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CEFTIM


CEFTIM

1. DENOMINAZIONE DELLA SPECIALITA` MEDICINALE.
CEFTIM.
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA IN PRINCIPI ATTIVI ED
ECCIPIENTI.
CEFTIM 250. Un flacone da 250 mg contiene miscela sterile di
principio attivo - Ceftazidima pentaidrato 291 mg (corrispondente
a Ceftazidima 250 mg). Eccipiente: Sodio carbonato anidro 29 mg.
Una fiala solvente contiene: acqua p.p.i. 1 ml. CEFTIM 500. Un
flacone da 500 mg contiene miscela sterile di principio attivo -
Ceftazidima pentaidrato 582 mg (corrispondente a Ceftazidima 500
mg). Eccipiente: Sodio carbonato anidro 58 mg. Una fiala solvente
contiene: acqua p.p.i. 1,5 ml. CEFTIM 1. Un flacone di 1 g
contiene miscela sterile di principio attivo - Ceftazidima
pentaidrato 1,164 g (corrispondente a Ceftazidima 1 g).
Eccipiente: Sodio carbonato anidro 116 mg. Una fiala solvente
contiene: acqua p.p.i. 3 ml.
3. FORMA FARMACEUTICA.
Polvere iniettabile per uso intramuscolare ed endovenoso.
4. PROPRIETA` FARMACOLOGICHE E TOSSICOLOGICHE ED ELEMENTI DI
FARMACOCINETICA.
La ceftazidima e` un derivato dell`acido cefalosporanico che si
caratterizza per un spettro antibatterico ampio, un`elevata
resistenza alle beta-lattamasi ed una spiccata attivita` in vitro
e in vivo anche sullo Pseudomonas, di norma resistente agli
antibiotici beta-lattamici. Cio` e` dovuto alla presenza
contemporanea, , nella catena laterale, del gruppo aminotiazolico,
del gruppo propossiminico e del gruppo carbossilico. Tossicita`
acuta. Nel corso delle prove sperimentali, la ceftazidima ha
presentato negli animali studiati (topi, ratti, conigli e cani),
una tossicita` acuta molto bassa; a titolo esemplificativo si
riporta la DL50 nel topo: via e.v. circa 8.050 mg/kg; via i.m.
maggiore di 2.500 mg/kg di peso corporeo. Nefrotossicita` per
somministrazione unica. Le prove condotte non hanno dimostrato
segni di necrosi nei reni degli animali sottoposti a
sperimentazione. Tossicita` per somministrazioni ripetute. Gli
studi condotti su ratti (somministrazione e.v. per 4 settimane) e
cani (somministrazione e.v. per 14 settimane e i.m. per 12
settimane) non hanno messo in evidenza, nonostante i dosaggi molto
elevati, alcuna azione di tipo tossico negli animali. Accurati
esami clinici effettuati periodicamente nel corso della prova
hanno sempre dato conferma del normale stato di salute degli
animali. Spettro antibatterico e meccanismo d`azione. Il CEFTIM e`
un antibiotico a spettro particolarmente ampio e ad azione
battericida. Provoca infatti la lisi della cellula batterica per
inibizione della sintesi di mucoproteine a livello della parete
cellulare. Il suo effetto battericida si manifesta a
concentrazioni pari o prossime alle concentrazioni minime
inibenti. Il CEFTIM risulta attivo in vitro nei confronti di una
vasta gamma di germi gram-positivi e gram-negativi, sia aerobi che
anaerobi, compresi ceppi resistenti ad antibiotici
aminoglicosidici e ad antibiotici betalattamici (cefalosporine e
penicilline semisintetiche). il CEFTIM triva inoltre indicazione
nella profilassi delle infezioni chirurgiche. Farmacocinetica. Il
CEFTIM, dopo somministrazione per via parentale sotto forma di
sale sodico, raggiunge elevate e persistenti concentrazioni
ematiche: nell`uomo dopo somministrazione intramuscolare di 500 mg
ed 1 g si raggiungono rapidamente concentrazioni massime
rispettivamente di 18 e 37 mcg/ml. Il picco viene raggiunto dopo
circa 1 ora dalla somministrazione i.m. Dopo somministrazione
endovenosa rapida in 5 minuti di 1 e 2 g le concentrazioni medie
al picco risultano essere rispettivamente 119 e 171,4 mcg/ml (dopo
8 ore dalla somministrazione sia endovenosa che intramuscolare il
farmaco e` ancora frequente nel sangue a livelli terapeuticamente
efficaci. L`emivita sierica e` di circa 2 ore) .
L`entita` del legame con le proteine del siero e` molto bassa e
dell`ordine del 10%: pertanto una larga quota di antibiotico e
immediatamente disponibile a diffondere dal sangue ai tessuti,
ed a svolgere una pronta azione antibatterica. Distribuzione
tessutale. Il CEFTIM presenta, dopo somministrazione di una dose
di 1 o 2 g, un elevato grado di diffusione in tutti i principali
organi e tessuti, dove raggiunge concentrazioni superiori alla
concentrazioni minime inibenti (CMI) dei principali germi
patogeni. Escrezione. Il CEFTIM non viene metabolizzato
dall`organismo e viene eliminato in forma attiva dal rene mediante
filtrazione glomerulare. Circa il 90% della dose somministrata
viene recuperata nelle urine delle 24 ore.
5. INFORMAZIONI CLINICHE.
5.1. Indicazioni terapeutiche.
Di uso selettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di
accertata o presunta origine da gram-negativi "difficili" o da
flora mista con presenza di gram-negativi resistenti ai piu`
comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione
nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi.
Profilassi chirurgica: la somministrazione di CEFTIM risulta in
grado di ridurre l`incidenza di infezioni post-chirurgiche in
pazienti sottoposti ad interventi contaminati o potenzialmente
tali.
5.2. Controindicazioni.
Ipersensibilita` agli antibiotici della classe delle
cefalosporine.
5.3. Effetti indesiderati.
La Ceftazidima e` generalmente ben tollerata e le reazioni
avverse piuttosto infrequenti; esse includono: reazioni locali:
flebite o tromboflebite conseguenti a somministrazione endovenosa;
dolore e/o infiammazione dopo somministrazione intramuscolare;
reazione di ipersensibilita
`:
rash urticarioidi o maculopapulari,
febbre, prurito e, molto raramente, angioedema e reazioni
anafilattiche (broncospasmo e/o ipotensione); reazioni
gastrointestinali: diarrea, nausea, vomito, dolore addominale e,
molto raramente, candidiasi del cavo orale o colite; come per
altre cefalosporine la colite puo` essere associata alla presenza
del Clostridium difficile e presentarsi sotto forma di colite
pseudomembranosa; reazioni genito-urinarie: candidiasi, vaginita;
reazioni neurologiche: cefalea, vertigini, parestesie e sensazioni
di sapore sgradevole. Vi sono state alcune segnalazioni di sequele
neurologiche come tremori, mioclonie, convulsioni ed encefalopatia
verificatesi in pazienti con insufficienza renale nei quali il
dosaggio della ceftazidima non era stato opportunamente ridotto;
modificazioni dei parametri di laboratorio: occasionalmente sono
state riferite in corso di terapia con ceftazidima variazioni
transitorie e reversibili di alcuni parametri clinici e di
laboratorio: eosinofilia, trombocitosi, positivita` al test di
Coombs senza emolisi; in seguito a trattamento con cefalosporine
sono stati comunque segnalati casi di anemia emolitica. Sono stati
segnalati modesti incrementi nei parametri di funzionalita`
epatica come: SGOT, SGPT, LDH, GGT e fosfatasi alcalina. Come per
altre cefalosporine sono stati occasionalmente segnalati
incrementi transitori di azotemia, ammoniemia, creatinina sierica.
Molto raramente sono stati osservati leucopenia, agranulocitosi,
neutropenia, trombocitopenia e linfocitosi a carattere
reversibile.
5.4. Speciali precauzioni per l`uso.
Il CEFTIM e` escreto per via renale. Pertanto, come per tutti
gli entibiotici eliminati per tale via, in pazienti con moderata o
insufficienza renale, si raccomanda di ridurre la dose per evitare
le conseguenze cliniche di concentrazioni ematiche eccessive,
quali ad esempio convulsioni o sequele neurologiche. L`uso
contemporaneo o ravvicinato di farmaci nefrotossici (kanamicina,
streptomicina, colistina, viomicina, polimixina, neomicina,
gentamicina, ecc.) o potenti diuretici (ad es. furosemide) e`
sconsigliabile e, comunque, richiede assiduo controllo della
funzionalita` renale. L`esperienza clinica con la ceftazidima ha
dimostrato che questi fenomeni si presentano molto raramente ai
dosaggi consigliati. Come per altri antibiotici a largo spettro
l`uso prolungato della ceftazidima puo` favorire l`emergere
opportunistico di microrganismi o ceppi non sensibili (ad esempio
Candida ed Enterococchi) che richiede l`adozione di misure
adeguate o l`eventuale interruzione del trattamento. E` pertanto
essenziale un assiduo controllo delle condizioni del paziente. La
somministrazione delle cefalosporine puo` interferire con i
risultati di alcune prove di laboratorio, causando
pseudopositivita` della glicosuria con i metodi di Benedict,
Fehling e "Clinitest", ma non con i metodi enzimatici. In circa il
5% dei pazienti sono state segnalate, in corso di trattamento con
cefalosporine, positivita` talora false dei test di Coombs. Cio`
puo` interferire con i test di compatibilita` del sangue. La
ceftazidima non interferisce con la determinazione della
creatinina nel saggio con picrato alcalino.
5.5. Uso in caso di gravidanza e di allattamento.
Non si sono evidenziati effetti embriotossici o teratogenici con
la ceftazidima, comunque, nelle donne in stato di gravidanza e
nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di
effettiva necessita`, sotto il diretto controllo del medico. La
ceftazidima e` escreta in piccole quantita` nel latte materno e
deve essere impiegata con cautela nelle madri che allattano.
5.6. Interazioni medicamentose e altre.
Nel somministrare in concomitanza ceftazidima e cloramfenicolo
bisogna considerare la possibilita` che si manifesti antagonismo
tra i due antibiotici.
5.7. Posologia e modo di somministrazione per adulti e bambini.
Il CEFTIM va somministrato per via parenterale. Dosaggio: varia
in rapporto alla gravita` del singolo caso ed a giudizio del
medico. Via intramuscolare: Adulti: 1-3 g/die in 2-3
somministrazioni. Bambini: 30-100 mg/kg/die in 2-3
somministrazioni. Il dosaggio abituale e` di 50 mg/kg/die in 2
somministrazioni. Quando si richedano dosaggi piu` elevati, si
puo` ricorrere alla via endovenosa. Via endovenosa: Adulti: 1-6
g/die. Bambini: 30-100 mg/kg/die. Nei casi di particolare gravita`
(soggetti immunodepressi, con fibrosi cistica o con meningite)
tale posologia puo` essere ulteriormente aumentata fino a 150
mg/kg/die (6g/die). Nei pazienti anziani gravi il dosaggio massimo
giornaliero non dovrebbe di norma superare il 3 g soprattutto in
quelli di eta` superiore agli 80 anni. Nei pazienti con
alterazioni della funzionalita` renale si dovrebbe somministrare
una dose iniziale di 1 g ed adottare, per il mantenimento, lo
schema posologico illustrato in tabella 2. Nelle infezioni gravi
si potra` aumentare del 50% la dose unitaria (riportata in
tabella) oppure aumentare la frequenza di somministrazione: in
questi casi andranno controllati i livelli sierici di ceftazidima
i cui valori minimi non dovrebbero superare 40 mg/l. Nei bambini
la clearance della creatinina andra` adattata tenendo conto della
superficie corporea o del peso corporeo privato dei grassi.
profilassi chirurgica. Per la prevenzione delle infezioni post-
operatorie verranno somministrati, in relazione a tipo, durata e
rischio di contaminazione dell`intervento 1 g i.m. o 1-2 g e.v. in
dose singola (profilassi "ultra short term" o in dosi ripetute
(profilassi "short term"). Emodialisi. Ai pazienti in dialisi e`
opportuno ripetere, alla fine di ogni trattamento, le dosi
indicate in tabella. Dialisi peritoneale. La ceftazidima puo`
essere aggiunta alle soluzioni per dialisi peritoneale (di solito
125-250 mg ogni due litri di liquido per dialisi). Preparazione
della soluzione. Il CEFTIM e` confezionato in flaconi contenenti
una miscela sterile di ceftazidima pentaidrato e carbonato di
sodio anidro. Per la preparazione della soluzione per
somministrazione intramuscolare il contenuto del flacone puo`
essere ricostituito aggiungendovi il contenuto della fiala annessa
(acqua p.p.i.). Per la preparazione della soluzione per
somministrazione endovenosa ricostituire 1 g di prodotto in 10 ml
di acqua per preparazioni iniettabili (la relativa fiala non e`
compresa nella confezione).
5.8. Sovradosaggio.
Il sovradosaggio puo` comportare a sequele neurologiche tra le
quali encefalopatia, convulsioni e coma. I livelli sierici di
ceftazidima sono ridotti dalla dialisi.
5.9. Avvertenze.
Prima di iniziare il trattamento con il CEFTIM accertarsi se il
paziente abbia manifestato precedenti reazioni di ipersensibilita`
alla ceftazidima, alle cefalosporine, alle penicilline o ad altri
farmaci. Il CEFTIM, analogamente a tutti gli altri antibiotici
betalattamici, va somministrato con cautela in pazienti in cui
sono manifestate reazioni allergiche alla penicillina. In caso di
reazione allergica si deve interrompere la terapia ed
eventualmente istituire un trattamento idoneo (adrenalina,
antistaminici, corticosteroidi) ed altre opportune misure di
emergenza. Casi di colite pseudomembranosa sono stati descritti in
concomitanza all`uso di tutti gli antibiotici a largo spettro
(inclusi macrolidi, penicilline semisintetiche e cefalosporine);
e` importante prendere in considerazione tale diagnosi in pazienti
che presentano diarrea durante la terapia. Tali forme di colite
possono variare da lievi a molto gravi. Il trattamento con
antibiotici ad ampio spettro altera la normale flora del colon e
puo` facilitare la crescita dei clostridi. Gli studi effettuati
hanno evidenziato che una tossina prodotta dal Clostridium
difficile e` la principale causa della colite associata all`uso di
antibiotici. Forme lievi di colite pseudomembranosa rispondono in
genere favorevolmente alla semplice interruzione del farmaco. In
forme moderate o gravi il trattamento deve includere la
sismoidoscopia, opportune ricerche battieriologiche e la
somministrazione di liquidi, elettroliti e proteine. Nei casi in
cui la colite non migliori dopo la sospensione del farmaco e nei
casi gravi la somministrazione di vancomicina per via orale
costituisce il trattamento di scelta della colite pseudomembranosa
da Clostridium difficile indotta da antibiotici. Devono essere
escluse altre cause di colite.
Schema posologico
------------------------------------------------------------------
Clearance creatinina (ml/min)|Dose unit.raccom.|Intervallo tra le
piu` di 50 |dosaggio normale |somministr. (ore)
| |dosaggio normale
------------------------------------------------------------------
50-31 1 12
30-16 1 24
15-6 0,5 24
meno di 5 0,5 48
------------------------------------------------------------------
5.10. Effetti sulla capacita` di guidare e sull`uso di macchine.
Il CEFTIM non influenza le capacita` di guida ne` l`uso di
macchine.
6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE.
I flaconi di CEFTIM possono sviluppare al loro interno, dopo la
ricostituzione, una pressione positiva, dovuta alla liberazione di
anidride carbonica.
6.1. Incompatibilita`.
Il CEFTIM puo` essere diluito negli usuali liquidi infusionali,
fatta eccezione per le soluzioni di sodio bicarbonato nelle quali
la ceftazidima e` meno stabile. Inoltre la ceftazidima non deve
essere miscelata nello stesso set infusionale o nella siringa con
gli aminoglicosidi. Sono state segnalate formazioni di precipitati
addizionando vancomicina alle soluzioni di ceftazidima. Qualora si
presentasse la necessita` di somministrare sequenzialmente questi
due antibiotici e` consigliabile far defluire un`adeguata
quantita` di liquido infusionale, al fine di ottenere un adeguato
lavaggio del set infusionale, tra le due somministrazioni.
6.2. Durata di stabilita` a confezionamento integro.
Il CEFTIM ha una durata di stabilita` di 24 mesi.
6.3. Speciali precauzioni per la conservazione.
I flaconi di CEFTIM, prima della ricostituzione, vanno
conservati al riparo dalla luce. Il prodotto in soluzione, dopo
ricostituzione con acqua p.p.i. o con i liquidi infusionali
compatibili (ad esempio soluzione fisiologica, glucosata o di
sodio lattato) deve essere usato di norma entro 18 ore se
conservato a temperatura ordinaria ed entro 7 giorni se conservato
a 4 gradi C.
6.4. Natura del contenitore, confezioni e relativi prezzi.
Il CEFTIM e` confezionato in flaconi di vetro incolore tipo III
con tappi in materiale elastomero e capsule di alluminio; il
solvente in fiale di vetro incolore tipo I. CEFTIM 250. - 1
flacone con fiala solvente da 1 ml Lit. 7.200. CEFTIM 500 - 1
flacone con fiala solvente da 1,5 ml Lit. 13.100. CEFTIM 1 - 1
flacone con fiala solvente da 3 ml Lit. 22.700. Costo giornaliero
della terapia media. Adulti: circa Lit. 45.500. Bambini: circa
Lit. 26.200.
6.5. Ragione e sede sociale del titolare dell`autorizzazione
all`immissione sul mercato.
GLAXO ALLEN S.p.A. Via A.Fleming, 2 Verona. Concessionaria per
la vendita: Istituto Luso Farmaco d`Italia S.p.A. - Milano.
6.6. Codice del Ministero della Sanita` e data di prima
commercializzazione.
CEFTIM 250 Codice 025491010
CEFTIM 500 Codice 025491022
CEFTIM 1 Codice 025491034
Il prodotto e` in commercio in Italia dal gennaio 1986.
6.7. Tabella di appartenenza secondo il DPR 309/90.
Non soggetta al DPR 309/90.
6.8. Regime di dispensazione al pubblico.
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
* 1996 *


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