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DARDUM

LISAPHARMA SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Cefoperazone sale sodico pari a cefoperazone 500 - 1000 - 2000 mg.
ECCIPIENTI:
Fiala solvente: lidocaina cloridrata (solo fiale da 2 o 3 ml), acqua per preparazioniiniettabili.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibatterici (beta-lattamici) per uso sistemico. Cefalosporine.
INDICAZIONI:
Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta ori-gine da Gram-negativi difficili o da flora mista con presenza di Gram-negativi resistenti ai piu`
comuni antibiotici. In particolare trova indicazione nelle suddette infezioni in pazienti defedati e/o immunodepressi in infezioni gravi da germi Gram-negativi non sensibili ad altre cefalosporine gia` introdotte in terapia (Pseudomonas, Serratia, Enterobacter, Citrobacter).
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` gia` nota verso la cefalosporina (e verso la lidocaina per lepreparazioni che la contengono).
EFFETTI INDESIDERATI:
Come con altre cefalosporine, anche con il Cefoperazone si possono manife-stare le seguenti reazioni secondarie. Ipersensibilita
`:
eruzioni maculo-papulose, orticaria, febbre ed eosinofilia, reazioni anafilattoidi. Effetti ematologici
:
per somministrazione protratta,neutropenia reversibile e/o eosinofilia transitoria e rari casi di ipoprotrombinemia, talora riduzione della emoglobina e dell`ematocrito. In corso di trattamento prolungato si puo` osservare unafalsa positivita` del test di Coombs diretto. Funzionalita` epatica: possibile transitorio aumento di SGOT, SGPT, fosfatasi alcalina. Funzionalita` renale: segnalato transitorio aumento di azotemiae creatinina sierica. Effetti gastro-intestinali: segnalata transitoria modificazione dell`alvo (feci molli o diarrea), nausea, vomito. La diarrea in genere risponde alla terapia sintomatica o allasospensione dell`antibiotico. Se persistente considerare l`eventualita` dell`insorgenza di colite pseudo-membranosa. Reazioni locali: occasionalmente dolenzia transitoria in sede di inoculodopo somministrazione intramuscolare. Come altre cefalosporine, Dardum puo` determinare flebiti nella sede di infusione, a seguito di somministrazione con catetere endovenoso. Segnalatiraramente tremori, cefalea, vertigini.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Data la possibile allergia crociata tra penicilline e cefalosporine, occorreaccertare, prima di somministrare il farmaco, l`esistenza di precedenti reazioni di ipersensibilita` nei confronti di cefalosporine, penicilline o altri farmaci. Sono stati infatti segnalati casi di pa-zienti che hanno presentato reazioni, talora anche di tipo anafilattico, ad entrambe queste classi di antibiotici. Il Cefoperazone, va quindi somministrato con cautela ai pazienti sensibili alla pe-nicillina. Gli antibiotici vanno somministrati con cautela ad ogni paziente che abbia presentato qualche forma di allergia, in particolare ai farmaci. Nei pazienti affetti da epatopatia e/o da ostru-zione delle vie biliari, l`emivita sierica del Cefoperazone e` generalmente prolungata e l`eliminazione renale aumentata. In assenza di concomitante insufficienza renale si possonosomministrare negli adulti 2 g/die, suddivisi in due somministrazioni, senza rischio di accumulo. Per posologie superiori a 2 g/die e` necessario monitorare le concentrazioni sieriche del far-maco. Nei pazienti affetti contemporaneamente da insufficienza epatica e renale sara` opportuno rinunciare all`impiego di Cefoperazone. L`emodialisi riduce lievemente l`emivita di Cefoperazo-ne, pertanto il farmaco va somministrato dopo la seduta dialitica. Analogamente a quanto segnalato con altre cefalosporine, in corso di trattamento con Cefoperazone, e` stata descritta aseguito della ingestione di alcool (e fino a 5 giorni dopo l`ultima somministrazione) una reazione caratterizzata da arrossamento intenso del volto, sudorazione, cefalea e tachicardia. E` pertantonecessario evitare l`assunzione di alcool sotto qualsiasi forma in corso di trattamento con Cefoperazone. La somministrazione concomitante di cefalosporine e aminoglicosidi puo` determi-nare effetti nefrotossici. Le soluzioni contenenti lidocaina non possono essere utilizzate nei bambini al di sotto dei 30 mesi di eta`.
AVVERTENZE SPECIALI:
In caso di reazione allergica si deve interrompere la terapia ed istituire un trat-tamento idoneo (amine vasopressorie, antistaminici, corticosteroidi) o, in presenza di anafilassi, un immediato trattamento con adrenalina od altre opportune misure di emergenza.L`insorgenza di una qualsiasi reazione di tipo allergico impone la sospensione del trattamento. Casi di colite pseudomembranosa sono stati segnalati con l`uso di cefalosporine (e altri anti-biotici a largo spettro); percio` e` importante prendere in considerazione questa eventualita` nei pazienti che presentano diarrea in conseguenza dell`uso di antibiotici. Il trattamento con antibio-tici a largo spettro altera la normale flora batterica del colon e cio` puo` consentire la crescita di clostridi. Alcuni studi hanno evidenziato che una delle cause principali di colite associata agliantibiotici e` una tossina prodotta dal Clostridium difficile. Casi lievi di colite si possono risolvere con la semplice interruzione della terapia. I casi di colite moderati e gravi vanno trattati con l`in-tegrazione delle perdite di liquidi, elettroliti e proteine. Se la colite non si risolve con l`interruzione della terapia o e` grave, il trattamento di scelta per la colite pseudomembranosa da antibiotico,causata dal Clostridium difficile, e` la vancomicina per via orale. Bisogna anche valutare la possibilita` di altre cause per la colite. Come con altri antibiotici, sono stati segnalati casi di deficitdi vitamina K in corso di trattamento con Cefoperazone. Con tutta probabilita` tale fenomeno va ricondotto alla soppressione della flora batterica intestinale che normalmente sintetizza questavitamina e i soggetti a rischio appaiono essere quelli sottoposti a dieta deficitaria o in condizioni di malassorbimento (es. fibrosi cistica) o in pazienti alimentati per lunghi periodi per via endo-venosa. Con l`uso di Cefoperazone possono verificarsi rari casi di ipotrombinemia. Sono maggiormente a rischio di emorragie e di fenomeni tromboembolici i pazienti con disordini primarie secondari della emocoagulazione (trombocitopenia, trombopatia o altri disordini della coagulazione). In questi pazienti "a rischio" e` opportuno effettuare il test di Quick ogni due/tre giornie somministrare vitamina K (10 mg per settimana). Come per altre beta-lattamine, durante un trattamento prolungato con Cefoperazone, possono svilupparsi resistenze microbiche: tale eve-nienza e` maggiore verso microrganismi opportunisti specialmente enterobatteriacee e pseudomonas in soggetti immunodepressi e, probabilmente, associando tra loro piu` beta-lattamine. Sipuo` verificare una falsa positivita` della glicosuria se si impiegano i reattivi di Fehling, di Benedict e "Clini-test". GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO. Benche` negli esperimenti sugli animali di laboratorionon si siano osservati effetti teratogeni, non e` dimostrato che il Cefoperazone puo` essere utilizzato in tutta sicurezza nella gravidanza e nell`allattamento. L`antibiotico e` reperibile in concen-trazioni ridotte nel latte materno. Il Cefoperazone e` stato somministrato con successo nell`infanzia. Non e` stato pero` esaurientemente studiato nei prematuri e nei neonati fino a 6 mesidi vita. Pertanto, nelle donne in stato di gravidanza, durante l`allattamento e nella primissima infanzia, il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita`, sotto diretto controllo del me-dico. E
FFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE E DI USARE MACCHINARI. Non ha effetti sulla capacita` diguidare e sull`uso di macchinari.
INTERAZIONI:
Se il Cefoperazone viene impiegato in associazione con aminoglicosidi e` neces-sario il monitoraggio della funzionalita` renale durante il trattamento. I due farmaci non vanno miscelati nella stessa siringa e devono essere iniettati in sedi diverse, dato che tra essi esisteun`incompatibilita` di ordine chimico-fisico. Fra le precauzioni d`uso sono descritti gli effetti da contemporanea assunzione di alcool.
POSOLOGIA:
ADULTI:
2-4 g/die in due somministrazioni uguali, equidistanziate (ogni 12 ore). Nelleinfezioni particolarmente gravi, fino a 8 g/die in due dosi uguali. Sono stati somministrati fino a
12 g/die suddivisi in 3 somministrazioni uguali, ogni 8 ore. Nei nefropatici con filtrato glomeru-lare <18 ml/min o con creatininemia >3,5 mg/100 ml, e` consigliabile non superare i 4 g/die.
BAMBINI:
50-200 mg/kg/die suddivisi in 2 (ogni 12 ore) o piu` somministrazioni, in caso di ne-cessita`. S
OMMINISTRAZIONE INTRAMUSCOLARE:
i flaconcini per uso intramuscolare, 500 mg e 1 g,vanno disciolti con la fiala solvente (annessa alla confezione) contenente rispettivamente 2 e 3
ml di soluzione di lidocaina cloridrata allo 0,5%. Per preparare le soluzioni da iniettare per viaintramuscolare, si puo` utilizzare anche acqua sterile per iniezioni. Quando si voglia somministrare il farmaco in concentrazioni superiori ai 250 mg/ml, le soluzioni devono essere preparateusando lidocaina cloridrata 0,5%. La somministrazione va effettuata mediante iniezione intramuscolare profonda a livello di masse muscolari voluminose, quali i glutei o la faccia anterioredelle cosce. Per la presenza della lidocaina la soluzione ricostituita si presenta lattescente. Agitare energicamente prima dell`uso.
SOMMINISTRAZIONE ENDOVENOSA:
per la somministrazione en-dovenosa sono disponibili flaconcini da 2 g. Alla confezione da 2 g e` annessa, come solvente, una fiala di acqua per preparazioni iniettabili da 10 ml. Per l`iniezione endovenosa diretta la dosemassima e` di 2 g e va iniettata in un periodo di tempo non inferiore ai tre minuti per 1 g di principio attivo. Ogni grammo di farmaco va disciolto in 10 ml di adatto solvente. Per l`infusioneendovenosa intermittente, il flaconcino da 2 g va disciolto in 100 ml di soluzione sterile per uso endovenoso compatibile con il farmaco e infuso in un intervallo di tempo variabile da 15 minutiad un`ora. Se si preferisce utilizzare come solvente acqua sterile per iniezioni, non se ne devono impiegare piu` di 20 ml. Per l`infusione endovenosa continua, ogni grammo di Dardum va di-sciolto in 5 ml di acqua sterile per iniezioni e la soluzione cosi` ottenuta va addizionata ad un adatto diluente per uso endovenoso. Dardum e` fisicamente compatibile con le seguenti solu-zioni: destrosio e fruttosio al 5%, sodio cloruro allo 0,9%, miscela di soluzioni di sodio cloruro e destrano a basso peso molecolare, soluzioni di lattato di Ringer, albumina e alcuni aminoa-cidi. In casi eccezionali sono state somministrate, senza complicanze, dosi superiori a 200 mg/ kg/die.
SOVRADOSAGGIO:
Il Cefoperazone e` dializzabile. In caso di sovradosaggio il farmaco puo` essere eli-minato mediante trattamento emodialitico o dialisi peritoneale.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Il prodotto in soluzione deve essere preferibilmente usatoimmediatamente dopo ricostituzione, se conservato alle temperature tra i 5-o e 25-o C e` stabile per 24 ore.


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