A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Home > C > CLAVUCAR





CLAVUCAR


CLAVUCAR

1) DENOMINAZIONE DELLA SPECIALITA` MEDICINALE
---------------------------------------------
CLAVUCAR
2) COMPOSIZIONE
---------------
Un flacone da 1,2 g i.m. contiene:
Principio attivo:
Tirarcillina bisodica ................................ 1114,46 mg
(corrispondente a tirarcillina 1000 mg)
Potassio clavulanato ................................. 238,25 mg
(corrispondente ad acido clavulanico200 mg)
Una fiala solvente contiene:
Lidocaina cloridrato, in soluzione all`1% ............ 2 ml
Un flacone da 3,2 g i.v. contiene:
Ticarcillina bisodica ................................ 3343,4 mg
(corrispondente ad acido clavulanico 200 mg)
3) FORMA FARMACEUTICA
---------------------
Flacone da 1,2 g i.m.: miscela sterile apirogena. Flacone da 3,2 g
i.v.: miscela sterile apirogena.
4) FARMACOLOGIA-TOSSICOLOGIA-FARMACOCINETICA
--------------------------------------------
Il Clavucar e` un antibatterico iniettabile costituito da un
antibiotico semisintetico, la ticarcillina e da un inibitore delle
beta-lattamasi, l`acido clavulanico.
La ticarcillina e` un antibiotico semisintetico battericida ad
ampio spettro, derivato dal nucleo base della penicillina, attivo
contro molti batteri Gram positivi e Gram negativi. L`acido
clavulanico, grazie alla sua attivita` enzimo-inibitrice sulla
lattamsi, protegge la ticarcillina dall`azione demolitrice di
un`ampia gamma di tali enzimi. Fra questi, piu` sensibili
all`acido clavulanico, risultano essere la beta-lattamasi
stafilococciche e molte beta-lattamasi cromosomiche o plastmidiche
prodotte da microorganismi Gram negativi. In tal modo tanti
batteri resistenti alla ticarcillina e a vari altri antibiotici
beta-lattamici per la loro capacita` di produrre beta-lattamasi,
possono essere resi sensibili in presenza di concentrazioni di
acido clavulanico facilmente raggiungibili nell`organismo. Lo
spettro di azione di Clavucar e` pertanto assai ampio e include
(compresi i ceppi B.lattamasi produttori): Streptococchi (e anche
Enterococchi), Stafilococchi, Listeria monocytogenes, B.pertussis,
Providencia spp., Brucella spp., Proteus rettgeri, Morganella
morganii, Yersinia enterocolitica, Pasteurella multocida,
Neisseria, H. influenzae, E.coli, Proteus mirabilis e vulgaris,
Klebsielle, Salmonelle, Shigelle, Branhamella catarrhalis,
Serratie, Citrobacter, Enterobacter e Pseudomonas (in particolare,
P. aeruginosa), Legionella pneumophila, Clostridi (eccetto C.
difficile), Fusobatteri, Peptostreptococchi, Batteroidi fragili e
non fragili. Nei test tossicologici, sia per trattamento acuto che
cronico, il prodotto ha rilevato un basso potere di tossicita`. Le
prove di teratogenesi effettuate non hanno evidenziato alcun
effetto teratogeno e fetotossico neppure alle piu` alte dosi
somministrate. Le prove di mutagenesi "in vitro" e "in vivo"
indicano che il Clavucar non e` mutageno anche a dosi
elevatissime. Gli studi eseguiti sul cane non hanno dimostrato
interferenze sulla funzione cardiocircolatoria e sul sistema
nervoso vegetativo. Il picco della concentrazione sierica, dopo
somministrazione i.m., viene raggiunto per la ticarcillina dopo 2
ore (29,8 mg/l) e per l`acido clavulanico dopo 1 ora e 1/2 (4,9
mg/l). Il picco della concentrazione sierica, sia di ticarcillina
che di acido clavulanico, viene raggiunto dopo 10 minuti
dall`iniezione endovenosa (livelli di 320 mg/l di ticarcillina e
di 15,4 mg/l di acido clavulanico) e dopo 30 minuti dall`infusione
endovenosa (livelli rispettivamente di 237/4 mg/l e di 11 mg/l).
Dopo somministrazione i.m. l`emivita sierica media e` stata di 1
ora e 1/2 per la ticarcillina e di circa 2 ore per l`acido
clavulanico; dopo somministrazione i.v. e` stata di circa 1 ora
per entrambi. Nessuno dei due componenti di Clavucar si lega in
misura rilevante alle proteine sieriche (ticarcillina 45%, acido
clavulanico 20%). Clavucar diffonde liberamente nei tessuti e nei
fluidi organici (es. bile, linfa, liquidi peritoneale e sinoviale)
e si elimina prevalentemente per via urinaria, in alte
concentrazioni attive. E` stato dimostrato che la ticarcillina
penetra nel liquido cerebrospinale.
5) INFORMAZIONI CLINICHE
------------------------
5) 1. Indicazioni terapeutiche
---------------------------
Clavucar i.m. e` inidicato per la terapia di infezioni batteriche
sostenute da germi sensibili, quali comunemente si riscontrano
nelle: infezioni del tratto urinario; infezioni dell`apparato
genitale femminile; infezioni della cute e degli annessi cutanei.
Clavucar i.v. e` indicato per la terapia di infezioni batteriche
sostenute da germi sensibili, quali comunemente si riscontrano
nelle: setticemie batteriche; infezioni delle vie respiratorie,
acute e croniche; infezioni del tratto urinario (complicate e non
complicate); infezioni dell`apparato genitale femminile, quali
endometrie, salpingite, malattia infiammatoria pelvica ed ascesso
pelvico; infezioni addominali, quali peritonite ed ascesso
intraddominale; infezioni ossee ed articolari; infezioni della
cute e degli annessi cutanei; trattamento pre- e post-operatorio.
Il Clavucar i.v. si e` dimostrato efficace quale monoterapia nel
trattamento di infezioni gravi che richiedono generalmente una
terapia antibiotica di associazione.
5) 2. Controindicazioni
--------------------
Ipersensibilita` alle penicilline e alle cefalosporine.
5) 3. Effetti indesiderati
-----------------------
Le reazioni secondarie sono in genere rare e comunque di entita`
lieve o moderata. I sintomi segnalati con maggiore frequenza, sono
le reazioni locali (eritema, dolore, tromboflebite) ed il rash,
generalmente transitorio. Poco frequenti nausea e diarrea. Le
reazioni anafilattoidi ed altri gravi fenomeni allergici sono
estremamente rari. Infrequenti e di significato incerto sono le
variazioni del tasso delle transaminasi, come pure
trombocitopenia, eosinofilia e leucopenia, di norma reversibili
interrompendo la terapia e ritenute anch`esse espressioni di
ipersensibilita`.
5) 5. Speciali precauzioni per l`uso
---------------------------------
L`uso prolungato di penicilline, cosi` come di altri antibiotici
puo` favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili, inclusi
i funghi, che richiede l`adozione di adeguate misure terapeutiche.
Nei trattamenti prolungati, con dosi elevate, sono raccomandabili
controlli periodici della crasi ematicae della funzionalita`
epatica, renale e cardiaca. Manifestazioni di tipo emorragico sono
state occasionalmente riferite in alcuni pazienti trattati con
antibiotici betalattamici. Queste reazioni erano associate ad
anormalita` delle prove di coagulazione (tempo di sanguinamento,
aggregabilita` piastrinica e tempo di protrombina); tali fenomeni
accadono piu` frequantemente nei pazienti con insufficienza
renale. In tal caso sospendere il trattamento con Clavucar ed
istituire una terapia adeguata. Dato che e` possibile il
verificarsi, solo raramente e per terapie prolungate, di
ipocaliemia in pazienti con squilibrio idroelettrolitico e`
consigliabile un monitoraggio periodico del potassio sierico. In
pazienti he richiedono una dieta povera di sodio deve essere
tenuto in considerazione che la ticarcillina bisodica equivalente
ad 1 g di ticarcillina contiene 5,2 mEq di sodio. Tenere fuori
dalla portata dei bambini.
5) 5. Uso in caso di gravidanza e allattamento
-------------------------------------------
Gli studi sugli animali non hanno messo in evidenza pericolo per
il prodotto del concepimento: non sono pero` disponibili dati
nell`uomo in grado di stabilire la sicurezza di impiego di
Clavucar durante la gravidanza. Si deve usare con cautela durante
l`allattamento per la possibilita` di insorgenza di reazione da
ipersensibilita` nei neonati sensibili.
5) 6. Interazioni
--------------
E` noto un effetto terapeutico sinergico tra le penicilline
semisintetiche e gli aminoglicosidi. Il probenecid somministrato
contemporaneamente prolunga i livelli ematici delle penicilline
per competizione con le stesse a livello renale, mentre non
esercita tali effetti sull`acido clavulanico. L`acido clavulanico
puo` causare un legame non specifico di IgG ed albumina alle
membrane eritrocitarie, senza emolisi: cio` determina una falsa
positivita` del test di Coombs.
5) 7. Posologia e modo di somministrazione
---------------------------------------
Clavucar falcone 1,2 g i.m.: 1 flacone per via i.m. 2-3 volte al
giorno. Il contenuto del flacone ca disciolto con l`annessa fiala
solvente contenente 2 ml di lidocaina cloridrato in soluzione
all`1%. La soluzione cosi` ottenuta va utilizzata entro il tempo
massimo di 6 ore conservandola in frigorifero (4xC). Il solven
del Clavucar i.m. non deve essere utilizzato per somministrazione
i.v. Clavucar flacone 3,2 g i.v.: puo` essere somministrato per
iniezione endovenosa, molto lentamente, in bolo unico, disciolto
in 20 ml di acqua sterile per iniezione: la soluzione ricostituita
deve essere impiegata entro 6 ore conservandola in frigorifero a
4xC opuure per infusione endovenosa della durata di 30 minut
disciolto in 100 ml delle seguenti soluzioni: acqua sterile, s.
fisiologica e s. glucosata 5%, s. glucosata 10%, s. sodiolattato
1/6M e s. di sorbitolo. La soluzione ricostituita deve essere
impiegata entro 6 ore conservandola in frigorifero /4xC). Adult
1 flacone ogni 8 ore (3 falconi/die). Secondo il tipo e la
gravita` dell`infezione, la posologia puo` essere aumentata fino a
1 flacone ogni 4 ore (6 flaconi/die). La durata del trattamento
deve essere stabilita in rapporto all`evoluzione della forma
infettiva. Come per ogni trattamento antibiotico, sospendere la
somministrazione non prima di 48 ore dopo lo sfebbramento e la
guarigione clinica. La durata ordinaria per Clavucar i.m. e` di
10-12 giorni. La durata ordinaria per Clavucar i.v. e` di 10-14
giorni. Durante la terapia delle infezioni urinarie croniche e`
necessaria una periodica e frequente valutazione batteriologica e
clinica per parecchi mesi dopo completamento; infezioni
persistenti possono richiedere un trattamento per parecchie
settimane a dosi non inferiori a quelle precedentemente indicate.
posologia nell`insufficienza renale. La dose iniziale di un
flacone deve essere seguita da dosi successive (per Clavucar i.m.
si intendono dosi massime) agli intervalli di tempo indicati nella
seguente tabella:
------------------------------------------------------------------
CLEARANCE CREATININA ml/min.
------------------------------------------------------------------
&lt10 10-30 30-60
------------------------------------------------------------------
1,2 g i.m. 1,2 g i.m. 1,2 g i.m.
ogni 12 ore ogni 8 ore ogni 6 ore
------------------------------------------------------------------
3,2 g i.v. 3,2 g i.v. 3,2 g i.v.
ogni 24 ore ogni 12 ore ogni 8 ore
------------------------------------------------------------------
Pazienti sottoposti a dialisi peritoneale o a emodialisi
dovrebbero ricevere un flacone da 1,2 g i.m. o da 3,2 g i.v. dopo
ogni trattamento dialitico.
5) 8. Sovradosaggio
----------------
Come con altre penicilline, dosi eccessive di Clavucar possono
causare fenomeni convulsivi. La rimozione del prodotto puo`
avvenire attraverso emodialisi.
5) 9. Avvertenze
-------------
E` possibile allergia crociata con la penicillina G. L`impiego
parenterale di penicilline puo` provocare reazioni di
ipersensibilita` e di anafilassi gravi. L`insorgenza di tali
reazioni e`, comunque, piu` frequente in soggetti con anamnesi di
ipersensibilita` verso allergeni multipli, di asma, febbre da
fieno ed orticaria. Puo` esistere allergenicita` crociata con
penicilline e cefalosporine. Prima di iniziare una terapia con una
penicillina e` quindi necessaria una anmnesi accurata. In caso di
reazione allergica si deve interrompere il trattamento ed
istituire una terapia idonea (amine vasopressorie, antistaminici,
corticosteroidi) o, in presenza di anafilassi, immediato
trattamento con adrenalina e altre opportune misure di emergenza.
5) 10. Effetti sulla guida e sull`uso di macchine
----------------------------------------------
Il prodotto non interferisce su tali capacita`.
6) INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
-----------------------------
6) 1. Incompatibilita`
------------------
Come avviene con altre penicilline, l`associazione di Clavucar con
un aminoglicoside in soluzioni per somministrazione parenterale
puo` provocare inattivazione dell`aminoglicoside. Clavucar e`
incompatibile con il bicarbonato di sodio, gli idrolisati proteici
od altre soluzioni di proteine, sangue, plasma o lipidi per uso
endovenoso. Quando Clavucar viene dato in associazione con un
altro antimicrobico, come un aminoglicoside, ogni prodotto deve
essere somministrato separatamente.
6) 2. Durata di stabilita` a confezionamento integro
-------------------------------------------------
Clavucar i.m. e i.v., conservato a temperatura non superiore ai
25xC nelle confezioni originali sigillate, ha una stabilita` di
mesi. Si deve attentamente controllare la data di scadenza, prima
di utilizzare il prodotto.
6) 3. Speciali precauzioni per la conservazione
--------------------------------------------
La soluzione per iniezione i.m. va utilizzata entro il tempo
massimo di 6 ore conservandola in frigorifero (4xC). Le soluzio
ricostituite per infusione endovenosa sono stabili fino a 6 ore se
conservate in frigorifero (4xC).
6) 4. Contenitore, confezione e prezzo
-----------------------------------
Astuccio contenente 1 flacone sigillato sterile da 1,2 g i.m.
(ticarcillina 1.000 mg e acido clavulanico 200 mg) e 1 fiala
solvente da 2 ml di lidocaina cloridrato all`1% L. 17.690.
Astuccio contenente 1 flacone sigillato sterile da 3,2 g i.v.
(ticarcillina mg 3.000 e acido clavulanico mg 200) L. 34.150.
6) 5. Numero di registrazione e data commercializzazione
-----------------------------------------------------
Astuccio di 1 flacone da 1,2 g i.m. Cod. Min. San. 027594011.
Astuccio di 1 flacone da 3,2 g i.v. Cod. Min. San. 027594023.
6) 6. Tabella di appartenenza legge 685/75
---------------------------------------
Il prodotto non appartiene alle tabelle di cui alla legge 685.
6) 7. Regime di dispensazione al pubblico
--------------------------------------
Clavucar i.m.: vendita su presentazione di ricetta medica
ripetibile. Clavucar i.v.: uso limitato ad ospedali e case di
cura. Vietata la vendita al pubblico.
SMITH KLINE & FRENCH S.p.A.
Viale Ortles, 12
20139 Milano
Su licenza Beecham Group - England
*1992*


©MedicineLab.net