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CLEXANE

AVENTISPHARMA SpA
CONCESSIONARIO:
GRUPPO LEPETIT SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Enoxaparina sodica 2.000 - 4.000 U.I. aXa.
ECCIPIENTI:
Acqua per preparazioni iniettabili q.b. a 0,2 - 0,4 ml.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
E` un`eparina a basso peso molecolare dotata di un`elevata at-tivita` antitrombotica.
INDICAZIONI:
Trattamento dell`angina instabile e dell`infarto miocardico non in associazione conacido acetilsalicilico; profilassi delle trombosi venose profonde (TVP) in chirurgia generale ed in chirurgia ortopedica; trattamento delle trombosi venose profonde; prevenzione della coagu-lazione in corso di emodialisi.
CONTROINDICAZIONI:
Anamnesi positiva per trombocitopenia con enoxaparina. Manifestazioni otendenze emorragiche legate a disturbi dell`emostasi, ad eccezione delle coagulopatie da consumo non legate ad eparina. Lesioni organiche a rischio di sanguinamento. Endocardite infet-tiva acuta (ad eccezione di quelle relative a protesi meccaniche). Accidenti cerebrovascolari emorragici. Allergia all`enoxaparina. Controindicazioni relative: associazione con ticlopidina,con salicilati o FANS, con antiaggreganti piastrinici (dipiridamolo, sulfinpirazone ecc.).
EFFETTI INDESIDERATI:
Rari casi di ematomi intraspinali sono stati riportati con l`uso concomitante dienoxaparina, anestesia spinale/epidurale e cateteri a permanenza nel post-operatorio. Questi eventi hanno portato a danno neurologico di vario grado inclusa o paralisi a lungo termine opermanente. Manitestazioni emorragiche di entita` limitata e prevalentemente legate a resistenti fattori di rischio, quali lesioni organiche con tendenza emorragica, oppure effetti iatrogeni. Raricasi di trombocitopenia a volte gravi. Rari casi di necrosi cutanea, generalmente localizzati nel punto d`iniezione, osservati sia con le eparine classiche che con le eparine a basso peso mo-lecolare. Questi fenomeni sono preceduti dalla comparsa di porpora o di placche eritematose, infiltrate e doloranti, con o senza sintomi generali. In questi casi e` necessario sospendere im-mediatamente il trattamento. Eccezionalmente lievi ematomi nel punto di iniezione. Rare manifestazioni di allergia cutanea o generale. Aumento delle transaminasi.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Clexane non va somministrato per via intramuscolare. Monitoraggiobiologico: praticare una conta piastrinica prima del trattamento e di seguito due volte la settimana; se si prevede un trattamento prolungato, questo schema di monitoraggio deve essererispettato almeno per il primo mese; in seguito il monitoraggio potra` essere piu` distanziato. In caso di precedenti di trombocitopenia conseguenti a trattamento con un`altra eparina, e` indi-spensabile porre particolare attenzione allo stato clinico e deve essere effettuata giornalmente la conta piastrinica. In caso di insorgenza di trombocitopenia con eparina classica, cioe` nonfrazionata, la sostituzione con un`eparina a basso peso molecolare e` una possibile soluzione. In questo caso e` necessaria una sorveglianza quotidiana del numero delle piastrine e il tratta-mento dovra` essere interrotto appena possibile; infatti sono state riportate osservazioni di mantenimento della trombocitopenia iniziale con eparine di basso peso molecolare. I test diaggregazione piastrinica in vitro hanno un valore solo orientativo. Si consiglia di prendere contatto con un`equipe specializzata. Da usare con precauzione in caso di insufficienza epatica, in-sufficienza renale, ipertensione arteriosa, anamnesi di ulcera gastrointestinale o di tutte le altre lesioni organiche suscettibili di sanguinamento, o di malattie vascolari della corioretina. Periodopostoperatorio a seguito di chirurgia cerebrale o del midollo spinale. Le eparine a basso peso molecolare differiscono per il metodo impiegato nella produzione, nel peso molecolare e nell`at-tivita` specifica. Si raccomanda pertanto di non passare da un principio attivo all`altro durante il trattamento. Emodialisi: le dosi dovranno essere aggiustate nel caso in cui l`attivita` anti-Xa do-vesse risultare inferiore a 0.4 U.l./ml o superiore a 1.2 U.l/ml.
AVVERTENZE SPECIALI:
Anestesia spinale/epidurale: come con altri anticoagulanti, si sono verificatirari casi di ematomi intra-spinali riportati con l`uso concomitante di enoxaparina e anestesia spinale-epidurale che ha portato a paralisi a lungo termine o permanente Il rischio di questi eventirari potrebbe risultare maggiore con l`uso post-operatorio di cateteri epidurali a permanenza.
USO IN GRAVIDANZA:
Gli studi condotti nell`animale non hanno dimostrato proprieta` embriotossicheo teratogene. Dagli studi condotti e` emerso che l`enoxaparina non attraversa la barriera fetoplacentare sia nell`animale che nella donna al secondo trimestre di gravidanza. Per prudenza eper mancanza di esperienza e` sconsigliato somministrare Clexane nel primo trimestre di gravidanza. Se si prevede il ricorso ad anestesia peridurale, e` consigliabile sospendere il trattamentocon eparina. Anche se a priori e` da ritenersi improbabile l`eventuale assorbimento gastrointestinale da parte dei neonati il trattamento con eparina a basso peso molecolare e` sconsigliatodurante l`allattamento, in assenza di studi clinici.
INTERAZIONI:
ASSOCIAZIONI SCONSIGLIATE:
Acido acetilsalicilico ed altri salicilati (per via generale):aumento del rischio di emorragia. (inibizione della funzione piastrinica ed aggressione della mucosa gastroduodenale da salicilati). Utilizzare altre sostanze per un effetto antalgico o antipire-tico. FANS (per via generale)
:
aumento del rischio emorragico (inibizione della funzione piastrinica e aggressione della mucosa gastroduodenale da farmaci antinfiammatori non ste-roidei). Se non e` possibile evitare l`associazione, istituire un`attenta sorveglianza clinica e biologica. Ticlopidina: aumento del rischio emorragico. (inibizione della funzione piastrinica daticlopidina). E sconsigliata l`associazione a forti dosi di eparina. L`associazione a basse dosi di eparina (eparinoterapia preventiva) richiede un`attenta sorveglianza clinica e biologica. Antiag-greganti piastrinici (dipiridamolo, sulfinpirazone, ecc.): aumento del rischio emorragico. A
SSOCIAZIONI CHE NECESSITANO DI PRECAUZIONI D`USO:
Anticoagulanti orali. Potenziamento dell`azioneanticoagulante. L`eparina falsa il dosaggio del tasso di protrombina. Al momento della sostituzione dell`eparina con gli anticoagulanti orali: a) rinforzare la sorveglianza clinica; b)per control-lare l`effetto degli anticoagulanti orali effettuare il prelievo prima della somministrazione di eparina, nel caso questa sia discontinua o, di preferenza, utilizzare un reattivo non sensibileall`eparina. Glucocorticoidi (via generale): aggravamento del rischio emorragico proprio della terapia con glucocorticoidi (mucosa gastrica, fragilita` vascolare), a dosi elevate o in trattamentoprolungato superiore a dieci giorni. L`associazione deve essere giustificata; potenziare la sorveglianza clinica. Destrano (via parenterale): aumento del rischio emorragico (inibizione dellafunzione piastrinica). Adattare la posologia dell`eparina in modo da non superare una ipocoagulabilita` superiore a 1,5 volte il valore di riferimento, durante l`associazione e dopo la sospen-sione di destrano.
POSOLOGIA:
SOMMINISTRAZIONE PER VIA SOTTOCUTANEA:
Trattamento dell`angina instabile e dell`in-farto miocardico non-
Q :
la dose di enoxaparina sodica raccomandata e` di100 U.l.anti-Xa(1 mg)/kg ogni 12 ore per iniezione sottocutanea, somministrata contemporaneamente ad acidoacetilsalicilico per via orale (da 100 a 325 mg al giorno) Il trattamento di questi pazienti con enoxaparina sodica dovra` essere prescritto per almeno 2 giorni e continuato fino a stabilizza-zione della situazione clinica. Generalmente la durata del trattamento e` da 2 a 8 giorni. Profilassi delle trombosi venose profonde (TVP)
:
nei pazienti a rischio tromboembolico moderato, unaprevenzione efficace della malattia tromboembolica si ottiene mediante iniezione di 2.000 U.l. aXa (0,2 ml)/die. In chirurgia generale: la prima iniezione deve essere effettuata circa 2 ore pri-ma dell`intervento. Nei pazienti ad alto rischio tromboembolico ed in particolare in preparazione
ad interventi di chirurgia ortopedica si consiglia la somministrazione di una dose di enoxaparinapari a 4 000 U I aXa (0 4 ml)/die in un unica somministrazione giornaliera. In chirurgia ortopedica la prima iniezione verra` praticata 12 ore prima dell` intervento. La durata del trattamentocoincidera` con quella della persistenza del rischio tromboembolico ed in generale fino alla deambulazione del paziente (in media da 7 a 10 giorni dopo l`intervento). Puo` essere appropriatoun trattamento di piu` lunga durata: la somministrazione di enoxaparira dovrebbe continuare fino a quando esiste un rischio tromboembolico e fino alla deambulazione del paziente. Nelle nor-mali condizioni d`impiego l`enoxapanna non modifica i parametri della coagulazione. La sorveglianza del trattamento basata su tali test e` pertanto inutile. Trattamento della trombosi venosaprofonda: l`enoxaparina segue la terapia eparinica tradizionale. istituita a seguito di diagnosi positiva. L`enoxaparina sara` somministrata al ritmo di una iniezione ogni 12 ore per 10 giorni. Ladose di ogni iniezione sara` di 100 U.l. aXa/kg di peso corporeo. T
ECNICA DELL`INIEZIONE:
l`iniezionesottocutanea deve essere condotta, preferibilmente con il paziente in decubito, nel tessuto cellulare sottocutaneo della cintura addominale antero-laterale o postero-laterale, a destra e a si-nistra alternativamente Le siringhe preriempite sono pronte per l`uso, non si deve quindi espellere l`aria presente nella siringa prima dell`iniezione. L`iniezione stessa deve essere esegui-ta introducendo interamente l`ago, perpendicolarmente e non tangenzialmente, nello spessore di una plica cutanea realizzata tra il pollice e l`indice dell`operatore. La plica cutanea va mante-nuta per tutta la durata dell`iniezione. S
OMMINISTRAZIONE PER VIA INTRAVASCOLARE:
Prevenzionedella coagulazione in corso di emodialisi
:
nei pazienti da sottoporre a ripetute sedute di emodialisi, la prevenzione della coagulazione entro il circuito emodialitico puo` essere ottenuta conla somministrazione di una dose pari a 100 U.I./kg nella linea arteriosa del circuito, all`inizio della seduta. Questa dose e` solitamente sufficiente per la conduzione di una seduta della durata di4 ore. Qualora dovessero comparire filamenti di fibrina entro il circuito, si potra` ricorrere alla somministrazione di una ulteriore dose di 50-100 U.I./kg, a seconda del tempo mancante allafine della seduta. Nei pazienti a rischio emorragico (in particolare nel caso di sedute di emodialisi pre o post operatorie) o che presentino sindromi emorragiche in evoluzione, le sedute di dia-lisi potranno essere effettuate utilizzando una dose di 50 U.I./kg (accesso vascolare doppio) o di 75 U.I./kg (accesso vascolare semplice).
SOVRADOSAGGIO:
Di massima, per una assunzione orale massiva di enoxaparina (nessun caso se-gnalato) non sono da temere gravi conseguenze, tenuto conto del minimo assorbimento gastrico e intestinale del prodotto.Per una verifica potra` tuttavia essere effettuato un dosaggioplasmatico delle attivita` anti-Xa e anti-IIa. Un sovradosaggio accidentale per via sottocutanea di dosi massive di enoxaparina potra` determinare complicazioni emorragiche per la comparsa diattivita` anticoagulante, in gran parte neutralizzabile mediante iniezione endovenosa lenta di protamina (solfato o cloridrato). La dose di protamina deve essere pari a quella di enoxaparinainiettata ossia: 1 mg o 100 unita` anti-eparina di protamina per neutralizzare l`attivita` anti-IIa, determinata da 1 mg (100 U.I. aXa) di erioxaparina. In queste condizioni, e anche in caso di do-saggi elevati di protamina, l`attivita` anti-Xa non viene mai totalmente neutralizzate (massimo: 60% circa), e permette cosi la persistenza di un`attivita` antitrombotica.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Conservare al riparo dal calore.


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