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CRONIZAT

FARMAC.CABER SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Nizatidina.
ECCIPIENTI:
Capsule
150:
amido fluido, amido di mais, olio di silicone 350 c.s., magnesio stea-rato. Costituenti della capsula: gelatina, biossido di titanio (E171). Capsule
300:
amido fluido,
amido di mais, olio di silicone 350 c.s., polivinilpirrolidone, sodio carbossimetilcellulosa, talco,magnesio stearato. Costituenti della capsula: gelatina, biossido di titanio (E171), ossido di ferro nero (E172).
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antiulcera.
INDICAZIONI:
Ulcera duodenale, ulcera gastrica, ulcere recidivanti, ulcere associate al trattamen-to con farmaci antinfiammatori non steroidei, esofagite da reflusso gastro-esofageo.
CONTROINDICAZIONI:
La nizatidina e` controindicata nei pazienti con accertata ipersensibilita` alfarmaco e dal momento che e` stata osservata sensibilita` crociata fra i farmaci di questa classe (nizatidina inclusa), la nizatidina non deve essere somministrata ai pazienti con storia di iper-sensibilita` ad altri anti-H2.
EFFETTI INDESIDERATI:
In studi clinici di confronto con placebo la sudorazione (1% verso 0,2%), l`or-ticaria (0,5% verso 0,01%) e la sonnolenza (2,4% verso 1,3%) sono risultati tra gli effetti collaterali significativamente piu` comuni in pazienti trattati con nizatidina. In seguito allasomministrazione di nizatidina sono stati inoltre riportati a carico dei seguenti distretti: Epatico: danno epatocellulare, evidenziato da alterazioni dei tests enzimatici epatici (SGOT, SGPT o fo-sfatasi alcalina), e` stato riscontrato in alcuni pazienti e occasionalmente correlato al farmaco. In sperimentazioni cliniche su larga scala, sia i pazienti trattati con placebo che quelli trattati connizatidina, hanno presentato lievi, transitori ed asintomatici aumenti delle transaminasi. Nei rari casi di marcato aumento (>500 UI/l) in pazienti trattati con nizatidina non e` stato possibile evi-denziare la causalita` dell`alterazione, che era, peraltro, asintomatica e prontamente reversibile alla sospensione della terapia. Sono stati riportati casi di ittero ed epatite. Ogni alterazione si e`dimostrata reversibile alla sospensione del trattamento con nizatidina. Sistema Nervoso Centrale: Rari e reversibili casi di confusione mentale. Endocrino: studi di farmacologia clinica estudi clinici controllati non hanno dimostrato alcuna attivita` antiandrogenica della nizatidina. Impotenza e diminuzione della libido sono stati riportati con uguale frequenza da pazienti in tratta-mento con nizatidina e con placebo. Sono stati segnalati rari casi di ginecomastia. Dermatologico: sudorazione ed orticaria sono stati riportati piu` frequentemente in pazienti trat-tati con nizatidina. Inoltre sono stati riportati rash e dermatite esfoliativa. Ematico: Rari casi di porpora trombocitopenica. Ipersensibilita
`:
Come con gli altri H2 antagonisti ci sono stati raricasi di anafilassi, dopo la somministrazione di nizatidina. Sono stati riportati rari episodi di reazioni di ipersensibilita` (broncospasmo, edema della laringe, rash ed eosinofilia). Altri: Febbree nausea, eosinofilia, iperuricemia non associata a gotta o nefrolitiasi.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Prima di iniziare la terapia con nizatidina nell`ulcera gastrica, deve es-sere esclusa la sua possibile natura maligna, poiche` e` stato riscontrato che il trattamento con un antagonista H2-istaminico allevia i sintomi associati al carcinoma dello stomaco e ne ritardapercio` la diagnosi. Essendo la nizatidina parzialmente metabolizzata dal fegato e quasi totalmente escreta dai reni, si consiglia cautela nel trattamento di pazienti affetti da insufficienzaepatica o renale. In particolare nei pazienti affetti da insufficienza renale moderata o grave si dovra` ricorrere ad una riduzione nel dosaggio.
AVVERTENZE SPECIALI:
In caso di trattamento prolungato deve essere esercitato un controllo medicorigoroso sugli effetti terapeutici e su eventuali effetti collaterali riscontrati. U
SO IN PEDIATRIA:
none` stata stabilita l`efficacia e la sicurezza d`impiego nei bambini. Dati che confermano la sicurezza nella gestante e nell`allattamento non sono ancora disponibili. La nizatidina non deve esserepertanto usata durante la gravidanza e l`allattamento.
INTERAZIONI:
E` stato dimostrato che la nizatidina non interferisce con il sistema enzimatico me-tabolizzante i farmaci associato al citocromo P-450; pertanto interazioni farmacologiche mediate dall`inibizione del metabolismo epatico non dovrebbero verificarsi. Non si sono riscontrateinterazioni tra nizatidina e farmaci metabolizzati attraverso questo sistema quali: aminofillina, teofillina, clorodiazepossido, diazepam, metoprololo, warfarina, lorazepam, lidocaina, fenitoina.In pazienti cui erano stati somministrati dosi giornaliere molto elevate di aspirina (3900 mg) sono stati riscontrati incrementi dei livelli sierici di salicilato in corso di contemporanea sommi-nistrazione di nizatidina orale 150 mg due volte al giorno.
POSOLOGIA:
Per il trattamento dell`ulcera duodenale la dose giornaliera suggerita e` di 300 mg (1capsula da 300 mg o 2 capsule da 150 mg) prima di coricarsi, oppure 1 capsula da 150 mg due volte al giorno, una la mattina ed una la sera. La terapia dovrebbe durare 4 settimane, consospensione anticipata del trattamento solo se la guarigione e` documentata dall`esame endoscopico. La maggior parte delle ulcere cicatrizzano in 4 settimane; in caso contrario i pazientidevono continuare il trattamento per altre 4 settimane. Per il trattamento dell`ulcera gastrica benigna, la dose giornaliera raccomandata e` di 300 mg (1 capsula da 300 mg o 2 capsule da 150mg) prima di coricarsi, oppure 1 capsula da 150 mg due volte al giorno, una la mattina e una la sera. Il trattamento dovrebbe durare da quattro a otto settimane salvo i casi in cui la guari-gione, confermata endoscopicamente, avvenga prima. Per il trattamento delle ulcere secondarie all`uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (fans) e/o nel caso fosse necessaria laprosecuzione della terapia con tali farmaci, la dose giornaliera raccomandata e` 1 capsula di 300 mg alla sera prima di coricarsi, oppure 1 capsula da 150 mg due volte al giorno, una la mattinae una la sera per un periodo di 8 settimane. Nei pazienti, in cui, dopo la risposta positiva della terapia a breve termine, e` desiderabile mantenere l`effetto sulla secrezione gastrica, particolar-mente in quelli con tendenze a recidive dell`ulcera duodenale e/o gastrica, puo` essere adottata una terapia di mantenimento di una capsula di 150 mg alla sera prima di coricarsi. La terapia alungo termine deve essere prescritta dal medico ed eseguita sotto il suo controllo. Per il trattamento dell`esofagite da reflusso gastro-esofageo la dose orale raccomandata e` di 150 mg duevolte al giorno fino a sei settimane. Nei casi piu` severi si puo` utilizzare un dosaggio iniziale fino a 600 mg; ridurre, appena possibile, il dosaggio a quello consigliato in funzione della rispostaclinica. Dosaggio nei pazienti anziani. L`eta` non influisce significativamente sull`efficacia e sicurezza della nizatidina. Negli anziani non e` necessario modificare la dose eccetto se affetti dasevera o moderata insufficienza renale (clearance della creatinina <50 ml/min.). Dosaggio nei pazienti con insufficienza renale. La nizatidina e` principalmente escreta dai reni. U LCERA DUODENALE GASTRICA IN FASE ATTIVA ED ESOFAGITE DA REFLUSSO GASTRO-
ESOFAGEO:
Clearance creatinina Dose
20-50 ml/min. 150 mg al giorno < 20 ml/min. 150 mg a giorni alterniF
ORME PIU` SEVERE DI ESOFAGITE DA REFLUSSO GASTRO-
ESOFAGEO:
Dosaggio 600 mgClearance creatinina Dose
20-50 ml/min. 150 mg due volte al giorno< 20 ml/min. 150 mg al giorno
TERAPIA DI MANTENIMENTO:
Clearance creatinina Dose
20-50 ml/min. 150 mg a giorni alterni< 20 ml/min. 150 mg ogni 3 giorni Somministrazione: le capsule di nizatidina possono essere ingerite con acqua o altro liquido.
SOVRADOSAGGIO:
E` stato riportato raramente sovradosaggio di Nizatidina. Quanto segue puo` ser-vire da guida nel caso in cui si dovesse verificare. Segni e sintomi: C`e` una limitata esperienza
clinica sul sovradosaggio di Nizatidina nell`uomo. Studi effettuati su animali che avevano rice-vuto dosi elevate di Nizatidina, hanno evidenziato effetti di tipo colinergico, incluso lacrimazione, salivazione, emesi, miosi e diarrea. Dosi orali singole di 800 mg/kg nel cane e di 1200 mg/kg nelle scimmie, non si sono dimostrate letali. La dose media letale per via endovenosa nel ratto e nel topo e` risultata rispettivamente di 301 mg/kg e 232 mg/kg. Trattamento: Nel trattareil sovradosaggio, occorre considerare la possibilita` di sovradosaggi di piu` farmaci, della possibile interazione tra di essi e di una particolare cinetica del farmaco nel paziente. Se si verificaun sovradosaggio, impiegare carbone attivo, provocare emesi, e valutare la possibilita` di una lavanda gastrica assieme ad un monitoraggio clinico ed una terapia di supporto. La dialisi re-nale non aumenta sostanzialmente la clearance della nizatidina in quanto il farmaco ha un volume di distribuzione ampio.


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