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DELTACORTENE

BRUNOFARMACEUTICI SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Prednisone.
ECCIPIENTI:
Lattosio; amido di mais; cellulosa microgranulare; acido stearico (solo per cpr 5mg); magnesio stearato (solo cpr Forte 25 mg).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Il prednisone appartiene alla categoria dei glucocorticoidi an-tireattivi. Il prednisone non possiede di per se` un`attivita` biologica, ma diviene attivo nell`organismo in quanto subisce una rapida conversione a prednisolone, metabolita attivato dellosteroide, provvisto di elevata attivita` antiinfiammatoria.
INDICAZIONI:
Affezioni di interesse reumatologico come terapia aggiuntiva per la somministra-zione a breve termine (per far superare al paziente un episodio acuto o una riacutizzazione) in: artrite reumatoide (casi particolari possono richiedere una terapia di mantenimento a basse do-si), malattia di Still, spondiliti anchilosanti, artrite gottosa acuta. Malattie del collagene: durante una riacutizzazione o come terapia di mantenimento in casi particolari di lupus eritematosus si-stemico, dermatomiosite, periartrite, cardite reumatica acuta. Per controllare condizioni allergiche gravi o debilitanti non trattabili in maniera convenzionale: asma bronchiale, dermatiti dacontatto, dermatite atopica. Sarcoidosi. Affezioni ematologiche: anemia emolitica acquisita (autoimmune), per il trattamento palliativo di leucemie e linfomi degli adulti, leucemia acutadell`infanzia. Come coadiuvante nel trattamento della colite ulcerosa.
CONTROINDICAZIONI:
Sono comuni a tutti i cortisonici e comprendono: tubercolosi, ulcera pep-tica, psicosi, herpes oculare simplex, infezioni micotiche sistemiche.
EFFETTI INDESIDERATI:
In corso di terapia cortisonica, specie per trattamenti intensi e prolungati, pos-sono manifestarsi alcuni tra i seguenti effetti: alterazioni del bilancio idro-elettrolitico che, raramente ed in pazienti particolarmente predisposti, possono portare all`ipertensione e allainsufficienza cardiaca congestizia; alterazioni muscoloscheletriche, quali osteoporosi, fragilita` ossea, miopatie; complicazioni a carico dell`apparato gastro-intestinale, che possono arrivarefino alla comparsa o all`attivazione di ulcera peptica; alterazioni cutanee, quali ritardi nei processi di cicatrizzazione, assottigliamento e fragilita` della cute; alterazioni neurologiche quali verti-gini, cefalea e aumento della pressione endocranica; interferenza con la funzionalita` dell`asse ipofisi-surrene, particolarmente in momenti di stress; alterazioni della funzionalita` endocrina, quali irregolarita` mestruali, modificazioni della fisionomia ("faccia di luna"), disturbi della cre-scita nei bambini, diminuita tolleranza agli zuccheri e possibile manifestazione di diabete mellito latente, nonche` aumentata necessita` di farmaci antidiabetici; complicazioni di naturaoculistica quali cataratta posteriore subcapsulare ed aumentata pressione endoculare; negativizzazione del bilancio dell`azoto.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Nei pazienti in terapia corticosteroidea, sottoposti a particolare stress e`indispensabile un adattamento della dose in rapporto all`entita` della condizione stressante. In
corso di terapia prolungata e con dosi elevate, se si dovesse verificare una alterazione del bi-lancio elettrolitico, e` opportuno adeguare l`apporto di sodio e di potassio. I corticosteroidi aumentano l`escrezione di calcio. Uno stato di insufficienza surrenale secondaria, indotta dalcortisonico puo` essere contenuto con una riduzione graduale delle dosi. Questo tipo di insufficienza relativa puo` persistere per mesi dopo la sospensione della terapia. Quindi in qualsiasisituazione di stress, che si manifestasse in questo periodo, dovrebbe essere istituita una adeguata terapia ormonica. Nei pazienti ipotiroidei o affetti da cirrosi epatica la risposta ai cortico-steroidi puo` essere aumentata. Durante la corticoterapia possono manifestarsi alterazioni psichiche di vario genere: euforia, insonnia, mutamenti dell`umore o della personalita`, depres-sione grave o sintomi di vere e proprie psicosi. Una preesistente instabilita` emotiva o tendenze psicotiche possono essere aggravate dai corticosteroidi. I corticosteroidi devono essere som-ministrati con cautela nei seguenti casi: colite ulcerativa non specifica con pericolo di perforazione, ascessi e infezioni piogene in genere, diverticolite, anastomosi intestinali recenti,insufficienza renale, ipertensione, diabete, osteoporosi, miastenia grave. I bambini sottoposti a prolungata corticoterapia devono essere strettamente sorvegliati dal punto di vista della crescitae dello sviluppo. U
SO IN CASO DI GRAVIDANZA E NELLA PRIMISSIMA INFANZIA:
nelle donne in stato digravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita`, sotto il diretto controllo del medico.
AVVERTENZE SPECIALI:
I corticosteroidi possono mascherare alcuni segni di infezione e durante il loroimpiego si possono verificare infezioni intercorrenti. In questi casi va sempre valutata l`opportunita` di istituire una adeguata terapia antibiotica. I pazienti sotto terapia corticosteroidea nondevono essere sottoposti a vaccinazione. L`uso nella tubercolosi attiva va limitato ai casi di malattia fulminante o disseminata, nei quali il corticosteroide va usato con appropriata terapia an-titubercolare. Se i corticosteroidi vengono somministrati nei pazienti con tubercolosi latente o con risposta positiva alla tubercolina e` necessaria una stretta sorveglianza in quanto si puo` ve-rificare un`attivazione della malattia. Nella corticoterapia prolungata questi pazienti devono ricevere una adeguata chemioprofilassi.
EFFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE E SULL`USO DI MACCHINE:
non sono note interferenze sulla capacita` di guidare e sull`uso di macchine.
INTERAZIONI:
Sebbene non siano note interazioni medicamentose e incompatibilita`, tuttavia in corso di trattamento contemporaneo con: anticonvulsivanti (fenobarbitale, difenilidantoina), al-cuni antibiotici (rifampicina), anticoagulanti (warfarin), broncodilatatori (efedrina) si suggerisce
di aumentare la dose di mantenimento del glucocorticoide. In corso di trattamento contempo-raneo con altri antibiotici (eritromicina, troleandomicina), estrogeni o preparazioni contenenti estrogeni, si raccomanda di ridurre la dose di glucocorticoide. Nei pazienti con ipoprotrombi-nemia si consiglia prudenza nell`associare l`acido acetilsalicilico ai corticosteroidi.
POSOLOGIA:
La dose terapeutica d`attacco nell`adulto di peso medio corrisponde a mg 20-30 algiorno. Questa dose iniziale viene rapidamente ridotta nello spazio di tempo di una settimana ad una dose di mantenimento che oscilla in media intorno ai 10 mg al giorno: possono essere richiesti anche dosaggi minori in rapporto al peso corporeo ed all`eta` del paziente. La posologiadi mantenimento deve essere sempre la minima capace di controllare la sintomatologia ed e`
comunque fissata dal medico curante che, se incorrera` in una dose inadeguata assistera` allaripresa graduale dei disturbi. La riduzione posologica deve essere sempre graduale. Per la somministrazione di dosi elevate in particolari forme ematologiche, dermatologiche, ecc. si posso-no usare le compresse "Forte" da mg 25.
SOVRADOSAGGIO:
In caso di sovradosaggio si raccomanda di effettuare, in concomitanza con le mi-sure abituali per l`eliminazione del farmaco non assorbito (lavanda gastrica, carbone vegetale, ecc.), il controllo clinico delle funzioni vitali del paziente.
MINSAN Confezioni Euro CL N010089011 10CPR 5MG 1,03 A 010089035 "FORTE" 10CPR 25MG 3,46 A


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