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CORDARONEINIETTABILE

SANOFI-SYNTHELABO SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Amiodarone cloridrato.
ECCIPIENTI:
Alcool benzilico, polisorbato 80, acqua per preparazioni iniettabili.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antiaritmico, classe
III INDICAZIONI:
Cordarone per via endovenosa deve essere utilizzato quando e` richiesta una rispo-sta rapida o quando la somministrrazione orale non e` possibile Terapia e prevenzione di gravi
disturbi del ritmo resistenti alle altre terapie specifiche: tachicardie sopraventricolari (parossi-stiche e non parossistiche), extrasistoli atriali, flutter e fibrillazione atriale. Tachicardie parossistiche sopraventricolari reciprocanti come in corso di Sindrome di Wolff-Parkinson-White.Extrasistoli e tachicardie ventricolari.
CONTROINDICAZIONI:
Bradicardia sinusale e blocco senoatriale. Malattia sinusale senza elettro-stimolatore (rischio di arresto sinusale); disturbi gravi di conduzione, senza elettrostimolatore (blocchi atrio-ventricolari gravi, blocchi bi- o trifascicolari). In questi casi l`amiodarone inietta-bile puo` essere utilizzato in Unita` specializzate e tramite stimolatore elettrosistolico. Collasso cardiovascolare, ipotensione arteriosa grave. Associazione con farmaci in grado di determinare"torsades de pointe". Distiroidismi in corso o risolti. Nei casi dubbi fare un esame della funzionalita` tiroidea prima del trattamento. Ipersensibilita` nota verso il prodotto o allo iodio. Gravidan-za, eccetto casi eccezionali, a causa dei suoi effetti sulla tiroide del feto. Allattamento, poiche` amiodarone viene escreto nel latte materno in quantita` significative. L`iniezione endovenosa e`controindicata in caso di ipotensione, insufficienza respiratoria grave, miocardiopatia o insufficienza cardiaca (rischio di peggioramento).
EFFETTI INDESIDERATI:
Locali. Possibilita` di infiammazione delle vene in seguito a infusione venosa.Tale effetto puo` essere evitato con l`uso di un catetere venoso centrale. Sistemici. Vampate,
sudorazione, nausea (iniezione endovenosa). Diminuzione della pressione arteriosa, general-mente moderata e transitoria. In seguito a sovradosaggio o a iniezione troppo rapida sono stati riportati casi di ipotensione o collasso. Bradicardia moderata. In alcuni casi e specialmente neipazienti anziani, una bradicardia marcata, o piu` eccezionalmente un arresto sinusale, richiedono l`interruzione della terapia. Sono stati riportati casi di inizio o di peggioramento dell`aritmia,seguiti a volte da arresto cardiaco; sulla base delle conoscenze attuali, non e` possibile differenziare cio` che e` dovuto al farmaco da cio` che puo` essere correlato alle condizioni cardiache dibase o da cio` che puo` essere il risultato di una perdita di efficacia della terapia. Questi effetti vengono riportati piu` raramente che con la maggior parte degli altri farmaci antiaritmici e gene-ralmente si presentano nel caso di alcune interazioni con altri farmaci o di disturbi elettrolitici. Sono stati riportati, all`inizio della terapia, aumenti isolati, generalmente moderati (da 1,5 a 3volte del valore normale) delle transaminasi sieriche; questi aumenti possono regredire con la diminuzione della dose o anche spontaneamente. E` stato anche riportato qualche caso di epa-topatia acuta, talvolta fatale, con transaminasi sieriche elevate e/o ittero; in tali casi il trattamento deve essere interrotto e si raccomanda quindi un monitoraggio della funzionalita` epatica.Dopo iniezione endovenosa sono stati descritti altri effetti, apparentemente eccezionali (qualche caso isolato): shock anafilattico, ipertensione intracranica benigna (pseudo-tumor cerebri),broncospasmo e/o apnea nei casi di insufficienza respiratoria grave e specialmente nei pazienti asmatici.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
La somministrazione di amiodarone per via endovenosa deve essereeffettuata solo in Unita` ospedaliere specializzate e sotto monitoraggio continuo (ECG, pressione
sanguigna). Usare cautela in caso di ipotensione, insufficienza respiratoria grave, miocardiopa-tia scompensata e insufficienza cardiaca grave.
AVVERTENZE SPECIALI:
La somministrazione per iniezione endovenosa e` generalmente sconsigliata acausa dei rischi emodinamici (ipotensione grave, collasso cardio-vascolare); e` quindi preferibile, ogni qualvolta sia possibile, la somministrazione per infusione venosa. L`iniezione endove-nosa deve essere limitata alle situazioni d`urgenza e nei casi in cui le altre terapie alternative abbiano fallito e deve essere utilizzata solo in Unita` di rianimazione cardiologica e sotto moni-toraggio elettrocardiografico. Il dosaggio e` di circa 5 mg/kg da iniettare in un tempo non inferiore a 3 minuti. L`iniezione endovenosa non deve essere ripetuta nei 15 minuti che seguono laprima iniezione anche se quest`ultima e` stata solo di 1 fiala (rischio di collasso irreversibile). Non aggiungere nessun altro prodotto nella stessa siringa. Se si deve continuare il trattamento,passare all`infusione venosa. Il prodotto e` incompatibile con aminofillina, eparina e soluzioni di sodio cloruro.
INTERAZIONI:
ASSOCIAZIONI CONTROINDICATE:
farmaci in grado di dare "torsades de pointe": antia-ritmici della Classe IA, bepridil, chinidino-simili e sotalolo, non anti-aritmici come vincamina,
sultopride, eritromicina i.v., pentamidina per somministrazione parenterale poiche` si puo` avereun aumento del rischio di "torsades de pointe" potenzialmente letali. A
SSOCIAZIONI SCONSIGLIATE:
betabloccanti ed alcuni calcioantagonisti (verapamil, diltiazem) per la possibilita` di disturbi di
automatismo (bradicardia eccessiva) e di conduzione; lassativi stimolanti: per la comparsa diuna possibile ipokaliemia aumentando di conseguenza il rischio di "torsades de pointe"; si devono quindi utilizzare altri tipi di lassativi.
ASSOCIAZIONI CHE NECESSITANO DI PRECAUZIONI D`USO:
far-maci in grado di dare ipokaliemia: diuretici in grado di dare ipokaliemia, soli o associati glucocorticoidi e mineralcorticoidi per via generale, tetracosactide amfotericina B per via i.v. E`necessario prevenire l`ipokaliemia (e correggerla se necessario), si deve monitorare l`intervallo QT e, in caso di "torsades de pointe", non somministrare antiaritmici (utilizzare un elettrostimo-latore; si puo` utilizzare magnesio per via i.v.). Anticoagulanti orali: poiche` l`effetto degli anticoagulanti orali e` potenziato, aumentando cosi` il rischio di sanguinamento, e` necessariomonitorare i livelli di protrombina in modo piu` regolare ed aggiustare la posologia degli anticoagulanti sia durante il trattamento con amiodarone che dopo la sua interruzione. Digitale: pos-sono presentarsi disturbi nell`automatismo (eccessiva bradicardia) e nella conduzione atrioventricolare (azione sinergica); inoltre e` possibile un aumento delle concentrazioni plasma-tiche di digossina dovuto ad una diminuzione della clearance della digossina. Deve quindi essere effettuato un monitoraggio clinico, elettrocardiografico e biologico (includendo eventual-mente anche i livelli plasmatici di digossina); potrebbe essere necessario aggiustare la posologia della digitale. Fenitoina: e` possibile un aumento dei livelli plasmatici di fenitoina con sintomidi sovradosaggio (in particolare sintomi neurologici); quindi si deve effettuare un monitoraggio clinico e non appena appaiono sintomi da sovradosaggio si deve ridurre il dosaggio della feni-toina; si devono determinare i livelli plasmatici della fenitoina. Ciclosporina: e` possibile un aumento dei livelli plasmatici di ciclosporina dovuti ad una diminuzione della sua clearance; sideve aggiustare il dosaggio. Anestesia generale, ossigeno-terapia
:
in pazienti sottoposti ad anestesia generale sono state riportate complicazioni potenzialmente gravi: bradicardia (chenon risponde all`atropina), ipotensione, disturbi della conduzione, diminuzione della gettata cardiaca. E` stato osservato qualche caso di complicazioni respiratorie gravi, qualche volta ad evo-luzione fatale, generalmente nel periodo immediatamente seguente un intervento chirurgico (sindrome da distress respiratorio acuto dell`adulto); cio` puo` essere correlato ad una possibileinterazione con un`alta concentrazione di ossigeno. Prima dell`intervento chirurgico si deve informare l`anestesista che il paziente sta assumendo amiodarone.
POSOLOGIA:
A cause delle caratteristiche farmaceutiche, non si devono utilizzare concentrazioniinferiori a 600 mg/l. Utilizzare solo soluzione glucosata al 5% (isotonica). Non aggiungere nessun altro prodotto nella soluzione di infusione.
INFUSIONE VENOSA:
dosaggio di carico: la posolo-gia media e` di 5 mg/kg esclusivamente in 250 ml di soluzione glucosata al 5%, somministrata in un intervallo di tempo compreso tra 20 minuti e 2 ore, tale dose e` ripetibile da 2 a 3 voltenelle 24 ore. La velocita` di infusione deve essere adattata ai risultati. L`effetto terapeutico compare entro i primi minuti e poi diminuisce progressivamente, quindi si deve effettuare un`infu-sione successiva. Dosaggio di mantenimento: da 10 a 20 mg/kg nelle 24 ore (generalmente 600-800 mg/24 ore e fino a 1200 mg/24 ore) in 250 ml di soluzione glucosata al 5 % per pochigiorni. Passare alla via orale dal primo giorno di infusione. I
NIEZIONE ENDOVENOSA La posologia e`di 5 mg/kg, la durata dell`iniezione deve essere non inferiore a 3 minuti. Non aggiungere nessun
altro prodotto nella siringa.
SOVRADOSAGGIO:
Non esistono informazioni disponibili riguardanti casi di sovradosaggio conamiodarone somministrato per via endovenosa. Sono disponibili poche informazioni relative al
sovradosaggio acuto con amiodarone somministrato per via orale. E` stato riportato qualchecaso di bradicardia sinusale, arresto cardiaco, attacchi di tachicardia ventricolare, "torsade de pointe", insufficienza circolatoria e danno epatico. Il trattamento deve essere sintomatico. Nonsono dializzabili ne` l`amiodarone ne` i suoi metaboliti.


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