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DERVIN

BONISCONTRO& GAZZONE Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
100 g di crema o di pomata contengono: diflucortolone valerato 0,3 g
ECCIPIENTI:
Vaselina bianca; acido stearico; olio di vaselina; sorbitan monopalmitato; polisorbato80; sorbitolo al 70%; metile p-idrossibenzoato; propile p-idrossibenzoato; acqua depurata.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Corticosteroide antiinfiammatorio per uso topico.
INDICAZIONI:
Placche localizzate resistenti di: psoriasi, lichenificazione, lupus eritematoso di-scoide, lichen ipertrofico. Cicatrici ipertrofiche.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` nota verso i componenti. Infezioni tubercolari e virali dellacute da trattare (herpes, varicella ecc.). Acne rosacea. Ulcere cutanee. Il preparato non e` per uso oftalmico. La medicazione occlusiva e` controindicata nelle lesioni essudative e nelle infe-zioni cutanee
EFFETTI INDESIDERATI:
Localmente arrossamento, edema, desquamazione, prurito come segni diipersensibilita` verso il prodotto. Altri effetti comprendono ipertricosi, eruzioni acneiformi, atrofia cutanea, teleangectasie, fragilita` vasale, porpora e dopo trattamenti prolungati (specie al volto)dermatiti pustolose di rimbalzo che, essendo sensibili agli steroidi, si rendono evidenti solo al momento della sospensione della terapia. L`uso prolungato e/o ad alte dosi puo` indurre una sin-drome da eccesso con ipertensione arteriosa, astenia, adinamia, turbe del ritmo cardiaco, ipopotassiemia e alcalosi metabolica. Nei trattamenti occlusivi si tenga presente che le pellicoleusate per il bendaggio possono essere esse stesse causa di fenomeni di sensibilizzazione.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Nelle malattie cutanee accompagnate da infezioni batteriche e` opportu-no associare un trattamento con chemioterapici; in caso di micosi sono necessari antimicotici. Il Dervin non e` indicato nel trattamento delle malattie oculari
AVVERTENZE SPECIALI:
L`applicazione percutanea di corticosteroidi nel trattamento di dermatosi este-se e/o per lunghi periodi di tempo, puo` determinare fenomeni secondari di assorbimento sistemico (sindrome di Cushing, inibizione dell`asse ipotalamo-ipofisario). Tale evenienza e` piu`frequente nei bambini e in caso di bendaggio occlusivo. Nell`uso pediatrico le pieghe cutanee e il pannolino possono fungere da bendaggio occlusivo. Pertanto, nel trattamento di affezioni cro-niche che richiedano terapie prolungate, qualora sia stato raggiunto un favorevole effetto terapeutico, sara` opportuno ridurre il dosaggio e la frequenza delle applicazioni al minimonecessario per controllare i sintomi ed evitare le recidive, sospendendo l`uso del preparato appena possibile. Durante la terapia e` necessario sorvegliare le condizioni del paziente, onde evi-denziare precocemente segni e sintomi da eccesso di steroidi (astenia, ipertensione, turbe elettrolitiche ecc.). In tutti i casi e` opportuno limitare l`uso degli steroidi topici a brevi periodi ditempo.
USO IN GRAVIDANZA:
L`applicazione locale di corticosteroidi ad animali di laboratorio gravidi puo` in-durre la comparsa di malformazioni fetali. La trasferibilita` di questo reperto alla specie umana non e` dimostrata. Comunque, nei primi tre mesi di gravidanza non devono essere utilizzati pre-parati corticosteroidei topici in elevata quantita` o per lungo tempo e in genere nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il preparato deve essere usato soltanto in casodi effettiva necessita` e sotto il diretto controllo del medico.
INTERAZIONI:
Non sono note possibili interazioni medicamentose e incompatibilita`.
POSOLOGIA:
Salvo diversa prescrizione medica, iniziare il trattamento spalmando il preparato instrato sottile 2-3 volte al giorno. Non appena il quadro clinico sara` migliorato e` sufficiente una
sola applicazione giornaliera. Lattanti e bambini di eta` inferiore a 4 anni dovrebbero essere trat-tati per periodi di tempo non superiori a 3 settimane, specie in caso di applicazione su regioni coperte da pannolini. La zona cutanea malata, trattata col preparato, verra` ricoperta da una pel-licola di materiale impermeabile che va fissata alla cute sana circostante. La durata dell`applicazione del bendaggio occlusivo sara` stabilita dal medico, ma non dovra` essere superiore aidue giorni, onde evitare possibili disturbi dell`omeostasi. Il bendaggio occlusivo puo` essere eventualmente ripetuto piu` volte. Se nel corso del trattamento dovessero subentrare processiinfettivi, sara` necessario non praticare bendaggi occlusivi per qualche tempo. In caso di lesioni estese e` comunque opportuno trattare successivamente aree parziali una alla volta. Il Dervinpomata, per il suo particolare eccipiente (base grassa contenente una modica percentuale d`acqua), ha la possibilita` d`impiego molto ampie che vanno dalle affezioni cutanee non eccessiva-mente secernenti a quelle non particolarmente secche. Il preparato assicura alla cute un appropriato apporto lipidico, senza bloccare la traspirazione e gli scambi di calore. Il Dervin cre-ma, per il suo particolare eccipiente poco grasso (emulsione) e` particolarmente indicato nel trattamento di lesioni secernenti e di zone cutanee umide, come la regione anale ed il cavoascellare, dove e` opportuno usare una base con elevato contenuto acquoso. Il Dervin crema permette il fluire del secreto ed induce una rapida essudazione ed essiccamento della cute. Ilpreparato non lascia traccia di grasso sulla cute ed e` pertanto indicato anche per l`applicazione sulle regioni cutanee scoperte.
SOVRADOSAGGIO:
Non sono noti casi di sovradosaggio.


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