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CEFRABIOTIC

PROSPAITALIA Srl
CONCESSIONARIO:
EPIFARMA Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Cefradina.
ECCIPIENTI:
Lattosio, gel di silice, amido, cellulosa microgranulare, titanio biossido, magnesiostearato, E 104.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibiotico per uso orale.
INDICAZIONI:
Trattamento delle infezioni localizzate agli apparati respiratorio, gastrointestinale edurogenitale, ed in quelle della pelle e dei tessuti molli, causate da microrganismi sensibili, e precisamente:
INFEZIONI STAFILOCOCCICHE:
(comprese le infezioni causate da ceppi penicillinasi-pro-duttori e non penicillinasi-produttori): ascessi, foruncolosi, bronchite e impetigo. I
NFEZIONI STREPTOCOCCICHE:
flemmoni, polmonite, tonsillite follicolare, otite media, faringite, sinusite,scarlattina, tonsillite ulcero-membranosa, e infezioni delle vie urinarie (enterococchi). I
NFEZIONI PNEUMOCOCCICHE:
polmonite lobare, bronchite, flemmoni e otite media.
INFEZIONI DA HAEMOPHILUS INFLUENZAE:
otite media e laringotracheobronchite. INFEZIONI DA E.
COLI:
ascessi e infezioni dellevie urinarie. I
NFEZIONI DA KLEBSIELLA:
polmonite lobare e infezioni delle vie urinarie.
I NFEZIONI DAS HIGELLA:
dissenteria bacillare.
INFEZIONI DA SALMONELLA:
enterite. E` consigliabile effettuare esa-mi batteriologici per identificare i microrganismi responsabili e determinare la loro sensibilita`
alla cefradina.
CONTROINDICAZIONI:
Soggetti con accertata ipersensibilita` alle cefalosporine.
EFFETTI COLLATERALI:
Come con le altre cefalosporine, reazioni indesiderabili saranno essenzial-mente limitate a disturbi gastrointestinali e, occasionalmente, a fenomeni di ipersensibilita`. La
possibilita` della comparsa di questi ultimi e` maggiore in individui che in precedenza abbianomanifestato reazioni di ipersensibilita` ed in quelli con precedenti anamnestici di allergia, asma, febbre da fieno, orticaria. Segnalate le seguenti reazioni secondarie: glossite, nausea, vomito, diarrea, pirosi gastrica, dolori addominali riferiti da alcuni pazienti; molto raramente lieve orti-caria o rash cutaneo, prurito, artralgie. Occasionalmente, variazioni transitorie di alcuni parametri di laboratorio come eosinofilia, leucopenia, neutropenia, aumento delle transaminasi sieriche, della bilirubina totale e dell`azotemia. Altre reazioni osservate sono state vertigini, sen-so di costrizione toracica, vaginite da Candida in rapporto anche con lo sviluppo di microrganismi non sensibili. Raramente questi fenomeni collaterali sono stati cosi` intensi da richiedere l`interruzione della terapia. Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamentocon cefalosporine.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
In caso di marcata insufficienza renale, la posologia delle cefalosporinedeve essere opportunamente ridotta sulla base delle prove di funzionalita` renale. L`uso prolungato di antibiotici puo` favorire lo sviluppo di microrganismi non sensibili. In tale evenienza,adottare le opportune misure terapeutiche. La somministrazione delle cefalosporine puo` interferire con alcune prove di laboratorio, causando pseudopositivita` della glicosuria con i metodidi Benedict, Fehling e Clinitest, ma non con i metodi enzimatici. False positivita` del test di Coombs diretto sono state segnalate in corso di trattamento con cefalosporine.
AVVERTENZE:
Le cefalosporine vanno impiegate con cautela nei soggetti allergici alle penicilline.Sia a livello clinico che di laboratorio vi e` evidenza di parziale allergenicita` crociata fra penicilline
e cefalosporine e, per quanto rari, sono stati segnalati casi di pazienti che hanno presentato reazioni ad entrambi i farmaci, talora anche di tipo anafilattico specie dopo somministrazione pa-renterale. Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va
somministrato nei casi di effettiva necessita` sotto il diretto controllo del medico.
INTERAZIONI:
L`uso contemporaneo di altri farmaci nefrotossici aumenta la tossicita` renale e lafunzione del rene va assiduamente controllata.
POSOLOGIA:
ADULTI:
nelle infezioni dell`apparato respiratorio, la dose abituale e` di 1-2 g al giorno,in rapporto alla gravita` della malattia ed al germe in causa, suddivisi in 2 (forme lievi o moderatamente gravi) o 4 somministrazioni ugualmente distanziate. Nelle infezioni del tratto gastro-intestinale si possono somministrare 500 mg del medicamento 3 o 4 volte al giorno. Nelle infezioni dell`apparato urogenitale, la dose usuale e` di 2 g al giorno, suddivisi in 2 (forme lievi omoderatamente gravi) o 4 somministrazioni ugualmente distanziate; nelle infezioni gravi o croniche possono essere necessarie dosi piu` elevate. Una terapia intensiva e prolungata e` neces-saria per complicazioni quali la prostatite e l`epididimite. B
AMBINI:
la dose abituale complessivae` compresa tra i 25 ed i 100 mg/kg/die, suddivisa in 4 somministrazioni ugualmente distanziate. La dose massima non deve superare i 4 grammi al giorno. Tutti i pazienti indipendentementedall`eta` e dal peso: dosi maggiori (fino a 1 g quattro volte al giorno) potranno essere somministrate per infezioni gravi o croniche. E` consigliabile protrarre la terapia per un minimo di 48/72ore dopo la scomparsa dei sintomi o la negativizzazione delle colture batteriche. Nelle infezioni causate da ceppi emolitici di streptococco, e` consigliabile una durata minima del trattamentodi 10 giorni, allo scopo di prevenire l`eventuale insorgenza di febbre reumatica o glomerulonefrite. Le infezioni resistenti possono richiedere un trattamento prolungato per diverse settimane.Non devono essere usate dosi minori di quelle sopra indicate. Il dosaggio pediatrico non dovra` superare quello consigliato per gli adulti.
SCADENZA E NORME DI CONSERVAZIONE:
Conservare le compresse a temperatura non superiore a+25-oC e al riparo dalla luce.


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