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CEFABIOZIM

IPAINTERNAT.PHARM.ASSOC. Srl
CONCESSIONARIO:
NCSN FARMACEUTICI Srl
PRINCIPIO ATTIVO:
Cefazolina sale sodico 1048,38 mg pari a Cefazolina l000 mg.
ECCIPIENTI:
Lidocaina cloridrato; Acqua per p.i.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Cefalosporina, antibatterico betalattamico d`uso sistemico.
INDICAZIONI:
Infezioni ad organi ed apparati, sostenute da germi gram-positivi e gram-negativi,sensibili all`antibiotico cefalosporanico, infezioni delle vie respiratorie, urinarie, biliari, della cute,
tessuti molli ossa, giunture. E` inoltre indicato nelle: setticemie, endocarditi lente e nelle infezionidi interesse ginecologico, gastroenterologico, otorinolaringoiatrico, oftalmologico.
CONTROINDICAZIONI:
Il prodotto e` controindicato nei pazienti con riconosciuta allergia agli anti-biotici del gruppo cefalosporanico.
EFFETTI INDESIDERATI:
Le reazioni indesiderabili da cefalosporine sono, per lo piu`, limitate a disturbigastrointestinali e, occasionalmente, a fenomeni di ipersensibilita`. La frequenza della comparsa di questi ultimi e` maggiore negli individui nei quali in precedenza si siano verificate reazioni diipersensibilita` verso farmaci o sostanze varie, ed in quelli con precedenti di allergia, asma, febbre da fieno, orticaria nell`anamnesi. In corso o a seguito di trattamento con cefalosporine sonostate segnalate le seguenti reazioni secondarie: glossite, nausea, vomito, pirosi gastrica, dolori addominali, diarrea, piu` raramente eruzioni cutanee, prurito artralgia, orticaria. Occasionalmen-te, sono state riferite variazioni, di solito transitorie e reversibili, di alcuni parametri clinici e di laboratorio: eosinofilia, leucopenia, neutropenia, aumento delle transaminasi sieriche, della bi-lirubina totale e dell`azotemia. Altre reazioni riferite, sono: vertigini, senso di costrizione toracica, vaginite da Candida, in rapporto, quest`ultima, a sviluppo di microrganismi non sensibili. Talifenomeni collaterali richiedono l`adozione delle necessarie misure terapeutiche e l`attenta considerazione del medico che, se del caso, decidera` sulla opportunita` di interrompere il trattamen-to. L`uso prolungato dell`antibiotico puo` favorire lo sviluppo di microrganismi non sensibili; in tale evenienza adottare le opportune misure.
PRECAUZIONI D`IMPIEGO:
In caso di marcata insufficienza renale, la posologia delle cefalosporinedeve essere opportunamente ridotta sulla base dei risultati delle prove di funzionalita` renale.
AVVERTENZE:
Le cefalosporine vanno impiegate con cautela nei soggetti allergici alle penicilline.Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita` e sotto il diretto controllo del medico.
INTERAZIONI:
L`eventuale uso contemporaneo di altri farmaci nefrotossici (kanamicina, strepto-micina, colistina, viomicina, polimixina, neomicina, gentamicina) aumenta la tossicita` renale e
la funzione del rene va assiduamente controllata. La somministrazione delle cefalosporine puo`interferire con i risultati di alcune prove di laboratorio, causando pseudopositivita` della glicosuria con i metodi di Benedict, di Fehling e "Clinitest", ma non con i metodi enzimatici; false posi-tivita` del test di Coombs diretto sono state pure segnalate. Sia a livello clinico che di laboratorio, e` stata accertata allergenicita` crociata parziale tra penicilline e cefalosporine e, per quanto rari,sono stati segnalati casi di pazienti che hanno presentato reazioni ad entrambi i farmaci, talora anche di tipo anafilattico, specie dopo somministrazione parenterale.
POSOLOGIA:
Secondo prescrizione medica e gravita` della malattia.
ADULTI:
da mg 1000 a 3000nelle 24 ore. B
AMBINI:
da 20 a 50 mg/kg di peso corporeo nelle 24 ore. Iniezioni intramuscolari::La polvere contenuta nel flaconcino (mg 500 o mg 1000 di Cefazolina) va sciolta estemporaneamente con una fiala solvente, a base di lidocaina, fornita nella confezione e deve essere im-piegata esclusivamente per via intramuscolare. Per l`impiego intramuscolare, la soluzione ricostituita puo` essere suddivisa e somministrata ogni 12 ore. Nei casi gravi, e` preferibile ripar-tire la dose complessiva in 3-4 somministrazioni. Iniezioni endovenose o fleboclisi: Per impiego endovenoso, o infusione lenta, il prodotto va somministrato ogni 6 ore. Se, per terapia diattacco e casi gravi, il preparato viene prescritto per tali vie, la polvere dei flaconcini non deve essere sciolta nel solvente annesso, ma in acqua per preparazioni iniettabili o soluzione fisio-logica o soluzione glucosata. Le soluzioni preparate estemporaneamente vanno conservate al riparo dalla luce ed a bassa temperatura: in tali condizioni possono essere usate non oltre 48ore dalla preparazione.


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