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DILTIAZEMDOC 120

DOC GENERICI Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Diltiazem cloridrato.
ECCIPIENTI:
Mannitolo, idrossipropilmetilcellulosa, etilcellulosa, olio di ricino idrogenato, magne-sio stearato, silice colloidale.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Calcio-antagonista.
INDICAZIONI:
Trattamento dell`angina pectoris da sforzo, post infartuale e vasospastica (anginadi Prinzmetal). Trattamento dell`ipertensione arteriosa di grado lieve e moderato.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` verso i componenti o altre sostanze strettamente correlatedal punto di vista chimico. Ipotensione (pressione sistolica inferiore a 90 mmHg). Infarto miocardico acuto con congestione polmonare. Sindrome del nodo del seno, disturbi della condu-zione (blocco seno-atriale, blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado in pazienti senza pacemaker), bradicardia grave. Insufficienza cardiaca congestizia. Associazione con amioda-rone e dantrolene. Gravidanza accertata o presunta, allattamento. Generalmente controindicato in eta` pediatrica.
EFFETTI INDESIDERATI:
Apparato cardiovascolare: Occasionalmente: bradicardia, blocco atrio-ventri-colare (di primo grado), edema (soprattutto agli arti inferiori), vampate di calore, anomalie elettrocardiografiche. Raramente: blocco seno-atriale, blocco atrio-ventricolare (di secondo o terzogrado), palpitazioni, aritmia, asistolia, ipotensione, sincope, insufficienza cardiaca, angina. I fenomeni dovuti a vasodilatazione (in particolare l`edema) sono dose-dipendenti e risultano piu`frequenti negli anziani. Apparato gastrointestinale: Occasionalmente: nausea. Raramente: anoressia, dispepsia, vomito, dolori addominali, stipsi, diarrea, secchezza della bocca, alterazionedel gusto, iperplasia gengivale, aumento ponderale. Fegato: Raramente: aumento degli enzimi epatici (transaminasi, lattico deidrogenasi, fosfatasi alcalina, creatinfosfochinasi) epatite. Cute:Occasionalmente: eritema. Raramente: dermatite esfoliativa, eritema multiforme, eritema generalizzato (caratterizzato da vasculite leucocitoclastica), eritemi desquamativi (eventualmentefebbrili) dermatite esantematica pustolare generalizzata acuta, fotosensibilita`, petecchie, orticaria, prurito. Sistema nervoso: Occasionalmente: cefalea, vertigini. Raramente: amnesia, de-pressione, cambiamento della personalita`, nervosismo, allucinazioni, sonnolenza, insonnia, sintomi extrapiramidali (disturbi dell`andatura) parestesie, tinnito, tremore. Generali: Occasio-nalmente: astenia, malessere. Altri: Raramente: ambliopia, irritazione oculare, dispnea, epistassi, nicturia, poliuria, impotenza, ginecomastia, dolore ostearticolare, iperglicemia.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
E` necessario un attento monitoraggio nei pazienti con ridotta funziona-lita` del ventricolo sinistro, bradicardia (rischio di esacerbazioni) o con blocco atrio-ventricolare
di primo grado (rischio di esacerbazioni) o con blocco atrio-ventricolare di primo grado (rischiodi esacerbazione e raramente di blocco completo). Al contrario non occorrono speciali precauzioni in caso di blocco di branca isolato. Durante il trattamento e` opportuno eseguire periodicicontrolli della funzione epatica e renale. Le concentrazioni plasmatiche di diltiazem possono risultare aumentate negli anziani e nei pazienti con insufficienza renale o epatica. La sommini-strazione concomitante di altri anti-ipertensivi puo` potenziare l`effetto ipotensivo del diltiazem. Pertanto, in tutti questi casi, puo` essere necessaria una modifica della posologia. Le controin-dicazioni e le precauzioni devono essere osservate scrupolosamente e deve esservi un controllo costante, in particolare della frequenza cardiaca, all`inizio del trattamento. Poiche` leformulazioni a rilascio controllato di diltiazem sono caratterizzate da un diverso meccanismo per il rilascio del principio attivo e da velocita` di dissoluzione differenti. e` improbabile che ab-biano lo stesso profilo farmacocinetico. Pertanto si sconsiglia la sostituzione di una formulazione a rilascio controllato di diltiazem con un`altra. In caso di cardiomegalia o ipotensione iltrattamento deve essere intrapreso solo in ambiente ospedaliero. Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica o che assumono contemporaneamente altri farmaci anti-iper-tensivi, utilizzare la dose minima efficace. Particolare cautela e` richiesta all`inizio del trattamento.
AVVERTENZE SPECIALI:
In caso di anestesia generale, li`anestesista deve essere informato che il pa-ziente sta assumendo diltiazem. La depressione della contrattilita`, della conduttivita` e delli`automatismo cardiaci e la vasodilatazione associati agli anestetici possono essere potenziati daibloccanti dei canali del calcio. La brusca interruzione del trattamento puo` essere associata ad un peggioramento delli`angina. Il diltiazem puo` essere impiegato senza rischio nei pazienti affettida disturbi respiratori cronici. Non sono state accertate la sicurezza di`impiego e li`efficacia nei bambini. Le compresse a rilascio prolungato di diltiazem sono rivestite da una membrana po-limerica insolubile che permette il rilascio controllato del principio attivo; tale membrana non viene modificata dal passaggio nel tratto gastrointestinale, il suo eventuale ritrovamento nellefeci non e` quindi da interpretarsi come un segno di non efficacia del prodotto. U
SO DURANTE LA GRAVIDANZA O LI`ALLATTAMENTO. Il diltiazem e` controindicato in gravidanza. In donne in eta` fertileuni`eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima delli`inizio del trattamento e durante
il trattamento stesso deve essere assicurata uni`efficace copertura anticoncezionale. Allatta-mento: poiche` il farmaco viene escreto nel latte materno, nelle pazienti che allattano occorre decidere se rinunciare a nutrire al seno il lattante ed iniziare il trattamento o, viceversa, prose-guire li`allattamento evitando la somministrazione del medicinale. E
FFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE E DI USARE MACCHINARI. Attenzione. Raramente il medicinale puo` indurre sonnolenza.Evitare, in tal caso, di guidare o di usare macchinari.
INTERAZIONI:
Dantrolene (perfusione): Quando verapamil e dantrolene vengono somministraticontemporaneamente nell`animale, si osserva costantemente fibrillazione ventricolare ad esito letale. L`associazione di un antagonista del calcio e di dantrolene e` dunque potenzialmente pe-ricolosa. Amiodarone: Il trattamento concomitante di diltiazem e amiodarone aumenta il rischio di bradicardia sinusale e blocco atrioventricolare. Anti-ipertensivi: aumento dell`effetto ipoten-sivo, in particolare degli alfa-antagonisti. L`associazione di diltiazem con un alfa-antagonista richiede una stretta sorveglianza della pressione arteriosa. Beta-bloccanti: possibilita` di disturbidel ritmo (forte bradicardia, arresto sinusale), disturbi della conduzione seno-atriale e atrio-ventricolare, scompenso cardiovascolare (effetto sinergico). Tali associazioni non devono essereimpiegate se non sotto stretta sorveglianza clinica ed elettrocardiografica, in particolare all`inizio del trattamento. Glicosidi cardioattivi: aumento della concentrazione plasmatica di digossina;aumento del rischio di bradicardia; occorre prudenza in caso di associazione con diltiazem, soprattutto nei pazienti anziani e se vengono impiegate dosi elevate. Gli effetti elettrofisiologici deldiltiazem sul nodo del seno e sul nodo atrio-ventricolare potenziano quelli dei preparati a base di digitale. Antiaritmici: poiche` il diltiazem ha proprieta` antiaritmiche, la co-prescrizione con altriantiaritmici e` sconsigliata a causa dell`aumento di effetti indesiderati cardiaci per effetto additivo. Tale associazione non deve essere impiegata se non sotto stretta sorveglianza clinica edalettrocardiografica. Nitroderivati: aumento dell`effetto ipotensivo e lipotimie (effetti vasodilatatori additivi). In tutti i pazienti trattati con calcio antagonisti, la prescrizione di nitroderivati deveessere effettuata a dosi gradualmente crescenti. Ciclosporina: aumento dei livelli ematici di ciclosporina libera. Si consiglia di ridurre la dose di ciclosporina, controllare la funzionalita` renale,misurare i livelli ematici di ciclosporina e adattare la posologia sia durante la terapia in associazione che dopo la sua sospensione. Carbamazepina: aumento dei livelli ematici di carbamazepina libera. Si consiglia di misurare i livelli ematici di carbamazepina e adattare la posologia, senecessario. Fenitoina: il diltiazem determina un aumento della concentrazione plasmatica di fenitoina; la fenitoina riduce l`effetto del diltiazem. Antidepressivi: aumento della concentrazioneplasmatica dell`imipramina e, probabilmente, anche degli altri triciclici. Antipsicotici: aumento dell`effetto ipotensivo. Teofillina: aumento dei livelli ematici di teofillina libera. Anti-H2 (cimetidi-na, ranitidina): aumento dei livelli ematici di diltiazem. I pazienti in terapia con diltiazem devono essere attentamente controllati quando iniziano o interrompono il trattamento con farmaci antiH
2. Puo` essere necessaria una modifica della dose giornaliera di diltiazem. Rifampicina: rischiodi riduzione dei livelli plasmatici di diltiazem dopo l`inizio del trattamento con rifampicina. I pazienti devono essere controllati attentamente quando iniziano o interrompono il trattamento conrifampicina. Litio: rischio di aumento degli effetti neurotossici del litio.
POSOLOGIA:
Angina pectoris e ipertensione: Diltiazem Doc Generici 120 mg compresse a rila-scio prolungato: una compressa ogni dodici ore. Diltiazem Doc Generici 300 mg compresse a rilascio prolungato: la dose iniziale consigliata e` di due compresse da 120 mg. Tale dose po-tra` essere aumentata ad una compressa da 300 mg al giorno, in funzione della risposta terapeutica e della tollerabilita`. Nei pazienti anziani e in quelli con insufficienza renale o epatica oche necessitano di due farmaci anti-ipertensivi, la dose iniziale sara` di due compresse da 120 mg al giorno. Li`ora di assunzione nel corso della giornata e` indifferente, ma deve rimanere co-stante per lo stesso paziente; li`ideale e` li`assunzione prima o durante un pasto. Diltiazem Doc Generici 120 e 300 mg compresse a rilascio prolungato sono forme farmaceutiche indicate perla terapia di mantenimento. Le compresse non devono essere masticate, ma deglutite intere con un poi` di liquido.
SOVRADOSAGGIO:
Gli effetti clinici del sovradosaggio acuto possono includere grave ipotensione,fino al collasso, bradicardia sinusale con o senza dissociazione isoritmica e disturbi della conduzione atrio-ventricolare. Il trattamento da intraprendere in sede ospedaliera consistera` in la-vanda gastrica e diuresi osmotica. I disturbi dell`automaticita` e della conduzione possono essere risolti con una induzione elettrosistolica temporanea. I trattamenti farmacologici consi-gliati sono: atropina, agenti vasopressori quali l`adrenalina, agenti inotropi, glucagone e calcio gluconato.


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