A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Home > C > CIPRALEX





CIPRALEX


CIPRALEX
RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
1)
DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE:
----------------------------
CIPRALEX 5 mg compresse rivestite con film
CIPRALEX 10 mg compresse rivestite con film
CIPRALEX 15 mg compresse rivestite con film
CIPRALEX 20 mg compresse rivestite con film
2)
COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA:
---------------------------------------
Cipralex 5 mg: ogni compressa contiene 5 mg di escitalopram (come
ossalato)
Cipralex 10 mg: ogni compressa contiene 10 mg di escitalopram
(come ossalato)
Cipralex 15 mg: ogni compressa contiene 15 mg di escitalopram
(come ossalato)
Cipralex 20 mg: ogni compressa contiene 20 mg di escitalopram
(come ossalato)
Per gli eccipienti, vedere sezione 6.1 Lista degli eccipienti
3)
FORMA FARMACEUTICA:
------------------
Compresse rivestite con film.
Cipralex 5 mg: compressa rotonda, bianca, rivestita con film
riportante "EK" su un lato della compressa.
Cipralex 10 mg: compressa ovale, bianca, divisibile, rivestita con
film riportante "EL" su un lato della compressa.
Cipralex 15 mg: compressa ovale, bianca, divisibile, rivestita con
film riportante "EM" su un lato della compressa.
Cipralex 20 mg: compressa ovale, bianca, divisibile, rivestita con
film riportante "EN" su un lato della compressa.
4)
INFORMAZIONI CLINICHE:
---------------------
4.1)
INDICAZIONI TERAPEUTICHE:
Trattamento di episodi depressivi maggiori. Trattamento dei
disturbi da attacchi di panico con o senza agorafobia.
4.2)
POSOLOGIA E METODO DI SOMMINISTRAZIONE:
La sicurezza di una dose giornaliera superiore a 20 mg non e`
stata dimostrata.
Cipralex viene somministrato in un`unica dose giornaliera e puo`
essere assunto indipendentemente dall`assunzione di cibo.
EPISODI DEPRESSIVI MAGGIORI
La dose abituale e` di 10 mg una volta al giorno. Sulla base della
risposta individuale del paziente, la dose puo` essere aumentata
ad un massimo di 20 mg al giorno.
Per ottenere la risposta antidepressiva sono necessarie in genere
2-4 settimane. Dopo la risoluzione dei sintomi, e` necessario un
trattamento di almeno 6 mesi per il consolidamento della risposta.
DISTURBI DA ATTACCHI DI PANICO CON O SENZA AGORAFOBIA
Per la prima settimana di trattamento la dose iniziale
raccomandata e` 5 mg/die per poi essere aumentata a 10 mg al
giorno. La dose puo` essere ulteriormente aumentata fino ad un
massimo di 20 mg al giorno, sulla base della risposta individuale
del paziente.
La massima efficacia si raggiunge dopo circa 3 mesi. Il
trattamento dura diversi mesi.
ANZIANI (MAGGIORE 65 ANNI)
Si raccomanda di iniziare il trattamento con meta` della dose
abituale, inoltre deve essere presa in considerazione una dose
massima piu` bassa (vedere sezione 5.2 Proprieta`
farmacocinetiche).
BAMBINI E ADOLESCENTI (minore 18 anni)
Non e` raccomandato l`uso, poiche` sicurezza ed efficacia non sono
state studiate in questa popolazione.
RIDOTTA FUNZIONALITA` RENALE
Non si ritiene necessario un aggiustamento del dosaggio in
pazienti con danno renale lieve o moderato. Si raccomanda cautela
in pazienti con grave riduzione della funzione renale (CLcr minore
di 30 ml/min.) (vedere sezione 5.2 Proprieta` farmacocinetiche).
RIDOTTA FUNZIONALITA` EPATICA
La dose iniziale raccomandata per le prime due settimane di
trattamento e` di 5 mg al giorno. Sulla base della risposta
individuale del paziente la dose puo` essere aumentata fino a 10
mg (vedere sezione 5.2 Proprieta` farmacocinetiche).
METABOLIZZATORI LENTI DEL CYP2C19
Per i pazienti noti per essere metabolizzatori lenti nei confronti
di CYP2C19 e` raccomandata una dose iniziale di 5 mg al giorno
durante le prime due settimane di trattamento. A seconda della
risposta individuale del paziente, la dose puo` essere aumentata a
10 mg (vedere sezione 5.2 Proprieta` farmacocinetiche).
INTERRUZIONE DEL TRATTAMENTO
Quando si interrompe il trattamento con Cipralex le dosi devono
essere ridotte in modo graduale nell`arco di una-due settimane per
evitare possibili sintomi di astinenza (vedere sezione 4.4
Avvertenze speciali e opportune precauzioni d`impiego).
4.3)
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` ad escitalopram o verso gli eccipienti del
prodotto.
Trattamento in concomitanza con inibitori non selettivi
irreversibili delle monoamminoossidasi (MAO-Inibitori) (vedere
sezione 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di
interazione).
4.4)
AVVERTENZE SPECIALI E OPPORTUNE PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
L`utilizzo nei bambini e negli adolescenti con eta` inferiore ai
18 anni non e` raccomandato per mancanza di Studi.
Le seguenti avvertenze speciali e precauzioni sono applicabili
alla intera classe terapeuitica degli SSRI (Inibitori Selettivi
della Ricaptazione della Serotonina).
ANSIA PARADOSSA
Alcuni pazienti con disturbi da attacchi di panico possono
riferire un`accentuazione dei sintomi ansiosi all`inizio della
terapia con antidepressivi. Tale reazione paradossa di solito
tende a decrescere nel corso di due settimane di trattamento. Si
consiglia una dose iniziale bassa al fine di ridurre la
probabilita` di un effetto ansiogeno paradosso (vedere sezione 4.2
Posologia e modo di somministrazione).
CONVULSIONI
Il medicinale deve essere sospeso in qualunque paziente che
manifesti convulsioni. Gli SSRI devono essere evitati nei pazienti
con epilessia instabile, ed in pazienti con epilessia controllata
deve essere adottato un attento monitoraggio. Gli SSRI devono
essere sospesi in caso di aumento della frequenza degli attacchi
convulsivi.
MANIA
Gli SSRI devono essere usati con cautela in pazienti con una
anamnesi di mania/ipomania. Gli SSRI devono essere sempre sospesi
in pazienti che stanno per entrare in una fase maniacale.
DIABETE
Nei pazienti diabetici, il trattamento con un SSRI puo` alterare
il controllo glicemico. In tal caso puo` essere necessario
modificare la dose di insulina e/o ipoglicemico orale.
SUICIDIO
L`esperienza clinica generale con gli SSRI evidenzia che il
rischio di suicidio puo` aumentare durante le prime settimane di
trattamento. Durante questo periodo i pazienti devono essere
attentamente monitorati.
IPONATRIEMIA
Iponatriemia, probabilmente dovuta ad una secrezione inappropriata
dell`ormone antidiuretico (SIADH) e` stata riportata raramente con
l`uso degli SSRI e generalmente si risolve con l`interruzione
della terapia. Cautela e` necessaria nei pazienti a rischio, quali
anziani, pazienti cirrotici o pazienti trattati in concomitanza
con farmaci noti per causare iponatriemia.
EMORRAGIA
Durante il trattamento con SSRI sono stati riferiti casi di
anomalie nelle manifestazioni emorragiche cutanee, quali ecchimosi
e purpura. Si consiglia particolare cautela in pazienti che
assumono SSRI in concomitanza con anticoagulanti orali, con
medicinali noti per influenzare l`aggregazione piastrinica (per
esempio, antipsicotici atipici e fenotiazine, la maggior parte
degli antidepressivi triciclici, acido acetilsalicilico o
antinfiammatori non steroidei (FANS), ticlopidina e dipiridamolo
come anche nei pazienti con precedenti patologie della
coagulazione.
ECT (TERAPIA ELETTROCONVULSIVA)
I dati inerenti l`esperienza clinica della somministrazione
concomitante di SSRI e ECT sono molto limitati in letteratura,
pertanto si consiglia cautela.
INIBITORI SELETTIVI REVERSIBILI DELLA MAO-A
La combinazione di escitalopram con MAO-A inibitori non e`
generalmente raccomandata a causa del rischio di insorgenza della
sindrome serotoninergica (vedi sezione 4.5 Interazione con altri
medicinali e altre forme di interazione).
Trattamenti concomitanti con MAO-inibitori, non selettivi e
irreversibili vedi sezione 4.5 Interazioni con altri medicinali o
altre forme di interazione.
SINDROME SEROTONINERGICA
Si consiglia cautela nell`utilizzare escitalopram in concomitanza
con medicinali con effetto serotoninergico come sumatriptano o
atrli triptani, tramadolo e triptofano.
In rari casi e` stata riportata la sindrome serotoninergica in
pazienti che assumevano SSRI in concomitanza con medicinali
serotononinergici. Una combinazione di sintomi, come agitazione,
tremore, mioclono e ipertermia, possono indicare lo sviluppo di
questa condizione. In questo caso il trattamento con SSRI e
medicinali serotoninergici deve essere interrotto immediatamente
ed istituito un trattamento sintomatico.
ERBA DI ST. JOHN`S
L`uso concomitante di SSRI e di rimedi a base di erbe medicinali
contenenti St. John`s Wort (Hypericum perforatum) puo` risultare
in una aumentata incidenza di reazioni avverse (vedere sezione 4.4
Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione).
SINTOMI DA ASTINENZA
Quando si interrompe il trattamento con Cipralex, ridurre le dosi
in modo graduale nell`arco di una, due settimane per evitare
eventuali sintomi di astinenza (vedere sezione 4.2 Posologia e
modo di somministrazione).
MALATTIA CORONARICA CARDIACA
A causa della limitata esperienza clinica si raccomanda cautela in
pazienti con malattia coronarica cardiaca (vedere sezione 5.3 dati
preclinici di sicurezza).
4.5) INTERAZIONI CON ALTRI MEDICINALI E ALTRE FORME DI
INTERAZIONE:
INTERAZIONI FARMACODINAMICHE
ASSOCIAZIONI CONTROINDICATE
IMAO NON SELETTIVI
Casi di gravi reazioni sono stati riportati in pazienti in
trattamento con SSRI in co-somministrazione con inibitori non
selettivi delle monoamminoossidasi (IMAO) ed in pazienti che
avevano da poco interrotto il trattamento con un SSRI e avevano
iniziato quello con IMAO (vedere sezione 4.3 Controindicazioni).
In alcuni casi il paziente ha sviluppato una sindrome
serotoninergica (vedere sessione 4.8 Effetti indesiderati).
La somministrazione di Escitalopram e` controindicata in co-
somministrazione con IMAO non selettivi. Il trattamento con
escitalopram puo` essere iniziato 14 giorni dopo l`interruzione
del trattamento con un IMAO irreversibile ed almeno un giorno dopo
l`interruzione del trattamento con l`IMAO reversibile (RIMA),
moclobemide. Prima di iniziare un trattamento con IMAO non
selettivi devono passare almeno 7 giorni dall`interruzione del
trattamento con escitalopram.
ASSOCIAZIONI NON RACCOMANDARE
Inibitori selettivi delle MAO-A reversibili (moclobemide)
A causa del rischio della sindrome serotoninergica, l`associazione
di escitalopram e inibitori delle MAO-A non e` raccomandata (vedi
sezione 4.4). Se l`associazione si rendesse necessaria, si deve
iniziare con il dosaggio minimo raccomandato e potenziare il
monitoraggio clinico.
ASSOCIAZIONI CHE RICHIEDONO CAUTELA PER L`USO
SELEGILINA
In co-somministrazione con selegilina (inibitore MAO-B
irreversibile) e` richiesta cautela a causa del rischio di
sindrome serotoninergica. Dosi di selegilina fino a 10 mg al
giorno sono state co-somministrate con citalopram racemo senza
problemi.
MEDICINALI SEROTONINERGICI
La co-somministrazione con farmaci ad azione serotoninergica
(esempio tramadolo, o sumatriptan ed altri triptani) puo` causare
sindrome serotoninergica.
MEDICINALI CHE ABBASSANO LA SOGLIA CONVULSIVA
Gli SSRIs possono abbassare la soglia convulsiva. Si richiede
pertanto cautela in co-somministrazione con medicinali che
abbassano tale soglia.
LITIO, TRIPTOFANO
Sono stati riportati casi di potenziamento degli effetti quando
gli SSRI sono somministrati insieme a litio o triptofano, pertanto
l`uso concomitante di SSRI e di queste specialita` medicinali
chiede cautela.
ERBA DI ST. JOHN
L`uso concomitante di SSRI e di rimedi a base di erbe medicinali
contenenti St. John`s Wort (Hypericum perforatum) puo` risultare
in una aumentata incidenza di reazioni avverse (vedere sezione 4.4
Avvertenze speciali e opportune precauzioni d`impiego).
EMORRAGIA
Si possono verificare disordini nella coagulazione in co-
somministrazione con anticoagulanti orali. I pazienti in
trattamento con anticoagulanti orali devono ricevere un attento
monitoraggio dei parametri della coagulazione all`inizio o al
termine della terapia con escitalopram (vedi sezione 4.4
Avvertenze speciali e opportune precauzioni d`impiego).
ALCOL
Non si prevedono interazioni farmacodinamiche o farmacocinetiche
ttra escitalopram e l`alcol. Comunque, come con altri medicinali
psicotropi, tale combinazione non e` consigliabile.
INTERAZIONI FARMACOCINETICHE
EFFETTI DI ALTRI PRODOTTO MEDICINALI SULLA FARMACOCINETICA DI
ESCITALOPRAM
Il metabolismo di escitalopram e` principalmente mediato da
CYP2C19. CYP3A4 e CYP2D6 possono contribuire al metabolismo sebbe
in quantita` minore. Il metabolismo del maggiore metabolita S.DCT
(escitalopram demetilato) sembra sia parzialmente catalizzato da
CYP2D6.
La co-somministrazione con specialita` medicinali che inibiscono
CYP2C19 puo` portare ad aumentata concentrazioni plasmatiche di
escitalopram. Si raccomanda cautela nell`uso concomitante di tali
specialita` medicinali e.g. omeprazolo. Una riduzione del dosaggio
di escitalopram potrebbe essere necessario.
La co-somministrazione con specialita` medicinali che inibiscono
CYP2C19 puo` portare ad aumentata concentrazioni plasmatiche di
escitalopram. Si raccomanda cautela nell`uso concomitante di tali
specialita` medicinali e.g. omeprazolo. Una riduzione del dosaggio
di escitalopram potrebbe essere necessario.
La co-somministrazione di citalopram nella forma racema con
cimetidina (inibitore enzimatico generale di moderata potenza) ha
portato ad un aumento delle concentrazioni plasmatiche della forma
racema (aumento minore 45%). Si consiglia pertanto cautela
nell`utilizzare dosi di escitalopram al limite superiore del range
di dosaggio quando in co-somministrazione con dosi elevate di
cimetidina. Citalopram e` stato dosato con un metodo non-
stereoselettivo e pertanto l`entita` dell`incremento dell`S-
enantiomero farmacologicamente attivo non e` nota.
Quindi tali dati devono essere interpretati con cautela.
EFFETTI DI ESCITALOPRAM SULLA FARMACOCINETICA DI ALTRI PRODOTTI
MEDICINALI
Escitalopram e` un inibitore dell`enzima CYP2D6. Si raccomanda
cautela nel cosomministrare escitalopram con prodotti medicinali
che vengono metabolizzati prevalentemente da questo enzima e con
un indice terapeutico piu` stretto, per esempio, flecainide,
propafenone e metoprololo (quando usati nell`insufficienza
cardiaca), o alcuni protocolli medicinali che agiscono a livello
del CNS e che sono principalmente metabolizzate da CYP2D6 quali
antidepressivi come desipramina, clomipramina, e nortriptilina o
antipsicotici come risperidone, tioridazina e aloperidolo. Un
aggiunstamento della dose puo` rendersi necessario.
La co-somministrazione con desipramina o metoprololo ha portato in
entrambi i casi ad un aumento di due volte dei livelli plasmatici
di questi due substrati CYP2D6.
Studi IN VITRO hanno dimostrato che escitalopram puo` anche
causare una debole inibizione del CYP2C19. Si raccomanda cautela
nell`uso concomitante di specialita` medicinali metabolizzate dal
CYP2C19.
4.6)
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
GRAVIDANZA
Non sono disponibili dati clinici sull`esposizione al farmaco in
gravidanza.
In studi di tossicita` riproduttiva nel ratto effettuati con
escitalopram, sono stati osservati effetti embrio-fetotossici ma
nessun aumento dell`incidenza delle malformazioni (vedere sezione
5.3 Dati preclinici di sicurezza). Il rischio sull`uomo non e`
noto. Cipralex non deve essere usato durante la gravidanza a meno
che strettamente necessario e solo dopo una attenta valutazione
del rischio/beneficio.
ALLATTAMENTO
Si prevede che escitalopram venga escreto nel latte.
Non somministrare escitalopram a donne in corso di allattamento o
interrompere l`allattamento.
4.7) EFFETTI SULLA CAPACITA` DI GUIDARE VEICOLI E SULL`USO DI
MACCHINARI:
Sebbene escitalopram abbia dimostrato di non influire sulle
funzioni intellettive o sulla performance psicomotoria, i
medicinali psicoattivi possono in generale influenzare tali
funzioni. I pazienti devono essere avvertiti del rischio che possa
venire influenzata la loro capacita` di guidare autovetture o
manovrare macchinari.
4.8)
EFFETTI INDESIDERATI:
Le reazioni avverse si manifestano piu` frequentemente durante la
prima o seconda settimana di trattamento, per poi diminuire
d`intensita` e frequenza con la continuazione del trattamento.
Una brusca interruzione del trattamento con SSRI, dopo una
prolungata somministrazione, puo` produrre in alcuni pazienti
sintomi da astinenza; sebbene tali sintomi si possano verificare
all`interruzione della terapia, i dati preclinici e clinici a
disposizione non evidenziano che gli SSRI causino dipendenza.
I sintomi da astinenza non sono stati sistematicamente valutati
con escitalopram. Reazioni da astinenza si sono osservate con
citalopram nella forma racema; capogiro, cefalea e nausea. La
maggior parte di essi sono di media entita` e autolimitanti.
Le seguenti reazioni avverse sono avvenute piu` frequentemente con
escitalopram che con placebo, in studi controllati in doppio cieco
con placebo. Le frequenze elencate non sono corrette per il
placebo.
DISTURBI METABOLICI E NUTRIZIONALI:
Comuni (maggiore 1/100, minore 1/10)
Diminuzione dell`appetito
DISTURBI PSICHIATRICI:
Comuni (maggiore 1/100, minore 1/10)
Diminuzione della libido, anorgasmia (femmine)
DISTURBI DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE:
Comuni (maggiore 1/100, minore 1/10)
Insonnia, sonnolenza, capogiro
Non comuni (maggiore 1/1000, minore 1/100)
Disturbi del sonno, disturbi del gusto
DISTURBI DELL`APPARATO RESPIRATORIO,
TORACICO E MEDIASTINICO:
Comuni (maggiore 1/100, minore 1/1o)
Sinusiti, sbadigli
DISTURBI GASTROINTESTINALI:
Molto comuni (maggiore 1/10)
Nausea
Comuni (maggiore 1/100, minore 1/10)
Diarrea, stipsi
DISTURBI CUTANEI E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO:
Comuni (maggiore 1/100, minore 1/10)
Aumento della sudorazione
DISTURBI DEL SISTEMA RIPRODUTTIVO E DELLA MAMMELLA:
Comuni (maggiore 1/100, minore 1/10)
Disturbi della ejaculazione, impotenza
GENERALI:
Comuni (maggiore 1/100, minore 1/10)
Affaticamento, piressia.
Le seguenti reazioni avverse riguardano l`intera classe
terapeutica degli SSRI.
DISTURBI CARDIOVASCOLARI - Ipotensione posturale
DISTURBI DEL METABOLISMO E NUTRIZIONALI - Iponatriemia,
inappropriata secrezione di ADH.
DISTURBI AGLI OCCHI - Visione anormale
DISTURBI GASTROINTESTINALI - Nausea, vomito, secchezza delle
fauci, diarrea, anoressia.
DISTURBI GENERALI - Insonnia, capogiro, affaticamento, sonnolenza,
reazioni anafilattiche.
DISTURBI EPATO-BILIARI - test di funzionalita` epatica anormali.
DISTURBI MUSCOLOSCHELETRICI - Artralgia, mialgia
DISTURBI NEUROLOGICI - Convulsioni, tremori, disturbi del
movimento, sindorme serotoninergica
DISTURBI PSICHIATRICI - Allucinazioni, mania, confusione,
agitazione, ansia, depersonalizzazione, attacchi di panico,
irritabilita`.
DISTURBI RENALI E URINARI - Ritenzione urinaria.
DISTURBI RIPRODUTTIVI - Galattorea, disfunzioni sessuali che
includono disturbi dell`ejaculazione, impotenza, anrogasmia.
DISTURBI CUTANEI - Rash, ecchimosi, prurito, angioedema,
sudorazione.
4.9)
SOVRADOSAGGIO:
TOSSICITA`
I dati clinici sul sovradosaggio di escitalopram sono limitati.
Comunque e` stato osservato che dosi di 190 mg di escitalopram
sono state assunte senza che venisse riportato alcun sintomo
grave.
SINTOMI
Sintomi di sovradosaggio con citalopram racemo (maggiore 600 mg):
capogiro, tremore, agitazione, sonnolenza, incoscienza,
convulsioni, tachicardia, modifiche nell`ECG con variazioni ST-T,
allungamento del complesso QRS, prolungamento dell`intervallo QT,
aritmie, depressione respiratoria, vomito, rabdomiolisi, acidosi
metabolica, ipokalemia. Si puo` prevedere che il sovradosaggio con
escitalopram porti a sintomi simili.
TRATTAMENTO
Non esiste un antidoto specifico. E` necessario mantenere la
pervieta` delle vie aeree, assicurare un`adeguata ossigenazione e
ventilazione. Una lavanda gastrica dovrebbe essere effettuata non
appena possibile dopo l`ingestione orale. Considerare l`utilizzo
di carbone attivo. Si raccomanda il monitoraggio cardiaco e dei
segni vitali oltre alle normali misure di supporto sintomatiche.
5)
PROPRIETA` FARMACOLOGICHE:
-------------------------
5.1)
PROPRIETA` FARMACODINAMICHE:
Gruppo farmacoterapeutico: antidepressivi, inibitori selettivi del
reuptake della serotonina
Codice
ATC:
N 06 AB 10
MECCANISMO D`AZIONE
Escitalopram e` un inibitore selettivo del re-uptake della
serotonina (5-HT). L`inibizione del rep-uptake di 5-HT e` infatti
l`unico probabile meccanismo d`azione in grado di spiegare gli
effetti farmacologici e clinici di escitalopram.
Escitalopram non ha effetto, o in minima parte, su un numero di
recettori inclusi 5-HT1A, 5-HT2, DA D1 e D2, adrenorecettori
alfa1, alfa2-, Beta-, recettori istaminergici H1, colinergici
muscarinici, per benzodiazepine ed oppiodi.
EFFICACIA CLINICA
Escitalopram e` risultato efficace nel trattamento acuto dei
disordini depressivi maggiori in 3 dei 4 studi controllati in
doppio cieco con placebo a breve termine (8 settimane). Nello
studio a lungo termine sulla prevenzione delle ricadure, 274
pazienti che hanno risposto al trattamento di 8 settimane con
escitalopram 10 o 20 mg/die durante la fase iniziale in aperto,
sono stati randomizzati al trattamento con escitalopram con lo
stesso dosaggio o al placebo fino a 36 settimane. In questo
studio, nei pazienti che hanno continuato a ricevere escitalopram
si e` verificato un tempo significativamente piu` lungo libero da
ricadute durante le 36 settimane, rispetto a placebo.
5.2) PROPRIETA` FARMACOCINETICHE
ASSORBIMENTO
L`assorbimento e` quasi completo ed indipendente dall`assunzione
di cibo (il Tempo medio per la massima concentrazione (meanTmax)
e` di 4 ore dopo dosi multiple). Come con citalopram racemo, ci si
aspetta che la biodisponibilita` assoluta sia di circa l`80%.
DISTRIBUZIONE
Il volume apparente di distribuzione (V d/B/F) dopo
somministrazione orale e` circa 12-26 L/kg. Il legame alle
proteine plasmatiche e` inferiore all`80% per escitalopram e per i
suoi metaboliti principali.
BIOTRASFORMAZIONE
Escitalopram e` metabolizzato nel fegato in metaboliti demetilati
e didemetilati. Entrambi sono farmacologicamente attivi. In
alternativa, l`azoto puo` essere ossidato e formare il metabolita
N-ossido. Sia il farmaco di origine che i metaboliti sono in parte
escreti come glucuronidi. A seguito di dosi multiple le
concentrazioni medie dei demetil e didemetil metaboliti sono del
28-31% e minore 5% rispettivamente della concentrazione di
escitalopram. La biotrasformazione di escitalopram nel metabolita
demetilato e` mediata principalmente da CYP2C19. E` possibile un
contributo degli enzimi CYP3A4 e CYP2D6.
ELIMINAZIONE
La emivita di eliminazione (t1/2Beta) dopo dosi multiple e` di
circa 30 ore e la clerance plasmatica orale (Cl oral) di circa 0.6
L/min. I metaboliti principali hanno una emivita
significativamente piu` lunga. Si prevede che escitalopram ed i
suoi principali metaboliti vengano eliminati per entrambe le vie,
epatica (metabolica) e renale, con la maggior parte della dose
escreta in forma di metaboliti nelle urine.
La farmacocinetica e` di tipo lineare. I livelli plasmatici allo
steady state sono raggiunti in circa 1 settimana. Le
concentrazioni medie di 50 nmol/L (Range 20 a 125 nmol/L) allo
steady state vengono raggiunte con una dose giornaliera di 10 mg.
PAZIENTI ANZIANI (MAGGIORE 65 ANNI)
Sembra che escitalopram venga eliminato piu` lentamente negli
anziani rispetto ai pazienti piu` giovani. L`esposizione sistemica
(AUC) negli anziani e` di circa 50% piu` elevata rispetto ai
giovani volontari sani (vedere sezione 4.2 Posologia e modo di
somministrazione).
FUNZIONALITA` EPATICA RIDOTTA
Escitalopram non e` stato studiato in pazienti con ridotta
funzionalita` epatica. L`emivita di citalopram nella forma racema
e` di circa due volte piu` lunga (83 vs 37 ore) e la
concentrazione allo steady state il 60% piu` alta nei pazienti con
una funzionalita` epatica ridotta rispetto ai soggetti con una
funzionalita` normale. La farmacocinetica dei metaboliti non e`
stata studiata in questa popolazione. Citalopram e` stato dosato
con un metodo non-stereoselettivo e pertanto l`entita`
dell`incremento dell`S-enantiomero farmacologicamente attivo non
e` nota.
Pertanto tali dati devono essere interpretati con cautela (vedere
sezione 4.2 Posologia e modo di somministrazione).
FUNZIONALITA` RENALE RIDOTTA
In citalopram nella forma racema e` stata osservata una emivita
piu` lunga ed un minor aumento dell`esposizione in pazienti con
ridotta funzionalita` renale (Clcr 10-53 ml/min). Le
concentrazioni plasmatiche dei metaboliti non sono state studiate,
ma potrebbero essere elevate (vedere sezione 4.2 Posologia e modo
di somministrazione).
POLIMORFISMO
E` stato osservato che i metabolizzatori lenti, in riferimento al
CYP2C19, hanno una concentrazione plasmatica di escitalopram due
volte piu` alta rispetto ai metabolizzatori veloci. Nessuna
variazione significativa nell`esposizione e` stata osservata nei
metabolizzatori lenti nei confronti di CYP2D6 (vedere sezione 4.2
Posologia e modo di somministrazione).
5.3)
DATI PRECLINICI DI SICUREZZA:
Non e` stato effettuato un programma completo di studi preclinici,
in quanto gli studi tossicocinetici e tossicologici condotti nei
ratti con Citalopram ed Escitalopram hanno mostrato un profilo
simile. Pertanto tutte le informazioni su Citalopram possono
essere estrapolate ad Escitalopram.
In studi tossicologici comparativi nei ratti, escitalopram e
citalopram hanno causato tossicita` cardiaca, inclusa
insufficienza cardiaca congestizia, dopo alcune settimane di
trattamento utilizzando dosaggi che hanno causato anche tossicita`
generale. La cardiotossicita` sembra correlata a concentrazioni
plasmatiche di picco piuttosto che all`esposizione sistemica
(AUC). Concentrazioni ematiche di picco at no-effect-level erano
in eccesso (8 volte) rispetto a quelle raggiunte nell`uso clinico,
mentre l`AUC di Escitalopram era solo di 3/4 volte piu` alta
rispetto a quello ottenuto con i dosaggi clinici. I valori AUC
dell`S-enantiomero erano 6/7 volte piu` alti dell`esposizione
raggiunta in clinica. I dati sono probabilmente correlati alla
infleunza esagerata sulle amine biogeniche, i.e. secondari agli
effetti farmacologici primari, che risultano in effetti
emodinamici (riduzione del flusso coronarico) ed ischemia.
Comunque, il meccanismo esatto della cardiotossicita` nei ratti
non e` chiaro. L`esperienza clinica con citalopram e gli studi
clinici con escitalopram, non indicano che i dati menzionati
possano essere di qualche rilevanza clinica.
In alcuni tessuti e` stato osservato un incremento nel contenuto
in fosfolipidi dopo il trattamento per lunghi periodo con
escitalopram e citalopram e.g., polmone, fegato ed epididimo nei
ratti. Questi reperti nel fegato e nell`epididimo sono stati
ritrovati in seguito ad esposizioni simili a quelle utilizzate
nell`uomo. L`effetto e` reversibile dopo la sospensione del
trattamento. L`accumulo di fosfolipidi negli animali e` stata
osservata in associazione con molti farmaci cationici amfifilici.
Non e` noto se questo fenomeno abbia una qualche rilevanza
nell`uomo.
Nello studio di tossicita` sullo sviluppo dei ratti, sono stati
osservati effetti embriotossici (riduzione del peso fetale e
ritardi reversibili dell`ossificazione) per esposizioni, in
termini di AUC, in eccesso rispetto all`esposizione raggiunta in
clinica.
Non si sono verificati aumenti nella frequenza delle
malformazioni. Studi pre e post natali hanno mostrato una
sopravvivenza ridotta durante il periodo dell`allattamento per
esposizioni in termini di AUC in eccesso rispetto all`esposizione
raggiunta in clinica.
6)
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE:
--------------------------
6.1)
LISTA DEGLI ECCIPIENTI:
Nucleo della compressa:
Cellulosa microcristallina
Silice colloidale anidra
Talco
Sodio croscarmellosio
Magnesio stearato
RIVESTIMENTO:
Ipromellosa
Macrogol 400
Titanio biossido (E-171)
6.2)
INCOMPATIBILITA`:
Non applicabile.
6.3)
VALIDITA`:
2 anni.
6.4)
SPECIALI PRECAUZIONI PER LA CONSERVAZIONE:
Nessuna precauzione particolare per la conservazione.
6.5)
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE:
Blister di PVC/PE/PVdC/Alluminio (trasparente), con astuccio
esterno in cartone: 14, 28, 56, 98 - dose singola, blister
perforato: 49x1, 100x1, 550x1 compresse (5, 10, 15, 20 mg).
Blister di PVC/PE/PVdC/Alluminio (bianco), con astuccio esterno in
cartone: 14, 20, 28, 50, 100, 200 (5, 10, 15, 20 mg).
Contenitore in polipropilene: 100 compresse per tutti i dosaggi
(5, 10, 15, 20 mg) e 200 compresse per i dosaggi 5 e 10 mg.
Non tutte le confezioni sono commercializzate.
6.6)
ISTRUZIONI PER L`USO:
Nessuna.
7)
TITOLARE DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
--------------------------------------------------------
H. Lundbeck A/S - Ottiliavej 9 - Copenhagen - Valby
2500 Danimarca
RAPPRESENTANTE PER L`ITALIA:
Lundbeck Italia S.p.A., Via G. Fara 35, 20124 Milano.
8)
NUMERO DELL`AUTORIZZAZIONE ALL`IMMISSIONE IN COMMERCIO:
------------------------------------------------------
10 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
(Blister Tristar trasparente) (Blister Tristar bianco)
28 compresse 28 compresse
A.I.C. n. 035767060/M A.I.C. n. 035767250/M
20 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
(Blister Tristar trasparente) (Blister Tristar bianco)
28 compresse 28 compresse
A.I.C. n. 035767146/M A.I.C. n. 035767375/M
9) DATA DI PRIMA AUTORIZZAZIONE/
RINNOVO DELL`AUTORIZZAZIONE:
--------------------------------------------------------
4 Agosto 2003
10) DATA DI REVISIONE DEL TESTO DA PARTE DEL MINISTERO DELLA
-------------------------------------------------------------
SALUTE:
------
Settembre 2003
(GIOFIL OTTOBRE 2003)


©MedicineLab.net