A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Home > C > CHEMACIN





CHEMACIN

C.T.LAB.FARMACEUTICO Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Amicacina solfato pari ad amicacina base 500 - 1000 mg.
ECCIPIENTI:
Sodio citrato, sodio metabisolfito, acqua p.p.i.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibatterico aminoglicosidico.
INDICAZIONI:
Trattamento a breve termine di infezioni gravi da ceppi sensibili, di germi gram-negativi, comprese le specie di Pseudomonas, E.Coli, Proteus indolo + e indolo -, di Providencia,del gruppo Klebsiella-Serratia, e di Acinetobacter. Questo antibiotico si dimostra efficace: nella
terapia delle batteriemie, delle setticemie e delle sepsi neonatali; nella terapia delle infezioni gravi delle vie respiratorie, delle ossa e delle articolazioni, del SNC (inclusa la meningite), delle in-fezioni intraaddominali (inclusa la peritonite), delle ustioni e delle infezioni postoperatorie
(incluse quelle della chirurgia vascolare); nella terapia delle infezioni gravi, complicate e ricorrenti, delle vie urinarie, causate da germi Gram-negativi. Per contro, come gli altri aminoglicosidi, l`Amicacina non e` indicata negli episodi infettivi iniziali non complicati del tratto urinario,quando l`agente eziologico e` sensibile ad antibiotici potenzialmente meno tossici; nella terapia
delle infezioni da stafilococco; percio` si puo` adottare come terapia d`attacco in caso di infezioni stafilococciche accertate o presunte, quando il paziente e` allergico ad altri antibiotici, o e` presente un`infezione mista da stafilococchi e gram-negativi; nella terapia delle sepsi neonatali,quando il test di sensibilita` indica che altri aminoglicosidi non si possono impiegare. In tali casi
puo` essere indicata anche una terapia concomitante con un antibiotico di tipo penicillinico, a causa della possibilita` di sovrinfezione da gram-positivi (streptococchi o pneumococchi). Che-macin e` in grado di combattere le infezioni da germi gram-negativi resistenti alla gentamicina
ed alla tobramicina, particolarmente da Proteus rettgeri, Providencia stuartii, Serratia merce-scens e Pseudomonas aeruginosa.
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` accertata o presunta all`Amicacina o agli altri aminoglicosidi.
EFFETTI INDESIDERATI:
Come risulta da paragrafi precedenti, i principali effetti indesiderati che possono comparire in corso di terapia con Amicacina sono: tossicita` a livello dell`VIII paio di nervicranici (soprattutto ototossicita`) e nefrotossicita` (albuminuria, presenza di globuli rossi e bianchi e di cilindri nel sedimento, azotemia elevata, oliguria). Raramente sono stati anche riscon-trati rashes cutanei, febbre iatrogena, cefalea, parestesie, tremori, nausea e vomito, eosinofilia, anemia, ipotensione.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
L`Amicacina e` potenzialmente nefrotossica, ototossica e neurotossica. Si dovrebbe, percio`, evitare di associarla ad altri farmaci tossici a quel livello. Nei pazienti coninsufficienza renale, qualora sia previsto un trattamento superiore a 5 giorni e` necessario praticare un audiogramma prima di iniziare la terapia e nel corso del trattamento. Qualora si osservassero tinnito auricolare o diminuzione dell`udito, o diminuzione della percezione ad alte frequenze interrompere la somministrazione. Poiche` questo antibiotico si concentra in elevatequantita` nel sistema escretorio renale, i pazienti in trattamento dovrebbero essere ben idratati,
al fine di ridurre al minimo l`irritazione chimica dei tubuli renali. Si dovrebbe inoltre controllare la funzionalita` renale, prima di iniziare la terapia, ed anche nel corso della medesima. Se appaiono segni di irritazione renale (cilindri, globuli rossi e bianchi nel sedimento, albuminuria) sidovrebbe aumentare l` idratazione. Se compaiono altri segni di alterazione, quali riduzione della
clearance della creatinina (CC), del peso specifico dell`urina, aumento dell`azoto ureico e della creatinina sierica, oliguria, si dovrebbe ridurre il dosaggio, secondo quanto precisato nel paragrafo della posologia. Il trattamento dovrebbe venir sospeso se si riscontra aumento dell`azo-temia o riduzione progressiva dell`escrezione urinaria. Precisiamo che quando il paziente e` ben
idratato e la funzionalita` renale normale, il rischio di reazioni nefrotossiche con Amicacina e` ridotto, se ci si mantiene entro le dosi consigliate. Poiche` l`Amicacina ad alte dosi ha evidenziato negli animali da esperimento una attivita` paralizzante muscolare, si deve tenere presente la pos-sibilita` di blocco neuromuscolare e paralisi respiratoria quando e` somministrato contemporaneamente ad anestetici o a bloccanti neuromuscolari. Se si verifica il blocco nervoso i sali di calcio sono in grado di neutralizzare il fenomeno. E` possibile allergia crociata con gli altri aminoglicosidi. E` possibile, come con gli altri antibiotici, che la terapia con Amicacina induca lacomparsa di superinfezione da germi resistenti, nel qual caso occorre istituire opportuna terapia. Nei casi in cui l`Amicacina e` indicata in associazione con altri antibiotici si deve evitare di miscelare tali agenti sia nelle siringhe sia nei flaconi per infusione. La sicurezza di impiegodell`Amicacina in corso di gravidanza non e` stata ancora accertata, pertanto nelle donne in stato
di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita` sotto il diretto controllo del medico. Non si sa se l`Amicacina venga escreta nel latte. Si dovrebbe, comunque, come regola generale, non permettere l`allattamento a donne sotto tera-pia con farmaci che potrebbero passare nel latte.
AVVERTENZE:
E` consigliabile effettuare un antibiogramma prima di iniziare la terapia. L`Amicacina puo`, comunque, essere adottata come terapia iniziale, quando in una infezione si sospetti l`ezio-logia da gram negativi e non siano ancora a disposizione i risultati dell`antibiogramma. Tuttavia
la decisione di continuare la terapia con questo antibiotico dovrebbe basarsi sui risultati dei tests di sensibilita`, sulla gravita` dell`infezione, sulla risposta del paziente e tenendo presente le avvertenze riportate piu` avanti. I pazienti trattati con antibiotici aminoglicosidici dovrebbero venire controllati strettamente, a causa della potenziale ototossicita` e nefrotossicita` di questi antibiotici.
OTOTOSSICITA`:
sia del ramo acustico che di quello vestibolare, si puo` manifestare neipazienti trattati con dosi elevate e per periodi di tempo piu` prolungati rispetto a quelli consigliati.
Il rischio di ototossicita` e` maggiore nei pazienti con danno renale. In genere la sordita` inizia verso le onde acustiche ad alta frequenza, per cui si puo` determinare solo mediante tests audiometrici. Possono comparire anche vertigini, che sono indice di danno vestibolare. L`ototossicita` indotta dall`Amicacina puo` anche essere irreversibile. Non e` nota la potenziale ototossicita`dell`Amicacina nei bambini. Finche` non siano a disposizione maggiori dati, questo antibiotico si
dovrebbe usare in pediatria solo quando i tests di sensibilita` indicano che altri aminoglicosidi non si possono impiegare e quando il bambino puo` essere controllato strettamente circa l`insorgenza della tossicita` a quel livello.
N EFROTOSSICITA`:
gli aminoglicosidi sono potenzialmente nefrotossici. Percio` nei pazienti con nota o sospetta insufficienza renale ed anche nei pazienti con funzionalita` inizialmente normale, ma nei quali questa si e` alterata nel corso del trattamento,si dovrebbero controllare costantemente la funzionalita` renale e quella dell`VIII paio di nervi cranici. L`alterazione della funzione renale e` caratterizzata da riduzione della CC, dalla presenza di cellule o cilindri nel sedimento, da oliguria, proteinuria, riduzione del peso specifico dell`urina, da aumento della ritenzione di azoto (aumento dell`azoto ureico o della creatinina). Il riscontro di alterazioni della funzionalita` renale, vestibolare o acustica impone la sospensione della terapia. Nei limiti del possibile, occorrerebbe controllare la concentrazione sierica di Amicacina, edevitare di mantenere a lungo tassi superiori ai 35 gamma/ml. Anche le urine dovrebbero essere
controllate, relativamente ai parametri prima citati. Il prodotto contiene sodio metabisolfito; tale sostanza puo` provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.
INTERAZIONI:
Si dovrebbe evitare la somministrazione, contemporaneamente o successivamen-te, di altri antibiotici per uso topico o generale che siano notoriamente neuro o nefrotossici, in particolare
:
kanamicina, gentamicina, tobramicina, neomicina, streptomicina, cefaloridina,viomicina, polimixina b, colistina, vancomicina. L`Amicacina non dovrebbe essere somministrata insieme a diuretici potenti (es. acido etacrinico, furosemide, mannitolo). Infatti alcunidiuretici sono di per se` ototossici, ed inoltre i diuretici, se somministrati per via e.v. aumentano la tossicita` degli aminoglicosidi, alterandone la concentrazione nel siero e nei tessuti.
POSOLOGIA:
La somministrazione preferenziale del farmaco e` quella per iniezione intramuscola-re. Puo` essere praticata, in caso di necessita`, anche la somministrazione per via endovenosa
(perfusione venosa). Per questo ultimo tipo di somministrazione occorre osservare attenta-mente le norme avanti indicate. S
OMMINISTRAZIONE INTRAMUSCOLARE Posologia raccomandataAdulti e Bambini: 15 mg/kg al giorno, suddivisi in due-tre somministrazioni (ogni 8-12 ore). Neonati e prematuri: dose iniziale di 10 mg/kg seguita da 15 mg/kg al giorno in due somministra-zioni (ogni 12 ore). Infezioni ad alto rischio e/o sostenute da Pseudomonas: la dose nell`adulto puo` essere aumentata a 500 mg ogni 8 ore ma non si deve mai superare la dose di 1,5 g algiorno ne` protrarre la terapia oltre i 10 giorni. Infezioni del tratto urinario (escluse le infezioni da Pseudomonas): 7,5 mg/kg, al giorno, suddivise in due somministrazioni (una ogni 12 ore). Ladurata del trattamento e` di 3-7 giorni circa per la somministrazione endovenosa, di 7-10 giorni per la somministrazione intramuscolare. Alle dosi consigliate le infezioni meno gravi rispondo-no alla terapia entro 24-48 ore, se il quadro clinico non si modifica entro 4-5 giorni prendere in considerazione una terapia alternativa in base ai risultati delle indagini microbiologiche. La po-sologia, nella alterata funzionalita` renale, dovra` essere diminuita, oppure dovranno essere aumentati gli intervalli tra una somministrazione e l`altra onde evitare fenomeni di accumulo. Unmetodo consigliato per stabilire la dose da somministrare in questi casi, e` quello di moltiplicare per 9 le concentrazioni sieriche di creatinina, il risultato ottenuto rappresenta l`intervallo, espres-so in ore, tra una dose e l`altra. Se, per esempio, il tasso sierico e` di 1,5 mg, la dose consigliata dovra` essere somministrata con un intervallo di 13 ore e 30 minuti. Poiche` le funzioni renalipossono alterarsi notevolmente nel corso della terapia, il tasso sierico della creatinina dovrebbe essere controllato con frequenza.
SOMMINISTRAZIONE PER PERFUSIONE VENOSA:
la quantita` di liquidoda utilizzare deve essere tale da consentire ciascuna somministrazione in un tempo variabile da 30 a 60 minuti. Nei bambini piu` piccoli l`infusione dovrebbe durare da 1 a 2 ore. I solventi dautilizzare sono: soluzione fisiologica, soluzione glucosata al 5% e soluzione di ringer lattato.
SOVRADOSAGGIO:
In caso di sovradosaggio o di reazioni tossiche, l`emodialisi e la dialisi peritonealeserviranno ad allontanare velocemente l`antibiotico dal sangue.


©MedicineLab.net