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DECADRONFOSFATO

MERCK SHARP & DOHME SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Desametasone sodio fosfato 4,85 mg pari a desametasone-21-fosfato 4,00mg.
ECCIPIENTI:
Creatinina, sodio bisolfito, sodio citrato, metile p-idrossibenzoato, propile p-idrossi-benzoato , acqua per preparazioni iniettabili.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Corticosteroide (o glicocorticoide), un preparato ormonale.
INDICAZIONI:
Per iniezione endovenosa o intramuscolare, quando la terapia orale non sia possi-bile. I
NSUFFICIENZA CORTICOSURRENALE:
il Decadron fosfato iniettabile possiede un`attivita` preva-lentemente glicocorticoide e scarsa attivita` mineralcorticoide. Non permette quindi una
completa terapia di sostituzione ed il suo impiego deve essere integrato con sali o desossicor-ticosterone o ambedue. Cosi` integrato, il Decadron fosfato iniettabile e` indicato in tutti i tipi di insufficienza corticosurrenale, per esempio nel morbo di Addison o nei casi di surrenectomiabilaterale che richiedono la sostituzione dell`attivita` sia glicocorticoide che mineralcorticoide. I
NSUFFICIENZA CORTICOSURRENALE RELATIVA:
nell`insufficienza corticosurrenale relativa che puo` veri-ficarsi in seguito alla sospensione di una terapia prolungata con dosi soppressive di ormoni
corticosurrenali, l`attivita` mineralcorticoide puo` mantenersi integra. La sostituzione con un or-mone ad azione prevalentemente glicorticoide puo` quindi essere sufficiente per riportare alla norma la funzione corticosurrenale. Quando si imponga la necessita` di un effetto immediato, ilDecadron fosfato iniettabile puo` essere di importanza vitale, dato che la sua efficacia puo` manifestarsi entro pochi minuti dalla somministrazione.
TRATTAMENTO PREOPERATORIO E POSTOPERATORIO DI SOSTEGNO NEI PAZIENTI SOTTOPOSTI A SURRENECTOMIA BILATERALE O A IPOFISECTOMIA:
in ognialtra situazione chirurgica in cui si sospetti una inadeguata riserva corticosurrenale; nei casi di
shock postoperatorio che non rispondono alla terapia convenzionale.
TIROIDITE NON SUPPURATIVA:
per iniezione endovenosa o intramuscolare, quando, nella crisi tiroidea, la terapia orale nonsia possibile. S
HOCK:
il Decadron fosfato iniettabile e` utile come terapia supplementare delloshock quando sono necessarie alte dosi (farmacologiche) di corticosteroidi: per esempio, grave shock emorragico, traumatico, chirurgico. Il trattamento con Decadron fosfato iniettabile co-stituisce un complemento e non una sostituzione delle misure specifiche o di sostegno che possono essere necessarie: per esempio, reintegrazione del volume circolatorio, correzione delbilancio idrico ed elettrolitico, sommistrazione di ossigeno, misure chirurgiche, terapia antibiotica.
MALATTIE REUMATICHE:
come terapia supplementare per un breve periodo di tempo (per aiu-tare il paziente durante un episodio acuto o nella riacutizzazione) nelle seguenti forme: osteoartrosi post-traumatica, sinovite da osteoartrosi, artrite reumatoide, borsite acuta e suba-cuta, epicondilite, tenosinovite acuta aspecifica, artrite gottosa acuta, artrite psoriasica, spondilite anchilosante, artrite reumatoide giovanile.
M ALATTIE DEL COLLAGENO:
durante lariacutizzazione o per la terapia di mantenimento in casi selezionati di lupus eritematoso sistemico e di cardite reumatica acuta.
MALATTIE DERMATOLOGICHE:
pemfigo, eritema polimorfo grave(sindrome di Stevens-Johnson), dermatite esfoliativa, dermatite bollosa erpetiforme, dermatite seborroica grave, psoriasi grave, micosi fungoide.
STATI ALLERGICI:
per il controllo iniziale dellegravi forme allergiche: asma bronchiale, incluso lo stato asmatico, dermatite da contatto, dermatite atopica, reazione da siero, rinite allergica stagionale o perenne, reazioni di ipersensibilita`a farmaci, reazioni orticarioidi a trasfusioni, edema laringeo acuto non infettivo (il farmaco di prima scelta e` l`adrenalina), edema angioneurotico, in associazione all`adrenalina nell`anafilassi.O
FTALMOLOGIA:
gravi processi allergici ed infiammatori acuti e cronici a carico dell`occhio ed an-nessi, quali: congiuntivite allergica, cheratite, ulcere marginali allergiche corneali, herpes zoster
oftalmico, irite, iridociclite, corioretinite, uveite posteriore diffusa e coroidite, neurite oftalmica,neurite retrobulbare, oftalmia simpatica, infiammazione del segmento anteriore dell`occhio. M
ALATTIE GASTROINTESTINALI:
coadiuvante durante periodi critici della malattia nella colite ulcerosa(terapia sistemica), enterite regionale (terapia sistemica). M
ALATTIE DELL`APPARATO RESPIRATORIO:
sarcoidosi, sindrome di Loeffler non trattabile con altri mezzi, berilliosi, tubercolosi polmonare
fulminante o disseminata (in associazione all`appropriata chemioterapia antitubercolare), pol-monite da aspirazione, enfisema polmonare nei casi in cui il broncospasmo o l`edema bronchiale svolgano un ruolo significativo, fibrosi polmonare interstiziale diffusa (sindrome diHamman-Rich). M
ALATTIE EMATOLOGICHE:
anemia emolitica acquisita (autoimmune), porporatrombocitopenica idiopatica e secondaria negli adulti (solo per via endovenosa; la somministrazione intramuscolare e` controindicata), eritroblastopenia, anemia ipoplastica congenita (eritroi-de). M
ALATTIE NEOPLASTICHE:
per il trattamento palliativo dell`ipercalcemia associata a cancro,per le leucemie e linfomi negli adulti e per la leucemia acuta nei bambini. S
TATI EDEMATOSI:
perprovocare la diuresi o la remissione della proteinuria nella sindrome nefrotica senza uremia, del
tipo idiopatico o dovuta a lupus eritematoso. In associazione a diuretici, per indurre la diuresiin: cirrosi epatica con ascite refrattaria, scompenso cardiaco congestizio refrattario. E
DEMA CEREBRALE:
il Decadron fosfato iniettabile puo` essere impiegato nel trattamento dei pazienti conedema cerebrale di varia eziologia: 1) associato a tumori cerebrali primari o metastatici; 2) associato a disturbi vascolari cerebrali (apoplessia acuta) che coinvolgono la corteccia cerebrale;3) associato alla neurochirurgia; 4) associato a lesioni craniche o a pseudo tumori cerebrali. Il farmaco puo` inoltre essere impiegato per la preparazione all`intervento chirurgico nei pazienticon ipertensione endocranica secondaria a tumori cerebrali; come palliativo nei pazienti con neoplasie cerebrali inoperabili o recidive. L`impiego del Decadron fosfato iniettabile nell`edemacerebrale non elimina la necessita` di un`attenta valutazione neurologica e di trattamenti radicali, quali interventi neurochirurgici o di altre terapie specifiche.
PER INIEZIONE INTRASINOVIALE O NEI TESSUTI MOLLI:
come terapia supplementare per un breve periodo di tempo (per aiutare il pazientedurante un episodio acuto o nella riacutizzazione) nelle forme seguenti: sinovite da osteoartrosi,
artrite reumatoide, borsite acuta e subacuta, artrite gottosa acuta, epicondilite, tenosinoviteacuta aspecifica, osteoartrosi postraumatica, artrite traumatica, malattie di Dupuytren, fibromiosite, nevrite e nevralgia intercostale, tendinite, peritendinite, malattie di De Quervain, dito ascatto. V
ARIE:
meningite tubercolare con blocco o minaccia di blocco subaracnoideo (in asso-ciazione all`appropriata chemioterapia antitubercolare). C
ROUP:
il Decadron fosfato iniettabilepuo` alleviare entro poche ore il laringospasmo, l`edema, la tosse o lo stridore e determina in
genere un persistente miglioramento entro 12 ore dalla somministrazione della prima dose.Contemporaneamente, deve essere attuata la terapia antidifterica convenzionale, comprendente antibiotici. PROVA DIAGNOSTICA DELL`IPERFUNZIONALITA` CORTICOSURRENALE.
CONTROINDICAZIONI:
Infezioni micotiche sistemiche.
EFFETTI COLLATERALI:
Disturbi idrici ed elettrolitici: ritenzione sodica; ritenzione idrica; scompen-so cardiaco congestizio nei soggetti predisposti; deplezione di potassio; alcalosi ipokalemica;
ipertensione, ipotensione o reazione tipo shock. Muscoloscheletrici: astenia muscolare; mio-patia da steroidi; riduzione della massa muscolare; osteoporosi; fratture vertebrali da compressione; necrosi asettica della testa del femore e dell`omero; fratture spontanee delle ossa lunghe. Gastrointestinali: ulcera gastrica con possibile perforazione ed emorragia; pancreatite; disten-sione addominale; esofagite ulcerosa. Dermatologici: ritardata guarigione delle ferite; cute sottile e fragile; petecchie ed ecchimosi; eritemi; aumento della traspirazione; bruciore e prurito, specie nella regione perineale (dopo iniezione endovenosa); altre reazioni cutanee. Neurologici:
convulsioni; aumento della pressione endocranica con papilledema (pseudotumore cerebrale),generalmente dopo il trattamento; vertigini; cefalea. Endocrinologici: anomalie mestruali; stato cushingoide; arresto della crescita nei bambini; insufficienza corticosurrenale e ipofisaria se-condaria, specie durante periodi di stress dovuti a traumi, interventi chirurgici o malattie gravi; ridotta tolleranza al glucosio; manifestazioni di diabete mellito latente; aumentato fabbisogno di insulina o di ipoglicemizzanti orali nel diabete. Oftalmologici: cataratta subcapsulare posteriore;aumento della pressione intraoculare; glaucoma; esoftalmo. Metabolici: catabolismo proteico
con bilancio azotato negativo, per cui nei trattamenti prolungati la razione di proteine va adeguatamente aumentata. Altri: ipersensibilita`, tromboembolia. Inoltre sono stati attribuiti ai pre-parati steroidei iniettabili i seguenti effetti collaterali: rari casi di cecita` associati alla terapia intralesionale a livello del volto e della testa; iperpigmentazione o ipopigmentazione; atrofia cutanea e sottocutanea; ascessi sterili; riacutizzazione dopo l`iniezione intra-articolare; artropatia del tipoCharcot. Esistono segnalazioni di aritmie cardiache e/o collassi circolatori a seguito di somministrazioni rapide di dosi elevate di corticosteroidi per via endovenosa.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
E` opportuno impiegare la posologia minima necessaria per il controllodella malattia, attuando una graduale riduzione posologica non appena questa sia possibile. Posologie medie o alte di idrocortisone o di cortisone possono provocare un aumento della pres-sione sanguigna, ritenzione idrica e salina, o eccessiva deplezione di potassio. Tali effetti hanno minori probabilita` di verificarsi con i derivati sintetici, a meno che questi vengano impiegati adalte posologie. Possono rendersi necessari un regime povero di sale ed un apporto extra di potassio. Tutti i corticosteroidi aumentano l`escrezione del calcio. In corso di terapia prolungatapuo` essere opportuno, a titolo precauzionale, un regime anti ulceroso comprendente un antiacido. Nei pazienti sotto terapia corticosteroidea esposti a notevole stress e` indicato un aumentoposologico dei corticosteroidi a rapida azione, prima, durante e dopo la situazione di stress. Si deve tener conto del piu` lento tasso di assorbimento determinato dalla somministrazione intra-muscolare. Un`insufficienza corticosurrenale secondaria indotta dal farmaco potra` essere ridotta al minimo attraverso la graduale riduzione della posologia. Questo tipo di insufficienza relativapuo` tuttavia persistere per qualche mese dopo la sospensione della terapia: in qualsiasi situazione di stress che si verificasse durante questo periodo, e` quindi opportuno reinstituire la te-rapia ormonale. Se il paziente e` gia` sotto trattamento steroideo, puo` rendersi necessario un aumento della posologia. Dato che la secrezione dei mineralcorticoidi potrebbe essere inade-guata, e` opportuna la contemporanea somministrazione di sale, di un mineralcorticoide o di ambedue. In rari casi si sono verificate reazioni anafilattoidi in pazienti trattati con terapia corti-costeroidea parenterale: soprattutto quando l`anamnesi del paziente indichi un`allergia a qualche farmaco, prima della somministrazione e` opportuno prendere le necessarie precauzioni. I cor-ticosteroidi possono sopprimere le risposte alle prove cutanee. In corso di terapia corticosteroidea i pazienti non dovrebbero essere vaccinati contro il vaiolo. Altre procedure immunitarienon dovrebbero essere attuate nei pazienti trattati con corticosteroidi, specie se ad alte dosi, dato il pericolo di complicanze neurologiche e di una mancata risposta anticorpale. In presenzadi ipoprotrombinemia l`acido acetilsalicilico dovrebbe essere impiegato con cautela in corso di terapia corticosteroidea. Nei pazienti ipotiroidei o affetti da cirrosi epatica la risposta ai cortico-steroidi puo` aumentare. I dati emersi da uno studio clinico, effettuato negli USA, condotto per valutare l`efficacia del metilprednisolone sodio succinato nello shock settico, hanno messo inevidenza una maggiore incidenza di mortalita` nei pazienti con elevati valori di creatinina serica all`inizio del trattamento, come pure nei pazienti che hanno sviluppato una infezione secondariadopo l`inizio del trattamento. L`impiego del Decadron fosfato iniettabile nella tubercolosi in atto dovrebbe essere limitato ai casi di tubercolosi fulminante o disseminata nei quali il corticoste-roide viene usato per il trattamento della malattia in associazione a un appropriato regime antitubercolare. Quando corticosteroidi sono indicati in pazienti con tubercolosi latente o conrisposta positiva alla tubercolina, e` necessario un rigoroso controllo, dato che puo` verificarsi una riattivazione della malattia. In corso di terapia corticosteroidea prolungata, questi pazientidovrebbero essere sottoposti a una chemioprofilassi. Gli steroidi dovrebbero essere impiegati con cautela in presenza di: colite ulcerosa aspecifica con possibilita` di perforazione; ascessi oaltre infezioni piogeniche; diverticolite; anastomosi intestinale recente; ulcera gastrica in atto o latente; insufficienza renale; ipertensione; osteoporosi; miastenia grave. Sono stati descritti casidi emboli sistemici di tessuto adiposo quali possibili complicanze da iperdosaggio di cortisonici. I corticosteroidi devono essere impiegati con cautela nei pazienti con herpes simplex oftal-mico, dato il possibile rischio di ulcerazione e perforazione corneale. Nei pazienti ipotiroidei e in quelli cirrotici gli effetti dei corticosteroidi risultano piu` marcati. In alcuni pazienti gli steroidipossono aumentare o ridurre la motilita` e il numero degli spermatozoi. La difenilidantoina puo` indurre un aumento nel metabolismo e nella clearance dei corticosteroidi; puo` di conseguenzaessere necessario aumentare la posologia dello steroide. I corticosteroidi possono mascherare alcuni sintomi dell`infezione e durante il loro impiego possono manifestarsi infezioni sovrappo-ste. In corso di terapia corticosteroidea si puo` osservare una ridotta resistenza alle infezioni e la tendenza, da parte dei processi infettivi, a non localizzarsi. Durante il trattamento con corti-costeroidi possono manifestarsi alterazioni psichiche che possono andare da sintomi di euforia, insonnia, variazioni dell`umore, alterazioni della personalita`, depressione grave, amanifestazioni psicotiche vere e proprie. Quando presenti, la instabilita` psichica e le tendenze psicotiche possono essere aggravate dai corticosteroidi. L`impiego prolungato dei corticoste-roidi puo` causare cataratta subcapsulare posteriore, glaucoma con possibile lesione dei nervi ottici, e puo` favorire l`instaurarsi di infezioni oculari secondarie dovute a funghi o a virus. I bam-bini e i ragazzi sottoposti a terapia corticosteroidea prolungata dovrebbero essere controllati accuratamente per quanto riguarda la crescita e lo sviluppo. L`iniezione intra-articolare di uncorticosteroide puo` provocare effetti sia sistemici che locali. La presenza di liquidi nelle articolazioni richiede esami appropriati, al fine di escludere processi settici. Un marcato aumento deldolore - accompagnato da edema locale, ulteriore limitazione della mobilita` articolare, febbre e malessere generale - suggerisce la presenza di un`artrite settica. Se tale complicanza si verifi-casse e la diagnosi di sepsi venisse confermata, si dovra` istituire un`appropriata terapia antiinfettiva. E` da evitare l`iniezione locale di uno steroide in zone infette. I corticosteroidi non de-vono essere iniettati in articolazioni instabili. Ai pazienti deve essere chiaramente sottolineata l`importanza di non abusare delle articolazioni in cui si e` ottenuto un miglioramento sintomatico,fino a quando persiste l`attivita` del processo infiammatorio. Evitare l`iniezione di corticosteroidi nei tendini.
AVVERTENZE SPECIALI:
Questo prodotto come altri preparati steroidei e` sensibile al calore. Non devequindi essere posto in autoclave quando si voglia sterilizzare la superficie esterna dei flaconcini.
Proteggere dal congelamento. EFFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE E SULL`USO DI MACCHINE. Noninterferisce sulla capacita` di guidare e sull` uso di macchine.
USO IN GRAVIDANZA:
Non essendo ancora disponibili studi adeguati sui corticosteroidi in relazionealla riproduzione umana, l`impiego di questi farmaci nelle donne in gravidanza, nelle madri che allattano o nelle donne in eta` feconda richiede che vengano accuratamente vagliati i possibilirischi e vantaggi derivanti dal farmaco per la madre e per il feto. I bambini nati da madri che in corso di gravidanza siano stati trattate con dosi considerevoli di corticosteroidi dovrebbero es-sere sottoposti ad accurati controlli atti ad accertare eventuali segni di iposurrenalismo. I corticosteroidi sono stati ritrovati nel latte materno e possono arrestare la crescita, interferire con
la produzione di corticosteroidi endogeni o causare altri effetti indesiderati. Le madri in corso diterapia con corticosteroidi dovrebbero essere avvertite di non allattare.
INTERAZIONI:
La difenilidantoina, il fenobarbitale, l`efedrina e la rifampicina possono aumentarela clearance dei corticosteroidi con diminuiti livelli ematici e diminuita attivita` fisiologica; cio richiede un aggiustamento del dosaggio corticosteroideo. Queste interazioni possono interferire con i test di soppressione del Desametasone, che dovrebbero essere interpretati con cauteladurante la somministrazione di questi farmaci. Il tempo di protrombina dovrebbe essere controllato frequentemente nei pazienti che ricevono corticosteroidi e anticoagulanti cumarinici nel-lo stesso tempo, poiche in alcuni casi i corticosteroidi hanno alterato la risposta a questi anticoagulanti. Alcuni studi hanno mostrato che l`effetto provocato di solito dall`aggiunta deicorticosteroidi e` l`inibizione della risposta ai composti cumarinici, sebbene ci siano stati alcuni rapporti contrastanti che indicavano un potenziamento. Quando i corticosteroidi vengono som-ministrati contemporaneamente a diuretici depletori di potassio, i pazienti devono essere controllati attentamente per lo sviluppo di ipokaliemia.
POSOLOGIA:
Il preparato puo` essere iniettato direttamente dal flaconcino, senza miscelare o di-luire. Se si preferisce, si puo` aggiungerlo, senza perdita di efficacia, al cloruro di sodio iniettabile, al destrosio iniettabile o al sangue adatto per la trasfusione e si puo` somministrarlo perinfusione venosa goccia a goccia. Quando il Decadron fosfato iniettabile viene aggiunto ad una soluzione per infusione, la miscela deve essere utilizzata entro 24 ore, dato che le soluzioni noncontengono sostanze conservanti. Vanno osservate le misure di asepsi normalmente adottate per le iniezioni. La posologia iniziale del Decadron fosfato iniettabile puo` variare in genere da0,5 mg a 20 mg al giorno a seconda della malattia specifica da trattare. Nelle situazioni di minore gravita` sono generalmente sufficienti dosi ridotte, mentre in determinati pazienti possonoessere necessarie dosi iniziali piu` elevate. Di norma la posologia parenterale varia da un terzo ad un mezzo della dose orale somministrata ogni 12 ore. Tuttavia, in certe situazioni acute diemergenza, nelle quali la vita del paziente sia in pericolo puo` essere giustificata la somministrazione di dosi superiori alla posologia abituale, che possono raggiungere valori multipli rispettoalle dosi orali. La posologia iniziale dovrebbe essere mantenuta invariata o dovrebbe essere modificata in modo adeguato fino al raggiungimento di una risposta soddisfacente. Se dopo un ragionevole periodo di tempo non si osserva una risposta clinica soddisfacente, si dovrebbeinterrompere il trattamento con il Decadron fosfato iniettabile e passare ad altra terapia appropriata. E` importante sottolineare che le esigenze posologiche sono variabili e che la posologiadeve essere adattata ai singoli casi a seconda della malattia e della risposta del paziente. Ottenuta una risposta favorevole, si dovrebbe determinare l`appropriata posologia di mantenimentoriducendo, a piccole quantita` e a intervalli di tempo adeguati, la posologia iniziale del farmaco fino a raggiungere la dose minima sufficiente per mantenere la risposta clinica desiderata. E`importante tenere presente che la posologia del farmaco deve essere regolata in base a un costante controllo clinico del paziente. Tra le situazioni che possono rendere necessaria una cor-rezione della posologia vi sono le modificazioni delle condizioni cliniche secondarie a remissioni o a riacutizzazioni del processo morboso, alla risposta individuale del paziente eall`effetto dell`esposizione del paziente a situazioni di stress non direttamente collegate alla malattia; in quest`ultimo caso puo` essere necessario aumentare la posologia del Decadron fosfatoiniettabile per un periodo di tempo che varia in funzione delle condizioni del paziente. Quando il farmaco e` stato somministrato per un periodo di tempo superiore a qualche giorno, la sospen-sione del trattamento deve essere attuata gradualmente e non in modo brusco. I
NIEZIONE ENDOVENOSA E INTRAMUSCOLARE:
qualora possibile, si impieghi la via endovenosa sia per la doseiniziale che per tutte le dosi somministrate successivamente mentre il paziente e` in stato di
shock (questo perche` in tali pazienti ogni altra via di somministrazione, qualunque sia il farma-co, determina un tasso di assorbimento irregolare). Se si osserva una risposta pressoria, si impieghi la via intramuscolare fino a quando si potra` passare alla terapia orale. Per non arrecaredisagio al paziente, non si dovrebbero iniettare per via intramuscolare piu` di 2 ml per ogni punto di iniezione. Nei casi di emergenza, la dose abituale del Decadron fosfato iniettabile per l`inie-zione endovenosa o intramuscolare e` di 1-5 ml (da 4 a 20 mg) a seconda della gravita` della malattia. Tale dose puo` essere ripetuta fino a quando si osserva una risposta adeguata. Una volta ottenuto il miglioramento iniziale, possono essere sufficienti dosi singole di 0,5-1 ml (da2 a 4 mg) ripetibili qualora necessario. La posologia giornaliera complessiva non deve generalmente superare i 20 ml (80 mg), anche nelle forme gravi. Quando si desidera un effetto mas-simo costante, la somministrazione deve essere ripetuta ad intervalli di 3-4 ore o deve essere effettuata mediante infusione venosa goccia a goccia. Le iniezioni endovenose ed intramusco-lari sono indicate nelle malattie acute. Superata la fase acuta, si passi non appena possibile alla terapia steroidea orale.
SHOCK:
la dose abituale e` di 2-6 mg/Kg di peso corporeo somministratiin un` unica iniezione endovenosa. Qualora lo shock persista, tale dose puo` essere ripetuta entro 2-6 ore. Quale alternativa, il Decadron fosfato iniettabile puo` essere somministrato alla dose di2-6 mg/Kg di peso corporeo in un` unica iniezione endovenosa immediatamente seguita da un`infusione venosa di una dose uguale. La terapia con il Decadron fosfato iniettabile costitui-sce un complemento e non una sostituzione della terapia convenzionale. Queste raccomandazioni riflettono la tendenza nella pratica medica attuale ad impiegare nel trattamento dello shock dosi di corticosteroidi elevate (farmacologiche). Le seguenti indicazioni posologiche per il De-cadron fosfato iniettabile sono state suggerite da vari autori: - Cavanagh: 3 mg/Kg di peso corporeo per infusione venosa continua per 24 ore, dopo un`iniezione endovenosa iniziale di 20mg. - Dietzman: 2-6 mg/Kg di peso corporeo in un` unica iniezione endovenosa. - Frank: all`inizio 40 mg, seguiti da iniezione endovenosa ripetuta ogni 4-6 ore qualora lo shock persista. -Oaks: all`inizio 40 mg, seguiti da iniezione endovenosa ripetuta ogni 2-6 ore qualora lo shock persista. - Schumer: 1 mg/Kg di peso corporeo in un`unica iniezione endovenosa. Queste dosisono elevate rispetto alle dosi abitualmente consigliate per il Decadron fosfato iniettabile: si tratta pero` di posologie da impiegarsi in situazioni di emergenza, in condizioni acute che richiedonoalte dosi farmacologiche. La somministrazione di corticosteroidi a dosi elevate dovrebbe essere protratta solo fino a quando si osserva la stabilizzazione delle condizioni del paziente ed in ge-nere per un periodo non superiore alle 48-72 ore. Si eviti la terapia protratta con queste dosi elevate, al fine di prevenire eventuali complicanze quali insufficienza surrenale o ulcera gastrointestinale. Il Decadron fosfato iniettabile puo` essere aggiunto, senza perdita di efficacia, al clo-ruro di sodio iniettabile o al destrosio iniettabile e somministrato per infusione venosa goccia a
goccia. Quando il Decadron fosfato iniettabile viene aggiunto a una soluzione per infusione, lamiscela deve essere utilizzata entro 24 ore, dato che le soluzioni per infusione non contengono sostanze conservanti.
EDEMA CEREBRALE ASSOCIATO ALLA APOPLESSIA ACUTA:
inizialmente 10 mg(2,5 ml) di Decadron fosfato iniettabile per via endovenosa e in seguito per via intramuscolare 4 mg (1 ml) ogni 6 ore per 10 giorni. La dose dovrebbe essere ridotta a zero entro i 7 giornisuccessivi. Associato al trattamento di tumori cerebrali primitivi o metastatici, interventi neurochirurgici, traumi cranici, pseudo tumori del cervello o preparazioni ad intervento di pazienti chepresentano aumento della pressione endocranica dovuta a tumore cerebrale: inizialmente 10 mg (2,5 ml) di Decadron fosfato iniettabile per via endovenosa ed in seguito per via intramu-scolare 4 mg (1 ml) ogni 6 ore fino a quando regrediscono i sintomi dell`edema cerebrale. Si osserva in genere una risposta entro 12-24 ore: la posologia puo` essere ridotta dopo 2-4 giorni e gradualmente sospesa nel corso di 5-7 giorni. Per il trattamento palliativo dei pazienti con tumori recidivi o inoperabili: la posologia di mantenimento deve essere adattata ai singoli casi im-piegando il Decadron fosfato iniettabile o il Decadron compresse. Puo` essere adeguata una posologia di 2 mg due o tre volte al giorno. E` opportuno impiegare la posologia minima neces-saria per il controllo dell`edema cerebrale. Si devono seguire le abituali precauzioni associate alla terapia corticosteroidea. Si deve prendere in considerazione l`eventuale opportunita` di pre-scrivere antiacidi, anticolinergici e misure dietetiche per prevenire la comparsa di ulcere grastrointestinali o emorragie. Croup: la posologia abituale comporta in genere una dose singolavariabile da 0,5 a 1,25 ml (da 2 a 5 mg) a seconda dell`eta` e del peso corporeo del bambino. Contemporaneamente deve essere attuata la terapia antidifterica convenzionale, comprendentedosi adeguate di antibiotici. Nei casi particolarmente gravi la terapia steroidea puo` essere continuata a basse dosi per 2 o 3 giorni quale misura precauzionale per prevenire l`insorgenza diulteriori attacchi acuti. Associazione della terapia parenterale e orale: nelle allergie acute autolimitantisi o nelle riacutizzazioni di malattie allergiche croniche (rinite allergica acuta, attacchiacuti di asma bronchiale allergica stagionale, orticaria da farmaci, edema angioneurotico, dermatiti da contatto, ecc.), si consiglia il seguente schema posologico, secondo il quale la terapiaparenterale e la terapia orale vengono somministrate in associazione: Posologia (giornaliera complessiva):1-o giorno un`iniezione singola di 1 ml (4 mg) di Decadron4 mg fosfato iniettabile per via intramuscolare 2-o giorno 2 compresse da 0,5 mg di Decadron 2 volte al di`4 compresse3-o giorno 2 compresse da 0,5 mg di Decadron 2 volte al di`4 compresse 4-o giorno 1 compressa da 0,5 mg di Decadron 2 volte al di`2 compresse5-o giorno 1 compressa da 0,5 mg di Decadron 2 volte al di`2 compresse 6-o giorno 1 compressa da 0,5 mg di Decadron al di`1 compressa7-o giorno 1 compressa da 0,5 mg di Decadron al di`1 compressa 8-o giorno Visita di controlloSchema posologico (in alternativa al precedente): 1-o giorno 1 o 2 ml (4 mg) di Decadron fosfato iniettabile4 o 8 mg (4 mg/ml)
per via intramuscolare2-o giorno 2 compresse da 0,75 mg di Decadron 2 volte al di`4 compresse3-o giorno 2 compresse da 0,75 mg di Decadron 2 volte al di`4 compresse4-o giorno 1 compressa da 0,75 mg di Decadron 2 volte al di`2 compresse5-o giorno 1 compressa da 0,75 mg di Decadron al di`1 compressa 6-o giorno 1 compressa da 0,75 mg di Decadron al di`1 compressa7-o giorno Nessun trattamento 8-o giorno Visita di controlloObiettivo di questo schema e` di offrire una terapia adeguata durante gli episodi acuti e al tempo stesso di ridurre al minimo il pericolo di iperdosaggio nei casi cronici. In alcuni pazienti e` suf-ficiente, da solo, per consentire il controllo della malattia. Altri pazienti necessitano di un ulteriore trattamento, per esempio steroidi per uso topico, antiistaminici, o broncodilatatori. In unlimitato numero di pazienti puo` rendersi necessaria anche una terapia steroidea sistemica. In base alla posologia impiegata il giorno prima della ricomparsa dei sintomi in quest`ultimo grup-po di pazienti, il medico potra` decidere piu` agevolmente in merito all`opportunita` di prescrivere un trattamento ulteriore. Nelle riacutizzazioni dell`asma accompagnate da sintomi di infezione,si raccomanda la contemporanea somministrazione di antibiotici. I
NIEZIONI INTRASINOVIALI E NEI TESSUTI MOLLI:
le iniezioni intrasinoviali e nei tessuti molli vengono generalmente impiegatequando le articolazioni e le sedi colpite non sono piu` di una o due. Non eliminano la necessita`
di attuare le misure convenzionali abitualmente adottate. Pur agendo favorevolmente sui sinto-mi, non costituiscono assolutamente una cura, dato che l`ormone non svolge alcun effetto sulla causa dell`infiammazione. Indichiamo alcune delle dosi singole normalmente impiegate:Punto di iniezione Volume della iniezione Quantita` di (ml) fosfato (mg) desametasoneGrandi articolazioni (per es. ginocchio)0,5-1 2-4 Piccole articolazioni (per es. interfalangee,temporo-mandibolare) 0,2-0,25 0,8-1 Borse (comprese quelle calcificate)0,5-0,75 2-3Guaine tendinee 0,1-0,25 0,4-1 Plantare 0,1-0,25 0,4-1Digitale 0,05-0,2 0,2-0,8 Infiltrazione tessuti molli 0,5-1,5 2-6Gangli 0,25-0,5 1-2 La frequenza dell`iniezione varia da una volta ogni 3-5 giorni ad una volta ogni 2-3 settimane, aseconda della risposta al trattamento.
SOVRADOSAGGIO:
Non ci sono dati sul sovradosaggio.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Questo prodotto come altri preparati steroidei e` sensibileal calore. Non deve quindi essere posto in autoclave quando si voglia sterilizzare la superficie
esterna dei flaconcini. Proteggere dal congelamento.


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