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CLORPROMAZINA

CLORPROMAZINA

Principio attivo: clorpromazina cloridrato 28 mg pari a
clorpromazina 25 mg
Largactil 100 compresse - Ogni compressa contiene:
Principio attivo: clorpromazina cloridrato 112 mg pari a
clorpromazina 100 mg.
Largactil gocce orali - Ogni flacone contiene:
Principio attivo: clorpromazina cloridrato 445 mg pari a
clorpromazina 400 mg
largactil fiale - Ogni fiala contiene:
Principio attivo: clorpromazina cloridrato 55,71 mg pari a
clorpromazina 50 mg.
3. FORMA FARMACEUTICA
Compresse orali, gocce orali, soluzione iniettabile.
4. INFORMAZIONI CLINICHE
4.1. Indicazioni terapeutiche.
Trattamento delle schizofrenie, degli stati paranoidi e
della mania. Psicosi tossiche (anfetamine, LSD, cocaina etc).
Sindromi mentali organiche accompagnate da delirio. Disturbi
d`ansia se particolarmente gravi e resistenti alla terapia con
ansiolitici tipici. Depressione se accompagnata da agitazione e
delirio, per lo piu` in associazione con antidepressivi. Vomito e
singhiozzo incoercibile. Trattamento dei dolori intensi
generalmente in associazione con analgesici stupefacenti.
medicazione preanestetica.
4.2. Posologia e modo di somministrazione.
Il dosaggio della clorpromazina deve essere strettamente
individualizzato in rapporto all`eta` del paziente, alla natura e
alla gravita` dell`affezione, alla risposta teraoeutica e alla
tollerabilita` del farmaco. E` sempre consigliabile iniziare copn
dosaggi bassi, aumentando progressivamente le dosi. Usualmente
l`intervallo terapeutico e` di 6-8 ore. Nell`impiego parenterale
non superare i 25 mg nelle prime 24 ore salvo nei casi in cui cio`
sia strettamente indispensabile a giudizio dello specialista. A
titolo di esempio si forniscono i seguenmti schemi di massima.
Disordini psichiatrici: in genere nei pazienti ambulatoriali e con
sintomi di lieve o media gravita` sono necessari 25-75 mg per os
suddivisi nel corso della giornata. Il dosaggio puo` essere quindi
aumentato fino ad ottenere l`effetto terapeutico desiderato.
Successivamente esso puo` essere gradualmente ridotto fino a
determinare la dose di mantenimento. In caso di necessita` il
trattamento puo` essere iniziato per via i.m. con 25 mg, che puo`
essere eventualmente ripetuto se necessario. Passare quindi alla
via orale. Nei pazienti ospedalizzati possono essre necessarie,
sia per os che per via i.m., dosi sensibilmente superiori a
seconda del giudizio dello specialista. Nei bambini il dosaggio
consigliato e` di 1 mg/kgdie ripetuto, se necessario, 2-3 volte al
giorno.
Vomito:25-50 mg per via i.m. ripetuti, eventualmente, 2-3 volte al
giorno. Ottenuto l`effetto terapeutico la terapia, se necessaria,
deve essere continuata per via orale.
Singhiozzo incoercibile: 25-50 mg, 2-3 volte al giorno.
Nella medicazione preanestetica: 25-50 mg per os o 12,5-25 mg per
via i.m. qualche ora prima dell`intervento.
In caso di somministrazione intramuscolare diluire il contenuto di
una fiala con soluzione fisiologica sterile fino a portare la
soluzione a 5-6 ml.
Per la somministrazione endovenosa diluire il contenuto di una
fiala con soluzione fisiologica sterile fino a portare la
soluzione a 5-6 ml.
Per la somministrazione endovenosa diluire il contenuto di una
fiala nel liquido usato per la fleboclisi. In ogni caso passare
appena possibile alla vi orale.
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere
attentamente stabilita dal medico che dovra` valutare una
eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
4.3. Controindicazioni.
Ipersensibilita` verso i componenti o verso altre sostanze
strettamente correlate dal punto di vista chimico. Stati comatosi
specie quelli causati da aostanza ad azione depressiva sul sistema
nervoso centrale (alcool, barbiturici, oppiacei, etc.); pazienti
con sospetto o riconosciuto danno cerebrale sottocorticale; gravi
stati di depressione; discrasie ematiche; affezioni epatiche e
renali. Il prodotto non e` indicato nella prima infanzia.
Feocromocitoma, miastenia grave e epilessia non trattata.
Allattamento al seno. Il rischio di effetti dannosi a carico del
feto a seguito di somministrazione della clorpromazina non e`
escluso; pertanto l`uso di Largactil in gravdianza e` da
riservare, a giudizio del medico, ai casi di assoluta necessita`.
Le fiale di Largactil contengono potassio metabisolfito e sodio
solfito; tali sostanze possono provocare in soggetti sensibili e
particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed
attacchi asmatici gravi.
4.4. Speciali avvertenze e precauzioni per l`uso.
Speciale attenzione richiede l`impiego di tale sostanza nei
bambini soprattutto durante una malattia infettiva o in caso di
intervento chirurgico o di vaccinazione, in quanto in tali
condizioni e` stata riscontrata una piu` elevata incidenza di
reazioni extrapiramidali.
L`effetto antiemetico dei fenotiazinici puo` mascherare i segni
d`iperdosaggio di altri farmaci o puo` rendere piu` difficile la
diagnosi di concomitanti affezioni specie del tratto digerente o
del SNC come l`ostruzione intestinale, i tumori cerebrali, la
sindrome di Reye. Per questo motivo tali sostanzedebbono essere
usate con prudenza in associazione ad antiblastici che a dosi
tossiche possono provocare vomito.
Poiche` il rischio di discenesie persistenti tardive e` stato9
correlato con la durata della terapia, il trattamento cronico con
neurolettici deve essere riservato a quei pazienti con affezioni
che rispondano al farmaco e per i quali non e` possibile una
appropriata terapia alternativa. Le dosi e la durata del
trattamento dovrebbero essere quelle minime per ottenere una
soddisfacente risposta clinica. Se compaiono segni o sintomi della
discinesia tardiva (vedi "Effetti indesiderati) nel corso della
terapia sosopendere la somministrazione.
In generale le fenotiazine non producono dipendenza psichica.
Tuttavia, a seguito di brusca interruzione, possono comparire
nausea, vomito, vertigini, tremori, irrequietezza motoria.
Speciale attenzione va posta ai pazienti con depressione psichica
ovvero durante la fase maniacale delle psicosi cicliche per la
possibilita` di un rapido cambiamento del tono dell`umore verso la
depressione.
In corso di trattamento con farmaci antipscicotici e` stato
riportato un complesso di sintomi, potenzialmente fatale,
denominato Sindrome Neurolettica Maligna. Manifestazioni cliniche
di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidita` muscolare,
acinesia, disturbi vegetativi (irregolarita` del polso e della
pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmie);
alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino
allo stomaco e al coma. Il trattamento della SNM consiste nel
sospendere immediatamente la somminsitrazione dei farmaci
antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell`istituire
una teraoia sintomatica intensiva (particolare cura deve essere
posta nel ridurre l`ipertermia e nel correggere la
disidratazione). Qualora venisse ritenuta indispensabile la
ripresa del trattamento con antipsicotici, il paziente deve essere
attentamente monitorato.
In corso di terapia si informi il proprio medico nel caso si
accerti uno stato di gravidanza; occorre altresi` consultarlo
qualora si desideri procedere all`allattamento materno o si voglia
iniziare una gravidanza. Nelle pazienti che allattano, occorre
decidere se rinunciaree a n utrire al seno il lattante ed iniziare
il trattamento o viceversa, proseguire l`allattamento evitando la
somministrazione del medicinale.
Come con tutti i neurolettici i pazienti trattati con
clorpromazina devono essere tenuti sotto diretto controllo
medico.
Per le sue proprieta` farmacologiche il prodotto deve essere usato
con particolare cautela negli anziani, nei soggetti portatori di
affezioni cardiovascolari, malattie polmonari acute e croniche,
glaucoma, ipertrofia prostatica ed altre malattie stenosanti
dell`apparato digerente ed urinario e Morbo di Parkinson. Il caso
di ipotensione, non utilizzare adrenalina, che puo` determinare un
ulteriore abbassamento della pressione arteriosa.
Dosi protratte nel tempo determinano unaumento del livello
plasmatico della prolattina con possibili effetti sugli organi
bersaglio. I prodotti contenenti fenotiazine debbono pertanto
essere usati con le opportune attenzioni nelle donne con neoplasie
mammarie. Durante la terapia, specie se prolungata o ad alte dosi,
bisogna tenere sempre presente l`evenienza di effetti collaterali
a carico del SNC, del fegato, del midollo osseo, dell`occhio e
dell`apparato cardiovascolare ed e` quindi necessario eseguirte
periodici controlli clinici e di laboratorio.
In particolare, dal momento che con i derivati fenotiazinici sono
state descritte alterazioni della crasi ematica e` consigliabile
durante la terapia cronica con Largactil eseguire periodicamente
un esame emocromocitometrico, cosi` come sono opportuni ripetuti
controlli della funzione renale o epatica.
I pazienti trattati con alte dosi di clorpromazina e che devono
essere sottoposti ad interventi operatori, abbisognano di dosaggi
inferiori di anestetici e di farmaci depressori del sistema
nervoso centrale.
Gli effetti sulla crasi ematica debbono essere particolarmente
seguuiti tra la quarta e la dodicesima settimana. L`esordio di una
discrasia puo` essere tuttavia improvviso e quindi la comparsa di
manifestazioni infiammatorie a carico della bocca e delle prime
vie aeree deve essere seguita immediatamente da opportuni
controlli ematologici.
Le fenotiazine aumentano lo stato di rigidita` muscolare in
individui affetti da morbo di Parkinson o forme simili o da altri
disturbi motori; essi possono inoltre abbassare la soglia
convulsiva e facilitare la comparsa di crisi epilettiche. I
pazienti in trattamento con fenotiazine debbono evitare
l`eccessiva esposizione alla luce solare, ricorrendo, se
necessario, all`uso di speciali creme protettive. Usare con
cautela in soggetti esposti a temperature particolarmente alte o
basse in quanto le fenotiazine possono compromettere gli ordinari
meccanismi di termo-regolazione.
4.5. Interazioni.
L`associazione con altri psicofarmaci richiede speciale
cautela e vigilanza da parte del medico per evitare inattesi e
indesiderati effetti da interazione.
Tenuto conto delle loro proprieta` fondamentali, le fenotiazine
possono variamente interferire con numerosi gruppi di farmaci. Tra
questi:
Sostanze che derpimono il
SNC:
barbiturici, ansiolitici, ipnotici,
anestetici, antistaminici, analgesici oppiacei. In caso di
associazione evitare dosaggi elevati e controllare accuratamente
il paziente per evitare un`eccessiva sedazione o depressione
centrale.
Anticonvulsivanti: per il noto effetto delle fenotiazine sulla
soglia convulsiva, nei soggetti epilettici puo` rendersi
necessario un aggiustamento della terapia specifica. Il rispettivo
dosaggio dei farmaci in caso di associazione deve essere
accuratamente determinato essendo possibile, fra l`altro, che le
fenotiazine riducano il metabolismo della fenilidantoina,
accentuandone la tossicita`, e che i baribiturici, al pari di
altri induttori enzimatici a livello microsomiale, possano
accentuare il metabolismo delle fenotiazine.
Litio: sebbene raramente, l`asociazione con fenotiazine ha
determinato un`encefalopatia acuta. Se presente febbre di natura
non deterninata insieme ad effetti indesiderati di natura
extrapiramidale, la somministrazione del litio e del Largactil
deve essere sospesa.
Il l itio puo` ridurre la concentrazione della clorpromazina nel
plasma e puo` inoltre aumentare il rischio di reazioni di tipo
extrapiramidale. E` segnalato un caso di fibrillazione
ventricolare in seguito alla sospensione del Litio nel corso di
una terapia in associaizone con la Clorpromazina.
Antipertensivi: l`interazione con farmaci antiipertensivi comporta
un aumento dell`effetto ipotensivo; tuttavia le fenotiazine
possono antagonizzare gli effetti della guanetidina e farmaci
simili.
Anticolinergici: cautela richiede l`associazione di fenotiazine e
farmaci parasimpaticolitici che puo` favorire la comparsa di
caratteristici effetti collaterali. Gli anticolinergici possono
ridurre l`azione antipsicotica del Largactil.
farmaci ad attivita` leucopenizzante: per il sinergico effetto
depressivo sulla crasi ematica le fenotiazine non debbono essere
associate a fenilbutazone, derivati tiouracilici ed altri farmaci
potenzialmente mielotossici.
Metrizamide: tale sostanza aumenta il rischio di convulsioni da
fenotiazina. E` necessario quindi sospendere la terapia almeno 48
ore prima di un esame mielografico e la somministrazione non deve
essere ripresa prima di 24 ore dall`esecuzione di questo.
Alcool: e` sconsigliabile l`assunzione di alcool durante la
terapia in quanto puo` facilitare gli effetti colletarali centrali
da fenotiazine.
Lisuride, Pergolide e Levodopa: gli effetti di tali sostanze sono
specificatamente antagonizzati dalle fenotiazine; di cio` di tenga
conto nei soggetti con morbo di Parkinson.
Antiacidi: evitare l`ingestione del prodotto assieme ad antiacidi
o ad altre sostanze che possano ridurre l`assorbimento delle
fenotiazine.
Interazioni con i tests di laboratorio: i metaboliti urinari delle
fenotiazine possono impartire una colorazione scura alle urine e
dare false risposte positive ai tests di laboratorio: i metaboliti
urinari possono impartire una colorazione scura alle urine e dare
false risposte positive ai tests dell`amilasi,
dell`urobilinogeno, delle uroporfirine, dei porfobilinogeni e
dell`acido 5-idrossi-indolacetico. Nelle donne in trattamento con
fenotiazine sono stati segnalati falsi positivi ai tests di
gravidanza.
Antidiabetici: poiche` la clorpromazina puo` causare iperglicemia
il dosaggio degli ipoglicemizzanti orali o dell`insulina deve
essere accuratamente determinato.
Antiaritmici: i neurolettici possono indurre alterazioni del
tracciato E.C.G. come il prolungamento dell`inetrvalli Q.T.,
devono quindi essere usati con cautela nei pazienti che assumono
farmaci come gli antiaritmici che hanno effetti simili.
Antidepressivi: l`associazione di fenotiazine e antidepressivi
triciclici accentua fliu effetti antimuscarinici.
Deferossamina: la somministrazione della deferossamnina e della
proclorperazina ha determinato una encefalopatia metabolica
transitoria.
E` possibile che tale situazione possa verificarsi anche con la
clorpromazina, poihce` questa mostra molte delle attivita`
farmacologiche della proclorperazina.
4.6. Gravidanza e allattamento.
Non sommiistrare nel primo trimestre di gravidanza ne`
durante l`allattamento (si legga attentamente il paragrafo
"Controindicazioni"): al di la` di questo periodo il prodotto deve
essere usato quando ritenuto essenziale e sempre sotto il diretto
controllo del medico.
Quando i mpiegato come antiemetico, il prodotto deve essere usato
in gravidanza solo in casi di sintomatologia conclamata per la
quale non sia possibile un intervento alternativo e non nei
frequenti e semplici casi di emesi gravidica e tantomeno con fini
preventivi di essa.
4.7. Effetti indesiderati.
Sistema nervoso centrale: con l`uso di fenotiazine possono
verificarsi, specie durante le prime settimane di terapia,
sedazione e sonnolenza che per lo piu` scompaiono con la
prosecuzione della cura o con una opportuna riduzione del
dosaggio. Altri effetti comportamentali che si sono manifestati
con varia frequenza sono insonnia, irrequietezza, ansia, euforia,
agitazione psicomotoria, depressione dell`umore o aggravamento dei
sintomi psicotici. All`attivita` anticolinergica dlle fenotiazine
e` dovuta l`eventuale comparsa di secchezza delle fauci, midriasi,
turbe della visione, stipdi, ritenzione urinaria, ed altri segni
di ridotta attivita` parasimpatica. Sono inoltre possibili
convulsioni e modificazioni della temperatura corporea. Un aumento
singificativo e non altrimenti spiegabile della temperatura
corporea puo` essere dovuto ad intolleranza verso il prodotto; in
tal caso e` necessario interrompere la terapia. Per la depressione
del centro della tosse possono verificarsi affezioni ad ingestis.
Reazioni di tipo extrapiramidale sono comuni durante il
trattamento con fenotiazine. Esse sono ordinariamente
rappresentate da distonie muscolari, acatisia, sindormi pseudo-
parkinsoniane e discinesie persistenti tardive. Le distonie e
l`acatisia sono piu` frequenti nei bambini, mentre i segni di
parkinsonismo prevalgono negli anziani soprattutto se portatori
di lesioni organiche cerebrali. Le distonie comprendono spasmi dei
muscoli del collo e edel tronco fino al torcicollo e all`opistono,
crisi oculogire, trisma, protrusione della lingua e spasmi carpo-
podalici. Queste reazioni compaiono molto precocemente e
scompaiono entro 24-48 ore dalla sospensione della terapia. Molto
raramente le distonie possono determninare laringospasmo associato
a cianosi e asfissia.
L`acatisia e` caratterizzata da irrequietezza motoria e talora da
insonnia. Piu` frequente nei primi giorni di terapia, puo`
comparire anche tardivamente. I disturbi spesso regrediscono
spontaneamente, in caso contrario possono essere ben controllati
riducendo il dosaggio o associando un anticolinergico anti-
parkinson. Le sindromi pseudo-parkinsoniane (acinesia, rigidita`,
tremore a riposo, etc.) sono per lo piu` sensibili ai farmaci
specifici; nei casi persistenti puo` essere necessaria la
riduzione del dosaggio o la sospensione del trattamento.
Le discinesie persistenti tardive si manifestano per lo piu`
durante terapia a lungo termine e con alti dosaggi, anche nel
periodo successivo alla sospensione del farmaco.
Sono colpiti con maggiore frequenza gli anziani e le donne.
Esse si manifestano con movimenti ritmici della lingua, delle
labbra e del volto, piu` raramente delle stremita` e sono
generalmente precedute da fini movimenti vermicolari della lingua.
La sospensione della terapia puo` impedire lo sviluppo della
sintomatologia, della quale non si conosce tuttavia una terapia
specifica. La riduzione periodica del dosaggio dei neurolettici se
clinicamente possibile puo` aiutare a riconoscere precocemente
l`insorgenza di discinesia tardiva.
Molto raramente puo` comparire distonia tardiva non associata con
la discinesia tardiva. E` caratterizzata da movimenti coreici e
movimenti distonici ad insorgenza ritardata, spesso persistente e
puo` potenzialmente divenire irreversibile.
Apparato cardiovascolare: ipotensione, tachicardia, vertigini,
manifestazioni sincopali, sono abbastanza comuni in pazienti che
assumono fenotiazine. Poiche` sono piu` frequenti e gravi per via
parenterale, l`iniezione deve essere seguita in clinostatismo
mantenendo il paziente in tale posizione da 30 a 60 minuti. Gli
effetti ipotensivi sono piu` evidenti nei soggetti con
feocromocitoma e insufficienza della mitrale. Sono possibili
alterazioni del tracciato elettrocardiografico.
Possono comparire aritmie cardiache quali: aritmie atriali, blocco
A-V, tachicardia ventricolare e fibrillazione ventricolare,
probabilmente correlate al dosaggio.
Apparato emopoietico: gli effetti sulla crasi ematica sono
piuttosto rari, ma gravi. Essi comprendono leucopenia,
agranulocitosi, trombocitopenia, porpora, anemia emolitica ed
anemia aplastica.
Cute: sono possibili reazioni di ipersensibilita` (generale o da
contatto) e fotosensibilita`, che per lo piu` sono rappresentate
da eritemi, orticaria, eczemi, dermatiti esfoliative. Nelle
terapie a lungo tewrmine sono state segnalate pigmentazioni brune
specie nelle zone fotoesposte.
Sistema endocrino ed effetti sul metabolismo: le fenotiazine
possono provocare iperprolattinemia, riduzione degli estrogeni,
del progesterone e delle gonadotropine ipofisarie. Come
conseguenza possono comparire nelle donne ingrossamento e tensione
mammaria, lattazione abnorme, amenorrea e nell`uomo ginecomastia e
riduzione del volume testicolare, impotenza. Altri effetti
possibili sono un aumento del peso corporeo, edema periferico,
iperglicemia e glicosuria.
Reazioni d`ipersensibilita
`:
oltre a quelle cutanee ed
ematologiche si puo` verificare con varia frequenza un ittero
colestatico, clinicamente simile ad una epatite infettiva e
caratterizzato da iperbilirubinemia, ipertransaminasemia, aumento
della fosfatasi alcalina ed eosinofilia. In caso di segni o
stimoli di sofferenza epatica la terapia deve essere
immediatamente sospesa. Altre reazioni di ipersensibilita` sono
rappresentate da edema laringeo o angioneurotico, laringospasmo,
broncospasmo, reazioni anafilattiche, sindromi tipo lupus
eritematoso sistemico.
Occhio: in caso di terapia protratta e` stata segnalata la
comparsa nella cornea e nel cristallino di materiale particellare
di natura non determinata che in certi pazienti ha determinato
deficit visivo. Retinopatia pigmentaria. Poiche` sembra che i
danni oculari sono in relazione con il dosaggio e la durata della
terapia si suggerisce che i pazioenti in trattamento con alte dosi
o da lungo tempo siano controllati periodicamente.
Altri: Sindrome Neurolettica Maligna (vedi "Speciali avvertenze e
precauzioni per l`uso").
Danno epatico e renale.
Come con tutte le fenotiazine in pazienti in trattamento
prolungato con clorpromazina si puo` sviluppare "polmonite
silente".
4.8. Sovradosaggio.
Esaltazione degli effetti indesiderati: instaurare idonea
terapia antiparkinson, miorilassante e/o antistaminica.
In assenza di un antidoto specifico si deve praticare la lavanda
gastrica: in caso di grave ipotensione, stendere il paziente in
posizione supina con la testa inclinata in basso e somministrare
con precauzione plasma expanders; eventualmente fenilefrina o
noradrenalina per infusione venosa lenta e con particolare
cautela, in quanto il Largactil puo` modificare la normale
risposta. Non usare mai adrenalina.
istituire un trattamento sintomatico della depressione del sistema
nervoso come n ei casi di intossicazione acuta da bariobturici,
compresa fisioterapia e trattamento con antibiotici per prevenire
le broncopolmoniti. L`emodialisi non e` efficace. Quando la
temperatura corporea scende a livelli particolarmente bassi,
possono comparire artimie cardiache. Si deve esercitare una
particolare sorveglianza per controllare fenomeni di distensione
dell`intestino e della vescica.
5. PROPRIETA` FARMACOLOGICHE
5.1. Proprieta` farmacodinamiche.
Largactil contiene quale principio attivo la clorpromazina,
neurolettico fenotiazinico che agisce principalmente a livello
dei gangli della base,, del sistema limbico e dell`ipotalamo. A
livello del SNC l`effetto piu` importante e` quello del blocco dei
recettori dopaminergici.
La clorpromazina possiede inoltre un`azione di blocco alfa-
adrenergico e proprieta` anticolinergiche e adrenergiche, queste
ultime per riduzione del recupero delle amine simpatico-mimetiche
a livello delle membrane neuronali pre-sinaptiche. L`esatto
meccanismo con il quale le fenotiazine svolgono il loro effetto
antipsicotico non e` noto. Le proprieta` farmacologiche comunque
spiegano bene gli effetti extrapiramidali, cardiovascolari,
endocrini e sul sistema nervoso autonomo, che di solito
accompagnano l`uso terapeutico di tali farmaci.
5.2. Proprieta` farmacocinetiche.
La clorpromazina, somministrata per via orale e`
rapidamente assorbita; la sua biodisponibilita` relativa in
rapporto alla via i.m. e` di circa il 50%. La clorpromazina si
distribuisce in tutto l`organismo, il suo legame alle proteine
plasmatiche e` elevato. La clorpromazina attraversa la barriera
ematoencefalica, raggiungendo concentrazioni nel tessuto cerebrale
superiori a quelle plasmatiche, si ritrova nella placenta e viene
escreta nel latte materno.
L`emivita della clorpromazina e` breve (qualche ora) ma la sua
eliminazione e` lenta e prolungata (4 settimane e oltre). Le
variazioni individuali sono molto ampie.
La clorpromazina subisce un metabolismo di primo passaggio nel
tratto gastrointestinale; un intenso metabolismo epatico con
formazione di metaboliti sia attivi che inattivi; si ha inoltre un
circolo enteroepatico. L`eliminazione avviene attraverso l`urina e
le feci.
5.3. Dati preclinici di sicurezza.
La tossicita` acuta e` riosultata 25 mg/kg nel ratto per
via e.v.; 75 mg/kg e 50 mg/kg nel topo rispettivamente per via
orale e per via e.v.; 15 mg/kg nel coniglio per via e.v.
Gli studi di tossicita` subacuta in cani trattati per via s.c. e
orale per un mese a dosi di 2 e 20 mg/kg e per via s.c. ed e.v.
per 12 giorni a dosi di 5 mg/kg hanno dimostrato una buona
tollerabilita` del farmaco, come pure gli studi di tossicita`
cronica in ratti trattati 13 mesi per os.
La clorpromazina non ha mostrato effetti negativi sul ciclo
riproduttivo del ratto, e non e` risultata teratogena. Gli studi
condotti in vivo e in vitro su cromosomi umani hanno evidenziato
la non mutagenicita` della clorpromazina.
6. INFROMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1. Lista degli eccipienti.
Largactil 25
Eccipienti: amido di mais, lattosio, cellulosa microcristallina,
magnesio stearato, silice colloidale anidra, zeina, titanio
biossido, E172, olio di ricino.
Largactil 100
Eccipienti: amido di mais, lattosio, cellulosa microcristallina,
magnesio stearato, silice colloidale anidra, zeina, titanio
biossido, E172, olio di ricino.
Largactil gocce
Eccipienti: saccarosio, glicerolo , acido citrico anidro, alcool,
E150, ammonio glicirinizzato, menta essenza, acqua depurata.
Largactil Fiale
Eccipienti: sodio cloruro, sodio solfito eptaidrato, sodio
citrato, potassio metabisolfito, acqua per preparazioni
iniettabili.
6.2. Incompatibilita`.
Non note.
6.3. Validita`.
Compresse: 4 anni.
Gocce-Fiale: 3 anni.
6.4. Speciali precauzioni per la conservazione.
Conservare al riparo dalla luce.
6.5. Contenitore, confezioni e prezzo.
Largactil
25:
astuccio di 25 compresse da 25 mg in blister
opaco.
Prezzo L. 1.820
Largactil
100:
astuccio di 20 compresse da 100 mg in
blister opaco.
Prezzo L. 4.200
Largactil fiale: astuccio di 5 fiale in vetro da 2 ml
dosate a 50 mg.
Prezzo L. 4.800
Largactil gocce: flacone di 10 ml di soluzione per gocce al 4% (1
goccia=2mg) con tappo di sicurezza.
Prezzo L. 2.600
6.6. Istruzioni per l`uso.
Il flacone gocce e` fornito di tappo di sicurezza a prova
di bambino.
Per aprire, premere la sovracapsula e svitare. Per richiudere,
avvitare premendo la sovracapsula.
Dopo aver tolto il tappo, tenere il flacone capovolto. Se
necessario, inizialmente, dare leggeri colpi con il dito sul
flacone.
7. NUMERO DI AUTORIZZAZIONE
Largactil 25 - AIC n. 007899026
Largactil 100 - AIC n. 007899038
Largactil fiale - AIC n. 007899014
Largactil gocce - AIC n. 007899040
8. DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE O RINNOVO
Largactil
25:
1955
Largactil
100:
1956
Largactil fiale: 1953
Largactil gocce: 1956.
9. TABELLA DI APPARTENENZA SECONDO IL DPR 309/90
Non appartiene alle tabelle di cui al DPR 309/90.
10. REGIME DI DISPENSAZIONE AL PUBBLICO
Largactil fiale: da vendersi dietro presentazione di ricetta
medica da rinnovare volta per volta.
Largactil compresse, Largactil gocce: da vendersi dietro
rpesentazione di ricetta medica ripetibile.
11. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Marzo 1996.
12. RAGIONE SOCIALE DEL TITOLARE AIC
RHONE-POULENC RORER S.p.A.
Vi G.G. Winchelmann, 2
20146 Milano (MI)
-----------------
* 1998 *


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