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DAUNOBLASTINA

PHARMACIA& UPJOHN SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Daunorubicina cloridrato.
ECCIPIENTI:
Mannitolo. Flacone solvente: soluzione fisiologica salina.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Citostatico.
INDICAZIONI:
LEUCEMIA ACUTA MIELOBLASTICA:
Daunoblastina da sola o in associazione con altrifarmaci antiblastici e` indicata per il trattamento di tutti gli stadi di questa malattia. Trova inoltre
una indicazione elettiva in quella varieta` particolare di leucemia acuta rappresentata dalla leucemia a promielociti.
LEUCEMIA LINFOBLASTICA ACUTA:
Daunoblastina e` molto attiva nell`indurre laremissione di questa condizione patologica, ma dati i suoi effetti collaterali e la disponibilita` di
altre forme di trattamento, il suo uso e` fondamentalmente indicato solo in quei casi che si sonodimostrati resistenti ad altri farmaci. Tuttavia la somministrazione combinata di Daunoblastina, prednisone e vincristina, e` stata effettuata con successo nella fase di attacco della malattia.
ALTRI TUMORI:
Risultati positivi sono stati osservati con Daunoblastina nel neuroblastoma e nel rabdomiosarcoma.
CONTROINDICAZIONI:
Non e` raccomandata nei pazienti con gravi cardiopatie in atto o pregresse,sebbene non siano a tutt`oggi disponibili dati conclusivi circa l`importanza di questo fattore di
rischio sulla cardio-tossicita` indotta dal trattamento con Daunoblastina. La somministrazione del farmaco non e` consigliata in pazienti che presentano infezioni in atto.
EFFETTI INDESIDERATI:
La mielodepressione e la cardiotossicita` sono gli effetti collaterali di maggiore importanza. L`alopecia rappresenta un sintomo collaterale frequente, ma e` reversibile al terminedel trattamento. Una stomatite, quando non gia` presente per la malattia di base puo` comparire
dopo circa 5-10 giorni dall`inizio del trattamento; essa e` caratterizzata da aree di erosione dolenti e localizzate particolarmente lungo i margini laterali della lingua ed a livello della mucosasublinguale. Possono manifestarsi disturbi dell`apparato gastro-intestinale, quali nausea, vomito e diarrea. Se durante la somministrazione Daunoblastina fuoriesce dalla vena, cio` comportagravi lesioni tissutali fino alla necrosi; una sclerosi venosa e` stata osservata specialmente quando vengano utilizzati piccoli vasi o quando la stessa vena sia impiegata per somministrazioniripetute.
AVVERTENZE SPECIALI:
Durante la fase di induzione della remissione di una leucemia acuta con Dau-noblastina e` importante una attenta e frequente sorveglianza del paziente, che deve essere ospedalizzato. Poiche` Daunoblastina puo` provocare una rapida distruzione di un elevato nume-ro di cellule leucemiche che determinano un aumento delle concentrazioni ematiche di acido urico e di urea, e` opportuno controllare tali livelli tre o quattro volte la settimana durante la primasettimana di trattamento. Nei casi gravi si consiglia di somministrare abbondanti liquidi e allopurinolo per prevenire la comparsa di una nefropatia uratica. In ogni paziente il trattamento con Daunoblastina porta a mielodepressione ed in un certo numero di casi ad una grave aplasia.Cio` deve essere tenuto ben presente prima di iniziare il trattamento al fine di predisporre un`adeguata terapia di supporto (antibiotici, trasfusioni, concentrati piastrinici ed eventualmente leucocitari). Il conteggio giornaliero dei globuli bianchi, dei globuli rossi e delle piastrine e`necessario durante la prima settimana di trattamento. Prima dell`inizio ed eventualmente durante il trattamento, si raccomanda di controllare la funzionalita` epatica con i normali esami di la-boratorio (SGOT, SGPT, fosfatasi alcalina, bilirubina BSF). Particolare attenzione deve essere riservata alla cardiotossicita` di Daunoblastina. I rischi di comparsa di uno scompenso cardiaco,che risulta estremamente basso (circa 2%) al di sotto della dose cumulativa di 20 mg/kg, aumenta considerevolmente quando viene superata la suddetta dose limite raccomandata. In ogni caso la cardiotossicita` puo` essere favorita da eventuali concomitanti terapie (radiazioni ed altrifarmaci potenzialmente cardiotossici) o da situazioni cliniche legate alla malattia (anemie, infezioni, infiltrati peri-o/miocardici). Uno scompenso cardiaco tuttavia puo` comparire anche in pie-na remissione ed alcune settimane dopo l`ultima somministrazione di Daunoblastina e talvolta non e` influenzato dalle terapie mediche o fisiche tradizionali. Si raccomanda di effettuare l`ECG,prima e dopo ogni ciclo di terapia. La comparsa di alterazioni del tracciato ECG, come appiattimento o inversione dell`onda e depressione del tratto S-T, o l`insorgere di aritmie non comporta necessariamente la sospensione del trattamento; diversamente una riduzione del voltaggiodel complesso CRS e` attualmente considerata piu` specificatamente predittiva per la cardiotossicita`. In questa evenienza il vantaggio di continuare il trattamento deve essere accuratamentevalutato a fronte del rischio di un danno cardiaco irreversibile. In ogni caso uno scompenso cardiaco puo` insorgere dopo una dose cumulativa elevata, anche senza essere stato preceduto da alterazioni dell`ECG. Daunoblastina come del resto la maggior parte dei farmaci antitumorali, hadimostrato proprieta` cancerogene negli animali in particolare condizioni sperimentali. Puo` determinare una colorazione rossa nelle urine fino a 1-2 giorni dopo la somministrazione. Se lasoluzione viene a contatto con la cute o le mucose, si consiglia di effettuare un lavaggio accurato. Per quanto Daunoblastina possieda una certa azione antibiotica, non deve essere utilizzatacome un farmaco antinfettivo. Non sono note interferenze sulla capacita` di guida e sull`uso di macchinari. USO IN CASO DI GRAVIDANZA E D`ALLATTAMENTO Non vi sono attualmente informazioni adeguate circa l`influenza del farmaco sulla fertilita` maschile e femminile, sulla sua azione tera-togena o comunque dannosa sul feto. Dati sperimentali tuttavia suggeriscono che puo` ridurre
la vitalita` del feto per cui i vantaggi del trattamento in una donna gravida dovranno essere sop-pesati a fronte della potenziale tossicita` sul feto o sull`embrione.
INTERAZIONI:
Viene usata anche in associazione ad altri farmaci antileucemici; tuttavia e` asso-lutamente sconsigliabile mescolare contemporaneamente piu` farmaci nella stessa siringa. Non deve essere mescolata con eparina in quanto questi farmaci presentano incompatibilita` chimicaed in certe proporzioni formano un precipitato.
POSOLOGIA:
La dose singola puo` variare da 0,5 a 3 mg/kg. Le dosi di 0,5-1 mg/kg possono es-sere ripetute ad intervalli di 1 o piu` giorni; le dosi di 2 mg/kg dovrebbero essere spaziate di 4 o piu` giorni; le dosi di 2,5-3 mg/kg, benche` raramente impiegate, dovrebbero essere sommini-strate solo a intervalli di 7-14 giorni. Il numero di iniezioni richieste varia ampiamente da paziente a paziente e deve essere fissato per ciascun caso secondo la risposta e la tollerabilita`, conparticolare riferimento al quadro ematologico e midollare e l`eventuale associazione con altri antiblastici. Sia nell`adulto che nel bambino si raccomanda di non superare la dose totale di 20mg/kg. Il dosaggio deve essere ridotto in quei pazienti che presentano compromissione della funzionalita` epatica onde evitare un aumento della tossicita` globale. Daunoblastina non e` attiva per via orale e non deve essere somministrata per via intramuscolare o intratecale. La sommi-nistrazione viene fatta solo per iniezione endovenosa; e` opportuno eseguirla attraverso il tubolare di una fleboclisi di soluzione fisiologica in corso, dopo essersi accertati che l`ago siaperfettamente in vena. Questa tecnica riduce il pericolo della fuoriuscita del farmaco ed assicura il lavaggio della vena al termine della somministrazione.
SOVRADOSAGGIO:
Non sono stati segnalati casi di sovradosaggio.
STABILITA`:
La soluzione ricostituita e` stabile a temperatura ambiente per 24 ore, protetta dalla luce e per 48 ore conservata in frigorifero (2-o - 8-o C).


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