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CEFATRIX

LEVOFARMA Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Capsule: cefatrizina glicole propilenico 582 mg pari a cefatrizina 500 mg. So-spensione: 100ml contengono: cefatrizina glicole propilenico 5,820 g pari a cefatrizina 5 g.
ECCIPIENTI:
Capsule: magnesio stearato, gelatina, coloranti ammessi (E171, E131, E127). So-spensione: primogel (amido modificato), acido citrico, sodio fosfato bibasico, aroma fragola, aroma lampone, rosso eritrosina, saccarosio, Talco.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Antibatterico per uso sistemico, Cefalosporine.
INDICAZIONI:
Trattamento orale delle infezioni sostenute da germi sensibili ala cefatrizina. In par-ticolare: infezioni dell`apparato respiratorio (tonsillite, faringite, bronchite, broncopolmonite); infezioni dell`apparato gastrointestinale (enteriti e peritoniti da E. coli); infezioni dell`apparato uro-genitale (pieliti, pielonefriti, cistiti, prostatiti, epididimiti, uretriti); infezioni della pelle e dei tessuti molli (ascessi, ulcere da decubito, mastiti, foruncolosi, crisipela, follicoliti).
CONTROINDICAZIONI:
Ipersensibilita` gia` nota alle cefalosporine.
EFFETTI INDESIDERATI:
Le reazioni indesiderabili da cefalosporine sono per lo piu` limitate a disturbigastrointestinali e, occasionalmente, a fenomeni di ipersensibilita`. La frequenza della comparsa
di questi ultimi e` maggiore negli individui nei quali, in precedenza, si siano verificate reazioni diipersensibilita` verso farmaci e sostanze varie e in quelli con precedenti di allergia, asma, febbre da fieno, orticaria ecc., nell`anamnesi. Complessivamente, in corso o a seguito di trattamentocon cefalosporine sono state segnalate le seguenti reazioni secondarie: glossite, nausea, vomito, diarrea, pirosi gastrica, dolori addominali, piu` raramente eruzioni cutanee, prurito, ortica-ria, artralgia. Occasionalmente sono state riferite variazioni di solito transitorie o reversibili, di alcuni parametri clinici e di laboratorio come eosinofilia, lecopenia, neutropenia, aumento delletransaminasi sieriche, della bilirubinba totale e della azotemia. Altre reazioni riferite sono state vertigini, senso di costrizione toracica, vaginite da Candida, in rapporto anche con lo sviluppodi microrganismi non sensibili. Questi fenomeni collaterali richiedono l`adozione delle necessarie misure terapeutiche, l`attenta considerazione del medico che, se nel caso, decidera` sull`op-portunita` di interrompere il trattamento. Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con Cefalosporine.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
Le cefalosporine vanno impiegate con cautela nei soggetti allergici allepenicilline. Sia a livello clinico che di laboratorio e` stata accertata allergenicita` crociata parziale
tra penicilline e cefalosporine e, per quanto rari, sono stati segnalati casi di pazienti che hannopresentato reazioni ad entrambi i farmaci, talora anche di tipo anafilattico, specie dopo somministrazione parenterale. Sono state segnalate, in corso di trattamento con cefalosporine, posi-tivita` dei tests di Coombs (talora false). Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia, il prodotto va somministrato in caso di effettiva necessita`, sotto il diretto controllo delmedico. In caso di marcata insufficienza renale, la posologia delle cefalosporine deve essere opportunamente ridotta sulla base dei risultati delle prove di funzionalita` renale. L`eventuale usocontemporaneo o ravvicinato di altri farmaci nefrotossici (kanamicina, streptomicina, colistina, viomicina, polimixina, neomicina, gentamicina ecc.) aumenta la tossicita` renale e la funzionedel rene va assiduamente controllata. L`uso prolungato dell`antibiotico puo` favorire lo sviluppo di microrganismi non sensibili. In tale evenienza adottare le opportune misure. La somministra-zione delle cefalosporine puo` interferire con i risultati di alcune prove di laboratorio causando pseudopositivita` della glicosuria con i metodi di Benedict, Feehling e "clinitest", ma non con imetodi enzimatici.
INTERAZIONI:
E` da evitare l`associazione delle cefalosporine con gli aminoglicosidi e/o le poli-mixine in quanto viene potenziato l`effetto nefrotossico di questi ultimi, particolarmente nei pazienti sopra i 60 anni di eta`.
POSOLOGIA:
Salvo diversa prescrizione medica, tenendo presente che la dose deve essere com-misurata all`eta` del paziente, al tipo ed alla gravita` dell`infezione ed alla risposta terapeutica, possono essere suggeriti i seguenti dosaggi:
A DULTI:
da 1, 5 a 3 g/kg/die, frazionati in 3-4somministrazioni (da 1 a 2 capsule per volta, oppure da 10 a 20 ml per volta, ossia da 2 a 4 bicchierini dosatori);
BAMBINI:
da 30 a 100 mg/kg/die, frazionati in 3-4 somministrazioni (per unbambino di Kg. 10 ca., da 2,5 a 7,5 ml per volta, ossia da 1/2 a 1 e 1/2 bicchierino dosatore).
ISTRUZIONI PER L`USO E LA MANIPOLAZIONE:
SOLUZIONE ESTEMPORANEA:
aggiungere al flacone acqua pocoalla volta, agitando dopo ogni aggiunta fino al segno indicato. Agitare sempre la sospensione cosi` formata prima dell`uso. Per l`uso, il bicchierino dosatore e` inserito nella bocca del flacone;esso e` provvisto di 3 tacche corrispondenti ai seguenti dosaggi: 1
a tacca2,5 ml di sospensione
= 125 mg di cefatrizina; 2a tacca 5 ml di sospensione = 250 mg di cefatrizina; 3a tacca 10 mldi sospensione = 500 mg di cefatrizina.
SOVRADOSAGGIO:
Alle dosi raccomandate non sono possibili fenomeni di iperdosaggio. Sono co-munque possibili, dopo alcuni giorni di terapia, reazioni di ipersensibilita` come rash maculopapulari che possono essere accompagnati o meno da febbre ed eosinofilia. Alte dosi dicefalosporine possono produrre nefrotossicita` nei pazienti con preesistenti malattie renali.


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