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DICLOFAN


DICLOFAN
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1)
DENOMINAZIONE DELLA SPECIALITA` MEDICINALE:
------------------------------------------
DICLOFAN
2) COMPOSIZIONE QUALI-
QUANTITATIVA:
-------------------------------
PRINCIPIO ATTIVO:
DICLOFAN 100 MG SUPPOSTE.
Ogni supposta contiene: diclofenac sodico mg 100.
DICLOFAN 100 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO.
Ogni compressa contiene: diclofenac sodico mg 100
3)
FORMA FARMACEUTICA:
------------------
Supposte per uso rettale: compresse per uso orale.
4)
PROPRIETA` FARMACOLOGICHE:
-------------------------
PROPRIETA` FARMACODINAMICHE:
Analgesia: allevia il dolore di media e forte entita`. La potenza
analgesica di una dose giornaliera da 75 a 150 mg e` pari a quella
esercitata da indometacina (75-150) acido acetilsalicilico (3-5
g). Flogosi e infiammazione: si e` dimostrato almeno pari
all`indometacina nel migliorare i parametri di efficacia clinica
in corso di artrite reumatoide, spondilite anchilosante, artrosi,
reumatismo extrarticolare, stati dolorosi da flogosi di origine
extrareumatica e post-traumatica, a dosi da 75 a 150 mg al di`. Il
meccanismo d`azione si esplica, in parte, nell`inibizione di
enzimi lisosomiali.
PROPRIETA` FARMACOCINETICHE
Assorbimento per os: ccompleto; picco dei livelli sierici: entro
due ore: legame proteico: 99,7 per cento (albumine); metabolismo:
epatico, 40 per cento biotrasformato nel primo passaggio epatico;
eliminazione: 2/3 renale, 1/3 biliare (metaboliti glucurono
coniugati). Dopo circa 20 minuti dall`iniezione intramuscolare di
75 mg di diclofenac sodico, si ottiene il principale picco di
concentrazione plasmatica. 2,5 microg/ml (8 micromol/l). La
concentrazione plasmatica e` dose dipendente. L`area sotto la
curva (AUC), determinata dopo iniezione i.m. e` circa due volte
piu` estesa rispetto ad una stessa dose somministrata per via
orale o rettale, in quanto, quando somministrata per queste ultime
vie, subisce l`effetto di primo passaggio. Il profilo
farmacocinetico rimane immodificato anche dopo somministrazioni
ripetute. Non vi sono fenomeni di accumulo se si osservano gli
intervalli raccomandati tra una dose e l`altra. Il diclofenac
penetra nei fluidi sinoviali, dove si misurano i massimi di
concentrazione 2-4 ore dopo la comparsa del picco plasmatico. Il t
1/2 apparente per l`eliminazione dai fluidi sinoviali e` di 3-6
ore. Tuttavia, dopo solo 4 o 6 ore le concentrazioni del principio
attivo sono gia` piu` alte nei fluidi sinoviali che nel plasma e
rimangono piu` alte fino a 12 ore. La biotrasformazione del
diclofenac sodico coinvolge parzialmente il meccanismo di
glicuronazione della molecola come tale, ma principalmente si ha
un`idrossilazione singola o multipla seguita dalla glicuronazione.
Circa il 60 per cento della dose somministrata viene escreta con
le urine sotto forma di metabolita; meno dell`1 per cento viene
escreto come sostanza immodificata. La parte rimanente della dose
somministrata viene escreta con la bile e con le feci. Nei
pazienti con insufficienza renale, se viene osservato il normale
schema posologico, non si verifica accumulo del principio attivo
immodifato dopo somministrazione di una singola dose. Con valori
di clearance della creatinina minore 10 ml/minuto, i livelli
plasmatici teorici allo steady-state dei metaboliti sono eliminati
attraverso la bile. In caso di insufficienza epatica (epatiti
croniche, cirrosi non scompensate), la cinetica ed il metabolismo
del diclofenac sono gli stessi dei pazienti senza disturbi
epatici.
DATI PRECLINICI DI SICUREZZA
TOSSICITA`:
DL50 nel topo per os: 1300 mg/kg, dopo 48 ore, 231
mg/kg dopo 15 gg; nel ratto per os 1500 mg/kg dopo 48 ore, 233
mg/kg dopo 15 gg, nella cavia per os: 1250 mg/kg. La tossicita`
cronica nei trattamenti per os di 90 giorni nel ratto (dosi di 0,5
e 2 mg/kg/die) e` risultata praticamente nulla. Dosi di 5 e 15
mg/kg/die, somministrate per os nella scimmia Rhesus, non hanno
indotto segni di tossicita
`:
Mutagenesi, carcinogenesi e
teratogenesi. Gli studi effettuati non hanno mostrato alcun
effetto mutageno, carcinogenico o teratogenico del diclofenac.
ANALGESIA:
test dell`acido acetico nel ratto: DE50=2,5 mg/kg p.o.
Antipiressia: test della febbre da lievito nel ratto: 0,5 mg/kg
p.o. Infiammazione: edema da carragenina nel ratto: DE50=2,1 mg/kg
p.o. Indice terapeutico analgesia DL50/
DE50:
88. Indice terapeutico
infiammazione DL50/DE50 circa 50.
5)
INFORMAZIONI CLINICHE:
---------------------
5.1)
INDICAZIONI TERAPEUTICHE:
Affezioni reumatiche infiammatorie e degenerative: artrite
reumatoide, spondilite anchilosante, artrosi; reumatismo extra-
articolare; stati dolorosi da flogosi di origine extra-reumatica o
post-traumatica; trattamento sintomatico della dismenorrea
primaria.
5.2)
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` al principio attivo o ad uno qualsiasi degli
eccipienti.
Il farmaco non deve essere assunto nel caso il paziente soffra di
ulcera e/o gravi disturbi dello stomaco o dell`intestino, grave
insufficienza epatica e renale, in corso di terapia intensiva con
diuretici, in soggetti con emorragie in atto o con diatesi
emorragica, in caso di alterazioni dell`emopoiesi (gravi malattie
del sangue) e in corso di trattamenti con anticoagulanti, in
quantop ne potenzia l`azione. Il farmaco e` altresi`
controindicato in gravidanza e durante l`allattamento (cfr.
"Gravidanza e allattamento"). Come altri antinfiammatori non
steroidei, il diclofenac e` controindicato in quei soggetti nei
quali si siano verificati, dopo assunzione di acido
acetilsalicilico o di altri farmaci inibitori della
prostaglandinsintetasi, accessi asmatici, orticaria, riniti acute.
Le supposte non devono essere somministrate a pazienti con
emorroidi o che siano stati recentemente affetti da proctite.
NON DEVE ESSERE SOMMINISTRATO NEI BAMBINI CON ETA` INFERIORE AI 14
ANNI.
5.3)
EFFETTI INDESIDERATI:
Specie all`inizio del trattamento possono verificarsi disturbi
gastro-intestinali come nausea, vomito, diarrea, flatulenza.
Qualora dovessero subentrare disturbi piu` gravi, in particolare
dolori epigastrici o emorragie gastrointestinali manifeste od
occulte (feci scure), deve essere consultato il medico. In casi
isolati sono stati osservati ulcera peptica perforata, disturbi
del colon. Raramente possono comparire manifestazioni allergiche
come arrossamenti cutanei, prurito, edema, crisi asmatiche e/o
reazioni anafilattiche o anafilattoidi, accompagnati o meno da
ipotensione. Di eccezionale evenienza reazioni di fotosensibilita`
e reazioni cutanee gravi quali eritema essudativo multiforme e
dermatosi bollose (sindrome di Stevens-Johnson, sindrome di
Lyell). Sporadicamente sono state segnalate turbe del SNC come
cefalea, eccitazione, irritabilita`, insonnia, astenia, capogiri,
convulsioni, disturbi sensori o della visione, ronzii alle
orecchie.
Particolarmente in trattamenti protratti possono verificarsi edemi
periferici, insufficienza renale, sindrome nefrotica, aumento
delle transaminasi, ittero, alterazioni dell`emopoiesi quali
leucopenia, trombocitopenia, agranulocitosi, anemia aplastica o
emolitica), perdita di capelli.
In casi isolati: anomalie urinarie, nefrite interstiziale,
disturbi della funzionalita` epatica compresa epatite con o senza
ittero, in alcuni rari casi fulminante.
Raramente in qualche soggetto l`uso delle supposte puo` provocare
comparsa di fenomeni collaterali locali e transitori. (bruciori,
tenesmo)
5.4)
SPECIALI AVVERTENZE E PRECAUZIONI PER L`USO:
TENERE IL MEDICINALE FUORI DELLA PORTATA DEI BAMBINI.
Diagnosi accurata e stretta sorveglianza medica sono obbligatorie
in pazienti che presentino sintomi indicativi di disturbi
gastrointestinali, con anamnesi indicativa di ulcera
gastrointestinale, con colite ulcerosa o con malattia di Crohn,
nonche` in pazienti affetti da grave insufficienza epatica. Nei
rari casi in cui in pazienti che assumono il farmaco si
verifichino ulcera peptica o emorragia gastrointestinale, il
trattamento deve essere sospeso.
Nel caso in cui i parametri di funzionalita` epatica risultassero
pesistentemente alterati o peggiorati, il trattamento con Diclofan
deve essere interrotto. Particolare cautela deve essere posta nei
pazienti con porfiria epatica, in quanto Diclofan potrebbe
scatenare un attacco.
Per le interazione con il metabolismo dell`acido arachidonico, il
farmaco puo` determinare in asmatici e soggetti predisposti crisi
di broncospasmo ed eventualmente shock ed altri fenomeni
allergici.
Diclofan deve sempre essere assunto sotto controllo del medico.
Sospendere il trattamento con Diclofan in caso di ipoperfusione
renale, insufficienza cardiaca o renale, cirrosi epatica o epatiti
gravi, ipertensione arteriosa, fenomeni tromboembolici
all`anamnesi, in pazienti in trattamento con diuretici e in quelli
reduci da interventi chirurgici maggiori, nonche` in pazienti in
eta` avanzata.
In caso di trattamento prolungato con Diclofan, come con altri
antiinfiammatori non steroidei, sono indicati come misura
precauzionale controlli della crasi ematica e della funzionalita`
epatica e renale.
5.5)
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:

GRAVIDANZA:
sebbene nell`uomo non siano stati segnalati casi di
malformazioni di alcun tipo, si raccomanda di non somministrare il
diclofenac nei primi tre mesi di gravidanza, in ragione di un
eventuale rischio teratogeno. Nel corso del terzo trimestre, tutti
gli inibitori delle prostaglandinsintetasi possono esporre il feto
ad una tossicita` cardio-polmonare (ipertensione polmonare per la
chiusura prematura, del dotto arterioso) e renale, inoltre possono
esporre alla fine della gravidanza sia la madre che il bambino ad
un allungamento del tempo, di travaglio. Pertanto tutti gli
inibitori della prostaglandinsintetasi (FANS) non devono essere
assunti nel terzo trimestre di gravidanza.
ALLATTAMENTO:
sebbene alla dose di 150 mg al giorno il diclofenac
passi nel latte materno in quantita` trascurabili, si raccomanda
di non somministrare il prodotto durante l`allattamento.
5.6)
INTERAZIONI:
Se somministrato insieme ad altre preparazioni contenenti
digossina, il diclofenac ne puo` elevare la concentrazione
plasmatica, ma in tali casi non sono stati ancora osservati segni
clinici di sovradosaggio.
E` sconsigliabile la contemporanea somministrazione a sali di
litio in quanto puo` dar lugo ad un aumento della litiemia.
Diversi antiinfiammatori non steroidei possono inibire l`attivita`
dei diuretici e potenziare l`effetto dei diuretici potassio-
risparmiatori, rendendo necessario il controllo dei livelli
sierici di potassio. La contemporanea somministrazione di
antiinfiammatori non steroidei sistemici puo` aumentare la
manifestazione di effetti collaterali. Sebbene gli studi clinici
non sembrano indicare che Diclofan abbia effetti sugli
anticoagulanti, sono stati osservati casi isolati di un aumento
del rischio di emorragia con l`uso combinato di diclofenac sodico
e di una terapia anticoagulante. Si raccomanda una stretta
sorveglianza di tali pazienti. Come altri inibitori delle
prostaglandinsintetasi (FANS) il diclofenac ad alte dosi puo`
temporaneamente inibire l`aggregazione piastinica. La
somministrazione di farmaci antiinfiammatori non steroidei meno di
24 ore prima o dopo il trattamento con metotrexate va fatta con
cautela, poiche` tali farmaci possono elevarne la concentrazione
ematica ed aumentarne la tossicita`. Anche largamente legato alle
proteine, Diclofan non interferisce per esempio con il legame
proteico di: salicilati, tolbutamide, prednisolone. Inoltre, non
aumenta l`effetto ipoglicemizzante di: tolbutamide, biguanidi,
glibenclamide e non influenza negativamente il metabolismo del
glucosio in diabetici e soggetti sani. Diclofan puo` aumentare la
nefrotossicita` della ciclosporina attraverso il suo effetto
inibitorio sulle prostaglandine del rene.
5.7)
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE:

DICLOFAN COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO:
una compressa al giorno.
Qualora i sintomi fossero piu` marcati durante la notte o al
mattino. Diclofan compresse a rilascio prolungato dovrebbe essere
assunto preferibilmente la sera. Le compresse vanno assunte
intere, con un po` di liquido, preferibilmente durante i pasti.
DICLOFAN 100 MG SUPPOSTE:
una supposta al giorno, da somministrare
preferibilmente la sera, prima di coricarsi.
5.8)
SOVRADOSAGGIO:
Nel caso il paziente abbia assunto una dose eccessiva di farmaco,
occorre chiamare immediatamente il medico.
Il trattamento dell`avvelenamento acuto con antiinfiammatori non
steroidei consiste essenzialmente di misure di supporto e
sintomatiche. Nulla si sa ancora riguardo al tipico quadro clinico
risultante da un sovradosaggio di diclofenac. Le misure
terapuetiche da adottare in caso di sovradosaggio sono le
seguenti:
- l`assorbimento deve essere impedito non appena possibile per
mezzo di lavanda gastrica e trattamento con carbone attivo;
- trattamenti di sostegno e sintomatici dovrebbero essere adottati
in caso di complicazioni (ipotensione, insufficienza renale,
convulsioni, irritazione gastrointestinale e depressione
respiratoria);
- terapie specifiche, come diuresi forzata, dialisi e
emoperfusione, non permettono di eliminare gli antiinfiammatori
non steroidei a causa del loro elevato legame alle proteine
plasmatiche e del loro notevole metabolismo.
5.10)
EFFETTI SULLA GUIDA E SULL`USO DI MACCHINE:
I pazienti che manifestassero capogiri o altri disturbi nervosi
centrali dovrebbero astenersi dal guidare un veicolo o
dall`utilizzare macchinari che richiedano integrita` del grado di
vigilanza.
6)
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE:
--------------------------
LISTA DEGLI ECCIPIENTI:
DICLOFAN 100 MG SUPPOSTE, gliceridi semisintetici solidi.
DICLOFAN 100 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO. lattosio; olio di
ricino idrogenato; mannitolo; polivinilpirrolidone; silice
precipitata; copolimeri metacrilici; magnesio stearato;
polietilenglicole 4000; talco; titanio biossido; ferro ossido
giallo.
6.1)
INCOMPATIBILITA`:
Nessuna.
6.2) VALIDITA`;
Diclofan 100 mg supposte,
Diclofan 100 mg compresse a rilascio prolungato
36 mesi a confezionamento integro.
6.3)
SPECIALI PRECAUZIONI PER LA CONSERVAZIONE:
Conservare le supposte al riparo dal calore.
6.4) CONTENITORI,
CONFEZIONI E PREZZO:
Diclofan 100 mg supposte. Scatola di cartone litografato,
contenente due strips in PVC con 5 supposte cad. Lit. 11.000
Diclofan 100 mg compresse a rilascio prolungato. Scatola di
cartone litografato, contenente 2 blisters in PVC/AL con 10
compresse cad. Lit. 15.800
ISTRUZIONI PER L`USO:
Non sono necessarie particolari istruzioni per l`uso.
6.5)
RAGIONE SOCIALE DEL TITOLARE AIC:
Laboratorio Prodotti Farmaceutici Boniscontro e Gazzone S.r.l.
Via Tiburtina, 1004
00156 ROMA
6.6)
NUMERO DI AUTORIZZAZIONE:
Diclofan supposte AIC n. 032243026
Diclofan 100 mg compresse a rilascio prolungato AIC n. 032243014
DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE O RINNOVO:
02/12/99
DATA DI REVISIONE DEL TESTO:
Dicembre `99.


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