A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Home > C > CITANEST





CITANEST

ASTRAZENECA SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
1 ml contiene: prilocaina cloridrato 30 mg; felipressina 0,54 mcg (0,03 U.I).
ECCIPIENTI:
Sodio cloruro, acido cloridrico 2 M, acqua per preparazioni iniettabili.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Anestetici locali.
INDICAZIONI:
Anestesie per infiltrazione, in cui non sia essenziale l`ischemia della zona, ed ane-stesie di conduzione a scopo odontoiatrico.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` gia` nota verso i componenti. Il prodotto, per il suo contenutodi vasocostrittore, e` controindicato in massima nei cardiopatici, nelle gravi arteriopatie, negli ipertesi, nei soggetti con manifestazioni ischemiche di qualsiasi tipo o con emicrania essenzia-le, nei nefropatici, negli ipertiroidei, nei diabetici.
EFFETTI INDESIDERATI:
Si possono avere reazioni tossiche e reazioni allergiche sia all`anestetico cheal vasocostrittore. Fra le prime vengono riferiti fenomeni di stimolazione nervosa centrale con eccitazione, tremori, disorientamento, vertigini, midriasi, aumento del metabolismo e della tem-peratura corporea e, per dosi molto elevate, trisma e convulsioni; se e` interessato il midollo allungato si ha compartecipazione dei centri cardiovascolare, respiratorio ed emetico consudorazione, aritmie, ipertensione, tachipnea, broncodilatazione, nausea e vomito. Effetti di tipo periferico possono interessare l`apparato cardiovascolare con bradicardia e vasodilatazione. Lereazioni allergiche si verificano per lo piu` in soggetti ipersensibili ma vengono riferiti molti casi con assenza di ipersensibilita` individuale nell`anamnesi. Le manifestazioni a carattere localecomprendono eruzioni cutanee di vario tipo: orticaria, prurito; quelle a carattere generale: broncospasmo, edema laringeo fino al collasso cardiorespiratorio da shock anafilattico. Il vasoco-strittore, per la sua azione sul circolo, puo` determinare effetti non desiderati di vario tipo specialmente nei soggetti non normali sotto il profilo cardiocircolatorio: ansia, sudorazione,ambascia respiratoria, aritmie cardiache, ipertensione (particolarmente grave nei soggetti gia` ipertesi e negli ipertiroidei), cefalea acuta, fotofobia, dolore retrosternale e faringeo, vomito.Formazione della metemoglobina: non e` stato registrato un aumento del valore della metemoglobina, o sintomi clinici di metemoglobinemia con le dosi che si raccomandano in odontoia-tria. La formazione della metemoglobina puo` d`altronde insorgere con l`iperdosaggio. Una dose di 600 mg di cloridrato di prilocaina (che corrisponderebbe ad 11 tubofiale) puo` produrre unaumento della metemoglobina da circa 1% (valore fisiologico normale) a circa 4-6%. L`aumento non e` seguito da sintomi di emolisi.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Prima dell`uso il medico deve accertarsi dello stato delle condizioni cir-colatorie dei soggetti da trattare. Occorre evitare qualsiasi sovradosaggio di anestetico e non
somministrare mai due dosi massime di quest`ultimo senza che sia trascorso un intervallo mi-nimo di 24 ore. E` necessario, comunque, usare le dosi e le concentrazioni piu` basse che possano consentire di ottenere l`effetto ricercato. La soluzione anestetica deve essere iniettata concautela in piccole dosi dopo 10 secondi circa da una preventiva aspirazione. Specialmente quando si devono infiltrare zone molto vascolarizzate e` consigliabile lasciare trascorrere circadue minuti prima di procedere al blocco loco-regionale vero e proprio. Il paziente deve essere mantenuto sotto accurato controllo, sospendendo immediatamente la somministrazione al pri-mo segno di allarme (per es. modificazioni del sensorio). E` necessario avere la disponibilita` immediata dell`equipaggiamento, dei farmaci e del personale idonei al trattamento di emergen-za, poiche` in casi rari sono state riferite, a seguito dell`uso di anestetici locali, reazioni gravi, talora ad esito infausto, anche in assenza di ipersensibilita` individuale nell`anamnesi. Alle dosiconsigliate il farmaco non influenza significativamente e per lungo tempo le capacita` di attenzione.
AVVERTENZE SPECIALI:
Da non usare in gravidanza accertata o presunta.
INTERAZIONI:
Il prodotto deve essere usato con assoluta cautela in soggetti in corso di tratta-mento con farmaci IMAO o antidepressivi triciclici.
POSOLOGIA:
Le dosi di Citanest 3% con Octapressin consigliate sono le seguenti: anestesie perinfiltrazione: da 0,5 a 1,5 ml; anestesie di conduzione: da 1,5 ml a 2 ml; negli interventi di chirurgia orale: da 2 a 5 ml. Negli adulti, la dose massima di Citanest 3% con Octapressin e` di 600mg (20ml).
SOVRADOSAGGIO:
Al primo segno di allarme occorre interrompere la somministrazione, porre il pa-ziente in posizione orizzontale ed assicurarne la pervieta` delle vie aeree, somministrandogli ossigeno in caso di dispnea grave o effettuando la ventilazione artificiale (pallone di Ambu). L`usodi analettici bulbari deve essere evitato per non aggravare la situazione aumentando il consumo di ossigeno. Eventuali convulsioni possono essere controllate con l`uso di diazepam in dose di10-20 mg per via endovenosa; sono sconsigliabili invece i barbiturici che possono accentuare la depressione bulbare. Il circolo puo` essere sostenuto con la somministrazione di cortisoniciin dosi appropriate per via endovenosa: possono aggiungersi soluzioni diluite di alfa-beta stimolanti ad azione vasocostrittrice (mefentermina, metaraminolo ed altri) o di solfato di atropina.Come antiacidosico puo` essere impiegato il bicarbonato di sodio in concentrazione mirata per via endovenosa.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Non conservare la soluzione in modo che possa agire suimetalli, ad esempio in cannule o siringhe con parti metalliche. Si possono in tal caso liberare
degli ioni metallici che possono produrre gonfiori in sede di iniezione. Conservare a temperaturaambiente.


©MedicineLab.net