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1)
DENOMINAZIONE DELLA SPECIALITA` MEDICINALE:
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CORGARD
2) COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA IN PRINCIPI ATTIVI ED
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ECCIPIENTI:
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Ogni compressa contiene:
PRINCIPIO ATTIVO:
nadololo 80 mg
ECCIPIENTI:
acido citrico 20 mg; polivinilpirrolidone 12 mg; amido
186,67 mg; cellulosa microgranulare 157,97 mg; magnesio stearato
2,67 mg.
3)
FORMA FARMACEUTICA:
------------------
Compresse per uso orale.
4) PROPRIETA` FARMACOLOGICHE E TOSSICOLOGICHE, ED ELEMENTI DI
---------------------------------------------------------------
FARMACOCINETICA:
---------------
ATTIVITA` FARMACOLOGICA
Corgard e` un beta-bloccante non selettivo privo di altre azioni
sul sistema nervoso autonomo. Esso compete specificamente con i
farmaci agonisti a livello dei recttori beta. Allorche` l`accesso
ai recettori viene bloccato dal nadololo, le risposte cronotropa,
inotropa, e vasodilatatrice susseguenti a stimolazione beta-
adrenergica vengono proporzionalmente ridotte. A differenza della
maggior parte dei farmaci beta-adrenolitici, il nadololo non
possiede attivita` di tipo anestetizzante stabilizzante la
membrana plasmatica. Per cui, in prove condotte su animali da
esperimento, il nadololo ha dimostrato di non ridurre di per se`
la contrattilita` miocardica.
In virtu` della sua attivita` farmacologica questo farmaco beta-
adrenolitico riduce la pressione arteriosa in posizione supina ed
eretta. Corgard diminuisce anche l`increzione di renina bloccando
i beta-recettori responsabili del rilascio di questa sostanza dai
reni; cio` puo` essere uno dei suoi meccanismi di azione nel
ridurre la pressione arteriosa.
Il blocco dei recettori beta risulta utile in condizioni cliniche
caratterizzate da un grado eccessivo o inappropriato di attivita`
simpatica, dovuto ad alterazioni organiche o funzionali. Esistono
tuttavia alcune situazioni nelle quali la stimolazione simpatica
risulta essere di vitale importanza; ad esempio, in pazienti
affetti da danni cardiaci gravi, la funzione ventricolare puo`
essere mantenuta su livelli adeguati per mezzo del controllo
esercitato dal sistema simpatico, il quale controllo deve essere
pertanto conservato. In presenza di blocco atrio-ventricolare,
l`inibizione dei recettori beta puo` impedire il necessario
effetto facilitante la conduzione cardiaca esercitato dal sistema
simpatico. Con l`uso dei beta-adrenolitici, il blocco dei
recettori beta (beta2) puo` comportare una costrizione passiva
bronchiale in quanto interferisce con l`azione broncodilatatrice
simpatica, la quale in soggetti affetti da broncospasmo, deve
essere mantenuta.
Lo scopo della terapia beta-adrenolitica e` quello di ridurre la
stimolazione simpatica, ma non fino al punto di menomare
l`indispensabile supporto adrenergico e gli equilibri funzionali
vitali. Bloccando l`incremento della frequenza cardiaca, della
velocita` e del grado di contrazione miocardica, e della pressione
arteriosa dovuto alle catecolamine. Corgard riesce generalmente a
ridurre la richiesta di ossigeno da parte del cuore, a qualsiasi
entita` di sforzo, il che spiega la sua utilita` nel trattamento a
lungo termine dell`angina pectoris.
Corgard esercita un effetto anti-aritmico a dosi capaci di
determinare un beta-blocco. Inoltre il nadololo ha dimostrato di
ridurre la rapida risposta ventricolare che si accompagna alle
tachiartmie sopraventricolari. Il blocco beta-adrenergico risulta
essere di particolare importanza nelle aritmie causate da
incremento della quantita` delle catecolamine circolanti o dalla
aumentata sensibilita` del cuore ad esse, come ad esempio le
aritmie associate a feocromocitoma, a tireotossicosi o ad
esercizio fisico.
Nei pazienti con ipertensione essenziale trattati con nadololo si
verifica un aumento del flusso renale totale, e una distribuzione
intrarenale del flusso verso i nefroni corticali, tendente a
rendere reversibile la fondamentale disfunzione renale presente
nella ipertensione essenziale. Il nadololo contrariamente ad altri
beta-bloccanti non riduce la funzionalita` renale ed aumenta la
percentuale di portata cardiaca ai reni.
L`incremento dell`escrezione renale del sodio e del potassio e
l`aumento del flusso urinario, notato dopo somministrazioni di
nadololo non puo` essere attribuito al tasso di filtrazione
glomerulare che, peraltro, rimane invariato; la diminuzione di
riassorbimento che segue ai cambiamenti dell`emodinamica renale
e`, molto probabilmente, il fattore responsabile.
TOSSICOLOGIA
TOSSICITA` ACUTA:
DL50 nel ratto 5,300 g/kg (p.os.); nel topo 300
mg/kg (i.p.); 60-70 mg/kg (e.v.) e 4-6 g/kg (p.os).
TOSSICITA` SUBACUTA:
nessun segno di tossicita` e` stato rilevato
dopo I mese di somministrazione alle seguenti dosi: nei ratti 25
mg/kg/die (i.p.), nei cani fino a 12,5 mg/kg/die (e.v.), e a 3
mesi nelle scimmie 250 mg/kg/die (p.os).
TOSSICITA` CRONICA:
nei cani trattati oralmente con dosaggi fino a
150 mg/kg/die per un anno, l`unico cambiamento osservato e` stato
una lieve diminuzione della tollerabilita` al glucosio (dose
dipendente). Studi nei topi e ratti trattati per due anni
rispettivamente con dosi fino a 500 mg/kg/die e 1250 mg/kg/die
nella dieta non hanno mostrato alcun segno di tossicita` e
cancerogenicita`.
STUDI SULLA RIPRODUZIONE:
300 mg/kg/die somministrati a ratti,
criceti e conigli non hanno procurato nessun segno di
teratogenicita`.
Nei ratti non si e` avuta alcuna variazione della fertilita` e
riproduzione: nei coniglio 50 mg/kg/die non hanno avuto alcun
effetto, ma 100 e 300 mg/kg/die sono risultati embriotossici e
fetossici.
Studi perinatali e postnatali nei ratti non hanno mostrato alcun
effetto significativo prodotto da dosi fino a 1800 mg/kg.
FARMACOCINETICA
La presenza di cibo nel tratto gastro-intestinale non influisce
sulla quantita` e sulla velocita` di assorbimento di Corgard che
pertanto puo` essere somministrato senza tener conto dei pasti. Le
concentrazioni massime ematiche si raggiungono dopo circa 3-4 ore
dalla somministrazione del farmaco.
Il 25-30 per cento della quota ematica si lega alle proteine
plasmatiche. L`emivita ematica va dalle 20 alle 24 ore; il
nadololo non va incontro a biotrasformazione e la sua molecola
viene eliminata inalterata per circa il 73 per cento con le urine
e il 23 per cento attraverso le feci.
5)
INFORMAZIONI CLINICHE:
---------------------
5.1)
INDICAZIONI TERAPEUTICHE:
Corgard e` indicato nelle seguenti condizioni morbose:
IPERTENSIONE:
Corgard e` utile sia da solo che in associazione con
altri farmaci antiipertensivi, nel trattamento dell`ipertensione
essenziale, N.B. Esso non e` indicato per il trattamento di crisi
ipertensive, ma piuttosto per il trattamento a lungo termine
dell`ipertensione.
ANGINA PECTORIS:
lo schema iniziale di trattamento dell`angina
pectoris da aterosclerosi coronarica comprende il controllo del
peso corporeo, il riposo, l`eliminazione del fumo, l`impiego di
nitroglicerina per via sublinguale e l`allontanamento dei fattori
scatenanti. Corgard e` specificatamente indicato per il
trattamento a lungo termine di pazienti affetti da angina pectoris
che non hanno risposto adeguatamente a queste misure
convenzionali.
ARITMIE:
tachicardia atriale parossistica, fibrillazione atriale
parossistica, extrasistoli ventricolari e sopraventricolari,
manifestazioni cardiovascolari degli ipertiroidei, segni
funzionali di cardiomiopatia ostruttiva.
5.2)
CONTROINDICAZIONI:
Corgard e` controindicato nelle seguenti condizioni: 1) asma
bronchiale; 2) rinite allergica nel corso della stagione dei
pollini; 3) bradicardia sinusale e blocco atrioventricolare
maggiore di quello di primo grado; 4) shock cardiogeno; 5)
insufficienza ventricolare destra secondaria ad ipertensione
polmonare; 6) fino a che non si acquista maggiore esperienza,
insufficienza cardiaca congestizia (v. "Avvertenze"); 7) pazienti
trattati con farmaci psicotropi incrementanti le catecolamine
(compresi gli IMAO) e durante le due settimane susseguenti alla
sospensione di questo tipo di farmaci; 8) ipersensibilita`
individuale accertata verso il prodotto.
5.3) EFFETTI INDESIDERATI (FREQUENZA E GRAVITA`):
La maggior parte dei pazienti tollerano bene Corgard. Gli effetti
collaterali assomigliano a quelli che e` dato osservare con altri
beta-bloccanti, tali reazioni raramente richiedono la sospensione
della terapia. Esse si presentano con scarsa frequenza ed
includono disturbi gastro-intestinali (nausea, vomito, diarrea),
bradicardia, affaticamento, capogiri, estremita` fredde, insonnia,
parestesie e secchezza delle fauci. In rare occasioni si sono
verificati insufficienza cardiaca, ipotensione e blocco atrio-
ventricolare. Sindromi nervose e mentali possono aggravarsi con
depressione e confusione mentale, catatonia.
5.4)
SPECIALI PRECAUZIONI PER L`USO:
I pazienti trattati con farmaci depletori di catecolamine, come ad
es. la reserpina, devono essere scrupolosamente controllati se
sottoposti a terapia con nadololo.
L`attivita` beta-adrenolitica aggiuntiva di questo composto puo`
determinare un`eccessiva riduzione dell`attivita` del sistema
nervoso autonomo a riposo. Occasionalmente, il beta-blocco con
farmaci quali il nadololo puo` causare un`ipotensione e/o una
marcata bradicardia con conseguenti vertigini, attacchi sincopali
o ipotensione ortostatica. In tale evenienza, come pure nel caso
in cui compaiono granulocitopenia, porpora trombocitopenica, rash,
e` necessario interrompere la terapia e istituire un trattamento
idoneo.
Come con qualsiasi farmaco nuovo somministrato per lunghi periodi
di tempo, e` necessario controllare l`andamento dei parametri di
laboratorio (crasi ematica, funzionalita` epatica o renale,
evitandone l`impiego nelle forme gravi.
5.5)
USO IN CASO DI GRAVIDANZA E DI ALLATTAMENTO:
Nelle donne in stato di gravidanza il farmaco va somministrato
solo in casi di effettiva necessita` e sotto il diretto controllo
del Medico.
Il nadololo e` escreto con il latte, va quindi somministrato con
cautela nelle donne che allattano.
5.6)
INTERAZIONI MEDICAMENTOSE E ALTRE:
I betabloccanti non vanno adoperati in concomitanza con farmaci
come le fenotiazine con le quali si ha sommazione dell`effetto
antipertensivo; con farmaci psicotropi incrementanti le
catecolamine, compresi gli IMAO, e con il verapamil, in vista del
suo effetto inotropo negativo.
La terapia con nadololo deve essere discussa con l`anestesia prima
dell`anestesia generale. Il betablocco puo` rendere necessaria una
regolazione accurata del dosaggio dei farmaci antidiabetici.
5.7) POSOLOGIE E MODO DI SOMMINISTRAZIONE PER ADULTI E, QUALORA
NECESSARIO PER BAMBINI:
Il dosaggio deve essere stabilito individualmente.
IPERTENSIONE:
iniziando con 80 mg, somministrati in dose unica
giornaliera, il dosaggio puo` essere gradualmente aumentato ad
incrementi di 80 mg fino al raggiungimento di una dose ottimale.
La dose efficace varia da paziente a paziente: molti rispondono
gia` a dosi di 80 mg/die, e la maggior parte risponde a dosi
giornaliere di 240 mg o meno. Per pochi pazienti sono state
tuttavia necessarie dosi fino a 640 mg. In alcuni casi e`
necessario associare al beta-bloccante un diuretico, un
vasodilatatore e/o altri farmaci antipertensivi al fine di
ottenere una risposta soddisfacente.
ANGINA PECTORIS:
iniziando con 80 mg somministrati in dose unica
giornaliera, il dosaggio puo` essere gradualmente aumentato ad
incrementi di 80 mg ad intervalli settimanali, fino al
raggiungimento di una risposta adeguata o finche` non si verifichi
una bradicardia eccessiva. Sebbene i singoli pazienti possano
rispondere a vari livelli posologici, la maggior parte risponde a
160 mg o meno pro-die. L`utilita` terapeutica e la tollerabilita`
di dosi superiori a 240 mg/die nel trattamento dell`angina
pectoris non sono state determinate. Se il trattamento deve essere
sospeso, il dosaggio va ridotto gradualmente nell`arco di almeno
due settimane (v. "Avvertenze").
ARITMIE:
iniziando con 80 mg somministrati in dose unica
giornaliera, il dosaggio potra` essere aumentato di 40-80 mg (1/2-
1 compressa) alla settimana finche` non si ottenga l`effetto
desiderato.
In caso di insufficienza renale si ha ritenzione del farmaco.
Anche se esiste una eliminazione non renale di Corgard, in
pazienti con disfunzioni renali e` necessario un adattamento al
dosaggio. Si consigliano i seguenti intervalli tra le dosi:
CREATININA CLEARANCE INTERVALLO
(ML/MIN/1,73 M 2) DI SOMMINISTRAZIONE (ORE)
&lt10 40-60
10-30 34-48
31-50 24-36
&gt50 24
Corgard puo` essere eliminato dalla circolazione generale per
mezzo dell`emodialisi.
Con questo procedimento, la clearance del nadololo varia da 40 a
100 ml al minuto.
5.8) SOVRADOSAGGIO (SINTOMI, SOCCORSI DI URGENZA, ANTIDOTI):
In caso di iperdosaggio o di risposte esagerate, vanno prese le
seguenti misure:
BRADICARDIA:
in caso di una eccessiva bradicardia derivante da
terapia con farmaci beta-adrenolitici, si somministra atropina. Se
non si osserva risposta al blocco vagale, somministrare con
cautela isoprotenerolo.
INSUFFICIENZA CARDIACA:
somministrare digitale e diuretici. E`
stato anche riferito che il glucagone puo` risultare utile in
questi casi.
IPOTENSIONE:
somministrare vasopressori come nor-adrenalina o
adrenalina. (Si ha motivo di ritenere che il farmaco di elezione
sia l`adrenalina).
BRONCOSPASMO:
somministrare isoproterenolo e aminofillina.
5.9)
AVVERTENZE:

IMPORTANTE:
la riduzione progressiva del dosaggio non e`
necessaria nei pazienti ipertesi senza manifestazioni di
insufficienza coronarica. Nel caso, invece, di pazienti affetti da
angina pectoris o con manifestazioni di altro genere di
insufficienza arteriosa coronarica, l`interruzione brusca della
terapia con farmaci beta-adrenolitici puo` portare ad un
peggioramento dell`angina e all`insorgenza di un infarto
miocardico. Quando in tali pazienti si prospetta l`interruzione di
un trattamento a lungo termine con nadololo, il dosaggio va
ridotto con gradualita` nell`arco di almeno due settimane e il
paziente attentamente controllato. Se l`angin a peggiora
notevolmente o compare una insufficienza coronarica acuta, la
somministrazione di nadololo deve essere subito ripresa, per lo
meno temporaneamente. Inoltre, il paziente anginoso va informato
dei rischi che corre in caso di brusca interruzione della terapia
con nadololo.
INSUFFICIENZA CARDIACA:
con Corgard sono stati segnalati raramente
casi di insufficienza cardiaca. E` peraltro da tenere a mente che
la stimolazione simpatica e` una componente di vitale importanza
nel sostenere la funzione circolatoria in corso di insufficienza
cardiaca congestizia e che l`inibizione di questa stimolazione
attuata da un beta-blocco comporta il rischio di precipitare
l`insufficienza cardiaca. Pertanto al primo segno o sintomo di
incombente insufficienza cardiaca. Pertanto al primo segno o
sintomo di incombente insufficienza cardiaca, il paziente deve
essere completamente digitalizzato e la risposta al medicamento
accuratamente controllata. Se lo stato di insufficienza cardiaca
persiste, la terapia con nadololo va interrotta, tenendo conto
della precedente avvertenza.
N.B. Corgard non inibisce l`azione inotropa della digitale sul
muscolo cardiaco.
CHIRURGIA MAGGIORE:
i farmaci beta-adrenolitici possono provocare
una risposta alterata allo stress. La terapia con nadololo deve
essere discussa con l`anestesista prima dell`anestesia generale.
Se si ritiene indesiderabile l`inibizione del tono simpatico, il
Nadololo puo` essere sospeso (v. le avvertenze sopra riportate per
i pazienti con arteriopatia coronarica). Ove il beta-blocco sia
considerato desiderabile o la sospensione del farmaco sia
inattuabile, l`anestetico prescelto dovra` essere quanto meno
possibile dotato di attivita` inotropica negativa e il paziente
completamente atropinizzato.
BRONCOSPASMO NON ALLERGICO (AD ES. BRONCHITE CRONICA, ENFISEMA):
il nadololo va somministrato con cautela dato che esso puo`
inibire la broncodilatazione determinata dalla stimolazione da
parte di catecolamine endogene ed esogene ed esercitata sui
recettori beta2.
DIABETE ED IPOGLICEMIA:
il blocco dei beta-recettori puo` impedire
la comparsa dei segni e sintomi premonitori (alterazione della
frequenza cardiaca e dei valori pressori) che accompagnano
l`ipoglicemia acuta. Cio` e` particolarmente importante nel caso
di coloro che sono affetti da diabete in forma labile. Il beta-
blocco riduce anche la liberazione di insulina da iperglicemia;
percio` puo` rendersi necessario regolare il dosaggio dei farmaci
antidiabetici.
TENERE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI.
5.10)
EFFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE E SULL`USO DI MACCHINE:
Nessuno noto.
6)
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE:
--------------------------
6.1)
INCOMPATIBILITA`:
Nessuna nota.
6.2)
DURATA DI STABILITA` A CONFEZIONAMENTO INTEGRO:
60 mesi.
6.3)
SPECIALI PRECAUZIONI PER LA CONSERVAZIONE:
Il prodotto e` conservabile alle normali condizioni ambientali
(temperatura compresa tra 8 gradi C e 30 gradi C).
6.4) NATURA DEL CONTENITORE,
CONFEZIONI E RELATIVI PREZZI:
Astuccio contenente 30 compresse da 80 mg di nadololo ciascuna, in
blister di bianco-opaco - Lit. 14.700.
6.5) NOME O RAGIONE SOCIALE E DOMICILIO, OPPURE SEDE SOCIALE DEL
TITOLARE DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE SUL MERCATO:
BRISTOL-MYERS SQUIBB S.p.A. - Via del Murillo, km 2.800
04010 - Sermoneta (LT)
Concessionario per la vendita: Sanofi Winthrop S.p.A. - Milano
(MI).
6.6)
NUMERO DI REGISTRAZIONE E DATA DI PRIMA COMMERCIALIZZAZIONE:
A.I.C. n. 024341012
Data di prima commercializzazione: febbraio 1982.
6.7) EVENTUALE TABELLA DI APPARTENENZA SECONDO IL DPR 309/
90:
Non rientra.
6.8)
REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO:
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.


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