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COPOVAN


COPOVAN
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1)
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE:
----------------------------
COPOVAN
2)
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA:
---------------------------------------
Un flacone contiene: Vancomicina cloridrato 512,57 mg equivalenti
a Vancomicina 500 mg.
3)
FORMA FARMACEUTICA:
------------------
Polvere per soluzione per infusione endovenosa e per soluzione
orale.
4)
INFORMAZIONI CLINICHE:
---------------------
4.1)
INDICAZIONI TERAPEUTICHE:
La vancomicina e` indicata nella terapia delle infezioni
stafilococciche gravi sostenute da ceppi meticillino-resistenti.
E` particolarmente indicata in quei pazienti che, o non possono
essere trattati con penicilline o cefalosporine, o non hanno
risposto a questo trattamento; oppure in quei casi in cui i
microorganismi in gioco sono sensibili alla vancomicina e
resistenti agli altri antibiotici.
La vancomicina e` stata impiegata con successo da sola nel
trattamento dell`endocardite stafilococcica. La sua efficacia e`
stata dimostrata in altre infezioni stafilococciche tra cui
l`osteomielite, la polmonite, la setticemia e le infezioni dei
tessuti molli.
L`efficacia della vancomicina da sola o in associazione con un
aminoglicoside e` stata riportata per le endocarditi causate dallo
Streptococcus viridans o dallo Streptococcus bovis.
Per le endocarditi causate da enterococchi (ad es. E. faecalis) la
vancomicina risulta efficace solo se associata ad un
aminoglicoside. La vancomicina e` risultata efficace nel
trattamento delle endocarditi da difteroidi; e` stata anche usata
in associazione con rifampicina, con aminoglicoside o con entrambi
nelle fasi precoci dell`endocardite valvolare causata da
Staphylococcus epidermidis o da difteroidi.
Campioni per colture batteriologiche dovrebbero essere ottenuti
per isolare ed identificare l`organismo responsabile e per
determinare la sua sensibilita` al cloridrato di vancomicina.
La formulazione iniettabile di vancomicina puo` essere
somministrata per via orale nelle coliti pseudomembranose
associate ad antibiotico-terapia causate da C. difficile e nelle
enterocoliti di natura stafilococcica. La somministrazione per via
iniettabile della vancomicina cloridrato da sola e` di dubbio
beneficio per queste indicazioni. Il cloridrato di vancomicina
assunto per via orale non e` efficace in altri tipi di infezioni.
Sebbene non sia stati condotti studi clinici controllati di
efficacia, la somministrazione di vancomicina per via endovenosa
e` consigliata dall`American Heart Association e dalla American
dental Association come profilassi nelle endocarditi batteriche in
pazienti allergici alla penicillina che abbiano malattie
batteriche congenite, o reumatiche, o altre malattie cardiache
valvolari acquisite, quando tali pazienti si sottopongono a
interventi dentali o chirurgici del tratto respiratorio superiore.
4.2)
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE:
Adulti
La dose endovenosa e` in genere 500 mg ogni 6 ore, o 1 g ogni 12
ore, diluiti in soluzione fisiologica o glucosata al 5%.
La risposta terapeutica si verifica in genere al 48 gradi - 72
gradi ora. La durata della terapia dipende dall`agente causale e
dalle altre circostanze cliniche dell`infezione.
Nell`endocardite stafilococcica la durata deve essere di tre o
piu` settimane almeno.
Bambini
La dose giornaliera totale di Vancomicina e` di 40 mg/kg di peso
corporeo. Essa deve essere suddivisa in dosi frazionate (ogni 6
ore) e diluita nella quantita` di liquidi da somministrare nelle
24 ore.
Neonati e lattanti
In entrambi si consiglia una dose iniziale di 15 mg/kg, seguita da
10 mg/kg ogni 12 ore per i neonati durante la prima settimana di
vita, ed ogni 8 ore fino all`eta` di un mese. Ciascuna infusione
dovrebbe durare almeno 60 minuti.
In questi pazienti puo` essere giustificato un attento
monitoraggio delle concentrazioni sieriche di vancomicina (vedere
il punto 4.4. - Uso in pediatria).
Somministrazione orale
Il dosaggio usuale per gli adulti nel trattamento della colite
pseudomembranosa da antibiotici causata dal Clostridium difficile
va da 500 mg a 2 g di vancomicina al giorno, suddivisa in 3-4
dosi, per un periodo di 7-10 giorni.
4.3)
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` accertata verso il prodotto od uno dei
componenti.
4.4)
SPECIALI AVVERTENZE E PRECAUZIONI PER L`USO:
Poiche` la vancomicina e` nefrotossica, il farmaco deve essere
usato con cautela nei pazienti con ridotta funzionalita` renale.
La tossicita` e` legata sia agli elevati livelli ematici, che al
prolungamento della terapia. Per minimizzare il rischio di
nefrotossicita` nel trattamento di pazienti con disfunzione renale
di notevole grado o di pazienti che ricevono una concomitante
terapia con aminoglicosidi, si consiglia un attento monitoraggio
della funzionalita` renale ed un costante controllo dello schema
posologico da impiegare. Il dosaggio verra` calcolato tenendo
conto dei valori della creatininemia o della clearance della
creatinina (vedere sul foglio illustrativo a Dose, modo e tempo di
somministrazione); dosi di vancomicina inferiori ai 2 g
giornalieri producono livelli ematici del farmaco soddisfacenti.
Poiche`, inoltre, la vancomicina e` ototossica, il suo uso
dovrebbe essere evitato nei soggetti gia` affetti da ipoacusia.
Tuttavia, se l`uso della vancomicina in questi pazienti si rende
necessario, deve essere presa in considerazione una riduzione del
dosaggio. La dose dovrebbe essere stabilita mediante
determinazioni periodiche dei livelli ematici (il livello ematico
della vancomicina non deve superare i 25 mcg/ml). La sordita` puo`
essere preceduta da ronzio auricolare. I pazienti anziani sono
piu` soggetti a lesioni dell`organo dell`udito. Nei pazienti con
funzionalita` renale ai limiti della norma ed in quelli con oltre
60 anni di eta` e` necessario monitorare i livelli ematici
dell`antibiotico ed eseguire controlli seriali della funzione
audio-vestibolare.
Eseguire periodicamente esami ematologici, delle urine e della
funzionalita` renale ed epatica in tutti quei pazienti che
ricevono vancomicina. In particolare, si raccomanda un
monitoraggio periodico della conta leucocitaria nei pazienti
sottoposti a trattamento prolungato con vancomicina ed in quelli
che assumono contemporaneamente farmaci che possono provocare
neutropenia: Casi di neutropenia reversibile sono stati
riscontrati in pazienti trattati con vancomicina.
Uso in pediatria: la vancomicina dovrebbe essere utilizzata con
particolare cautela nei neonati prematuri e nei bambini piccoli a
causa dell`immaturita` renale di questi soggetti e del possibile
aumento delle concentrazioni sieriche del farmaco. Pertanto, in
questi pazienti deve essere assicurato un attento monitoraggio dei
livelli ematici della vancomicina. La somministrazione
concomitante di vancomicina ed anestetici, nel bambino, e` stata
associata ad eritema cutaneo, arrossamento istamino-simile e
reazioni anafilattoidi.
Uso in geriatria: la diminuzione fisiologica della filtrazione
glomerulare dovuta all`eta` puo` portare, in assenza di un
aggiustamento del dosaggio, ad una elevazione delle concentrazioni
ematiche della vancomicina.
L`uso prolungato della vancomicina puo` permettere la
proliferazione incontrollata di specie batteriche resistenti non
sensibili al farmaco. Un`attenta osservazione del paziente e`
essenziale. In rari casi, sono state osservate coliti
pseudomembranose da C. difficile in pazienti che avevano ricevuto
vancomicina per via endovenosa. Concentrazioni sieriche
clinicamente significative sono state osservate in alcuni pazienti
che avevano assunto dosi multiple di vancomicina per via orale nel
trattamento di coliti pseudomembranose attive sostenute da
Clostridium difficile. In caso superinfezione e` necessario
istituire una terapia appropriata.
Evitare di iniettare la vancomicina sottocute o intramuscolo,
perche` il farmaco puo` causare dolore, irritazione e necrosi dei
tessuti. La vancomicina va pertanto somministrata per via
endovenosa, ponendo attenzione ad evitare eventuali stravasi.
Nonostrante queste precauzioni, dopo somministrazione endovenosa
non e` rara la comparsa di tromboflebiti, talora severe.
L`incidenza e` la gravita` dei fenomeni di tromboflebite possono
essere ridotte ricorrendo ad una infusione lenta in soluzione
diluita (da 2,5 a 5 g/L) e variando la sede di infusione.
Somministrazioni in bolo (in alcuni minuti) possono provocare
grave ipotensione, shock e, raramente, arresto cardiaco. Per
evitare questi eventi l`infusione endovenosa va effettuata in un
tempo non inferiore a 60 minuti, controllando la frequenza
cardiaca e la pressione arteriosa. La frequenza di eventi quali
ipotensione, eritema, orticaria e prurito e` risultata maggiore
quando si aveva una concomitante somministrazione di agenti
anestetici. Tali eventi sono minimizzabili somministrando la
vancomicina per infusione lenta 60 minuti prima dell`uso
dell`anestetico.
La sicurezza e l`efficacia della somministrazione di vancomicina
per via intratecale non e` stata ancora sufficientemente valutata.
La vancomicina e` stabile per 14 giorni in frigorifero, dopo la
ricostituzione iniziale. Ogni ulteriore diluizione e` stabile per
24 ore a temperatura ambiente.
4.5)
INTERAZIONI:
Devono essere evitata trattamenti contemporanei o susseguenti,
topici o sistemici, di altri farmaci oto- e/o nefrotossici
(aminoglicosidi, amfotericina B, bacitracina, cisplatino,
colistina, polimizina B) con la vancomicina, particolarmente in
pazienti con ipoacusia ed insufficienza renale preesistenti
all`inizio del trattamento.
La somministrazione contemporanea di vancomicina ed anestetici e`
stata associata ad eritema cutaneo, arrossamento istamino-simile e
reazioni anafilattoidi.
4.6)
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Nelle donne in stato di gravidanza, nell`allattamento e nella
primissima infanzia la sicurezza della vancomicina non e`
dimostrata; pertanto, il farmaco va somministrato solo nei casi di
assoluta necessita` quando, a giudizio del medico, i potenziali
benefici superano i rischi possibili.
4.7) EFFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE VEICOLI E SULL`USO DI
MACCHINE:
Non sono noti effetti sfavorevoli sulla capacita` di guidare e
sull`uso di macchinari.
4.8)
EFFETTI INDESIDERATI:
La somministrazione di vancomicina puo` dare luogo alla comparsa
dei seguenti effetti indesiderati: nausea, brividi, febbre,
orticaria, eruzioni cutanee maculari, reazioni anafilattoidi.
Dal punto di vista ematologico possono verificarsi eosinofilia e
neutropenia. Quest`ultima compare piu` spesso con esordio una
settimana o piu` dopo l`inizio del trattamento con vancomicina, o
dopo una somministrazione totale del farmaco con dosaggio
complessivo superiore a 25 g; la neutropenia e` prontamente
reversibile con la sospensione del trattamento. Trombocitopenia e`
stata osservata raramente.
Reazioni di ipersensibilita` possono verificarsi nel 5-10% dei
pazienti trattati.
Possono verificarsi casi do ototossicita` e nefrotossicita`
(vedere il punto 4.4).
Ototossicita`
E` stato riferito (alcune dozzine di pazienti) perdita dell`udito
a seguito di terapia con vancomicina. La maggior parte di questi
pazienti aveva avuto una disfunzione renale, o una precedente
ipoacusia, o aveva ricevuto un trattamento concomitante con un
farmaco ototossico. Sono stati riferiti raramente casi di
vertigini e tinnito.
Nefrotossicita`
Raramente e` stata osservata insufficienza renale, che si
manifesta principalmente con un incremento della creatinina
sierica o della concentrazione dell`azoto ureico, specie nei
pazienti che hanno assunto dosi elevate di vancomicina.
Sono stati riferiti rari casi di nefrite interstiziale. La maggior
parte di essi si sono verificati in pazienti che avevano ricevuto
in concomitanza aminoglicosidi o con preesistenti disfunzioni
renali.
L`azotemia si e` normalizzata, nella maggior parte dei pazienti,
con la sospensione della vancomicina.
Effetti infusione-dipendenti.
Durante o subito dopo una rapida infusione di vancomicina (meno di
60 minuti) i pazienti possono sviluppare le seguenti reazioni:
Eruzione eritematosa al tronco ed al collo, con possibile
interessamento anche del viso, talora accompagnata da dispnea,
sibili respiratori, orticaria e prurito. Si parla in tali casi di
Sindrome del collo rosso.
Sindrome ipotensiva, caratterizzata da una riduzione della
pressione sistolica da moderata a grave.
Sindrome ipotensiva, caratterizzata da una riduzione della
pressione sistolica da moderata a grave.
Sindrome dolorosa spastica, meno frequente, caratterizzata da
attacchi acuti di dolore pulsante e da spasmi della muscolatura
toracica o paraspinale.
Queste reazioni si risolvono normalmente entro 20 minuti, ma
possono persistere alcune ore. Tali eventi sono infrequenti se la
vancomicina viene somministrata mediante infusione lenta (oltre 60
minuti).
Gli eventi correlati all`infusione sono ricollegabili sia alla
concentrazione che alla velocita` di somministrazione della
vancomicina. Negli adulti si raccomanda una concentrazione non
superiore ai 5 mg/ml ed una velocita` di infusione minore di 10
mg/min. Concentrazioni fno a 10 mg/ml possono essere impiegate in
pazienti che necessitino di una restrizione dell`apporto di
fluidi; l`impiego di concentrazioni piu` alte puo` aumentare il
rischio di eventi correlati all`infusione.
Eventi correlati all`infusione possono comunque verificarsi a
qualunque concentrazione o velocita` d`infusione.
Flebiti.
E` stata riferita infiammazione nella sede di iniezione
Miscellanea
Sono stati riferiti rari casi di anafilassi, dermatite
esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e vasculite.
4.9)
SOVRADOSAGGIO:
Si consiglia, come mezzo di supporto, il mantenimento della
filtrazione glomerulare. La vancomicina e` scarsamente rimossa
dalla dialisi. Un aumento della clearance della vancomicina e`
stato ottenuto tramite l`emofiltrazione e l`emoperfusione con
resine polusulfoniche.
Nel trattamento del sovradosaggio, considerare la possibilita` di
sovradosaggio dovuto a piu` farmaci, a interazioni tra farmaci o
ad una insolita farmacocinetica nel paziente.
5)
PROPRIETA` FARMACOLOGICHE:
-------------------------
5.1)
PROPRIETA` FARMACODINAMICHE:
Antibiotico glicopeptidico, esercita la sua azione battericida
inibendo la sintesi dei componenti della parete batterica. Inoltre
la vancomicina altera la permeabilita` della membrana cellulare
batterica e la sintesi del RNA.
La vancomicina e` attiva contro gli Stafilococchi, compresi lo
S.aureus e lo S. epidermidis (inclusi i ceppi meticillino-
resistenti); contro gli Streptococchi, compresi lo S. pyogenes, lo
S. pneumoniae (inclusi i ceppi penicillino-resistenti), lo S.
agalactiae, lo S. bovis, il gruppo dei viridans e gli Enterococchi
(E. faecalis); contro il Clostridium difficile (ad esempio i ceppi
tossigeni implicati nell`enterocolite pseudomembranosa); contro i
bacilli difteroidi.
Altri microrganismi sensibili alla vancomicina sono il Listeria
monocytogenes, diverse specie di Lactobacilli, Actinomiceti,
Clostridi ed altri Bacilli.
La vancomicina non e` attiva in vitro contro i batteri Gram-
negativi, i micobatteri e funghi.
L`associazione di vancomicina con un aminoglicoside agisce
sinergicamente in vitro contro molti ceppi di Staphylococcus
aureus, Streptococchi non enterococchi del gruppo D, Enterococchi
e Streptococchi del gruppo viridans.
Non c`e` nessuna resistenza crociata tra la vancomicina ed altri
antibiotici.
5.2)
PROPRIETA` FARMACOCINETICHE:
Scarsamente assorbita per via orale. In soggetti con funzione
renale normale, la somministrazione ripetuta di 1 g di vancomicina
per via endovenosa in un periodo di tempo superiore a 60 minuti
produce concentrazioni plasmatiche medie del farmaco di 63 mcg/ml
subito dopo il completamento dell`infusione, di 23 mcg/ml due ore
dopo l`infusione e di circa 8 mcg/ml 11 ore dopo la fine
dell`infusione.
Ripetute infusioni di 500 mg di vancomicina per piu` di 30 minuti
producono concentrazioni plasmatiche medie del farmaco di 49
mcg/ml al completamento dell`infusione e di circa 19 mcg/ml due
ore dopo l`infusione.
Le concentrazioni plasmatiche di vancomicina ottenibili dopo
somministrazioni ripetute del farmaco sono risultate simili a
quelle riscontrate dopo somministrazione di una singola dose.
L`emivita plasmatica e` di 4-6 ore in soggetti con funzione renale
normale. Nelle prime 24 ore, il 75-80% di una dose di vancomicina
somministrata per via endovenosa viene eliminata per via renale
mediante filtrazione glomerulare; le concentrazioni urinarie del
farmaco risultano percio` elevate.
Eventuali alterazioni della funzionalita` renale causano un
rallentamento dell`escrezione urinaria ed un aumento delle
concentrazioni plasmatiche della vancomicina; di conseguenza,
aumenta il grado di tossicita` del farmaco.
La vancomicina si lega approssimativamente per il 55% alle
proteine plasmatiche.
Dopo infusione endovenosa di vancomicina, concentrazioni
antibatteriche del farmaco sono presenti nei liquidi pleurico,
pericardico, ascitico, sinoviale, nelle urine, nel liquido della
dialisi peritoneale e nel tessuto degli annessi atriali.
In condizioni normali la vancomicina e` scarsamente diffusibile
attraverso la barriera emato-encefalica; tuttavia quando le
meningi sono affette da un processo, infiammatorio, la vancomicina
e` in grado di penetrare nel liquido cefalo-rachidiano.
5.3)
DATI PRECLINICI DI SICUREZZA:
Sebbene non siano stati effettuati studi a lungo termine sugli
animali per valutarne il potenziale di carcinogenicita`, nessuna
potenzialita` mutagena della vancomicina e` risultata dai test di
laboratorio usualmente impiegati. Studi definitivi sulla
fertilita` non sono stati effettuati.
Studi di teratologia effettuati sull`animale (ratti e conigli, a
dosi rispettivamente 5 e 3 volte superiori a quelle utilizzate
nell`uomo) non hanno evidenziato danni fetali dovuti alla
vancomicina.
La DL50 per via endovenosa nel ratto e` 319 + 14 mg/kg; nel topo
e` 489 + 41 mg/kg; nel cane e` 292 mg/kg.
La DL50 per via orale nel topo e` maggiore di 5.000 mg/kg.
6)
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE:
--------------------------
6.1)
ECCIPIENTI:
Nessun eccipiente.
6.2)
INCOMPATIBILITA`:
Non note.
6.3)
PERIODO DI VALIDITA`:
il prodotto e` stabile per due anni quando conservato, in
confezionamento integro, a temperatura non superiore a 25 gradi C.
6.4)
SPECIALI PRECAUZIONI PER LA CONSERVAZIONE:
Dopo ricostituzione, i flaconi possono essere conservati in
frigorifero, fra +2 gradi C e +8 gradi C per 14 giorni senza
significativa perdita di potenza.
6.5)
NATURA E CONTENUTO DELLA CONFEZIONE:
Contenitore primario: flaconcino di vetro di tipo I, chiuso con
tappo di materiale elastomero e sigillato con ghiera di alluminio.
Confezione: 1 flacone di liofilizzato da 500 mg.
6.6)
ISTRUZIONI PER L`USO E LA MANIPOLAZIONE:
Preparazione della soluzione.
Al momento dell`uso, aggiungere 10 ml di acqua sterile per
iniezioni nel flacone; si ottiene una soluzione da 50 mg/ml.
E` necessario diluire ulteriormente la soluzione. Leggere le
seguenti istruzioni:
Somministrazione endovenosa intermittente (modalita` preferita):
le soluzioni ottenute come descritto sopra (contenenti 500 mg di
vancomicina) vengono aggiunte a 100 ml di soluzione fisiologica o
glucosata al 5%. L`infusione endovenosa viene eseguita in almeno
60 minuti (vedere Effetti indesiderati) e ripetuta ad intervalli
di 6 ore. La vancomicina ricostituita ed ulteriormente diluita con
soluzione di destrosio al 5% o con soluzione di cloruro di sodio
allo 0,9% puo` essere conservata in frigorifero per 14 giorni
senza significativa perdita di potenza.
Compatibilita` con altri liquidi somministrati per via endovenosa.
Le soluzioni, ulteriormente diluite con i seguenti liquidi per
infusione, possono essere conservate in frigorifero per 96 ore:
soluzione di destrosio al 5% e soluzione di NaCl allo 0,9%
soluzione di Ringer lattato
soluzione di Ringer lattato e soluzione di destrosio al 5%
soluzione Normosol-M con destrosio al 5%
soluzione Isolyte-E
soluzione Ringer acetato
Somministrazione per infusione continua (da impiegarsi solo quando
la via intermittente non e` possibile): aggiungere il contenuto
dei flaconi di soluzione, preparato come sopra descritto, alla
quantita` di soluzione fisiologica o glucosata al 5% necessaria a
consentire l`infusione lenta endovenosa a goccia per 24 ore.
Somministrazione orale
Il contenuto di un flacone (500 mg) puo` essere diluito in circa
50 ml di acqua e somministrato per via orale mediante un sondino
naso-gastrico.
7)
TITOLARE DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
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Biologici Italia Laboratories S.r.L.
Bia Cavour 41/43, Novate Milanese (MI)
8)
NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
----------------------------------------------------
A.I.C. N. 034537011
9)
REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO:
-----------------------------------
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10) DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/
RINNOVO DELL`AUTORIZZAZIONE:
-----------------------------------------------------------
29/11/2001
11) TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/
90:
----------------------------------
----
12)
DATA DI REVISIONE DEL TESTO:
---------------------------
----
(GIOFIL GIUGNO 2003)


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