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CEFAZOLINAMERCK GENERICS

MERCK GENERICS ITALIA SpA
PRINCIPIO ATTIVO:
Cefazolina sodica 1,048 g pari a Cefazolina 1 g.
ECCIPIENTI:
Fiala solvente: Lidocaina cloridrato 25 mg, Acqua p.p.i. q.b. a 4 ml.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibiotico semisintetico per uso parenterale, appartenentealla classe delle cefalosporine.
INDICAZIONI:
La cefazolina e` indicata per il trattamento delle seguenti infezioni causate da ceppibatterici di microrganismi sensibili: Infezioni del tratto respiratorio. Infezioni del tratto genito-urinario. Infezioni della pelle e dei tessuti molli. Infezioni delle vie biliari. Infezioni delle ossa e dellearticolazioni. Setticemie. Endocarditi. Profilassi perioperatoria. La somministrazione a scopo profilattico della cefazolina prima, durante e dopo l`intervento chirurgico, puo` ridurre l`incidenzadi alcune infezioni post-chirurgiche in pazienti che devono essere sottoposti ad interventi a rischio di potenziale contaminazione batterica. L`uso perioperatorio di cefazolina puo` risultare ef-ficace anche in quei pazienti in cui l`insorgenza di complicanze infettive nel campo operatorio potrebbe costituire un grave rischio (ad esempio per interventi di chirurgia a cuore aperto o perimpianto di protesi articolari).
CONTROINDICAZIONI:
La cefazolina e` controindicata in pazienti che abbiano manifestato in pre-cedenza allergia alle cefalosporine. Controindicato nei prematuri e neonati al di sotto di 1 mese. Generalmente controindicato in gravidanza e durante l`allattamento.
EFFETTI INDESIDERATI:
Sono stati riportati i seguenti effetti collaterali: Manifestazioni di ipersensibilita
`:
febbre da farmaco, eruzioni cutanee, prurito vulvare, eosinofilia ed anafilassi. Alterazioni a carico del sangue: neutropenia, leucopenia, trombocitopenia, positivita` dei tests di Coombs (siadiretto che indiretto). Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con cefalosporine. Alterazioni a carico del fegato: aumenti transitori della SGOT, SGPT e fosfatasialcalina. Come con altre penicilline e cefalosporine, sono stati riportati raramente casi transitori di epatite e di ittero colestatico. Alterazioni a carico dei reni: sono stati riportati rari episodi dinefrite interstiziale ed alterazioni renali. La maggior parte di questi pazienti risultava essere in gravi condizioni ed assumeva terapia concomitante. Non e` stato accertato il ruolo della cefazo-lina nello sviluppo di nefropatie. Manifestazioni gastrointestinali: nausea, anoressia, vomito, diarrea e candidasi orale (mughetto). Durante e dopo l`antibiotico-terapia puo` manifestarsi lasintomatologia della colite pseudomembranosa. Altre manifestazioni: raramente, dolore in corrispondenza della sede d`iniezione dopo somministrazione intramuscolare, alcune volte con in-durimento della parte. Flebiti in corrispondenza della sede d`iniezione. Altre reazioni comprendono prurito in sede genitale ed anale, moniliasi e vaginite.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Generali. Prima di iniziare la terapia con cefazolina e` necessario accer-tarsi che il paziente non abbia avuto in precedenza reazioni di ipersensibilita` alle cefalosporine,
alle penicilline o ad altri farmaci. La cefazolina deve essere somministrata con cautela a pazientisensibili alla penicillina. Reazioni acute e gravi di ipersensibilita` possono richiedere il trattamento con epinefrina e l`impiego di misure terapeutiche di emergenza. E` verosimile l`esistenza diun`allergia crociata parziale tra le cefalosporine e le penicilline; e` stato riferito di pazienti che hanno avuto reazioni gravi (inclusa l`anafilassi) ad entrambe queste classi di farmaci. Gli anti-biotici, cefazolina compresa, dovrebbero essere somministrati con cautela a chiunque abbia avuto manifestazioni di allergia, specie a farmaci. Se si verifica una reazione allergica alla ce-fazolina, la somministrazione del farmaco deve essere interrotta ed il paziente deve essere opportunamente trattato. Quando la cefazolina viene somministrata a pazienti con bassaescrezione urinaria dovuta ad insufficienza renale, la dose giornaliera totale di cefazolina deve essere opportunamente ridotta (vedi Dose, modo e tempo di somministrazione). Antibiotici adampio spettro devono essere assunti con attenzione da soggetti affetti da malattie gastrointestinali, particolarmente coliti. La somministrazione di cefazolina per via intratecale non e` effet-tuabile per il potenziale effetto tossico sul sistema nervoso centrale che si puo` manifestare con la comparsa di convulsioni. Carcinogenesi, mutagenesi ed alterazioni della fertilita`. Non sonostati effettuati studi a lungo termine negli animali per valutare il potenziale mutageno e carcinogenetico della cefazolina. Studi sulle capacita` riproduttive sono stati effettuati sui ratti a dosi di500 mg o di 1 g di cefazolina/Kg; non e` stata evidenziata alcuna alterazione della fertilita` o danno fetale. Uso nei neonati. Non e` nota la sicurezza d`impiego della cefazolina nei prematuri e neineonati al di sotto di un mese di eta`. Il paziente deve consultare il proprio medico per essere istruito sulla piu` corretta modalita` di somministrazione del farmaco.
AVVERTENZE SPECIALI:
Come con qualsiasi altro antibiotico, l`uso prolungato di cefazolina puo` darluogo ad una proliferazione di microrganismi non sensibili; se si verifica una superinfezione batterica in corso di trattamento con cefazolina, devono essere effettuate appropriate misure tera-peutiche. Colite pseudomembranosa si e` verificata con quasi tutti gli antibiotici ad ampio spettro (inclusi i macrolidi, le penicilline semisintetiche e le cefalosporine); di conseguenza, e`importante considerare tale diagnosi in pazienti che presentano diarrea in corso di terapia con antibiotici. Tali forme di colite possono essere da lievi a molto gravi. Nelle forme moderate ogravi devono essere adottate appropriate misure terapeutiche. In corso di trattamento con cefalosporine e` stata segnalata positivita` dei tests di Coombs (sia diretto che indiretto); cio` puo`verificarsi anche in neonati le cui madri hanno ricevuto cefalosporine prima del parto. Attenzione: la fiala di diluente, contenente 0,625% di lidocaina cloridrato, e` riservata al solo impiego in-tramuscolare. La cefazolina non ha effetti sulla capacita` di guidare veicoli e sull`uso di macchinari. USO IN GRAVIDANZA E DURANTE L`ALLATTAMENTO. Non esistono studi adeguati e bencontrollati effettuati in donne durante la gravidanza. Poiche` gli studi sulla riproduzione effettuati negli animali non sono sempre predittivi di quanto possa accadere nell`uomo, nelle donne instato di gravidanza il farmaco deve essere assunto solo in caso di effettiva necessita` e sotto il diretto controllo del medico. La cefazolina e` presente in concentrazioni bassissime nel latte ma-terno; e` bene comunque usare cautela nel somministrare il farmaco a donne in allattamento. TRAVAGLIO E PARTO. La somministrazione di cefazolina prima dell`intervento di parto cesareo pro-duce livelli ematici del farmaco nel cordone ombelicale variabili da 1/4 ad 1/3 delle concentrazioni ematiche presenti nella madre. La cefazolina non sembra capace di procurare effetticollaterali sul feto.
INTERAZIONI:
La somministrazione concomitante di Probenecid puo` ridurre l`eliminazione renaledelle cefalosporine, i cui livelli ematici risulterebbero percio` aumentati e persisterebbero piu` a lungo. Una reazione falsamente positiva per la determinazione del glucosio nelle urine puo` ve-rificarsi con le soluzioni di Benedict o di Fehling o con le compresse di Clinetest, ma non con i tests enzimatici come Clinistix ed il Tes-Tape (cartina per la determinazione del glucosio nelleurine).
POSOLOGIA:
ADULTI. Il dosaggio usuale della cefazolina e` di 1-3 g al giorno, da suddividere in 2-3 somministrazioni uguali a seconda del tipo e della gravita` dell`infezione, come riportato nella seguente tabella: Tipo di infezione Dose FrequenzaPolmonite pneumococcica 500 mg ogni 12 ore
Infezioni lievi causate da ceppi sensibili di cocchi gram-positivi500 mg ogni 8 ore
Infezioni acute e non complicatedel tratto urinario 1 g ogni 12 ore Infezioni da moderate a gravi 0,5-1g ogni 6-8 oreInfezioni molto gravi, con pericolo di vita (es. endocarditi e setticemie)* 1-1,5g ogni 6 ore *in casi eccezionali, sono state utilizzate dosi di cefazolina fino a 12 g al giorno. BAMBINI. Il do-saggio totale giornaliero consigliato e` di 25-50 mg/Kg di peso corporeo, da suddividere in 3-4
somministrazioni uguali; cio` risulta efficace nel trattamento della maggior parte delle infezioni lievi o moderatamente gravi. Il dosaggio totale giornaliero puo` essere aumentato fino a 100 mg/Kg di peso corporeo nelle infezioni gravi. Non essendo nota la sicurezza di impiego nei prematuri e nei neonati di eta` inferiore a 1 mese, non si raccomanda la somministrazione di cefazolina in questi pazienti. AGGIUSTAMENTO DELLA POSOLOGIA IN PAZIENTI CON INSUFFICIENZA RENALE. Nei pa-zienti con insufficienza renale le dosi vanno opportunamente ridotte in funzione del grado di
compromissione renale, come riportato nella seguente tabella:
Insufficienza Clearance Cratininemia Dosaggio Intervallo di renale Creatinina (mg%) sommin.
(ml/min) ADULTI lieve >=55 <=1,5 Dosi piene 6-8 hmoderata 35-54 1,6-3,0 Dosi piene >=8 h
marcata 11-34 3,1-4,5 50% dose 12 h grave <=10 >=4,6 50% dose 18-24 hBAMBINI lieve-moderata 40-70 60% dose 12 h
moderata 20-39 25% dose 12 h grave 5-19 10% dose 24 hN.B.: Nelle infezioni di particolare gravita` si consiglia una dose di carico appropriata prima di
procedere alla riduzione dei dosaggi come sopra riportato.
MODALITA` DI SOMMINISTRAZIONE:
Una volta ricostituita, la soluzione deve essere utilizzata immediata-mente e deve essere somministrata esclusivamente per via intramuscolare. La cefazolina va ricostituita sciogliendo il contenuto del flacone con la fiala di diluente annessa alla confezione. Attenzione: La fiala di diluente, contenente lo 0,625% di lidocaina cloridrato come anestetico eannessa alla confezione, deve essere usata esclusivamente per somministrazioni intramuscolari.
SOVRADOSAGGIO:
Segni e sintomi. Segni e sintomi di tossicita` per sovradosaggio di cefazolina pos-sono comprendere dolore, infiammazione e flebite nel sito di iniezione, senso di mancamento,
parestesie (formicolii), cefalea (mal di testa). Il sovradosaggio con alcune cefalosporine puo`scatenare convulsioni, particolarmente in pazienti con insufficienza renale nei quali possono verificarsi fenomeni di accumulo del farmaco. Alterazioni dei parametri di laboratorio possonocomprendere aumento della creatininemia, dell`azotemia, degli enzimi epatici e della bilirubina, positivita` del test di Coombs, trombocitosi, trombocitopenia, eosinofilia, leucopenia ed allun-gamento del tempo di protrombina. Trattamento. Nel trattamento del sovradosaggio, considerare sempre la possibilita` che possa trattarsi di sovradosaggi multipli, di interazioni tra farmacio di una particolare farmacocinetica nel paziente. Se insorgono convulsioni, interrompere immediatamente la somministrazione del farmaco e, se clinicamente indicato, effettuare una te-rapia anticonvulsivante. Garantire la pervieta` delle vie aeree del paziente e sostenere la ventilazione e la perfusione. Controllare periodicamente e mantenere, entro limiti accettabili, isegni vitali del paziente (frequenza cardiaca, pressione arteriosa, attivita` respiratoria), l`emogasanalisi, gli elettroliti sierici, etc. In casi di grave sovradosaggio, specialmente nel paziente coninsufficienza renale, puo` essere utile l`impiego combinato dell`emodialisi e dell`emoperfusione, dopo il fallimento di terapie piu` conservative. Non esistono, comunque, dati certi a supportodell`efficacia di tale approccio terapeutico.


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