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DIGOSSINA


DIGOSSINA

1. DENOMINAZIONE DELLA SPECIALITA` MEDICINALE
digossina
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA IN PRINCIPI ATTIVI ED
ECCIPIENTI
Ogni compressa contiene:
Principio attivo:
Digossina 0,250 mg
Eccipienti:
Lattosio 95,52 mg; amido dimais 12,00 mg; amido di riso 1,68 mg;
amido di mais idrolizzato 1,82 mg; magnesio stearato 0,54 mg.
DIGOSSINA Compresse
Ogni compressa contiene:
Principio attivo:
Digossina 0,125 mg
Eccipienti:
LAttosio 47,76 mg; amido di mais 6,00 mg; amido di riso 0,84 mg,
amido di mais idrolizzato 0,91 mg; magnesio stearato 0,27 mg.
DIGOSSINA 0,0625 Compresse
Ogni compressa contiene:
Principio attivo
Digossina 0,0625 mg
Eccipienti:
Lattosio 58,13 mg; amido dimais 6,50 mg; amido di riso 0,42 mg;
amido di mais idrolizzato 0,66 mg; carminio d`indaco (E132) 0,07
mg; polivinilpirrolidone 0,33 mg; magnesio stearato 0,54 mg.
DIGOSSINA Gocce
Ogni ml (40 gocce) contiene:
Principio attivo:
Digossina 0,5 mg
Eccipienti:
Alcool etilico 70% 1 ml
DIGOSSINA Soluzione iniettabile
Ogni fiala da 2 ml contiene:
principio attivo
Digossina 0,5 mg
Eccipienti:
Alcool etilico 0,21 ml; glicole propilenico 0,83 mg; acido citrico
1,5 mg; sodio fosfato bibasico 9,03 mg; acqua per preparazioni
iniettabili q.b. a 2 ml.
DIGOSSINA sciroppo
Ogni 100 ml comtengono:
Principio attivo
Digossina 5 mg
Eccipienti:
Sodio fosfato bibasico 986,2 mg; acido citrico 77 mg; metile-p-
idrossibenzoato 100 mg; saccarosio 30 g; giallo chinolina (E 104)
0,0250 g; aroma di limetta 0,10 ml; alcool etilico 10,5 ml;
glicole propilenico 5,18 g; acqua depurata q.b. a ml 100.
3. FORME FARMACEUTICHE
Compresse, gocce, soluzione iniettabile, sciroppo.
4. PROPRIETA` FARMACOLOGICHE, TOSSICOLOGICHE E FARMACOCINETICHE
LA Digossina e` un glucoside ottenuto dalle foglie
della Digitalis lanata cristallizzata per la prima volta nel
Laboratori di Ricerca Wellcome.
La digossina e` un agente cardiotonico attivo usato nel
trattamento dell`insufficienza cardiaca e in alcune aritmie,
specialmente nella fibrillazione atriale.
La sua attivita` farmacologica e` la stessa sia nel cuore sano che
in quello malato anche se gli effetti, evidenziabili in termini di
aumento della gittata cardiaca, possono variare.
Si ritiene che la digossina interagisca, a livello di membrana
cellulare, con l`ATP-asi della pompa Na+K+, determinando
modificazioni dei flussi ionici, specie del Ca++, ed influenzando
cosi` la contrazione muscolare. L`ipotesi e` pero` tuttora oggetto
di studio e non unanimemente accettata.
Farmacocinetica
la digossina e` assorbita in maniera passiva nel tratto
intestinale.
L`assunzione contemporanea del cibo causa ritardo
nell`assorbimento senza tuttavia interferire sulel quantita`
totali di farmaco assorbito. Si possono cosi` ottenere livelli di
picco piu` bassi, qualora si ritenga che questi siano responsabili
di sintomi d`intossicazione.
Dopo somministrazione orale il picco delle concentrazioni
plasmatiche viene raggiunto in una o due ore. Segue un periodo di
3-5 ore, corrispondente alla fase di distribuzione durante la
quale le concentrazioni plasmatiche si abbassano rapidamente. In
seguito queste diminuiscono in maniera esponenziale con una
emivita variabile da 36 a 48 ore, negli individui normali.
Il prelievo del plasma per la misura delle concentrazioni
plasmatiche come controllo del dosaggio, e` generalmente eseguito
in questa fase cioe` non prima di 6 ore dalla somministrazione.
Circa il 75% del farmaco e` escreto, immodificato, per via renale
sia per secrezione tubulare che per filtrazione glomerulare.
In caso di ridotta funzionalita` renale la clearance della
digossina diminuisce in misura approssimativamente corrispondente
alla riduzione della filtrazione glomerulare che puo` essere
valutata dalla misura della clearance della creatinina.
La maggior parte della digossina presente nell`organismo e` legata
a livello cellulare ed i muscoli scheletrici costituiscono il
deposito piu` importante. Della piccola frazione presente nel
plasma circa il 30% e` legato alle proteine. La dialisi pertanto
non riduce significativamente le quantita` di farmaco presenti
nell`organismo.
Dati tossicologici
DL50 (somministrazione acuta orale)
Cavia 3,5 mg/Kg
Gatto 0,2 mg/Kg
Nelle scimmie una dose di 0,8 mg/Kg per via orale produce vomito e
blocco atrioventricolare.
5. INFORMAZIONI CLINICHE
5.1. Indicazioni terapeutiche
Il Lanoxin e` indicato in tutti i casi in cui sia necessaria la
terapia digitalica sia per la digitalizzazione rapida che di
mantenimento.
In particolare nella:
- insufficienza cardiaca congestizia;
- fibrillazione auricolare;
- flutter auricolare;
- tachicardia auricolare parossistica.
5.2. Controindicazioni
Ipersensibilita` nota verso il principio attivo. Stati di
intossicazione digitalica. Fibrillazione ventricolare.
5.3. Effetti indesiderati
Le manifestazioni piu` frequenti sono rappresentate da disturbi
gastrointestinali (scialorrea, nausea, vomito, diarrea), da
disturbi del sistema nervoso centrale (cefalea, astenia, torpore)
e periferici (scotomi, visione indistinta, visione gialla) e da
disturbi cardiaci (extrasistoli ventricolari, bigeminismo,
tachicardia ventricolare, dissociazione atrioventricolare,
tachicardia giunzionale A-V, tachicardia atriale parossistica con
blocco, turbe della conduzione fino al blocco completo). La nausea
ed il vomito possono precedere ma non obbligatoriamente la
comparsa delle aritmie.
5.4. Speciali precauzioni d`uso
L`iniezione endovenosa rapida puo` causare vasocostrizione,
determinando ipertensione e/o riduzione del flusso coronarico.
L`iniezione endovenosa lenta e` pertanto importante nello
scompenso cardiaco ipertensivo e nell`infarto acuto del miocardio.
E` sconsigliata la somministrazione intramuscolare, che e`
dolorosa ed associata a necrosi muscolare.
La Digossina non deve essere somministrata per via sottocutanea.
Se somministrato per via endovenosa, il Lanoxin deve essere
iniettato lentamente in un intervallo di tempo di almeno 15
minuti. Il Lanoxin puo` essere aggiunto a soluzione glucosata al
5% o a soluzione fisiologica allo 0,9% o a soluzione al 4% di
glucosio piu` 0,18% NaCl.
La somministrazione per via endovenosa produce effetti
apprezzabili in 5-10 minuti.
L`effetto massimo viene raggiunto in circa 2 ore.
Per via orale l`effetto comincia a manifestarsi in 30-60 minuti
con un massimo tra le 4 e le 6 ore.
La via intramuscolare non consente maggiore rapidita`.
Il rischio di provocare pericolose aritmie con la cardioversione
elettrica, e` notevolmente aumentato in presenza di
intossiocazione da digitale, ed e` in proporzione alla energia
utilizzata per la cardioversione.
Per la cardioversione elettrica d`elezione di un paziente che sta
assumendo digossina, il farmaco deve essere sospeso 24 ore prima
che la cardioversione sia praticata. In cso di emergenza, come
nell`arresto cardiaco, il tentativo di cardioversione deve essere
fatto con l`energia efficace piu` bassa.
5.5. Uso durante la gravidanza e l`allattamento
Benche` il lanoxin sia utilizzato fin dal 1929 non sono stati
riferiti effetti teratogeni in seguito all`uso della digossina in
gravidanza. La digossina si elimina nel latte materno ma in
quantita` trascurabili dal punto di vista clinico.
5.6. Interazioni con altri medicamenti ed interazioni di altro
genere
Si tenga presente che numerosi farmaci interferiscono con la
digitale.
Tra questi i depletori di potassio, il calcio, del quale bisogna
evitare la somministrazione per via endovenosa, la chinidina che
aumenta i livelli ematici della digitale spostandola dai siti di
legame nei tessuti.
i simpaticomimetici e la succinilcolina che provoca estrusione del
potassio della fibrocellula miocardica, possono facilitare la
comparsa di aritmie cardiache. Il propanolo usato insieme con i
digitalici nel controllo della fibrillazione atriale puo`
deprimere spiccatamente la conduzione atrioventricolare. Gli
antiacidi, la neomicina, la sulfasalazina, la colestiramina
possono interferire con l`assorbimento intestinale dei digitalici
determinandone bassi livelli ematici.
Gli estratti di paratiroide e la vitamina D aumentando i livelli
ematici del calcio possono sensibilizzare il cuore agli effetti
della digitale.
Si tenga ancora conto che le azioni vagomimetiche che la digitale
esplica sul cuore possono essere accentuate da altre sostanze che
aumentano direttamente o indirettamente, attraverso un blocco
ortosimpatico, il tono del sistema parasimpatico (es. la
guanetidina).
In questi pazienti, si puo` osservare bradicardia accentuata e
prolungamento del tratto P-R.
5.7. Posologia e modo di somministrazione
Il dosaggio della digossina deve essere adattato individualmente
per ciascun paziente.
Le dosi sotto riportate sono pertanto intese solo come criterio
generale.
- Adulti e bambini sopra i 10 anni.
Digitalizzazione orale rapida: 0,75-1,5 mg seguiti da 0,25 mg ad
intervalli di sei ore fino ad ottenere l`effetto terapeutico
ottimale o nel caso della fibrillazione atriale, fino a quando la
frequenza ventricolare arriva a 70-80 battiti al minuto.
La comparsa di sintomi di tossicita` prima del manifestarsi di
effetti terapeutici comporta il riesame della situazione clinica.
Digitalizzazione orale lenta: 0,25-0,75 mg al giorno.
Il miglioramento clinico si osserva generalmente nel corso di 2-3
settimane.
Digitalizzazione parenterale d`urgenza: 0,15-1,0 mg endovenosa
lentamente seguiti da 0,5 mg generalmente somministrati e ripetuti
se necessario dopo alcune ore.
Mantenimento (orale e parenterale): 0,25-0,5 mg al giorno
preferibilmente suddivisi in due, tre somministrazioni
giornaliere.
Nei pazienti anziani e` consigliabile attuare la digitalizzazione
con gradualita` e con dosi piu` basse, eccetto in caso di urgenza.
La dialisi peritoneale e quella ematica eliminano solo una piccola
percentuale di digossina. Pertanto i pazienti sottoposti a dialisi
non richiedono adattamenti particolari della posologia.
- Neonati e bambini sotto i 10 anni.
Digitalizzazione (orale e parenterale): 0,01-0,02 mg per Kg di
peso corporeo ripetuti ad intervalli di 6 ore sino ad ottenere
l`effetto terapeutico. Sono in genere sufficienti 2-4
somministrazioni.
Mantenimento: 0,01-0,02 mg per Kg di peso corporeo per alcuni
giorni trascorsi i quali la posologia va riadattata se necessario.
A convalida dei dosaggi possono essere determinate le
concentrazioni plasmatiche col metodo radioimmunologico. I livelli
ottimali sono compresi tra 0,5 e 2 ng/ml, valori superiori ai 3
ng/ml sono generalmente associati a fenomeni di tossicita`.
Biodisponibilita
`:
la percentuale di digossina assorbita dopo
somministrazione orale varia da soggetto a soggetto anche con
compresse a massima biodisponibilita`. La digossina e` eliminata
nelle urine prevalentemente immodificata.
5.8. Sovradosaggio
Lavanda gastrica e monitoraggio elettrocardiografico sono misure
adatte quanto l`ingestione e` recente, come nell`avvelenamento
accidentale.
Per l`intossicazione nel corso del trattamento, quando non si
ritenga suffiicente la semplice sospensione del Lanoxin, la misura
piu` utile e` la correzione dell`ipopotassiemia. In rapporto
all`urgenza si puo` somministrare in tre ore una fleboclisi di 20-
80 mEq di soluzione Cloruro di potassio di 60 mEq/l, oppure un
preparato di Cloruro di potassio per via orale.
Nell`intossicazione grave puo` verificarsi iperpotassiemia mortale
per liberazione di potassio dai muscoli scheletrici. prima di
somministrare quest`ultimo bisogna misurare la potassiemia.
Per la bradicardia e` indicata l`atropina.
Le tachiaritmie atriali si accompagnano spesso a blocco
atrioventricolare e possono non richiedere alcun intervento
terapeutico se la frequenza ventricolare non e` elevata. La
fenitoina puo` essere utile; meno frequentemente e` utile la
lignocaina che e` piu` indicata nelle tachiaritmie ventricolari.
5.9. Avvertenze speciali
Gli effetti collaterali dei glicosidi cardioattivi sono in
genere dovuti a dosi inziali troppo alte o somministrate troppo
rapidamente ovvero alla concomitanza di numerosi fattori che
determinano fenomeni di accumulo della dose di mantenimento o che
predispongono alle loro manifestazioni tossiche.
Nei pazienti con ridotta funzionalita` renale si richiedono spesso
dosi inferiori a quelle normali. Una condizione di ipopotassiemia
dovuta ad esempio all`uso dei diuretici, di cortisonici, ad uno
stato di malnutrizione, all`eta` senile in genere, ad uno
scompenso cardiaco di vecchia data, sensibilizza il cuore
all`azione della digitale. Anche l`ipercalcemia e la
ipomagnesiemia possono facilitare la comparsa di turbe del ritmo
durante la terapia digitalica.
In questi casi e` pertanto indispensabile prima e durante il
trattamento, mantenere nei pazienti l`equilibrio elettrolitico
entro i limiti della normalita
`:
si puo` rendere inoltre
necessaria la somministrazione di dosi ridotte di digitale sia nel
periodo della digitalizzazione che nella terapia di mantenimento.
Estrema cautela richiede l`impiego di digitale nei soggetti con
bradicardia sisusale o con blocco atrioventricolare incompleto in
quanto in questi casi si puo` verificare un`eccessiva riduzione
della frequenza cardiaca o la trasformazione in un blocco completo
della conduzione.
Le tachiartmie atriali in corso di ipertiroidismo sono
particolarmente resistenti alla terapia digitalica.
nell`ipotiroidismo puo` verificarsi un rallentamento
dell`escrezione dei digitalici e quinbdi un loro accumulo nel
sangue.
L`uso dei glucosidi cardioattivi nelle tachicardie ventricolari,
puo` essere effettuato solo se accompagnano uno stato di
insufficienza cardiaca e non siano espressione di uno stato di
intossicazione digitalica.
La digitale non e` indicata nella terapia della fibrillazione
atriale in pazienti con sindrome di WolffParkinsons-White in
quanto un`accentuazione della conduzione attraverso le vie
accessorie determina un aumento della frequenza ventricolare fino
alla comparsa di fibrillazione. Inoltre la digitale non e`
indicata nel trattamento delle tachicardie sinusali a meno che non
si accompagnino a scompenso cardiaco. Pazienti con gravi carditi,
come quella reumatica, con infarto miocardico recente, o con gravi
malattie polmonari sono particolarmente sensibili nei confronti
delle turbe del ritmo indotte dalla digitale. L`uso della digitale
e dei suoi derivati per il trattamento dell`obesita` e` pericoloso
poiche` non offre garanzie di efficacia e puo` provocare aritmie
talora di notevole gravita` o altre reazioni secondarie. Nei
pazienti anziani e` consigliabile attuare una digitalizzazione
graduale partendo dalle dosi piu` basse, eccetto i casi d`urgenza.
Nel neonato e nel prematuro le dosi debbono essere stabilite
tenendo conto di una eventuale minore tolleranza verso la digitale
in relazione ad una possibile immaturita` funzionale del fegato e
del rene. Qualora il paziente per un periodo di una o due
settimane precedenti l`inizio della terapia abbia assunto altri
prodotti contenenti digitale, le dosi dovranno essere ridotte in
proporzione ovvero attentamente controllate.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
5.10. Effetti sulla capacita` di guidare veicoli usare
macchinari
Nessuno.
6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1. Incompatibilita`
Non sono note incompatibilita` con altri farmaci.
6.2. Priodo di validita`
Compresse, gocce e soluzione iniettabile: 5 anni.
Sciroppo: 3 anni.
6.3. Precauzioni particolari per la conservazione
Compresse: conservare in luogo asciutto.
Sciroppo, gocce e soluzione iniettabile: conservare al riparo
dalla luce.
6.7. Tabella di appartenenza secondo il D.P.R. 309/90
Nessuna.
6.8. Regime di dispensazione al pubblico
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
BQGT 90-20/91-07
03/1995


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