.v. alla dose singola giornaliera di 50 mg/Kg.


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