A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

Home > C > CEFOBID





CEFOBID


CEFOBID
<
ewhome.htm> <gifiday.htm> <accdati.htm>
<mailto:[email protected]> <segnala.htm> </offline/intro.htm>
<guida.htm>
</protected/giofiltv/giofiltv.htm>
</protected/circopdf/newgen2.htm> < assegna.htm> <pillole.htm>
<engine.htm> <intec60.htm> <sms.htm>
<cdsales.htm> <
ewpri.htm> </protected/bura.htm>
<
ewinter.htm> < gsanita.htm> <azie.htm> </vet/intec44.htm>
***************
* *
* CEFOBID *
* *
***************
SCHEDA TECNICA
1) Denominazione della specialita
`:
------------------------------
CEFOBID.
2) Composizione qualitativa e quantitativa:
---------------------------------------
Per esclusivo uso intramuscolare.
Cefobid 0,25 g: 250 mg di cefoperazone con annessa fiala
solvente contenente lidocaina HCL 0,5% ml 1. Cefobid 0,50 g:500
mg di cefoperazone con annessa fiala solvente contenente
lidocaina HCL 0,5% ml 2. Cefobid 1,00 g: 1000 mg di
cefoperazone con annessa fiala solvente contenente lidocaina HCL
0,5% ml 3.
Per esclusivo uso endovenoso.
Cefobid 1,00 g: 1000 mg di cefoperazone con annessa fiala
solvente da 10 ml di acqua per preparazioni iniettabili. Cefobid
2,00 g: 2000 mg di cefoperazone.
3) Forme farmaceutiche.
-------------------
Per esclusivo uso intramuscolare.
Cefobid 0,25 g polvere stsrile in flaconcino + fiala
solvente. Cefobid 0,50 g polvere sterile in flaconcino + fiala
solvente. Cefobid 1,00 g polvere sterile in flaconcino + fiala
solvente.
Per esclusivo uso endovenoso.
Cefobid 1,00 g polvere sterile in flaconcino + fiala
solvente. Cefobid 2,00 g polvere sterile in flacone.
4) Proprieta` farmacologiche e tossicologiche ed elementi di
---------------------------------------------------------
farmacocinetica.
---------------
4.1) La DL50 nel topo (via orale e sottocutanea) e` superiore
a 13-15 g/kg; per via endovenosa, nella stessa specie
animale, e` pari a 4,76 g/kg nei maschi e a 3,84 g/kg nelle
femmine. Negli studi a lungo termine nel cane non ha determinato
lesioni istologiche a carico del rene. a dosi di 1-2 g/kg/die per
4 settimane, nel ratto non ha provocato lesioni istopatologiche
significative a carico dell`orecchio interno. Dosi fino a 10
volte superiori a quelle impiegate nell`uomo non hanno
evidenziato nel topo, ratto e scimmia, alcuna compromissione
della fertilita` ne` attivita` teratogena.
4.2) Attivita` antimicrobica.
CEFOBID e` una cefalosporina semi-sintetica di "terza
generazione", per uso parenterale, resistente a molte beta-
lattamasi e dotata di attivita` antibatterica ad ampio spettro
nei confronti di numerosi germi Gram-positivi, Gram-negativi,
aerobi ed anaerobi.
4.3) Farmacocinetica nell`uomo.
Non assorbito dal tubo gastroenterico. Picco di
concentrazione sierica di 22,33 65 mcg/ml in media dopo 1 h dalla
somministrazione i.m. di 0,25, 0,5 e 1 g rispettivamente; e di
153,252 e 340 mcg/ml dopo infusione e. v. per 15 minuti a
velocita` costante di 1-2 e 3 g rispettivamente. Legame
reversibile con proteine plasmatiche: circa 90%; emivita media
nel siero: circa 2 ore, indipendentemente dalla via di
somministrazione: (nei neonati l`emivita e` compresa in un range
di 6-12 ore, correlato alla durata della gestazione) CEFOBID
raggiunge concentrazioni terapeutiche in tutti i liquidi e
tessuti esaminati: liquido ascitico, liquido peritoneale, liquido
cefalorachidiano (in pazienti con infiammazione meningea), urine,
bile e parete della colecisti, espettorato, polmone, tonsilla
palatina, mucosa dei seni paranasali, orecchietta atriale, rene,
uretere, prostata, testicoli, utero, tube di Falloppio, tessuto
osseo, sangue ombelicale e liquido amniotico. CEFOBID viene
eliminato sia con la bile (70-80%) che con le urine (20-30%).
Concentrazioni massime nella bile, a 3 h dalla somministrazione
e.v. di 2 g: 6.000 mcg/ml. Concentrazioni urinarie massime 2.200
mcg/ml (dopo infusione e.v. di 2 g). Il farmaco e` eliminato in
forma attiva (meno dell`1% viene metabolizzato). CEFOBID non
spiazza la bilirubina dal legame con le proteine plasmatiche.
5) Informazioni cliniche.
---------------------
5.1) Indicazioni terapeutiche.
Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche
gravi di accertata o presunta origine da gram negativi difficili
o da flora mista con presenza di gram negativi resistenti ai piu`
comuni antibiotici. In particolare, trova indicazione nelle
suddette infezioni in pazienti defedati e/o immunodepressi.
5.2) Controindicazioni.
Ipersensibilita` gia` nota verso la cefalosporine (e
verso la lidocaina per le preparazioni che la contengono).
5.3) Effetti indesiderati.
Come con altre cefalosporine anche con il cefoperazone
si possono manifestare le seguenti reazioni secondarie:
persensibilita
`:
eruzioni maculo-papulose, orticaria, febbre ed
eosinofilia, reazioni anafilattoidi.
Effetti ematologici:
per somministrazione protratta, neutropenia reversibile
e/o eosinofilia transitoria e rari casi di ipoprotrombinemia,
talora riduzione dell`emoglobina e dell`ematocrito. In corso di
trattamento prolungato si puo` osservare una falsa positivita`
del test di Coombs diretto.
Funzionalita` epatica:
possibile transitorio aumento di SGOT, SGPT, fosfatasi
alcalina.
Funzionalita` renale:
segnalato transitorio aumento di azotemia e creatinina
sierica.
Effetti gastro-intestinali:
segnalate transitorie modificazioni dell`alvo (feci
molli o diarrea), nausea, vomito. La diarrea in genere risponde
alla terapia sintomatica o alla sospensione dell`antibiotico. Se
persitente, considerare l`eventualita` dell`insorgenza di colite
pseudomembranosa.
Reazioni locali:
occasionalmente dolenzia transitoria in sede di inoculo
dopo somministrazione intramuscolare. Come altre cefalosporine,
puo` determinare flebiti nella sede di infusione, a seguito di
somministrazione con catetere endovenoso. Segnalati raramente
tremori, cefalea, vertigini.
5.4) Speciali precauzioni d`uso.
Data la possibile alllergia crociata tra penicilline e
cefalosporine, occorre accertare, prima di somministrare il
farmaco, l`esistenza di precedenti reazioni di ipersensibilita`
nei confronti di cefalosporine, penicilline o altri farmaci. Sono
stati infatti segnalati casi di pazienti che hanno presentato
reazioni, talora anche di tipo anafilattico, ad entrambe queste
classi di antibiotici. Il cefoperazone va, quindi, somministrato
con cautela ai pazienti sensibili alla penicillina. Gli
antibiotici vanno sommonistrati con cautela ad ogni paziente che
abbia presentato qualche forma di allergia, in particolare ai
farmaci. Nei pazienti affetti da epatopatia e/o da ostruzione
delle vie biliari, l`emivita sierica del cefoperazone e`
generalmente prolungata e l`eliminazione renale aumentata. In
assenza di concomitante insufficienza renale si possono
somministrare negli adulti 2 g/die, suddivisi in due
somministrazioni, senza rischio di accumulo. Per posologie
superiori ai 2 g/die e` necessario monitorare le concentrazioni
sieriche del farmaco. Nei pazienti affetti contemporaneamente da
insufficienza epatica e renale sara` opportuno rinunciare
all`impiego di CEFOBID. L`emodialisi riduce lievemente l`emivita
di CEFOBID, pertanto il farmaco va somministrato dopo la seduta
dialitica. Analogamente a quanto segnalato con altre
cefalosporine, in corso di trattamento con cefoperazone, e` stata
descritta a seguito della ingestione di alcool (e fino a 5 giorni
dopo l`ultima somministrazione) una reazione caratterizzata da
arrossamento intenso del volto, sudorazione, cefalea e
tachicardia. E` pertanto necessario evitare l`assunzine di alcool
sotto qualsiasi forma in corso di trattamento con cefoperazone.
La sommonistrazione concomitante di cefalosporine e
amminoglicosidi puo` determinare effetti nefrotossici. Le
soluzioni contenenti lidocaina non possono essere utilizzate nei
bambini al di sotto dei 30 mesi di eta`.
5.5) Uso in caso di gravidanza ed allattamento.
Benche` negli esperimenti sugli animali di laboratorio
non si siano osservati effetti teratogeni, non e` dimostrato che
il CEFOBID puo` essere utilizzato in tutta sicurezza nella
gravidanza e nell`allattamento. L`antibiotico e` reperibile in
concentrazioni ridotte nel latte materno. Il Cefobid e` stato
somministrato con successo nell`infanzia. Non e` ststo pero`
esaurientemente studiato nei prematuri e nei neonati fino a 6
mesi di vita. Pertanto nelle donne in stato di gravidanza e nella
primissima infanzia, il prodotto va somministrato in caso di
effettiva necessita, sotto il diretto controllo del medico.
5.6) Interazioni medicamentose ed altre.
Se il cefoperazone viene impiegato in associazione con
aminoglicosidi e` necessario il monitoraggio della funzionalita`
renale durante il trattamento. I due farmaci non vanno miscelati
nella stessa siringa e devono essere iniettati in sedi diverse,
dato che tra essi esiste un`incompatibilita` di ordine chimico-
fisico. Fra le precauzioni d`uso sono descritti gli effetti da
contemporanea assunzione di alcool.
5.7) Posologia e modo di somministrazione.
Adulti:
2/4 g/die in due somministrazioni uguali equidistanziate
(ogni 12 ore). Nelle infezioni particolarmente gravi, fino a 8
g/die in due dosi uguali. Sono stati somministrati fino a 12
g/die suddivisi in 3 somministrazioni uguali ogni 8 ore. Nei
nefropatici con filtrato glomerulare &lt18 ml/min o con
creatininemia &gt3,5 ml/100 ml e` consigliabile non superare i 4
g/die.
Bambini:
50/200 mg/kg/die suddivisi in 2 (ogni 12 ore) o piu`
somministrazioni, in caso di necessita`. In casi eccezionali sono
state somministrate, senza complicanze, dosi superiori a 200
mg/kg/die.
SOMMINISTRAZIONE INTRAMUSCOLARE.
Le fiale di CEFOBID per uso intramuscolare, dosate a
0,25 g, 0,5 g e 1 g, vanno disciolte con la fiala solvente (
annessa alla confezione) contenente rispettivamente 1-2 e 3 ml di
soluzione di lidocaina cloridrato allo 0,5%. Per preparare le
soluzioni da iniettare per via intramuscolare, si puo` utilizzare
anche acqua sterile per iniezioni. Quando si voglia somministrare
il farmaco in concentrazioni superiori ai 250 mg/ml, le soluzioni
devono essere preparate usando lidocaina cloridrato 0,5%. La
somministrazione va effettuata mediante iniezione intramuscolare
profonda al livello do masse muscolari voluminose, quali glutei o
la faccia anteriore delle cosce. Per la presenza della lidocaina
la soluzione ricostituita si presenta lattescente. Agitare
energicamente prima dell`uso.
SOMMINISTRAZIONE ENDOVENOSA.
Per la somministrazione endovenosa sono disponibili fiale
da 1 e 2 g. Alla confezione da 1 g e` annessa, come solvente, una
fiala di acqua per preparazioni iniettabili da 10 ml.
Per l`iniezione endovenosa diretta
la dose massima di CEFOBID e` di 2 g e va iniettata in un
periodo di tempo non inferiore ai 3 minuti per 1 g di principio
attivo. Ogni grammo di farmaco va disciolto in 10 ml di adatto
solvente.
Per l`infusione endovenosa intermittente,
fiale da 1 o 2 grammi di CEFOBID vanno disciolte in 20-
100 ml di soluzione sterile per uso endovenoso compatibile col
farmaco e infuse in un intervallo di tempo variabile da 15 minuti
ad un`ora. Se si preferisce utilizzare come solvente acqua
sterile per iniezioni, non se ne devono impiegare piu` di 20 ml.
Per l`infusione endovenosa continua,
ogni grammo di CEFOBID va disciolto in 5 ml di acqua
sterile per iniezioni e la soluzione cosi` ottenuta va
addizionata ad un adatto diluente per uso endovenoso. Il CEFOBID
e` fisicamente compatibile con le seguenti soluzioni: Destrosio e
fruttosio al 5%; sodio cloruro allo 0,9%, miscela di soluzioni di
sodio cloruro e destrano a basso peso molecolare, soluzioni di
lattato di Ringer, albumina e alcuni aminoacidi.
Stabilita`.
CEFOBID in soluzione e` stabile per almeno 24 ore se
conservato alle temperature tra i 5 gradi e i 25 gradi C.
5.8) Sovradosaggio (sintomi, soccorsi d`urgenza, antidoti)
Il cefoperazone e` dializzabile. In caso di
sovradosaggio il farmaco puo` essere eliminato mediante
trattamento emodialitico o dialisi peritoneale.
5.9) Avvertenze.
In caso di reazione allergica si deve interrompere la
terapia ed istituire un trattamento idoneo ( amine vasopressorie,
antiistaminici, corticosteroidi) o, in presenza di anafilassi, un
immediato trattamento con adrenalina od altre opportune misure di
emergenza. Casi di colite pseudomembranosa sono stati segnalati
con l`uso di cefalosporine ( e di altri antibiotici a largo
spettro); percio` e` importante prendere in considerazione questa
eventualita` nei pazienti che presentano diarrea in conseguenza
dell`uso di antibiotici. Il trattamento con antibiotici a largo
spettro altera la normale flora batterica del colon e cio` puo`
consentire la crescita di clostridi. Alcuni studi hanno
evidenziato che una delle cause principali di colite associata
agli antibiotici e` una tossina prodotta dal Clostridium
difficile. Casi lievi di colite si possono risolvere con la
semplice interruzione della terapia. I casi di colite moderati e
gravi vanno trattati con l`integrazione delle perdite di liquidi,
elettroliti e proteine. Se la colite non si risolve con
l`interruzione della terapia o e` grave, il trattamento di scelta
per la colite pseudomembranosa da antibiotico, causata dal
Clostridium difficile, e` la vancomicina per via orale. Bisogna
anche valutare la possibilita` di altre cause per la colite. Come
con altri antibiotici, sono stati segnalati casi di deficit di
vitamina K in corso di trattamento con CEFOBID. Con tutta
probabilita` tale fenomeno va ricondotto alla soppressione della
flora batterica intestinale che normalmente sintetizza questa
vitamina e i soggetti a rischio appaiono essere quelli sottoposti
a dieta deficitaria o con condizioni di malassorbimento (es.
fibrosi cistica) o in pazienti alimentati per lunghi periodi per
via endovenosa. Con l`uso di cefoperzone possono verificarsi rari
casi di ipoprotrombinemia. Sono maggiormente a rischio di
emorragie e di fenomeni tromboembolici i pazienti con disordini
primari e secondari della emocoagulazione (trombocitopenia,
trombopatia o altri disordini della coagulazione). In questi
pazienti "a rischio" e` opportuno effettuare il test di Quick
ogni due/tre giorni e somministrare vitamina K (10 mg per
settimana). Come per altre betalattamine, durante un trattamento
prolungato con cefoperazone, possono svilupparsi resistenze
microbiche: tale evenienza e` maggiore verso microorganismi
opportunisti specialmente enterobacteriaceae e Pseudomonas, in
soggetti immunodepressi e, probabilmente, associando tra loro
piu` betalattamine. Si puo` verificare una falsa positivita`
della glicosuria se si impiegano i reattivi di Fehling, di
Benedict e "Clinitest".
5.10) Effetti sulla capacita` di guidare e sull`uso di
macchine.
Non e` stato riportato alcun effetto del CEFOBID sulla
capacita` di guidare e sull`uso di macchine.
6) Informazioni farmaceutiche.
--------------------------
6.1) Incompatibilita`.
Il cefoperazone non va mescolato con aminoglicosidi.
6.2) Durata di stabilita` a confezionamento integro.
24 mesi allo stato secco. In soluzione e` stabile per 24
ore se conservato alle temperature tra i 5 gradi e i 25 gradi C.
6.3) Speciali precauzioni per la conservazione.
Per il CEFOBID iniettabile non sono previste speciali
precauzioni per la conservazione.
6.4) Natura del contenitore, confezioni, prezzi.
Flacone di vetro incolore con tappo di gomma perforabile
e ghiera di alluminio.
Per esclusivo uso intramuscolare.
Cefobid 0,25 g in flaconcino + fiala solvente #. 6.440.
Cefobid 0,50 g in flaconcino + fiala solvente #. 10.475. Cefobid
1,00 g in flaconcino + fiala solvente #. 19.010.
Per esclusivo uso endovenoso.
Cefobid 1,00 g in flaconcino + fiala solvente #. 18.505.
Cefobid 2,00 g in flacone #. 33.900.
Costo medio giornaliero di terapia.
Adulti (2-4 g i.m./die) #. 38.020-76.040.
Bambini #. 2.620 per kg/die.
Costo medio totale di terapia (4 gg).
Adulti #. 228.120. Bambini #. 10.480 per kg.
6.5) Ragione sociale e domicilio.
Pfizer Italiana S.p.A. Sede Legale ed Officina di
Produzione Latina S.S. 156 km. 50. Sede Amministrtiva: Roma Via
del Fornetto 85.
6.6) Numero codice di registrazione e data di prima
commercializzazione.
Cefobid 0,25 i.m. N. codice 025221019 - Aprile 1985
Cefobid 0,50 i.m. N. codice 025221021 - Aprile 1985
Cefobid 1,00 i.m. N. codice 025221033 - Aprile 1985
Cefobid 1,00 e.v. N. codice 025221045 - Aprile 1985
Cefobid 2,00 e.v. N. codice 025221058 - Aprile 1985
6.7) Tabella di appartenenza secondo la legge 22 Dicembre
1975 N. 685.
6.8) Regime di dispensazione al pubblico.
Da vendersi su presentazione di ricetta medica
ripetibile.
PRESCRIVIBILE S.S.N.
*R1986*


©MedicineLab.net